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Michellini dal 1969 al 1987. Verso il chiudersi della 5 legislatura, Almirante intende assorbire la
Destra Nazionale per creare una vera formazione politica di destra e porre il Msi il principale
interlocutore per i cattolici insoddisfatti dell’orientamenti di Moro verso il centrosinistra. Egli
intende ricavare tutti i possibili vantaggi dal dialogo tra Dc e Pci. Inoltre Almirante tende a
prendere le distanze dagli estremisti di destra e Msi propone il referendum sulla pena di morte
come iniziativa simbolica e cercano di giocare sul fac –simile della questione morale per fare una
politica forte nelle piazze. La loro carica antisistema sarà la ragione del loro successo nel 1983 e
con Craxi otterranno per la pria volta pari dignità con gli altri partiti nella spartizione del potere in
proporzionale al loro peso. Almirante muore nel 1988 e viene sostituito da Fini.
6. Legislatura 5
La quinta legislatura va dal 1968 al 1972, dura un anno in meno. Alla guida del governo ci sono
esponenti della Dc e gli esecutivi sono appunto composti dalla Dc, Pri, Psu (Psdi- Psi), mentre
all’opposizione troviamo Pci, Psiup, Pli, Pdium, Msi, Dn. Il Psu subisce nel 1968 un calo forte di vori
confluiti nel Pci e Psiup, entrambi in crescita; inoltre nel Psi Nenni lascia la segreteria del partito e
il Psdi rimpiange il centrismo. Il Pli subisce un calo dei voti rispetto al 1963, così come il Pdium che
inserisce nelle liste De Lorenzo, direttore del Sifar. Inoltre nel Msi c’è il ritorno di Almirante che
sostituisce Michellini; Almirante intende creare una forte formazione politica per frenare il
centrosinistra. Inoltre, i gruppi di estreme sinistra sono estremizzati fino a diventare gruppi
terroristici. Vediamo infatti che nel 1969 vi è la strage di piazza fontana a causa del terrorismo di
destra. Inoltre la situazione al sud si complica per la Dc per via della rivolta di Reggio del
1970/1971, una ribellione dovuta alla mancata nomina del capoluogo di regione poi attribuita a
Catanzaro. Sempre nel 19710, viene approvata la legge sul divorzio e la legge sul referendum.
7. Partito di rappresentanza individuale
Durante la prima legislatura 1948/1953, il partito di Saragat Psli non soddisfa l’esigenza della
classe operai che non si sente più rappresentata dal partito che in rievocazione del vecchio Psli,
diviene Psdi cioè Partito socialista democratico italiano, cioè un partito di rappresentanza
individuale in cui si andranno a tutelare gli interessi di piccoli gruppi.
8. Motivazioni di Craxi per andare alla guida del partito
Nel 1976 Craxi sale alla guida del partito socialista, con l’obiettivo di realizzare il progetto
socialdemocratico ideato da Nenni. L’intento di Craxi è però quello di spostare la Dc dal centro del
sistema politico e costituire un terzo polo alternativo allo schema bipolare Dc - Pci
9. Chi si avvicina a Prodi nel 1998 e motivo
Il primo Governo Prodi si insidia nel 1996 fino al 1998. Prodi propone una manovra finanziaria
poco gradita a Rifondazione comunista, che viene però accettata in cambio di un provvedimento
per abbassare le ore di lavoro settimanali; tattica di Bertinotti.
10. Perdita consensi Dc nella 6 legislatura
La Dc perde numerosi consensi soprattutto a Sud a causa della rivolta di Reggio, cioè una
sommossa popolare avvenuta a Reggio Calabria dal 1970 al 1971, successivamente alla decisione
di collocare a Catanzaro il capoluogo di regione.
11. Perché negli anni 50 il Psi si avvicina alla Dc
Nella seconda legislatura, il Psi e il suo leader Nenni sono decisi a distaccarsi dal Pci, da cui
ricevono aiuti provenienti da Mosca. Nenni intende intraprendere un dialogo con la Dc, possibile
grazie al successore di De Gasperi, Fanfani che orienta il suo esecutivo verso un dirigismo in
materia economica e un maggior intervento dello stato nelle situazioni più deboli. Fanfani cerca
infatti di aprirsi al Psi, senza però allarmare l’ala destra dei cattolici e i liberali. Tuttavia, nel 1959
viene sostituito al governo da Segni e poi Tambroni, entrambi appoggiati dalle destre e solo nel
1960, con il ritorno di Fanfani al Governo, vi è una nuova apertura a sinistra. Apertura possibile
anche grazie all’elezione di Kennedy (1961) e pontefice Giovanni 23° (1958)
12. Rapporto Lega – Forza Italia dal 1996 al 2001
Nel 1996 Bossi recupera e guadagna molti consensi soprattutto tra gli operai del Nord e decide
infatti di presentarsi da solo contro tutti alle elezioni con lo slogan “ chi vota Polo, vota Mafia, chi
vota Ulivo, vota Agnelli. Nel Febbraio 2000, a ridosso delle regionali, Giulio Tremonti e Giuliano
Urbani, ambasciatori di Berlusconi, busseranno alla porta del senatur che si dichiarerà disponibile
a incontrare il cavaliere. Due mesi dopo, la strepitosa vittoria del Polo delle Libertà in Lombardia è
anche frutto di questo primo accordo, preludio di quel patto di ferro siglato alla vigilia delle
politiche del 2001 che consegnerà il nuovo governo del paese nelle mani di Berlusconi. Promessa
della devolution di Berlusconi a Bossi con cui i leghisti rientrano nel centrodestra.
14. Riforme del centro sinistra anni 60
Nel 1965 il governo Moro varava il cosiddetto "superdecreto", cioè un complesso di provvedimenti
diretto a tonificare l'economia in alcuni settori base: l'edilizia, specie quella a carattere popolare,
la viabilità, i porti, l'agricoltura e alcune produzioni dell'industria meccanica, tendeva anche a
sostenere le esportazioni attraversò un'azione di finanziamento a medio termine. Nel luglio 1967 è
varata la legge sulla programmazione economica nazionale. Nel 1968 vengono approvate la legge
elettorale regionale e la riforma ospedaliera , che prevedeva una vasta riorganizzazione dei servizi
sanitari, una strutturazione più democratica dei consigli di amministrazione degli enti ospedalieri e
delle cliniche universitarie. Nel marzo 1968 viene istituita la scuola materna statale.