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Il ruolo dell'istanza "coscienza morale"
Una serie di istanze strutturali che hanno delle funzioni specifiche e che sono presenti in ogni essere umano. Sono i segni da cui pochi anni dopo scaturirà la seconda topica Freudiana.
- Si instaura una istanza intrapsichica della "coscienza morale" che vigila sull'Io attuale commisurandolo all'io ideale, osserva, scopre e critica tutte le nostre intenzioni.
- Nella normalità guida verso la realizzazione degli ideali.
- Nelle psicosi diventa allucinazione uditiva, delirio di essere osservati o controllati, inquisiti.
- Inizialmente è l'incarnazione delle critiche genitoriali, poi degli educatori, poi delle norme sociali.
- Si manifesta anche attraverso la censura nei sogni.
- Nei casi più gravi la coscienza morale smette di essere una istanza intrapsichica e viene scambiata per una coscienza morale al di fuori di sé.
Disturbo bipolare: reinvestimento dell'io dopo
essere stato eccessivamente tiranneggiato dall'ideale dell'io.METAPSICOLOGIA (1915-17)
Opera in 12 volumi scritta nel 1915, pervenuti solo 5.
Apparato della mente così come concettualizzata da Freud in questo periodo. In quest'opera Freud voleva lasciare il suo testamento scientifico alla comunità scientifica, quindi aveva scritto tutti i volumi ne aveva pubblicati tre all'inizio e altri due nel 1917 gli altri non sono stati trovati.
Teoria del funzionamento mentale basata su 30 anni di esperienza.
Ne sono stati pubblicati 5 volumi:
- Pulsioni e loro destini (1915)
- La rimozione (1915)
- L'inconscio (1915)
- Supplemento metapsicologico alla teoria del sogno (1917)
- Lutto e melanconia (1917)
Ne è stato rinviato uno nel 1983 tra i documenti lasciati da Ferenczi:
- sintesi generale delle nevrosi di traslazione (1985)
PULSIONE
Concetto limite tra soma e psiche, rappresentante psichico degli stimoli interni del corpo che pervengono alla psiche.
Spinta
dinamica che ha una fonte, una meta ed uno oggetto. Paragonabile al bisogno.- Il bisogno può essere soppresso solo dal soddisfacimento (la meta è uguale per tutte le pulsioni).- L'oggetto in cui o mediante cui la pulsione raggiunge la meta è del più variabile: persona, parte del corpo proprio o altrui, cose, sostituibili tra loro e si può modificare nel corso della vita della pulsione. La fonte è un processo somatico che si svolge in un organo o in una parte del corpo, il cui stimolo è percepito e rappresentato nella vita psichica (subsimbolico). TIPI DI PULSIONI NELLA METAPSICOLOGIA Pulsioni di autoconservazione o pulsioni dell'io: - F fame, M nutrirsi, O cibo. Pulsioni sessuali (riproduzione): - F riproduzione, M accoppiamento, O femmina C'è un impulso alla sessualità la meta diventa l'accoppiamento e l'oggetto diventa la femmina della propria specie. sviluppano per appoggio Le pulsioni sessuali si suquelle di autoconservazione e poi se ne distaccano diventando autonome:
- Allattamento => bacio e suzione
Originano da diverse zone erogene (pulsioni parziali) e successivamente si integrano al servizio della riproduzione/genitalità.
La sessualità e l'amore romantico inizialmente non hanno degli organi a loro disposizione, essi inizialmente sono al servizio delle pulsioni di autoconservazione, successivamente vengono utilizzati anche alla pulsione sessuale che erotizza le sensazioni legate ad una certa zona del corpo.
Quindi la pulsione ha una funzione fondamentale nell'attivazione del pensiero, i bisogni sono il primo motore che porta allo sviluppo del pensiero.
REGOLAZIONE DELLA MENTE
Il funzionamento della mente è attivato dalla pulsione regolato dal principio di piacere e modulato dalle esperienze di piacere/dispiacere dal principio di realtà modulato dalle esperienze di realtà/fantasia.
L'origine delle nevrosi di transfert è
L'opposizione tra le pulsioni di autoconservazione e le pulsioni sessuali. Il principio di realtà che regola le pulsioni sessuali si scontra con il principio di piacere che regola le pulsioni dell'io/autoconservazione. Il conflitto che può avvenire tra le pulsioni di autoconservazione e le pulsioni sessuali all'inizio era considerata la causa delle nevrosi.
Principio di realtà: Ti scontri con un mondo che non è quello che vorresti. Es. Mamma con difficoltà ad allattare, può essere una difficoltà organica o psicologica, una mamma che fa fatica e che le riattiva nella mente la propria storia in cui non c'è stato spazio per il suo godimento può essere tentata di ripetere la propria storia, quindi può essere che interrompa l'allattamento o che sia fredda e distaccata dal bambino, o affogandolo di latte lesinando inconsapevolmente senza rendersi conto che sta impedendo il piacere al proprio figlio.
così come è stato per lei. DESTINI DELLE PULSIONIDestino = difesa eretta contro la pulsione per opporsi alla sua azione.
- Conversione nell'opposto (amore-odio, attività-passività), riguarda la META.
- Riflessione sul sé (sé-oggetto) riguarda l'OGGETTO.
- Rimozione
- Sublimazione: trasformare in qualcuno di pro sociale una pulsione prima rivolta al sé.
EMOZIONI E PULSIONIAmore e odio spesso si rivolgono contemporaneamente verso lo stesso oggetto. La compresenza delle due emozioni è definita ambivalenza.
LA GENESI DELL'AMORE E DELL'ODIOTre polarità costitutive della vita psichica:
- Io/non io (soggetto-oggetto): definisce la provenienza degli stimoli, interna od esterna.
- Piacere/dispiacere: definisce la qualità dello stimolo.
- Attivo/passivo (maschile-femminile secondo Freud).
ORGANIZZAZIONE DELLE POLARITÀ ALL'ORIGINE DELLA VITANello stato narcisistico originario l'io non ha bisogno
dell'oggetto autoerotico perché è autoerotico: - io/soggetto/interno e piacere coincidono; - L'oggetto è indifferente o spiacevole. Successivamente, l'io percepisce il dispiacere originario dentro di sé (fame) e il bisogno dell'oggetto (madre/seno/latte) ed è costretto ad uscire dall'autoerotismo: - L'io assume in sé gli oggetti che al proprio interno è fonte di dispiacere - L'io espelle fuori di sé ciò che al proprio interno è fonte di dispiacere. Il bambino introietta l'altro che diventa una parte di sé ed espelle fuori da sé tutto ciò che fa parte del dispiacere. L'IO PIACERE PURIFICATO La divisione io/non io, o soggetto/oggetto, o interno/esterno diviene: - Io-piacere che include gli oggetti che portano al soddisfacimento (meta della pulsione); - Mondo esterno fonte di dispiacere perché percepito estraneo. Io-piacere prende il postodell'io-realtà. L'io-realtà distingue l'interno dall'esterno. L'io-piacere scinde il mondo esterno ed introietta la parte piacevole, lasciando all'esterno il dispiacere. Esterno/oggetto/odiato/estraneo diventano la stessa cosa. Se l'oggetto diventa fonte di piacere viene amato ed incorporato nell'io. SVILUPPO DELLE EMOZIONI DI AMORE E ODIO Amore e odio sono affetti dell'io verso gli oggetti. La pulsione non ama e non odia gli oggetti. L'io ama gli oggetti sessuali in modo completo nella fase genitale, quando è stata raggiunta la sintesi delle pulsioni parziali. L'io odia gli oggetti che diventano fonte di frustrazione del soddisfacimento delle pulsioni sessuali o prevalentemente di autoconservazione. Il conflitto di ambivalenza amore-odio origina dal conflitto tra pulsioni sessuali e pulsioni di autoconservazione (es. amore verso la madre e odio per la frustrazione della fame). LA RIMOZIONE LA FUNZIONE DELLA RIMOZIONE La rimozione è un meccanismo di difesa dell'io che consiste nell'allontanare dalla coscienza pensieri, desideri o ricordi che causano ansia o disagio. La rimozione permette all'individuo di mantenere un equilibrio psichico, evitando di affrontare contenuti troppo dolorosi o inaccettabili.pulsione cerca il soddisfacimento (principio di piacere), si scontra con il principio di realtà e quando il conflitto è troppo doloroso per la psiche interviene la rimozione.
Il soddisfacimento di una pulsione può essere in conflitto con le esigenze di un’altra parte della psiche.
La rimozione impedisce alla pulsione di tornare alla coscienza. Questo accade perché in certe situazioni non è possibile attuare soluzioni motorie come la fuga e l’attacco.
Rappresenta un compromesso tra la fuga (impossibile da sé stessi) e la condanna (odio verso di sé, che contraddice l’io-piacere-purificato).
Interviene se non sono efficienti il rivolgimento nel contrario e la riflessione su di sé.
MECCANISMO DELLA RIMOZIONE: DESTINO DELLA RAPPRESENTAZIONE
La pulsione ha una rappresentazione psichica ed un affetto associato (ammontare affettivo). La rappresentante psichica (ideativa) subisce:
Rimozione originaria- : alla rappresentazione viene
interdetto l'accesso alla coscienza (il padreevirante). Riguarda il primo evento della catena che spesso è difficile da recuperare. Quando ti dimentichi l'appuntamento con il professore per la deroga sul tuo esame visto che devi partire per l'Erasmus, ti stai avvicinando pericolosamente ad una situazione antica in cui hai chiesto una deroga ad un regola e sei stato trattato malamente, però l'impulso di negoziare con il padre è necessario, l'energia pulsionale che ti serve per negoziare i tuoi bisogni con il padre è la stessa energia pulsionale che ti serve per negoziare i tuoi bisogni con il tuo capo, o altri... in quell'incontro con il professore c'era il desiderio irrealizzabile che era negoziare un proprio bisogno.
Rimozione propriamente detta (post rimozione): colpisce i derivati della rappresentazione rimossa, ossia i processi di pensiero che sono stati associati alla rappresentazione rimossa in origine (il)
professore che non soddisfa una richiesta).la pulsione rimossa continua a proliferare nell'oscurità il conflitto si verifica quando la rappresentazione rimossa si riattiva oltre un certo livello, riattivando insieme la rimozione.
Quando si dice "che svampita si dimentica tutto" o c'è una persona che spesso si dimentica cose da fare, questa persona fa un uso massiccio della rimozione per evitare di entrare in contatto con pulsioni pericolose.
Il desiderio provato quando da bambino il papà mi ha punito perché volevo la nutella viene rimossa, ma la pulsione rimossa non sparisce, nell'inconscio questi bisogni profondi continuano a lavorare. Quando la forma dell'attivazione dei neuroni prende la somiglianza della forma di attivazione dei neuroni che aveva quando hai chiesto a papà della nutella, ogni volta che ci avviciniamo a riattivare lo stesso desiderio si riattiva la rimozione, precisamente la postrimozione.
DESTIN