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I
PURGATORIO Arrivo delle anime purganti. I due viaggiatori incontrano il musico Casella.
II Rimprovero di Catone.
Antipurgatorio, ove vengono puniti i Negligenti, divisi in 4 schiere:
III Schiera I : Negligenti morti scomunicati (attendono nell’Antipurgatorio
un tempo lungo trenta volte quello corrispondente al periodo della loro
scomunica): tra costoro Dante e Virgilio incontrano il principe
Manfredi, figlio di Federico II di Svevia.
Schiera II : Negligenti pigri a pentirsi (attendono nell’Antipurgatorio
IV tanto tempo quanto vissero): tra costoro Dante e Virgilio incontrano
Belacqua.
Schiera III : Negligenti morti per violenza (poiché si pentirono solo in
V punto di morte, attendono nell’Antipurgatorio tanto tempo quanto
vissero): tra costoro Dante e Virgilio incontrano Iacopo del Cassero,
Bonconte da Montefeltro e Pia dei Tolomei.
Altre anime morte per violenza sono quelle di Benincasa da Laterina,
VI Guccio Tarlati, Federico Novello, Gano Scornigiani, Orso degli Alberti,
Pier della Broccia. Incontro con Sordello da Goito.
Schiera IV : principi Negligenti (poiché furono troppo attratti dalle cose
VII terrene, attendono nell’Antipurgatorio tanto tempo quanto vissero):
alla valletta fiorita in cui queste anime purgano la loro colpa, Dante e
Virgilio sono guidati da Sordello. Qui i due viaggiatori incontrano:
l’imperatore Rodolfo, Ottocaro II di Boemia, Filippo III l’Ardito di
Francia, Enrico di Navarra, Pietro III Alfonso III d’Aragona, Carlo I
d’Angiò, Enrico III d’Inghilterra e Guglielmo VII di Monferrato.
Scende la sera nella valletta, un'anima intona il Salmo ”Te lucis ante”, cui
VIII rispondono devotamente tutte le altre. Scendono poi dal cielo due angeli con
le spade mozze aventi lo scopo di scacciare il serpente tentatore. In seguito a
ciò, Dante, Sordello e Virgilio si inoltrano nella valle. Quivi si presentano ai tre
Nino Visconti e Corrado Malaspina, che predice a Dante l'esilio.
Dante si addormenta e sogna un’aquila d’oro che lo rapisce per condurlo sino
IX alla sfera del fuoco, ove entrambi bruciano (primo sogno). Al suo risveglio, i
tre viaggiatori giungono alla Porta del Purgatorio, ove l’angelo portiere
traccia sette P sulla fronte di Dante (simboleggianti i sette peccati capitali dai
quali il poeta dovrà purificarsi durante il cammino).
Cornice I , ove vengono puniti i Superbi (camminano curvi sotto il peso di
X grossi macigni): nel marmo della ripa sono scolpiti esempi di umiltà esaltata
(Annunciazione, Davide danza di fronte all’Arca santa, Traiano e la
vecchierella), mentre sul pavimento sono raffigurati esempi di superbia
punita.
Pater noster dei superbi. Tra questi peccatori vi sono Omberto
XI Aldobrandeschi, Oderisi da Gubbio e Provenzano Salvani.
Esempi di superbia punita (sul pavimento): Lucifero, Briareo, i Giganti,
XII Nembròt, Niobe, Saul, Aragne, Roboam, Almeone, Sennecarib, Tamiri,
Oloferne, la distruzione di Troia.
L’Angelo dell’Umiltà cancella la prima P.
Cornice II , ove vengono puniti gli Invidiosi (indossano il cilicio e hanno gli
XIII occhi cuciti da un filo di ferro, mentre voci misteriose gridano esempi di carità
esaltata e di invidia punita): voci misteriose gridano esempi di carità esaltata
(le nozze di Cana, l’amicizia di Oreste e Pilade, le parole di Gesù amate da
cui male aveste) e esempi di invidia punita. Tra gli Invidiosi si incontra la
senese Sapia.
Guido del Duca chiede a Dante la sua provenienza, e Dante risponde con una
XIV perifrasi. Ranieri de' Calboli chiede perché il poeta non abbia dato una
risposta diretta: a ciò risponde Guido, sostenendo che è giusto che la Val
d'Arno (Romagna antica e attuale) non si nomini più e lanciandosi in un'aspra
invettiva contro la Toscana e la Romagna. Tra gli esempi di invidia punita
troviamo Caino e Aglauro.
Sono le tre del pomeriggio, e i viaggiatori si trovano ancora nel secondo
XV girone, quando Dante viene colpito da una luce abbagliante che lo costringe
a schermarsi il volto con la mano per poterne sostenere la vista. Tale fulgore
promana dall'angelo disceso a indicare loro il modo per poter salire alLA
Cornice III (quella degli Iracondi), l’Angelo della Misericordia. Durante
l'ascesa Dante espone alla sua guida un dubbio circa il consorzio dei beni
terrestri e celesti, nato in lui ascoltando le parole di Guido del Duca.
Ma la risposta di Virgilio è causa, nella mente di Dante, di un ulteriore
interrogativo: allora Virgilio, dopo una spiegazione parziale, lo esorta a
purificarsi dei peccati in attesa di essere illuminato dalle parole di Beatrice.
Nel frattempo si arriva nella Cornice III , ove vengono puniti gli Iracondi (sono
avvolti in un denso fumo che li acceca e li soffoca): voci misteriose gridano
esempi di mansuetudine esaltata (visioni estatiche: Gesù tra i dottori,
clemenza di Pisistrato, lapidazione di S. Stefano) e esempi di ira punita.
Virgilio, che sa perfettamente in quali pensieri sia immersa la mente di Dante,
lo sprona a proseguire il cammino poiché si sta facendo sera. L'immagine
conclusiva del canto è quella dei due poeti avvolti in una cortina di fumo nero
e quindi impossibilitati a vedere alcunché.
Gli Iracondi camminano recitando l'Agnus dei avvolti in una nuvola di fumo.
XVI Uno di essi, Marco Lombardo, spiega a Dante la teoria del libero arbitrio e le
cause della corruzione della terra (dovuta alla mancata divisione dei poteri
spirituale e terreno), portando l'esempio della Lombardia (che anticamente
possedeva l’antica virtù e oggi l’ha perduta).
Tra gli esempi di ira punita si ricordano Progne, Aman e Amata. Dante e
XVII Virgilio giungono poi all'uscita della terza Cornice, dove l'Angelo della Pace
cancella la terza P.
I viaggiatori giungono alla Cornice IV, ove vengono puniti gli Accidiosi. Costoro
corrono continuamente, spronandosi vicendevolmente e gridando esempi di
sollecitudine esaltata e esempi di accidia punita. Virgilio spiega a Dante
come sia ordinato il Purgatorio.
Amore e Libero arbitrio. Tra gli esempi di sollecitudine esaltata si ricordano
XVIII il viaggio di Maria da S. Elisabetta e Giulio Cesare a Ilerda. L'abate di San
Zeno spiega ai poeti come salire alla cornice successiva. Dante, dopo aver
sentito gli esempi di accidia punita (gli Ebrei periti nel deserto, i compagni di
Enea che si fermarono in Sicilia) cade nel sonno.
Dante sogna una brutta donna, che al suo sguardo diventa sempre più bella;
XIX ma interviene Virgilio che ne strappa le vesti rivelando il suo ventre fetido.
Dante si sveglia di soprassalto e racconta il sogno a Virgilio; questi lo spiega
identificando nella donna il troppo amore per i beni terreni, colpa che viene
punita nelle cornici superiori.
Si arriva così alla Cornice V, dove scontano la loro colpa Avari e Prodighi
(piangono e pregano distesi bocconi per terra, con le mani e i piedi legati),
che gridano esempi di povertà e generosità esaltate e di avarizia punita.
Tra costoro vi è papa Adriano V.
Ugo Capeto grida esempi di povertà e generosità esaltate (Maria, il console
XX Fabrizio Luscinio, S. Nicola). Vedendo i due poeti, Capeto maledice i suoi
discendenti, accennando alla discesa in Italia di Carlo d'Angiò e a Filippo il
Bello, che ruberà il tesoro dei Templari.
Dopo aver ascoltato gli esempi di avarizia punita (Pigmalione, re Mida, Acan,
Saffira, Eliodoro, Polidoro, Crasso), improvvisa giunge una scossa di
terremoto. Gli angeli cominciano a cantare.
Il poeta Stazio spiega a Dante e Virgilio che il terremoto avviene ogni volta
XXI che un'anima ormai purificata si sente pronta per salire al cielo; questo è
quanto accade ora a lui, dopo un'espiazione pluricentenaria.
I tre poeti arrivano all'uscita, dove l'Angelo della Giustizia cancella la quinta
XXII P. Stazio racconta del suo peccato (la prodigalità eccessiva) e della sua
conversione al Cristianesimo provocata dalla lettura di Virgilio. Chiede poi
notizie degli altri grandi poeti pagani.: il Mantovano allora elenca poeti e
personaggi illustri del Limbo.
Si giunge alla Cornice VI, dove sono puniti i Golosi (soffrono fame e sete,
acuite dalla presenza di acqua e di frutta). Vi è qui un primo albero a rovescio,
da cui emerge una voce che grida esempi di temperanza esaltata (le nozze di
Cana, frugalità delle romane antica, il profeta Daniele nel deserto, l’età
dell’oro, Giovanni Battista nel deserto).
Tra i Golosi Dante incontra l'amico Forese Donati, che inveisce contro gli
XXIII spudorati costumi delle donne del suo tempo.
Altri Golosi: papa Martino IV, Ubaldino degli Ubaldini, Bonifacio dei Fieschi.
XXIV Forse indica poi a Dante l’anima di Bonagiunta Orbicciani da Lucca, col quale
il poeta intavola una discussione sul "dolce stil novo". Bonagiunta mostra di
aver capito che la sua poesia, oltre a quella di Jacopo da Lentini e di Guittone
d'Arezzo, non può rientrare in quel genere non essendo ispirata dal vero
amore. Forese predice la morte violenta del fratello Corso. In lontananza si
scorge un secondo albero a rovescio (che discende da quello della
Conoscenza del Bene e del Mare), dal quale emerge voce che grida esempi di
golosità punita (i Centauri alle nozze di Piritoo e Ippodamia, gli Ebrei che si
fermarono a bere e non parteciparono alla vittoria di Gedeone).
L'Angelo dell'Astinenza cancella poi la sesta P dalla fronte di Dante.
Stazio spiega come si genera l'uomo e come si formano le ombre dopo la
XXV morte corporea.
Dante, Stazio e Virgilio giungono Cornice VII, ove sono puniti i Lussuriosi
(avvolti da fiamme camminano, cantano e si scambiano baci fraterni), che
gridano esempi di castità esaltata (Maria Vergine, Callisto sedotta da Giove
cacciata da Diana) e di lussuria punita.
Vengono gridati da una seconda schiera di anime esempi di lussuria punita
XXVI (Sodoma e Gomorra, Pasife). Dante riconosce Guido Guinizzelli, per il quale
mostra grande ammirazione; ma questi si schermisce, dicendo che assieme a
lui c'è un poeta ben più grande, Arnaldo Daniello, che canta piangendo i
propri eccessi di un tempo.
Un angelo invita i poeti ad attraversare un parete di fiamme; Virgilio vince la
XXVII paura di Dante dicendogli che oltre quelle fiamme troverà Beatrice. davanti
alla scala per il Paradiso terrestre, l'Angelo della Castità cancella l'ultima P
dalla fronte di Dante. Cala la notte, e Dante sogna Lia che raccoglie dei fiori.
All'alba Virgilio dichiara Dante guarito dai suoi mali. Viene finalmente
raggiunta la sommità della montagna.
Nel Paradiso Terrestre (Eden) i poeti incontrano Matelda che raccoglie fiori.
XXVIII Costei spiega ai viaggiatori come nell'E