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I DISTURBI DEL SONNO CORRELATI ALLA RESPIRAZIONE
Tra i "disturbi del sonno correlati alla respirazione" sono presenti l'apnea/ipopnea ostruttiva del sonno, l'apnea centrale del sonno e l'ipoventilazione correlata al sonno. Si tratta di condizioni caratterizzate dal russare, da apnee (pause nella respirazione) accertate o da respirazione rumorosa e ansimante, che si manifestano durante il sonno, con eccessivo affaticamento diurno e/o sonno poco ristoratore.
I DISTURBI CIRCADIANI DEL RITMO SONNO-VEGLIA
I disturbi circadiani del ritmo sonno-veglia sono causati da una desincronizzazione tra i ritmi sonno-veglia interni e il normale ciclo luce-buio. La causa può essere interna (p.es., sindrome da fase del sonno ritardata o jet lag, avanzata) o esterna (p.es., lavoro a turni).
"jet-lag syndrome" La è tanto più evidente quanto maggiore è il divario tra "shift work sleep" l'ora del paese di partenza e quella del luogo di arrivo.
Glidisorders (che affliggono i lavoratori turnisti) nei casi più gravi possono rendere necessario che il soggetto cambi lavoro. Il disturbo della fase di sonno ritardata e della fase di sonno anticipata nei casi più gravi porta il soggetto a cambiare abitudini di vita (per esempio, prediligendo la scelta di un lavoro notturno, allo scopo di poter dormire di giorno).
I DISTURBI DELL'AROUSAL DEL SONNO NON-REM
Nell'ambito delle Parasonnie, si trovano i Disturbi dell'Arousal del sonno non-REM, che consistono in episodi ricorrenti di risvegli incompleti dal sonno accompagnati da sonnambulismo e/o da terrore nel sonno. Rappresentano un gruppo di manifestazioni motorie complesse, che si verificano durante il sonno non-REM, soprattutto durante la fase di "sonno profondo" che è maggiore nella prima parte della notte, perciò queste manifestazioni si verificano più frequentemente entro 1-2 ore dall'addormentamento.
durano in media qualche minuto, ma la durata può essere molto variabile: da qualche secondo fino anche a 30 minuti. Solitamente insorgono in età infantile e tendono a ridursi o scomparire con l'età adulta. Spesso esiste una familiarità per tali episodi, che possono essere scatenati da alcuni fattori quali la deprivazione di sonno, i cicli sonno-veglia irregolari, la febbre, le infezioni, l'alcol, alcuni farmaci e altri disturbi del sonno tra cui le apnee notturne. Spesso i pazienti non conservano alcun ricordo degli episodi stessi, le cui caratteristiche cliniche possono essere molto eterogenee. Si distinguono 3 differenti tipi di manifestazioni, che si possono verificare anche nello stesso soggetto, e che, secondo le interpretazioni più recenti, rappresentano un continuum dello stesso fenomeno: 1. Risvegli Confusionali: Episodi di risveglio parziale non associati a deambulazione o disturbi autonomici (il bambino sembra sveglio ma è confuso, disorientato, etc.). 2. Sonnambulismo: Episodi di deambulazione durante il sonno, che possono includere attività motorie complesse come camminare, parlare, mangiare, etc. 3. Terrore Notturno: Episodi caratterizzati da pianto inconsolabile, urla, agitazione, etc., spesso accompagnati da sintomi autonomici come sudorazione, tachicardia, etc.A volte aggressivo, non risponde adeguatamente agli ordini, può parlare ma in modo incoerente).
Sonnambulismo:
2. Episodi caratterizzati da comportamenti automatici più o meno complessi, finalistici o afinalistici (come camminare, mangiare, bere, uscire di casa...). Il sonnambulismo è più comune nei bambini (5-8 anni) e i fattori scatenanti sono: deprivazione di sonno, stanchezza, assunzione di sedativi-ipnotici, malattie. Non c'è ricordo degli episodi. Può essere associato al parlare nel sonno. Il soggetto può alzarsi, camminare, e poi tornare al letto senza rendersi conto di nulla. Il sonnambulo può cadere o riportare traumatismi se cammina in condizioni di pericolo (se esce di casa e cammina per strada o cerca di uscire da una finestra); cercare di fermarlo può essere pericoloso perché può reagire in modo aggressivo.
Terrore Notturno:
3. Episodi ad esordio improvviso, con espressione di terrore ed intensa
agitazione (il bambino urla, è inconsolabile, poco responsivo alle stimolazioni ambientali e non riconosce i genitori). Il soggetto presenta amnesia per l'evento al risveglio (a differenza di quanto accade nel disturbo da incubi) ed è disorientato. Il Terrore Notturno è caratterizzato da un arousal improvviso associato a manifestazioni del sistema autonomo di intensa paura (tachicardia,