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LOGGIA ANTERIORE SUPERFICIALE

Giacciono tutti su un piano comune, sono

cinque muscoli che hanno un corpo

sviluppato prossimalmente che

progressivamente si assottiglia lasciando il

posto al tendine che raggiunge il polso.

Hanno origine comune sull’epicondilo

mediale dell’omero e quindi vengono definiti

muscoli epicondilari:

il primo è il pronatore rotondo che origina

• dall’epicondilo mediale dell’omero, scende,

sormonta l’articolazione del gomito e

presenta un’altra propagine dal processo

coronoideo dell’ulna. Possiede un ventre

che si dirige obliquamente e raggiunge la

diafisi del radio. È il più corto di questi

muscoli. Contraendosi prona

l’avambraccio.

il flessore superficiale delle dita della mano, origina dall’epicondilo mediale dell’omero,

• scende verso il basso e alcune fibre originano dall’epifisi prossimale dell’ulna e del radio. Ha

quindi un ventre molto ampio con più origini. Si dirige verso la mano oltrepassando la metà

dell’avambraccio e da questo muscolo si staccano quattro tendini flessori superificiali delle dita

che si dirigono verso il polso e che raggiungono il palmo e le dita entrando nel tunnel carpale

ossia una struttura rigida osteofibrosa nella quale il pavimento osseo è determinato dalle ossa

del carpo e il tetto dal legamento trasverso del carpo. Ha questo nome perché è una struttura

rigida al cui interno scorrono tendini e il nervo mediano. I quattro tendini raggiungono il palmo e

vanno a inserirsi alla falange intermedia delle dita con due bandellette (ogni tendine si divide in

due porzioni ognuna delle quali si inserisce ai lati della falange).

il flessore radiale del carpo, origina dall’epicondilo mediale, ha un ventre molto voluminoso e

• un tendine molto robusto che raggiunge la regione del polso e si inserisce alla base del secondo

metacarpo della mano. Funziona quindi su due articolazioni, su quella del gomito e sulla mano.

Ha funzione di flettere radialmente il polso.

il palmare lungo che è molto sottile che ha origine sempre sul condilo mediale, ha un corpo

• sottile e un tendine molto sottile e lungo che si fonde con la fascia palmare della mano o

aponevrosi palmare (struttura ligamentosa che giace al di sotto della cute della mano e copre il

piano anatomico tendineo della mano). Il tendine palmare lungo si continua con questa

aponevrosi e quindi non ha una inserzione ossea. In contrazione quindi partecipa a una pre-

flessione delle dita della mano. È un muscolo molto variabile tanto che il 20% della popolazione

non lo possiede.

il flessore ulnare del carpo che origina dall’epicondilo mediale e si sviluppa dal margine

• mediale dell’avambraccio con un ventre robusto il quale raggiunge tutta la lunghezza

dell’avamnraccio. Il tendine si inserisce nella regione del polso sull’osso piriforme. Partecipa ai

movimenti flessori di ulnarizzazione e flessione del polso.

LOGGIA ANTERIORE PROFONDA

Hanno origine a livello delle ossa e della membrana interossea

dell’avambraccio, sono:

il muscolo pronatore quadrato che ha uno sviluppo lungo il

• piano trasversale e non lungo l’asse principale. È quindi un

muscolo corto e largo localizzato nella porzione distale

dell’avambraccio fra il radio e l’ulna. Quando si contrae partecipa

ai movimenti di contrazione.

il muscolo flessore profondo delle dita che origina dalla

• porzione diafisaria prossimale del radio e alcune fibre dalla

membrana interossea, scendendo sviluppa quattro tendini

autonomi che entrano nel canale carpale, scorrono sul palmo della

mano e raggiungono la base della falange distale delle dita

passando all’interno delle due bandellette di inserzione del flessore

superficiale delle dita;

il muscolo flessore lungo del pollice origina a livello della diafisi

• del radio e in parte dalla membrana interossea. Possiede un unico

tendine che si dirige verso la regione del carpo, entra nel canale

carpale e si dirige sulla parte anteriore del pollice inserendosi alla

base della falange distale. MUSCOLI DELLA LOGGIA

LATERALE

Sono tre muscoli con un’autonomia di movimento e

localizzazione. Hanno origine nella zona epicondilare dell’omero.

•il muscolo estensore radiale breve del carpo;

•il muscolo estensore radiale lungo del carpo che insieme al

precedente nascono in posizione più in basso, scendono verso il

baso parallelamente e si inseriscono al secondo e terzo

metacarpo. Questi due tendini passano nel secondo canale

estensorio. Sono coperti a livelli del solco da una struttura

ligamentosa chiamata retinacolo estensorio che ha funzione

similie al legamento trasverso del carpo che copre il canale

carpale.

•il muscolo brachio-radiale che è quello di dimensioni maggiori

e ha origine in posizione più mediale. Ha un ventre stretto e

piatto, sviluppa un tendine sottile che si inserisce l processo

stiloideo del radio e non sulle ossa della mano. I suoi movimenti

contribuiscono alla flessione del gomito e contemporaneamente

alla supinazione dell’avambraccio.

Questi tre muscoli determinano la loggia laterale

dell’avambraccio.

LOGGIA POSTERIORE

SUPERFICIALE O GRUPPO DEI

MUSCOLI LONGITUDINALI

È costituito da tre muscoli che

originano, si sviluppano e vanno a

inserirsi secondo l’asse longitudinale.

Originano a livello del condilo laterale

dell’omero dorsalmente.

il muscolo estensore delle dita, si

• porta appoggiato agli altri due

longitudinalmente sull’asse del radio

e prima del polso sviluppa i quattro

tendini autonomi delle dita che vanno

a impegnarsi sul 4º solco dorsale del

radio. Anche qui è presente il

retinacolo estensorio e ha il compito

di puleggia per i tendini

permettendogli di scorrere ma

tenendoli in posizione.

il muscolo estensore proprio del

• mignolo, esso scorre in un unico

solco;

il muscolo estensore ulnare del

• carpo la cui origine è a livello

dell’epicondilo laterale ma anche

sulla diafisi ulnare, occupa il 6º

canale. Infine si inserisce alla base

del 5º metacarpo.

LOGGIA POSTERIORE PROFONDA O GRUPPO DEI MUSCOLI OBLIQUI

Rispetto ai precedenti non si sviluppano secondo l’asse longitudinale ma sono invece disposti

obliquamente verso il pollice e delle ossa carpali.

Sono cinque muscoli:

il muscolo supinatore, si fa carico dei movimenti di supinazione opponendosi al pronatore

• rotondo. Origina dal margine diafisario dell’ulna e si inserisce a quello del radio.

il muscolo abduttore lungo del pollice origina dal margine diafisario di ulna e radio e dalla

• membrana interossea, si dirige con il suo lungo e stretto tendine inserendosi alla base del pollice

passando all’interno del primo canale estensorio del polso insieme al tendine dell’estensore

breve del pollice.

il muscolo estensore lungo del pollice, originapiù in basso e possiede un unico tendine che

• occupa il terzo canale estensorio, il tendine si pone poi dorsalmente al pollice e a livello della

base della falange distale. Permette la completa estensione del pollice.

il muscolo estensore breve del pollice, ha origina molto vicina al muscolo abduttore del pollice e

• le loro fibre sono quasi fuse fra loro, passano entrambi nel primo canale estensorio per

raggiungere la base del pollice;

il muscolo estensore proprio dell’indice, è accumunato in questo gruppo anche se passa nel

• canale estensorio in cui passa anche l’estensore delle dita. La sua origina molto bassa e la sua

direzione verso il secondo raggio lo inserisce in questo gruppo.

RETINACOLO

ESTENSORIO

Nella superficie dorsale del polso radio

e ulna costituiscono il pavimento

dell’apparato estensorio retinacolare.

Grazie alla presenza dei solchi e dei

tubercoli sulla superficie dorsale delle

due ossa si costituiscono sei canali

estensori. Questo legamento orientato

trasversalmente si inserisce

nell’estremità di ogni tubercolo, in

questo modo si formano sei canali

osteofibrosi, questi sono:

il primo canale estensorio in cui sono

• localizzati il tendine abduttore lungo

del pollice (allontana il pollice) e

l’estensore breve del pollice, si

inseriscono alla base e sul dorso del

pollice.

il secondo canale estensorio è

• occupato dai due tendini estensori

radiali breve e lungo del carpo (della

loggia laterale) che si inseriscono alla

base del secondo e del terzo

metacarpo.

il terzo canale estensorio è occupato

• esclusivamente dal tendine estensore lungo del pollice. Questo è il tendine fondamentale per

compiere l’estensione completa del pollice.

il quarto canale estensorio è il più affollato. Vi scorrono i quattro tendini estensori delle dita e

• l’estensore proprio dell’indice.

il quinto canale estensorio che localizza il margine interno del radio e dell’ulna, è quindi un

• canale localizzato nel punto di passaggio fra le due ossa. Vi scorre esclusivamente il tendine

estensore proprio del mignolo.

il sesto canale estensorio è quello in cui vi scorre l’estensore ulnare del carpo.

Quindi l’indice e il mignolo sono dotati di un tendine estensore proprio e di un tendine estensore

comune.

OSSA DELLA MANO

La regione della mano si divide

in:

regione carpale, contiene la

• maggior parte delle ossa che

formano due filiere carpali.

Una prossimale che trae

contatto articolare con epifisi

distale di radio (forma

elissoidale) e ulna (faccetta

articolare distale). La

superficie totale articolare è

obliqua per via dei processi

stiloidei. La filiera prossimale

si descrive in senso radio-

ulnare e le ossa sono:

- lo scafoide che è il più

voluminoso;

- il semilunare, che insieme allo scafoide sono le uniche che hanno un contatto diretto con le

ossa dell’avambraccio.

- il piramidale con l’osso pisiforme che lo sormonta.

La filiera distale è composta da:

- l’osso trapezio che possiede un’articolazione unica in quanto si articola con il primo

metacarpo e forma l’articolazione a sella che permette al pollice di compiere la maggior

parte dei movimenti funzionale;

- l’osso trapezoide;

- l’osso capitato o grande osso. Insieme al terzo metacarpo identificano l’asse longitudinale

della mano. Tutti i movimenti che compiono le dita hanno come asse questo riferimento;

- l’osso uncinato che offre due facce articolari per il 4 e 5 metacarpo.

Questa filiera distale presenta un

margine leggermente convesso

distalmente. Hanno connessione

artic

Dettagli
A.A. 2016-2017
31 pagine
3 download
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GabrieleMonetti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Decaro Raffaele.