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CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA
Ha una gravità minore. Viene richiesta all'INPS per un massimo di 12 mesi chiedendone la proroga ogni 3 mesi. Si ragiona non per mesi ma per settimane (3 mesi = 13 settimane).
Le aziende che possono chiederla (ciò che rileva è l'attività) sono:
- Aziende industriali
- Cooperative di produzione e lavoro
- Aziende edili (sia industrie, sia artigiani)
Procedura di richiesta:
Si tratta di una richiesta di consultazione sindacale (raccomandata o PEC con data certa di invio alle rappresentanze sindacali maggiormente rappresentative sul territorio) e deve indicare:
- Motivazione di richiesta, numero di lavoratori, periodo, eventuali prospettive
- Data di inizio sempre lunedì, data di fine sempre sabato
L'incontro sindacale è il verbale dell'incontro sindacale che verrà trasmesso all'INPS e contiene:
- Inizio cassa integrazione
- Richiesta all'INPS
- Settimane richieste e numero dei lavoratori
Documentazione sindacale
6. Autorizzazione
Oltre ai dati di bilancio, l'azienda deve fornire un report della prospettiva degli ordini.
Retribuzione al lavoratore
Il lavoratore percepisce l'80% della retribuzione media giornaliera.
Es. lordo mensile €1500
1500 + 1500/12
L'INPS ha introdotto dei massimali che cambiano ogni anno.
Effettivamente il lavoratore da chi percepisce lo stipendio?
Viene anticipata dall'azienda, tramite le denunce mensili andrà a definire un credito pari a ciò che ha erogato al lavoratore.
I contributi che ha anticipato le verranno scontati a titolo di credito nel modello F24.
Solo in alcuni casi specifici e particolarmente gravi vi è l'erogazione diretta dello stipendio dall'INPS al lavoratore.
CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA
Motivazioni di richiesta:
3. Crisi aziendali per cui si preveda un piano di risanamento (max 12 mesi)
4. Riorganizzazione per cui si preveda un piano di interventi per fronteggiare le inefficienze
- Contratto di solidarietà che implica una riduzione media oraria non superiore al 60% dell'orario giornaliero, settimanale o mensile dei lavoratori, non superiore al 70% sul singolo lavoratore (max 24-36 mesi)
- In tutti e tre i casi la richiesta è piena (direttamente 12 mesi, non ogni tot. Mesi)
- Le aziende che possono richiederla:
- Medesime di quella ordinaria
- Imprese commerciali (+ 50 dip)
- Imprese agenzie di viaggio (+ 50 dip)
- I lavoratori interessati: coloro che hanno maturato in anzianità di almeno 90 giorni (no quadri, dirigenti, tirocinanti, apprendisti del primo e terzo tipo...)
- Procedura
- L'ente che approva non è INPS.
- C'è una comunicazione preventiva anche alla regione e all'ispettorato del lavoro.
- Una volta esperita la procedura sindacale, la domanda viene posta al Min. del Lavoro che delibererà.
- CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI (CIG)
Origine e ragione alla base di questi istituti: istituti
Che nella fase sindacale si dichiari che non posso giocare sulla riduzione dell'orario di lavoro -> non è praticabile il contratto di solidarietà. Nella fase di amministrazione ci si riferisce al ministero del lavoro, alla direzione territoriale del lavoro competente e l'autorizzazione viene fatta con decreto del ministero.
Durata Ordinaria -> 13 settimane continue prorogabili fino a 52. Straordinaria -> 24 mesi continui nell'arco di un quinquennio. Se la causale è la crisi aziendale, la durata è 12 mesi.
Nel caso della CIG, vi è un finanziamento dall'INPS e verrà versato l'80% della retribuzione spettante per le ore non versate entro un massimale fissato ogni anno.
Ilaria Milesi
Un soggetto in CIG non può stipulare un contratto di lavoro -> no attività multiple. Se stipula un altro contratto la CIG decade.
Problema: Si può decidere che solo un reparto venga messo in cassa integrazione ->
problema di individuazione dei lavoratori -> potrebbe scattare un comportamento discriminatorio dell'imprenditore. Alla base di questa scelta vi deve esser un accordo collettivo. Per la giurisprudenza i criteri di scelta devono essere:
- Razionali
- Obiettivi
- Non discriminatori
- Corrispondenti ai principi di correttezza e equità
- Obbligo di rotazione per distribuire il sacrificio -> se l'impresa ritiene, per ragioni di ordine connesse al mantenimento dei livelli di efficienza, di non adottare questo criterio di rotazione tra lavoratori che esplicano le medesime funzioni, dovrà indicarne i motivi nel programma di CIG. Se non adotta questo criterio, l'impresa paga un contributo addizionale.
Se viene richiesta in ritardo la CIG, l'imprenditore deve corrispondere una somma parziale all'integrazione non percepita dal lavoratore.
Se non viene fatta la fase sindacale, il provvedimento è illegittimo.
I settori esclusi della CIG possono costituire
fondi di solidarietà che possono intervenire in situazioni analoghe. Le cause sono le medesime. Questo fondo è obbligatorio per aziende con più di 5 dipendenti. Le aziende contribuiscono e l'INPS interviene per erogare assegni con la medesima finalità della CIG. I lavoratori interessati sono i lavoratori subordinati, anche gli apprendisti, con anzianità di almeno 90 giorni. Contratti di solidarietà Contratti collettivi stipulati con i sindacati che si applicano anche ai lavoratori che non aderiscono al sindacato. La finalità è fronteggiare l'esubero di personale per evitare riduzione di personale ricorrendo alla riduzione dell'orario di lavoro. Nel 2019 è previsto che il contratto possa trovare applicazione nelle aziende con più di mille dipendenti che siano interessati ai processi di riorganizzazione aziendale. I destinatari sono: 4. Operai 5. Impiegati 6. Quadri 7. Apprendisti (meno i casi di crisi aziendale) Non sono inclusi i dirigenti. Vi sono duetipi di contratti di solidarietà: - Espansivo: finalizzati all'assunzione di nuovo personale operando una riduzione dell'orario di lavoro dei dipendenti in forza. Consentono di ridurre l'orario di lavoro o di non far lavorare i lavoratori vicini alla pensione creando l'effetto scivolo. - Difensivo: nasce per evitare esuberi di personale e licenziamenti plurimi individuali per giustificato motivo oggettivo. Questo accordo coinvolge le imprese soggette a CIG con più di 15 dipendenti nel mese precedente. Queste modalità non interessano aziende con procedure concorsuali in corso. Anche qui si deve applicare la rotazione. La durata del contratto non può essere inferiore a 12 mesi e non può superare i 24 mesi. Deve coinvolgere non più del 60% dell'orario contrattuale dei lavoratori coinvolti. Cap. 9 - I LICENZIAMENTI Introduzione Modi di risoluzione del rapporto di lavoro: 2. Licenziamento (atto unilaterale del datore); 3. Dimissioni (atto unilaterale del lavoratore da fare)Per forza in via telematica, 7gg ditempo per revocarle), le quali si dividono in:
-
Volontarie - senza giusta causa, bisogna dare preavviso;
-
Con giusta causa - avendo una giusta causa non serve preavviso e questo viene pagato al lavoratore;
-
Risoluzione consensuale: le parti sono d'accordo per risolvere consensualmente il rapporto, va fatto in sede protetta ed è previsto un periodo di preavviso nel quale il lavoratore lavora o gli è indennizzato -> indennità sostitutiva);
-
Morte del lavoratore, comporta la risoluzione automatica del rapporto.
N.B. La morte dell'imprenditore non comporta la risoluzione, a meno che sia una ditta individu