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Requisiti per l'affiliazione alle federazioni sportive

Per ottenere l'affiliazione alle federazioni sportive nazionali, sono richiesti i seguenti requisiti:

  • Utilizzazione di modelli organizzativi specifici, come società per azioni (S.p.A.) o società a responsabilità limitata (S.r.l.)
  • Disponibilità di un idoneo campo di gioco
  • Contratti con gli atleti
  • Versamento di una tassa di affiliazione all'atto di presentazione della domanda
  • Versamento di un contributo annuale (tassa di "riaffiliazione") dopo il rilascio del provvedimento di affiliazione

Il modello organizzativo dei soggetti che svolgono attività dilettantistica è quello associativo. Le società e le associazioni sportive dilettantistiche possono costituirsi come:

  • Associazione sportiva di diritto privato
  • Società sportiva di capitali senza finalità di lucro
  • Società cooperativa senza scopo di lucro

La costituzione delle società e delle associazioni sportive dilettantistiche avviene tramite atto costitutivo scritto, nel quale deve essere indicata la sede legale. Inoltre, lo statuto deve...

Svolgimento delle competizioni sportive. Individuare nel monitoraggio e nel controllo delle regole della competizione.

Il vincolo sportivo

Il vincolo sportivo consisteva nella stipulazione tra atleta e società di un contratto a tempo indeterminato, la cui risoluzione era possibile solo in casi determinati: per rinuncia della società tramite la lista di svincolo; per accordo tra le parti; per riscatto del vincolo su iniziativa dell'atleta. L'abolizione di tale vincolo per i professionisti è avvenuta ad opera della legge n. 91 del 1981 (Legge che va a disciplinare i rapporti tra le società e gli atleti professionisti). Ma è una abolizione parziale.

Il vincolo permane tutt'ora in vigore solo nello sport dilettantistico.

Il contratto di lavoro dell'atleta professionista (legge 23 marzo 1981 n°91) - L'art. 2 individua chi sono gli sportivi professionisti: "gli atleti, gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi e i preparatori atletici".

Sono tre i requisiti richiesti affinché un'attività sportiva possa essere considerata professionistica: l'onerosità dell'attività, il conseguimento della qualificazione di professionista dalla Federazione di appartenenza e la continuità della prestazione. L'art. 3 prevede che la prestazione a titolo oneroso dell'atleta professionista costituisce oggetto di contratto di lavoro subordinato, salvo se ricorre a uno dei seguenti requisiti: l'attività sia svolta nell'ambito di una singola o più manifestazioni collegate tra loro in un breve periodo di tempo, l'atleta non sia contrattualmente vincolato per ciò che riguarda la frequenza e le sedute di allenamento, la prestazione che è oggetto di contratto, pur avendo carattere continuativo, non superi le 8 ore settimanali o i 5 giorni ogni mese, ovvero i 30 giorni ogni anno. In questo caso, l'atleta non è più considerato un lavoratore subordinato ma autonomo. L'art.

Il contratto di cessione atleti

4, l. 91/1981 prevede: il rapporto si costituisce mediante assunzione diretta; la forma scritta ad substantiam, a pena di nullità; concluso il contratto, la società ha l'obbligo di depositare il contratto presso la federazione sportiva nazionale per l'approvazione.

Il contratto dell'atleta dilettante

Ogni sportivo che non rientra nella categoria del professionismo, come per qualsiasi altro atleta, l'inserimento nell'ambito sportivo avviene tramite il tesseramento. Mentre il rapporto tra atleta professionista e società sportiva è un rapporto di lavoro, il rapporto tra atleta dilettante e associazione sportiva dilettantistica è un rapporto di natura associativa. Assume lo status di socio della associazione.

Il professionista di fatto

Spesse volte l'attività sportiva dilettantistica è esercitata continuativamente e dietro retribuzione, non vi sia qualifica di professionista.

essere ceduto non è l'atleta ma il contratto. I trasferimenti possono essere: a titolo definitivo, in questo caso il vincolo di appartenenza si costituisce in favore della società di destinazione; a titolo temporaneo, in questo caso il vincolo di appartenenza permane in favore della società di provenienza, ma l'atleta per un periodo di tempo determinato, è obbligato a prestare la propria attività sportiva in favore del nuovo sodalizio.

La materia della cessione dei contratti sportivi è stata rivoluzionata dalla sentenza bosman con un corrispettivo di recessione di contratto.

I vari tipi di responsabilità:

  • Responsabilità reazione dinanzi alla lesione di un interesse tutelato dalle regole sportive. Tali regole sono di due tipi: regole tecniche di organizzazione, regole tecniche di gioco.
  • La responsabilità delle società può essere una: responsabilità disciplinare, responsabilità civile, quando genera anche un

illecito civile (ladell'atleta);responsabilità responsabilità penale, integra anche un reato penale.

La responsabilità disciplinare delle società sono: diretta, nel caso in cui responsabili dell'illecito siano i legali rappresentanti della stessa; presunta, nel caso in cui il fatto sia commesso da soggetti estranei alla società; oggettiva.

Le sanzioni disciplinari sportive possono avere: natura pecuniaria (ammenda); personale.

Le sanzioni previste a carico delle società sono: ammonizione; ammenda; ammenda con diffida; obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse; obbligo di disputare una o più gare con uno o più settori privi di spettatori; squalifica; retrocessione all'ultimo posto in classifica; esclusione dal campionato di competenza o da qualsiasi altra competizione; non assegnazione o revoca dell'assegnazione del titolo di Campione d'Italia o di vincente del campionato; non ammissione o esclusione.

dalla partecipazione a determinate manifestazioni; divieto di tesseramento di calciatori fino a un massimo di due periodi di trasferimento. Le sanzioni previste a carico di dirigenti, soci o tesserati sono: - ammonizione - ammonizione con diffida - ammenda - ammenda con diffida - squalifica per una o più giornate di gara - squalifica non è inferiore a quattro giornate di gara - squalifica a tempo determinato - divieto di accedere agli impianti sportivi - inibizione temporanea a svolgere ogni attività in seno alla FIGC. L'istituto giuridico che ha riguardo alle ipotesi specificamente previste in cui un soggetto è chiamato a rispondere di un determinato evento anche in mancanza di dolo o colpa e, comunque, indipendentemente da essi. Per responsabilità oggettiva si intende quel particolare tipo di responsabilità in cui incorrono le società sportive per gli atti compiuti dai propri dirigenti, soci e tesserati. La responsabilità oggettiva.

Il comportamento dei sostenitori delle società si realizza in due fattispecie:

  1. Nei casi di manifestazione, all'interno dello stadio, di ogni forma (scritti, simboli, emblemi o cori) di violenza o di discriminazione razziale o territoriale.
  2. Per il compimento di fatti violenti commessi in occasione della gara, sia all'interno del proprio impianto sportivo, sia nelle aree esterne immediatamente adiacenti, se dal fatto derivi un pericolo per l'incolumità pubblica o un danno grave all'incolumità fisica di una o più persone.

Non c'è una colleganza tra tifoso e società e quindi con l'Art 13. La società non risponde per i comportamenti tenuti dai propri sostenitori in violazione dell'articolo 12 se ricorrono congiuntamente tre delle seguenti circostanze: la società ha adottato ed efficacemente attuato, prima del fatto, modelli di organizzazione e di gestione della società idonei a prevenire.

comportamentidella specie di quelli verificatisi, avendo impiegato risorse finanziarie ed umaneadeguate allo scopo; la società ha concretamente cooperato con le forzedell’ordine e le altre autorità competenti per l’adozione di misure atte a prevenire ifatti violenti; la società ha immediatamente agito per rimuovere disegni, scritte,simboli, emblemi o simili, o per far cessare i cori e le altre manifestazioni di violenzao di discriminazione; altri sostenitori hanno chiaramente manifestato nel corso dellagara stessa, con condotte espressive di correttezza sportiva; non vi è stata omessao insufficiente prevenzione. La responsabilità sportiva: la responsabilità disciplinare Con il termine responsabilità sportiva si intende quel tipo di responsabilitàconnessa all'esercizio ed all'organizzazione di attività sportive. Può assumere varieforme a seconda delle norme che vengono violate. Può

Riguardare le regole sportive: regole tecniche di organizzazione o regole tecniche di gioco. La violazione delle suddette norme integra gli estremi dell'illecito sportivo ed è fonte della relativa responsabilità disciplinare. La violazione delle norme sportive può scaturire da fatti che diventano rilevanti anche nell'ordinamento statale. In questi casi, viene a configurarsi come illecito penale o come illecito civile, l'illecito sportivo viene anche a ledere le norme dell'ordinamento penale o per illecito civile può cagionare danni a terzi, lesi nei loro diritti con l'obbligo risarcitorio. La responsabilità civile può essere descritta come quella reazione dell'ordinamento dinanzi alla lesione di un interesse, e più precisamente il fatto che la legge pone a carico di una persona (il danneggiante) l'obbligo di risarcire il danno da questa cagionato ad altro soggetto (il danneggiato), in conseguenza della lesione del

suointeresse giuridicamente tutelato. Il costo di un danno viene trasferito da
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A.A. 2019-2020
18 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher postadebby di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto sportivo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università San Raffaele Roma o del prof Ripa Lorenzo.