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LESSICALE
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La logografica e la lessicale si sviluppano contemporaneamente sia in lettura
che scrittura, l’alfabetica prima in scrittura e l’ortografica prima in lettura.
Circuiti cerebrali della lettura
Regioni posteriori sinistre (temporo-parietali)
SISTEMA ORTOGRAFICO occipito temporale in un’area detta della
“forma visiva della parola”
Disturbi specifici della scrittura -
Disgrafia
Modelli di scrittura
Heyes e Flower
Nella scrittura spontanea
Interviene innanzitutto la capacità di pianificazione di ciò che il b. vuole
scrivere.
Accesso alla LTM per il recupero lessicale e sintattico e delle conoscenze
di “come si scrive”
Nel dettato Percezione uditiva discriminazione dei fonemi
Recupero forme ortografiche (lettere, gruppi di lettere, intere parole)
Associazione al grafema corrispondente
Alla fine scelta del pattern grafo-motorio e movimento
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Modello di Uta Frith
L’apprendimento della lettura avviene attraverso 4 fasi:
LOGOGRAFICA “Coca-Cola”
ALFABETICA lettura lettera per lettera
ORTOGRAFICA lettura seriale ma l’unità non è la lettera, ma le sillabe o i
gruppi consonantici o ortografici
LESSICALE
La logografica e la lessicale si sviluppano contemporaneamente sia in lettura
che scrittura, l’alfabetica prima in scrittura e l’ortografica prima in lettura.
Modello di Ferriero e Toberosky
1. LIVELLO PRECONVENZIONALE comincia a capire che c’è un
linguaggio scritto che rappresenta quello orale.
- Non scrive vere e proprie parole ma cerca di emularle
- Il segno grafico ha un rapporto di analogia con quello che rappresenta
2. LIVELLO PRECONVENZIONALE CON TENTATIVI DI ANALISI
Capisce cosa è leggibile o no e legge stringhe come Coca Cola
3. LIVELLO CONVENZIONALE
- Fase sillabica un segno = una sillaba
- fase sillabica alfabetica a volte un segno = una sillaba
altre volte un segno = un fonema
- fase alfabetica
Modello interpretativo della scrittura (Coltheart)
Analisi acustico-fonemica della parola
Procedura indiretta o Procedura diretta o
fonologica lessicale
14 Buffer fonologico Lessico fonologico
d’entrata
Conversione grafema/fonema Sistema semantico
Lessico ortografico d’uscita
Buffer grafemico
Disgrafia
DEFICIT DEI PROCESSI DI REALIZZAZIONE GRAFO-MOTORIA
Criteri diagnostici
ICD-10
- qualità del tratto grafico non leggibile o difficilmente
- mancato rispetto di margini e dimensioni
- criteri di esclusione = dislessia
Quadro clinico
La mano scorre con fatica
Impugna la penna in modo scorretto
Procede in salita o discesa
Pressione troppo forte o debole
Inversione della direzione del gesto
Disegna in modo inadeguato all’età
Scrittura è illeggibile
15 Disortografia
DEFICIT DEI PROCESSI DI CODIFICA FONOLOGICA E COMPETENZA
ORTOGRAFICA
Criteri diagnostici
ICD-10
- Punteggi sotto 2DS a test standardizzati che valutano la compitazione
- Interferisce con scuola e vita quotidiana
- criteri di esclusione = dislessia
Quadro clinico
Confusioni nella traduzione in simboli grafici di fonemi simili (b-p, t-
d…)
Confusioni tra grafemi simili (p-q…)
Omissioni (della doppia consonante per es.)
Metàtesi (sefamoro)
Migrazioni (foire)
16 Fusioni per es. con l’articolo
Errori nell’uso dell’h
Riduzione gruppi consonantici (pato invece che prato)
17 Disturbo del sistema dei numeri e del
calcolo (Discalculia)
DISTURBO DELLE ABILITA’ DI ELABORAZIONE NUMERICA E DEL
CALCOLO DI BASE (C. Temple, 92)
Basi teoriche delle abilità matematiche
Stabilire la relazione tra gli elementi della realtà ha un grande valore adattivo
quindi è ragionevole pensare che sia una facoltà molto antica dell’essere
umano.
Uno dei lavori piu interessanti di Dehaene parte proprio da una domanda
apparentemente semplice: “come facciamo a sapere se un numero è piu
grande o piu piccolo di un altro?”
Nei suoi studi D. ha visto che se chiedeva di indicare il numero piu grande
tra due numeri distanti (come 5 e 17) i soggetti rispondono molto
velocemente, mentre rallentavano se i numeri erano molto vicini tra loro
(5 e 6) e ancor di più quando erano numeri vicini tra di loro e molto
grandi.
Nel 1993 fece un altro studio in cui chiedeva ai sogg se la cifra sullo
schermo era pari o dispari e di indicare la risp con la mano dx o sinistra.
La performance peggiorava quando i numeri erano grandi e bisognava
usare la sx e quando erano piccoli e bisognava usare la dx.
D. concluse che quando vesiamo o ascoltiamo dei numeri il cervello
automaticamente li ordina dal piu piccolo al piu grande in una linea
immaginaria, che dal 4/5 in su diventa più confusa.
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Dato che sono più vicini in questa linea, indicare per es tra 7 e 9 qual è il
più piccolo implica un’operazione piu fine perche la loro distanza non è
visibilmente evidente.
Siamo dunque dotati di un SENSO DEL NUMERO, una sorta di
accumulatore che ci permette di valutare la quantità, presimbolico e
indipendente dall’istruzione, infatti è presente anche negli animali.
Starkey e Cooper già a 6 mesi hanno rilevato cambiamenti
comportamentali (per esempio nei movimenti oculari; paradigma di
abituazione-disabituazione) al cambiare della numerosità di stimoli
presentati a cui erano abituati.
Wynn osservando le espressioni dei neonati ha visto che riuscivano ad
anticipare piccole somme, perché nel caso di manipolazioni errate da parte
dello sperimentatore c’è una violazione delle aspettative.
IL SENSO DEL NUMERO SAREBBE GENETICAMENTE
DETERMINATO E RISIEDEREBBE NEL SOLCO INTRAPARIETALE
BILATERALE.
Sviluppo delle competenze matematiche
1) NUCLEO CENTRALE del numero, permette di compiere
- una rappresentazione delle grandezze
- l’approssimazione
- il subitizing (capacità di distinguere rapidamente piccole quantità)
2) evoluzione di tipo LINGUISTICO
3) una rappresentazione in NUMERI ARABI
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4) l’ORDINALITA’, seppure acquisita, diventa un secondo nucleo centrale del
numero
Epidemiologia
Alla scuola elementare 5 bambini per classe difficoltà di calcolo
5/7 b. per classe diff nella soluzione di problemi
Cioè il 20% della popolazione scolastica
Alla fine della scuola superiore solo il 20% ritiene di aver acquisito buone
competenze matematiche.
Quindi bisogna stare attenti nel far diagnosi, e questo influenza anche i dati
epidemiologici.
Prevalenza discalculia = circa 5/6%
Criteri diagnostici
DSM-4
- un punteggio standardizzato a test per calcolo e numeri
- disturbo interferisce nel rendimento scolastico e nella vita di tutti i giorni
- Criteri di esclusione deficit sensoriali, sindromi neurologiche,
psichiatriche, ritardo mentale
L’ICD-10 specifica che il punt deve essere 2DS sotto la norma correlata
all’età e QI
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Quadro clinico
Difficolta di:
CONOSCENZA NUMERICA - nella transcodifica nei vari codici
- relazioni sbagliate tra le cifre
(non capisce che in 12, 1 è decina e 2 unità)
- difficoltà comprensione dello zero
- riconoscere grandezza num (4<8)
CALCOLO - errori procedurali
- nel recupero di fatti aritmetici
- non capiscono concetti bi base di particolari operazioni
Sottotipi di DCE Il punto di incontro tra Depura e DEprocedurale
sono ad es le triplette perché impone di usare il
codice di grandezza che è il senso del numero.
a) Consensus Indicatore del fatto che il b ha o no senso del
Conference 2007 numero. Non si tratta cmq di Depura perché non
DC evolutiva pura siamo a livello presimbolico.
non riescono a rappresentarsi
mentalmente le grandezze, falliscono nel subitizing e approssimazione
DC in comorbilità
Deficit meno profondi, in generale è un deficit di automatizzazione
b) Dislessia per le cifre
Difficoltà nell’acquisizione dei processi lessicali sia nel sistema di
comprensione del numero e nel calcolo
DC procedurale
Difficoltà nell’acquisizione delle procedure del calcolo
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DC per i fatti aritmetici
Tabelline….
Quest’ultima classificazione corrisponde alla discalculia non pura.
Eziologia
1. Base genetica
2. Ipotesi rigida di Butterworth
Abbiamo un modulo innato che ci permette di apprezzare la numerosità, poi
impariamo a contare e questo farà da ponte tra competenze innate e abilità
matematiche piu complesse
Il counting viene appreso tra i 2- 4 anni e a 6 diventa strumentale.
Una disfunzione di questo “cervello matematico” causa una cecità ai numeri.
3. Conseguenza di un deficit non numerico
Di WM, visuospaziale, lettura…
Modelli del sistema di numeri e calcoli
Principi per imparare a contare Conoscere sequenza dei numeri
1) dell’ordine stabile
2-3 anni Un ogg è sempre legato ad un aggettivo
2) della relazione binaria numerico
Definisce la quantita degli oggetti
3-4 anni 3) di cardinalità presentati con l’ultimo numero detto
4+ anni 4) di astrazione Tutti gli oggetti possono essere contati
Si puo cominciare il conteggio da
5) di irrilevanza
22 dell’ordine qualunque numero
4-5 anni 6) sono in grado di compiere semplici calcoli non verbali
- iniziano con il conteggio con gli oggetti
- poi con le dita in ordine sequenziale
- recupero in memoria del risultato (fine prima elementare)
Modello neuropsicologico di McCloskey
Abbiamo 2 sistemi indipendenti da un punto di vista funzionale.
SISTEMA DEI NUMERI SISTEMA DEL CALCOLO
Serve a comprensione e Serve a:
produzione dei numeri - fatti aritmetici
- procedure di calcolo
- fare operazioni usando
simboli
Codici:
alfabetico orale e scritto
arabo
romano
pittografico
TRANSCODIFICA
Modello del triplo codice
Elaborazione numerica avviene tramite:
Codice analogico (senso del numero)
Freccia doppia Freccia doppia
23 Codice visivo Codice verbale
Freccia doppia
24 Aspetti emotivi-motivazionali
Spiegazioni date ai propri insuccessi individuano cause non controllabili
(insegnante, incapacità personali)
Concetto di sé, anche confrontandosi con gli altri è più debole quando si
tratta di abilità scolastiche, ma non per le altre abilità di vita.
Autostima (globale) bassa a livello scolastico ma normale per gli altri
ambiti
Autoefficacia, percezione di