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IL CONTROLLO
Quando si aprla di tale funzione si fa riferimenro a una serie di meccanismi e procedure che
comportano una ripartizione di poteri che riguradano il controllo sull amminisrr. Ogni amministr
gstisce la funz controllo tramite una gestione di flussi informativi esenziale per questa funzione, la
funz di controllo è piu o meno articolata a seconda dela società che si sceglie. Nel caso di srl La
legge prevede diritto di controllo per il socio non amministratore e quindi rivolta ai soci non
amministratori.
pa è previsto un controllo interno ed esterno data la rilevanza degli interessi derivanti dalla
nelle s
società azionarie. Il controllo intenro nel modello tradizonale spetta al collegio sindacale, nel
modello dualistico spetta al consiglio di sorveglinza. Mentre nel modello monistico il controllo
spetta comitato per il controllo sulla gestione costituioto all intenro del consiglio di
amministrazione. Nelle srl il controllo è svolto dal collegio sindacale, ..
controllo contsbile consiste nel verificare dlle scritture contsbili siano state regolrmente tenute e
che il bilancio sia redatto secondo legge e che il bilsncio rispecchi l’effettiva situazione economica
patrimoniale della società.
Nelle spa il revisore legale è un soggetto esterno che aasicura una funzione determinante perle
scelte degli investitori relativi al loro investimento.il controllo giudiziaior puo essere avviato
quando i soci o un pubblico ministero sospetti vi siano statee delle irregolarità all interno della
società. Se l’ispezione avvalora la presenza di queste irregolarità comportebbe si procederebbe in
maniera adeguata cmq questo è un controllo di carattere straordinario rispetto altri tipi di
controllo.
ESTERNALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI e la rete DISTRIBUTIVA
La società si avvale di ausiliari esterni estrsnei all organizzazione ai quali viene conferito il
compito di promuovere affari o concludere i contratti si tratta di imprese ausiliare.
parasubordinazione
Tutti questi soggetti spendono il nome dell'imprenditore, ed è loro
onere farlo. Ne non lo facessero, il terzo non potrebbe un domani a
cercare di far valere il proprio diritto. Solo nel caso dell'institore la
legge consente al terzo che abbia contratto con l'institore di fare
valere la responsabilità dell'imprenditore, laddove l'institore abbia
svolto un'attività inerente all'attività di impresa chiaramente senza
nominare l'imprenditore.
Avendo parlato di questa organizzazione di collaboratori, si passa
ad esaminare l'organizzazione interna all'impresa e non di
qualunque impresa, ma di quelle imprese più complesse, che si
collocano delle imprese entificate e in particolare delle imprese
societarie. Siamo di fronte al caso in cui l'imprenditore crea una
società. Le società possono normalmente create con dei soci ma ci
possono essere società fondate da un unico soggetto come le
S.R.L. uni-personali o S.P.A. uni personali. In ogni caso quando si
entra nel mondo delle imprese societarie, si apre un tema molto più
complesso per quanto concerne l'organizzazione perché la società
diventa un ente che si distingue rispetto ai soci, in taluni casi è un
soggetto giuridico munito di una propria soggettività giuridica, un
centro di imputazione assolutamente perfetto, come accade nelle
società di capitali. Ma anche nelle società di persone la società di
distingue. Se è un soggetto diverso bisogna munirlo di tutto quello
che ha un soggetto. Una mente che prende le decisioni , un
patrimonio con il quale l'attività viene svolta e che risponde degli
impegni assunti dalla società. In tutte le imprese societarie c'è
un'organizzazione che si sostanzia in un organo amministrativo.
L'amministrazione della società è ciò che tipicamente l'imprenditore
fa da solo, e nel caso della società deve passare d un meccanismo
che getrsi8sc l'amministrazione quando ci sono più soci. Questa
amministrazione è molto più semplificata nell'ambito delle società di
persone, dove corrisponde al principio critico della prevalenza
dell'INTUITU PERSONAE: i soci si aggregano tra di loro per
particolare interesse comune, decidono di avviare un impresa
insieme e questo determina una serie di effetti sulla disciplina del
loro rapporto rispetto ad una S.P.A. gli amministratori sono dei
specialisti ingaggiati (si spersonalizza, c'è una logica di alta
amministrazione in queste prevalenza della logica corporativo-
capitalistica)
Società di persone. In queste il principio dell' INTUITU
PERSONAE, rapporto intenso e fiduciario tra i soci genera un
regola molto semplice, tutti i soci hanno il diritto di amministrare.
L'amministrazione spetta in linea di principio a tutti i soci. Nell'atto
costituivo deve essere presente una regola che individua gli
amministratori, può essere una scelta comune, o magari ci sono
altre ragione, fatto sta che il diritto viene convenzionalmente (con
regola che deroga al principi generale) solo ad alcuni. Ogni
eventuale diversa decisione dovrà comportare una modifica dell'atto
originario. Se questa decisione fosse presa con una successiva
deliberazione dei soci, in questo caso sono diverse le regole per
revocare l'eventuale potere di amministrazione.
Come viene esercitato potere di amministrazione?
Regola dell'amministrazione disgiunta . Ognuno dei tre può
compiere disgiuntamente atti di amministrazione rispetto ali altri.
Tanté che la legge attribuisce gli altri soci un potere di opposizione,
quando quel socio faccia qualcosa che loro non approvano. Hanno
il diritto di opporsi all'atto di gestione ma lo devono fare che prima
che quell'atto si stato eseguito. Se l'atto è già stato fatto è troppo
tardi. Prima che l'atto si sia concluso si può opposizione. Se c'è un
atto di opposizione tutti i soci debbono poter dire la loro. Sull'atto di
opposizione c'è un dibattito e una deliberazione. A quel punto è la
maggioranza dei soci calcolata in proporzione Agli utili,
partecipazione, e perdite, decide si o no all'atto che
l'amministrazione aveva avviato . Non si decide su altri temi si dice
soltanto l'atto va avanti oppure si ferma. Questa è l'amministrazione
disgiuntiva che è la regola di default, che si applica qualora i soci
non abbiano stabilito una regola diversa nella stipulazione dell'atto
societario.
Ci potrebbe essere la regola dell'amministrazione congiuntiva, in cui
la decisione deve essere presa congiuntamente da tutti i soci
amministratori, se nulla è detto deve essere presa all0umnaminuta
con il consenso di tutti i soci amministratori, ovviamente questo
darebbe un enorme potere ad ognuno di loro ed è per questo che
più tipicamente nell'amministrazione congiuntiva si sceglie la regola
maggioritaria. Amministrazione congiuntiva presa a maggioranza
assoluta dei soci amministratori. In questo caso i soci prima di
prendere una decisione dovranno confrontarsi e venire ad una
decisione comune. Ci sono casi di straordinaria urgenza di
prendere decisione e in quel caso ogni socio amministratore è
legittimato, dove è forte per la società il rischio di subire un danno.
Queste le tre ipotesi principali ( amministrazione disgiuntiva, CONG
ALL unanimità, CONG A MAGGIORAN). Siccome l'autonomia
statutaria è ampia e i soci possono plasmare le regole sulle proprie
esigenze. Nulla esclude che si possono adottare regole miste. Per
l'amministrazione quotidiana è possibile una amministratine
disgiuntiva e insieme anche congiuntiva. Questo mix deve risultare
nel contratto con cui si costituisce la società di persona contratto
costitutivo o contratto sociale. Siccome le società di persone
debbono essere necessariamente costituite da piu di una persona.
Il contratto può essere plasmato secondo legge oppure plasmato
secondo le necessità. La peculiarità che esiste nelle società in
accomandita semplice dove esistono due categorie di soci:
accomandatari e accomandanti. Solo gli accomandatari hanno il
potere di amministrare, sono quei soci che rispondono
illimitatamente nel caso non sia in grado di farlo la società. Solo gli
accomandatari sono soci a responsabilità illimitata ma hanno il
diritto di amministrare. I soci accomandanti hanno una
responsabilità limitata rischiano di perdere solo quanto hanno
conferito ma non hanno un diritto di amministrare anzi se si
ingerissero nell'amministrazione perderebbero il beneficio della
responsabilità limitata. Quindi gli accomandati devono stare attenti
a mantenersi estranei all'amministrazione. Potrebbero su certi atti
esse\\re coinvolti dove vi sia una procura speciale.
Società di capitali. Si tratta di una situazione assai più complessa
perché quel principio dell'intuitu persona delle società di persone
viene sostituito nel caso delle società di capitali dal principio
dell'organizzazione corporativo-capitalistica. Cioè la legge vuole un
organizzazione fatta di organi sociali ad ognuno dei quali la legge
stessa attribuisce delle funzioni e delle competenze. All'interno dell
società di capitali ci sono organi sociali. Anche per le società di
capitali questa è la regola ma esistono delle eccezioni in particolare
nella S.R.L. è possibile che nelle contratto o nell'atto costitutivo si
stabiliscono delle deroghe alla regola eorg cap, è impossibile
tradurre una disciplina che mutua quella società di persone ma non
nelle S.P.A.. Nelle S.P.A. la legge offre tre diverse alternative di
modelli di organizzazione interna. Ed è facoltà dei soci stabilire
nell'atto costitutivo e in particolare dello statuto quale di questi tre
sistemi si applicherà.
1) Modello Tradizionale
L'organizzazione è composta da tre diversi organi:
-Assemblea dei soci, la quale si pronuncia e delibera su una serie
di decisione di particolare importanza per la vita della società.
L'assemblea approva il bilancio, delibera le modifiche dello statuto
dunque delle regole originarie, nomina gli amministratori, nomina il
collegio sindacale e poi delibera una serie di operazioni che
comportano modifiche dello statuto (emissione di un prestito
obbligazionario, aumento o diminuzione di capitale, liquidazione).
Riguardano gli originali asseti dell'atto costituivo. L'assemblea
dunque non si occupa di amministrare la società.
- Amministratori. L'amministrazione della societ&