Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Principi dell'allenamento
NON PUO’ RIMANERE A LUNGO AL MASSIMO DELLA FORMA.
c) Il principio del recupero periodizzato: Ha una valenza importante soprattutto per gli atleti di altolivello. Una reiterata somministrazione degli stimoli allenanti per lungo tempo può determinare un periodo in cui non si produce alcun risultato. In questo momento molti atleti inseriscono un PERIODO DI RIGENERAZIONE in cui vengono ristabilite le riserve psicofisiche dell’atleta.
Principio 3: Questo principio considera:
a) Il principio dell’adeguatezza rispetto all’età: Questo principio sancisce che per riuscire a sfruttare al momento giusto il potenziale di prestazione esistente, i carichi di allenamento devono essere programmati tenendo conto dell’età biologica e non cronologica.
b) Il principio del carico finalizzato: Il principio afferma che ogni sport ha un profilo caratteristico di esigenze coordinative e organico-muscolari (ovvero un suo modello di prestazione). Se si vuole preparare
una futura prestazione, in tutte le tappe della sua costruzione, ogni obiettivo, ogni metodo, ogni mezzo e contenuto deve essere orientato su quanto viene richiesto dalla struttura specifica della prestazione in uno sport o in una data disciplina.- Il candidato illustri il processo di allenamento suddiviso in cinque stadi interdipendenti:
- Il primo stadio è quello della formazione generale: racchiude l'intera età prescolare, è di carattere ludico, multilaterale e variabile, ha come scopo quello di incrementare la capacità generale di apprendimento;
- Il secondo è lo stadio dell'allenamento di base: si va a stimolare la capacità di coordinazione attraverso semplici abilità e combinazioni di varie abilità di vario tipo, e l'obbiettivo è il perfezionamento delle capacità di equilibrio, ritmo, reazione orientamento e coordinazione;
- Il terzo stadio è dell'allenamento di costruzione: ci si
Unità 1): In questo principio le capacità di prestazione dell'atleta dipendono dalle capacità coordinative, dalle abilità motorie, da quelle cognitive, sociali, psichiche nonché da fattori di predisposizione costituzionali e fisiche. Durante l'allenamento carico, recupero e successivo aumento della prestazione costituiscono un fenomeno unitario, articolato ed individuale legato ad adattamenti fortemente collegati a questi tre momenti ed alla loro successione temporale carico e recupero devono essere pianificati come un tutt'uno.
Questo principio racchiude a sua volta:
- Il principio dello stimolo allenante
- Il principio della variabilità del carico
- Il principio dell'individualizzazione del carico
- Il principio dell'alternanza del carico
- Il principio dell'incremento del carico
- Il principio della relazione ottimale tra carico e recupero
- Il principio della successione corretta del carico e recupero.
16) Il candidato parli
dei principio della variabilità e della alternanza del carico (lez. 4 unità 1): secondo il principio della variabilità del carico, per migliorare una prestazione sportiva, non basta solo incrementare il carico, ma bisogna stimolare nuove alterazioni dell'omeostasi ovvero adattamenti attraverso nuovi stimoli non abituali. Secondo il principio dell'alternanza del carico diverse forme di carico sovraccaricano l'organismo in modi tra loro diversi determinando quindi la durata e l'ampiezza della rigenerazione diversi tra loro. 17) Cosa è il processo di allenamento a lungo termine: È un processo unitario attraverso stadi cronologicamente definiti per passare gradualmente da una formazione di base multilaterale ad un allenamento specializzato nello sport o nella disciplina sportiva specifica. 18) Parlare del rapporto tra i processi di allenamento e i mezzi: L'allenamento sportivo è un processo pedagogico-educativo complesso che siconcretizza nell'organizzazione dell'esercizio fisico ripetuto in quantità e con intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti, che stimolino i processi fisiologici di supercompensazione dell'organismo e favoriscano l'aumento delle capacità fisiche, psichiche, tecniche e tattiche dell'atleta, al fine di esaltarne e consolidarne il rendimento in gara. L'Allenamento si caratterizza attraverso: - Contenuti - Obiettivi - Metodi - Mezzi I mezzi di allenamento si possono classificare: a) a carattere generale - esercizi di riscaldamento, corsa lenta, stretching, prevenzione infortuni, defaticamento b) a carattere specifico - allenano le qualità utili alla disciplina sportiva: esercitazioni tattiche, esercitazioni per la forza, esercitazioni tipiche della disciplina c) attraverso gare - competizioni amichevoli per sport di squadra I mezzi o "stimoli allenanti" costituiscono la miscela per raggiungere gli obiettivi sportivi. In generale,Per ottenere i massimi aumenti prestativi dagli allenamenti, sarà necessario:
- Utilizzare stimoli allenanti specifici
- Modulare in maniera ottimale il carico di lavoro
- Porre gli stimoli allenanti nella corretta successione
19) Le caratteristiche dello stadio dell'allenamento di base: lo stadio dell'allenamento è il secondo stadio dei cinque stadi interdipendenti del processo di allenamento. Le caratteristiche di questo stadio sono lo sviluppo delle capacità di coordinazione attraverso l'apprendimento di semplici abilità e combinazioni di abilità di vario tipo, e il perfezionamento delle capacità di equilibrio, ritmo, reazione, orientamento nello spazio, coordinazione e trasformazione.
20) Cosa si intende per macro-meso-microciclo: Macro/meso e microciclo fanno parte dell'organizzazione temporale dell'allenamento, in particolare della programmazione. Il microciclo è composto da numerose unità di allenamento che va da
alcuni giorni fino ad una settimana. Le varie unità di allenamento devono essere organizzate in modo tale da avere un senso logico con la creazione di un ritmo ideale di allenamento. Il mesociclo è composto da più microcicli e ha la funzione di dirigere e finalizzare questi ultimi nel modo migliore. Il mesociclo deve garantire un rapporto ottimale tra carico-recupero e verificare l'eventualità di accentuare o diminuire l'allenamento. Il mesociclo si divide in:
- mesociclo introduttivo (recupero e aumento delle capacità di carico con intensità bassa e di ampio volume)
- mesociclo di base (miglioramento dei presupposti di prestazione con parametri ottimali di carico)
- mesociclo di perfezionamento (consolidamento delle capacità acquisite)
- mesociclo di gara (costruzione e miglioramento delle capacità di prestazione e partecipazione alle gare)
- mesociclo intermedio (recupero e stabilizzazione delle capacità di prestazione e riduzione graduale dei
carichino successiva reintroduzione). Il macrociclo si compone di più mesocicli e dura da più settimane a un anno. E' suddiviso in periodo di preparazione di gara fase di transizione dove c'è la perdita temporanea della condizione ottimale.
21) Il picco massimo di forma sportiva, cosa è e come si attua: è una condizione temporanea di forma atletica caratterizzata da una durata di 2/3 settimane, una massima efficienza psicologica e fisiologica, un livello ottimale di prontezza tecnica e tattica, capacità di adattamento agli stimoli indotti con l'allenamento molto rapida e la rapida capacità di recupero dopo gli allenamenti e le competizioni. Per raggiungere il picco massimo di forma sportiva è necessaria una buona periodizzazione di tutte le potenzialità fisiche e psichiche dell'atleta, attraverso due momenti: la pianificazione ovvero la formulazione della strategia degli allenamenti da mettere in atto in un determinato arco
Di tempo, definendo gli obiettivi, le priorità, i tempi di preparazione, i metodi, i mezzi idonei, e dalla programmazione ovvero la stesura del programma di allenamento pianificato in precedenza. Il ciclo di allenamento può essere diviso in: periodo preparatorio, periodo di gara, e periodo di transizione.
22) Il candidato parli della differenza tra periodizzazione, pianificazione e programmazione: La periodizzazione consiste nel raggiungimento della massima forma sportiva o picco massimo ovvero una condizione temporanea di forma atletica caratterizzata da una durata di due o tre settimane, una massima efficienza psicologica e fisiologica, un livello ottimale di prontezza tecnica e tattica, ottime capacità di adattamento agli stimoli indotti con l'allenamento molto rapida e una rapida capacità di recupero dopo gli allenamenti e le competizioni. Alla base della periodizzazione devono esserci delle risposte fisiologiche, biochimiche e psicologiche dell'atleta.
Private attraverso un controllo programmato chiamato test. La periodizzazione si divide in due momenti: pianificazione ovvero la formulazione della strategia degli allenamenti da mettere in atto in un determinato arco di tempo definendo gli obiettivi le priorità, i tempi di preparazione i metodi i mezzi idonei; la programmazione ovvero la stesura del programma di allenamento pianificato in precedenza. Il ciclo di allenamento può essere diviso in: periodo preparatorio, periodo di gara, e periodo di transizione.
23) Il macrociclo: composizione e suddivisione: il macrociclo si compone di più mesocicli e può durare più settimane fino ad un anno. È suddiviso in tre fasi, la prima in cui avviene la formazione della forma sportiva detta periodo di preparazione, una seconda detta periodo di gara in cui si stabilisce per un determinato periodo il massimo picco di forza e la terza fase dove vi è una perdita temporanea della condizione ottimale detta fase.
ersatile e forza resistente. Secondo Bompa la forza può essere classificata in forza massimale, forza esplosiva e forza di resistenza.