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Mercato dei Derivati

Il primo mercato dei derivati fu il CBOT nel 1848.

I derivati sono negoziati sia su MKT regolamentati sia, prevalentemente, su MKT OTC. I principali

mkt regolamentati sono l’EUREX, per l’europa, e il CME, per gli stati uniti. In Italia sono stati

creati due mkt: MIF e IDEM.

Il mkt IDEM è suddiviso a sua volta in due segmenti: Idem EQUITY, in cui vengono negoziate

opzioni e Futures sugli indici FTSE Mib (ovvero derivati finanziari azionari), e l’IDEX, in cui

vengono negoziati strumenti derivati su commodity (merci) e indici si commodity.

Azioni

Le azioni sono strumenti finanziari di partecipazione, ovvero, se compro azioni sono socio

(Proprietario) e di conseguenza ho diritto a partecipare alla Gestione e di votare in Assemblea.

Le azioni possono essere Ordinarie, godono di diritto di voto pieno, o di Altro tipo, hanno diritto

di voto Particolare e quasi sempre godono di vantaggi sui dividendi.

Le azioni possono essere classificate in base al Diritto di Voto, Diritto agli Utili, Regime e limite

di circolazione e Valore Nominale.

Le azioni sono commerciate sui mkt mobiliari.

Sicav

Le Sicav sono Societa d’Investimento a Capitale Variaile e sono delle SPA.

Funzionano in maniera analoga ai fondi comuni di investimento ma ciò che cambia sono i

meccanismi. Emettono azioni per Investire in Strumenti Finanziari. Le azioni emesse possono

essere Nominative o al Portatore, e non hanno un valore nominale poiché il loro valore dipende

dalle attività in portafoglio diviso il numero di azioni circolanti. Le Sicav, come i fondi comuni

non fanno Gestione Individuale.

Fondi Comuni di Investimento

I Fondi comuni d’investimento, chiamati OICR, raccolgono denaro presso i risparmiatori e

investono sui mkt finanziari. Come le Sicav non fanno gestione individuale ovvero non gestiscono

separatamente i patrimoni dei Risparmiatori. Il Patrimonio è dunque autonomo e suddiviso in

quote di pertinenza dei risparmiatori ed è gestito COLLETTIVAMENTE. Questo fondi possono

essere Aperti o Chiusi. Sono aperti quando i soggetti possono entrare ed uscire senza aspettare

scadenze prefissate, in questo caso si parla di strumenti ad elevata liquidabilità , mentre sono

chiusi quando i soggetti possono entrare/uscire solo a scadenze predeterminate, in questo caso

per smobilizzare occorre Vendere.

Il valore unitario della quota si calcola facendo il rapporto tra (PN fondo) e (n. azioni)

Derivati

Un derivato è uno strumento finanziario il cui valore dipende dall’andamento del prezzo di una o

più attività sottostanti, che posso essere Finanziarie o Reali.

Possono essere scambiati sia su Mkt regolamentati si su OTC.

I fini per cui si stipulano derivati sono generalmente due: Fine speculativo, Fine di Copertura,

ovvero per coprirsi da rischi di tipo finanziario, in questo caso svolgono funzione analoga a quella

delle assicurazioni per i rischi puri. I soggetti che troviamo nel mondo dei derivati sono:

Speculatori, Hedgers (ovvero coloro che cercano copertura dai rischi) e Arbitraggisti, che hanno

come finalità il guadagno senza rischi.

Forward

I contratti forward sono contratti di compravendita a termine, ovvero stabilisco oggi il prezzo

per una compravendita che avverrà in futuro; si può dunque definire come un contratto di

compravendita con regolamento differito. Il Prezzo dei forward è pagato a scadenza ma viene

definito in precedenza. Il soggetto Acquirente è detto in “Posizione Lunga” o Rialzista poiché si

aspetta che il prezzo cresca mentre il soggetto Venditore è detto in “Posizione Corta” o

Ribassista poiché si aspetta che il prezzo Diminuisca. Questi contratti sono negoziati su mkt OTC,

il vantaggio di ciò sta nella non standardizzazione ovvero sono le parti a fissare gli elementi

contrattuali; lo svantaggio è che non c’è un’autorità che fa un regolamento dunque si può essere

esposti al Rischio di Inadempimento.

Futures

Sono contratti analoghi ai Forward, ovvero si fissa in precedenza un prezzo per una

compravendita che avverrà in futuro. La differenza sta nel fatto che essi sono scambiati sui mkt

Regolamentati. In questo caso tra il soggetto Acquirente e il Venditore si interpone un garante,

detto Clearing House (CH), in Italia questa funzione è svolta dalla Cassa di compensazione e

garanzia. Anche in questo caso chi acquista è detto rialzista, o in posizione lunga, mentre chi

Vende é ribassista, o in posizione corta. La CH detta le regole e garantisce il buon fine dei

contratti evitando cosi il rischio di inadempimento. Si rende dunque controparte di entrambi i

soggetti stipulando con loro due contratti in posizione contrapposta. La CH adopera un sistema

di MARKING to MARKET ovvero è previsto il versamento di un margine iniziale ( solitamente 5%

del valore del sottostante) e si ha una liquidazione giornaliera, questo fa si che i contratti siano

molto liquidi. La liquidazione giornaliera viene presa dal margine iniziale che nel caso in cui

scenda sotto una certa soglia stabilita, Margine di Mantenimento, deve essere coperto da un

margine aggiuntivo.

Swap

Sono contratti in cui i due soggetti si accordano per scambiarsi flussi di pagamento per un certo

periodo ed a scadenze definite. Sono negoziati sui mkt OTC e le tipologie più diffuse sono: gli IRS

e i CS.

Gli IRS, Interest Rate Swap, hanno come sottostante dei tassi d’interesse. La forma è quella del

Fixed to Floating, ovvero si applicano al capitale iniziale un tasso fisso e un tasso variabile: se ad

esempio l’acquirente paga il fisso e riceve variabile e il venditore paga variabile e riceve fisso si

dice che l’acquirente e in posizione corta sul fisso e lunga sul variabile e viceversa per il

venditore. Il motivo che può spingerci a fare un IRS è quello di far passare un’attività da tasso

fisso a tasso variabile o viceversa.

I CS, Currency Swap, hanno come sottostare delle valute. Si ha un pagamento in forma

d’interesse periodico ma avviene in valute differenti. Si inserisce un tasso di cambio tra le

valute oggetto del contratto. Il capitale nozionale, scambiato all’inizio e alla fine tra le parti,

viene espresso nelle diverse valute.

Le Opzioni

La logica delle opzioni è simile a quella dei Forward e dei Futures, ovvero sono compravendite a

termine in cui fisso un prezzo per uno scambio che avverrà in futuro, In questo caso pero compro

il Diritto a Comprare o a Vendere. Si passa dunque da un obbligo reciproco ad un diritto.

Le opzioni si dividono in due categorie: Call e Put. Nelle call compro il diritto ad acquistare

mentre nelle Put compro il diritto a vendere. Il prezzo fissato alla sottoscrizione è detto Strike

Price e l’acquisto di questo diritto prevede il pagamento di un Premio.

Le opzioni sono di due tipi: Europee, in cui esercito il diritto a scadenza, e Americane, in cui

esercito il diritto in qualsiasi momento.

Da acquirente di opzioni call spero che il prezzo a scadenza sia maggiore dello Strike Price

mentre nell’acquisto delle Put mi aspetto che il prezzo a scadenza sia inferiore allo Strike Price.

Nel caso in cui non si verifichino queste situazioni possono non esercitare il diritto, limitando la

mia perdita al premio pagato, intatti gli altri casi esercito poiché o limito la perdita o mi trovo

in guadagno.

Mkt Obbligazionario

Il mkt obbligazionario ha come oggetti delle transazioni titoli di debito di imprese, intermediari

finanziari, e emittenti sovrani, esso si divide in mkt primario e secondario.

Per quando riguarda il mercato primario delle imprese, il collocamento dei titoli può avvenire

con tre diversi meccanismi:

Collocamento a fermo (tipico delle obbligazioni bancarie), in cui si raccolgono le domande in un

breve periodo di tempo e vengono soddisfatte fino ad esaurimento. Il rischio a cui ci si espone è

legato all’errata valutazione del Prezzo

Collocamento a Rubinetto (buoni postali), in cui l’impresa comunica un prezzo ma non la

quantità. L’impresa rendendosi disponibile a soddisfare qualsiasi livello quantitativo si espone ad

un rischio sulle quantità.

Private Placement ( collocamento privato), in cui l’emittente contatta direttamente gli

investitori tramite un intermediario specializzato. Il collocamento avviene dunque tramite un

pool di intermediari, definito anche come Consorzio di Collegamento, che ha l’obbiettivo di

assicurare la massima diffusione dei titoli emessi.

Questi consorzi si dividono, in base alle garanzie offerte in: Selling Group, Underwriting Group e

Purchase Group.

Quantitative Easing

Il Quantitative Easing è una manovra economica stabilita dalla BCE per affrontare gli effetti

della crisi. L’obbiettivo di tale manovra è volto a ridurre il costo dei finanziamenti per imprese e

famiglie, contrastando anche il fenomeno della deflazione.

Questo programma prevede l’acquisto di titoli di istituzioni europee e governativi. Oltre al

beneficio nei conti pubblici dei governi, il QE può avere effetti positivi anche sul sistema

creditizio e sulle borse. La BCE compra titoli di credito soprattutto dagli istituti di credito in

modo che questi possano incrementare i prestiti concessi. l’effetto sulle borse è legato

all’aumento della ricchezza generata dallo spostamento su asset più rischiosi, che si traduce in

maggiori consumi che permettono di allontanare il rischio di deflazione.

Rischi tipici dell’Intermediazione Finanziaria

Per qualsiasi impresa il rischio dell’attività è costituito da Oscillazioni del valore del Capitale

Economico o della Redditività (ROE). L’individuazione di un rischio richiede anche la definizione

delle aree di impatto che, prendendo l’esempio delle banche, possono essere il Banking Book e il

Trading Book. L’effettiva esposizione ai rischi dipende dalle scelte di composizione del proprio

portafoglio e dalle caratteristiche contrattuali degli strumenti finanziari emessi e/o sottoscritti.

I rischi degli intermediari si dividono in Rischi Interni ed Esterni; con Interni si intendono il

rischio operativo, strategico e reputazionale, Ovvero i rischi da gestione; mentre con i rischi

esterni si parla di rischi da relazione come il rischio di controparte, di mkt, di provvista e di

regolamentazione. I 3 accordi di basilea ci forniscono una divisionedei rischi tra Rischi Finanziari

e rischi Non Finanziari. I rischi finanziari sono, secondo questo schema, i rischi di Credito, di

mkt, di Liquidità e altri rischi.

Rischi finanziari

Gli accordi di basilea ci forniscono una divisione dei rischi in cui si parla di rischi Finanziari e

rischi Non Finanziari. i rischi non finanziari sono i rischi operativi e il rischio di Business mentre

più articolata è la situazione dei rischi finanziari; Essi sono composti da rischio di Credito,

ov

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
7 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher biagio9598 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli Intermediari Finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Previati Daniele Angelo.