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Disturbi del Sonno Veglia, Psicodinamica del sogno Pag. 1
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I DISTURBI DEL SONNO CORRELATI ALLA RESPIRAZIONE

Tra i "disturbi del sonno correlati alla respirazione" sono presenti l'apnea/ipopnea ostruttiva del sonno, l'apnea centrale del sonno e l'ipoventilazione correlata al sonno. Si tratta di condizioni caratterizzate dal russare, da apnee (pause nella respirazione) accertate o da respirazione rumorosa e ansimante, che si manifestano durante il sonno, con eccessivo affaticamento diurno e/o sonno poco ristoratore.

I DISTURBI CIRCADIANI DEL RITMO SONNO-VEGLIA

I disturbi circadiani del ritmo sonno-veglia sono causati da una desincronizzazione tra i ritmi sonno-veglia interni e il normale ciclo luce-buio. La causa può essere interna (p.es., sindrome da fase del sonno ritardata o jet lag, avanzata) o esterna (p.es., lavoro a turni).

"jet-lag syndrome" La è tanto più evidente quanto maggiore è il divario tra "shift work sleep" l'ora del paese di partenza e quella del luogo di arrivo.

Glidisorders (che affliggono i lavoratori turnisti) nei casi più gravi possono rendere necessario che il soggetto cambi lavoro. Il disturbo della fase di sonno ritardata e della fase di sonno anticipata nei casi più gravi porta il soggetto a cambiare abitudini di vita (per esempio, prediligendo la scelta di un lavoro notturno, allo scopo di poter dormire di giorno).

I DISTURBI DELL'AROUSAL DEL SONNO NON-REM

Nell'ambito delle Parasonnie, si trovano i Disturbi dell'Arousal del sonno non-REM, che consistono in episodi ricorrenti di risvegli incompleti dal sonno accompagnati da sonnambulismo e/o da terrore nel sonno. Rappresentano un gruppo di manifestazioni motorie complesse, che si verificano durante il sonno non-REM, soprattutto durante la fase di "sonno profondo" che è maggiore nella prima parte della notte, perciò queste manifestazioni si verificano più frequentemente entro 1-2 ore dall'addormentamento.

durano in media qualche minuto, ma la durata può essere molto variabile: da qualche secondo fino anche a 30 minuti. Solitamente insorgono in età infantile e tendono a ridursi o scomparire con l'età adulta. Spesso esiste una familiarità per tali episodi, che possono essere scatenati da alcuni fattori quali la deprivazione di sonno, i cicli sonno-veglia irregolari, la febbre, le infezioni, l'alcol, alcuni farmaci e altri disturbi del sonno tra cui le apnee notturne. Spesso i pazienti non conservano alcun ricordo degli episodi stessi, le cui caratteristiche cliniche possono essere molto eterogenee. Si distinguono 3 differenti tipi di manifestazioni, che si possono verificare anche nello stesso soggetto, e che, secondo le interpretazioni più recenti, rappresentano un continuum dello stesso fenomeno: 1. Risvegli Confusionali: Episodi di risveglio parziale non associati a deambulazione o disturbi autonomici (il bambino sembra sveglio ma è confuso, disorientato, etc.). 2. Sonnambulismo: Episodi di deambulazione durante il sonno, che possono includere attività motorie complesse come camminare, parlare, mangiare, etc. 3. Terrore Notturno: Episodi caratterizzati da pianto inconsolabile, urla, agitazione, etc., spesso accompagnati da sintomi autonomici come sudorazione, tachicardia, etc.

A volte aggressivo, non risponde adeguatamente agli ordini, può parlare ma in modo incoerente).

Sonnambulismo:

2. Episodi caratterizzati da comportamenti automatici più o meno complessi, finalistici o afinalistici (come camminare, mangiare, bere, uscire di casa...). Il sonnambulismo è più comune nei bambini (5-8 anni) e i fattori scatenanti sono: deprivazione di sonno, stanchezza, assunzione di sedativi-ipnotici, malattie. Non c'è ricordo degli episodi. Può essere associato al parlare nel sonno. Il soggetto può alzarsi, camminare, e poi tornare al letto senza rendersi conto di nulla. Il sonnambulo può cadere o riportare traumatismi se cammina in condizioni di pericolo (se esce di casa e cammina per strada o cerca di uscire da una finestra); cercare di fermarlo può essere pericoloso perché può reagire in modo aggressivo.

Terrore Notturno:

3. Episodi ad esordio improvviso, con espressione di terrore ed intensa

agitazione (il bambino urla, è inconsolabile, poco responsivo alle stimolazioni ambientali e non riconosce i genitori). Il soggetto presenta amnesia per l'evento al risveglio (a differenza di quanto accade nel disturbo da incubi) ed è disorientato. Il Terrore Notturno è caratterizzato da un arousal improvviso associato a manifestazioni del sistema autonomo di intensa paura (tachicardia,
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A.A. 2020-2021
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher hadesprincess99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicodinamica del sogno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Merenda Aluette.