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SINTOMO EMOTIVO
Alterazione funzionale o strutturale di un’emozione,un sentimento o
un comportamento. E’ soggettivo se si tratta di variazione di stato
percepita e riferita dal soggetto,obiettivo se rilevato da un esame
clinico.
SEGNO EMOTIVO
E’ l’indizio che fornisce elementi certi per dare significato soggettivo
o oggettivo ad un’esperienza emotiva.
FATTORI PREDISPONENTI
Sono elementi che permettono di comprendere il contesto in cui
sorge il problema/disagio psichico,la ragione per cui una persona
sviluppa una determinata patologia e un’altra no.
FATTORI PRECIPITANTI
Sono stimoli o circostanze che favoriscono la comparsa del
disagio/disturbo in persone predisposte. Per esempio iniziare una
dieta può costituire fattore precipitante di un disturbo
alimentare;oppure:la convinzione di avere tutto sotto controllo
(fattore predisponente) può condurre a rimuginare e ritualizzare
(fattore precipitante) e portare a un disturbo ossessivo-compulsivo.
FATTORI PERPETUANTI
Mantengono nel tempo le condizioni di disagio e possono indurre
comportamenti di esitamento o fuga. La fuga porta a non misurarsi
con le situazioni ansiogene e dà sollievo immediato (rinforzo
negativo).L’evitamento contiene la sensazione e può essere
mantenuto da rinforzi positivi.
FATTORI PROTETTIVI
Sono i legami,gli affetti,le relazioni,il lavoro e le risorse in genere.
Prevengono il peggioramento dei conflitti e del disagio,sono quelli
su cui fare leva per un intervento integrato di promozione della
salute.
Un altro aspetto è quello dei differenti approcci al colloquio e
all’intervento terapeutico che si ha in ambito medico e in ambito
psicoterapeutico.
Di seguito la tabella di confronto:
MODELLO MODELLO
MEDICO CLINICO
CENTRO MALATTIA PERSONA
OBIETTIVO DIAGNOSI INDIRIZZO DIAGNOSTICO
GUARIGIONE E FUNZIONAMENTO
MODELLO CATEGORIALE CATEGORIALE/DIMENSIONALE
(sintomi e (segni e sintomi)
disturbi)
STRUTTURA DIRETTIVA PARTECIPATIVA (lavorare assieme
(passività del alla persona in cura)
paziente)
INTERVENTO CURA E TRATTAMENTO E
RIPARAZIONE CAMBIAMENTO
MODELLO PSICODINAMICO DI COLLOQUIO CLINICO
Elementi del colloquio:
• anamnesi:non segue i criteri dell’anamnesi medica anche se la
conoscenza della storia clinica della persona e della sua
famiglia è importante per comprendere la sofferenza psichica.
Si analizza:storia personale,avvenimenti passati,traumi
evolutivi,rapporti tra eventi e sintomi attuali. L’esplorazione
avviene in modo flessibile e colloquiale,particolare attenzione
alla conoscenza dei sintomi attuali e ai motivi che hanno spinto
alla ricerca di aiuto. I criteri da seguire
sono:insight,empatia,ascolto,interpretazione della
narrazione,ecc…
• esame obiettivo:l’attenzione viene rivolta all’atteggiamento,alla
disponibilità,all’adeguatezza dei modi e contenuti,alla
mimica,al linguaggio,alle funzioni
emotive,cognitive,all’umore,al comportamento e alla
consapevolezza del proprio disagio/disturbo.
• Intervista clinica: permette di mettere in luce
atteggiamenti,convinzioni,contesto sociale e ambientale della
persona e viene conclusa dal vero e proprio colloquio clinico
svolto tramite l’ascolto attivo per la decodifica dei messaggi o
indizi che la persona porta.
• Setting: è la cornice dell’incontro e deve favorire lo scambio.
L’atteggiamento del terapeuta deve essere orientato all’insight per
analizzare i conflitti profondi e portare alla luce la parte inconscia
del conflitto. Fondamentale la modalità empatica e la capacità di
accogliere e rispecchiare le emozioni dell’altro. Gli strumenti che
permettono di qualificare il colloquio clinico sono:
• Alleanza terapeutica: il cliente percepisce la relazione come
utile a raggiungere i propri obiettivi di salute,è favorita dallo
sviluppo di un Io osservante e Io partecipante;essa influenza
l’esito del trattamento.
• Resistenza: le forze e gli elementi che si oppongono al
processo terapeutico. Si manifesta attraverso la difficoltà di
sentirsi a proprio agio e di esprimersi liberamente
• Transfert: le emozioni e i sentimenti dal paziente al terapeuta
visto come personaggio importante del passato. Il terapeuta
deve monitorare costantemente questo aspetto
• Controtransfert: emozioni e sentimenti dal terapeuta al
paziente. Anche in questo caso il monitoraggio è
fondamentale.
FUNZIONI
VITALI Attaccamento Vita
istintiva
DI BASE Coscienza Vigilanza Attenzione orientamento
COMPLESSE Emozione Sentimento Passione umore
SUPERIORI Memoria Intelligenza Percezione Pensiero
SUPERIORI Personalità Volontà psicomotricità
INTEGRATE
In ordine alfabetico le “funzioni” con la definizione e i disturbi connessi:
• ATTACCAMENTO (VITALI) legame che esiste di per se stesso fin
dalla nascita e si sviluppa nella relazione con la figura genitoriale.
Iperarousal si genera a fronte di situazioni di spavento o
o minaccia non compensate da figure amorevoli, può generare
ansia, disperazione, agitazione psicomotoria, e dare forma a
Disturbo d’ansia, d. di depressione, d. maniacale o d. bipolare.
Dissociazione: chiusura nel proprio mondo interiore a causa di
o vergogna o abbandono prolungati e privi di intervento
riparatore delle figure genitoriali. Esso permette di ridurre il
dolore, ma rende incapaci di produrre il coping predispone
inoltre al disagio psichico.
• ATTENZIONE (BASE)
Definizione: orientamento attivo (io volgo la mia attenzione a)
o o passivo (la mia attenzione viene richiamata da..) verso
qualcosa che si esperisce. Si differenzia dalla concentrazione
che è la persistenza della attenzione sull’oggetto esperito.
Ipoprossessia (restringimento dell’attenzione)
Aprosessia (mancanza di attenzione)
Distraibilità deviazione dell’attenzione dovuta a stimoli
marginali
Difficoltà di concentrazione
• COSCIENZA, (BASE)
è un fenomeno per gradi (livelli di vigilanza) Lucidità , coscienza di sé è
l’idea delle proprie relazioni e del contesto in cui si opera, ha la
funzione di ordinare l’esperienza all’interno di una narrazione coerente.
Modificazione qualitativa della coscienza: DELIRIO
Confuso, perturbamento della coscienza, ricco di
allucinazioni e perturbazioni oniriche (per avvelenamenti,
malattie, traumi, epilessia)
Stato crepuscolare: mi fisso su una cosa sola,
restringimento della coscienza
Eloquio automatico
Stato sognante o oniroide
Stupore (scompaiono le funzioni relazionali e le attività
intenzionali) mutismo, acinesia etc)
Disturbi della coscienza dell’IO, depersonalizzazioni
• Allopsichica (derealizzazione) stranezza di ciò che
circonda
• Autopsichica (mi sento diverso)
Disturbi della coscienza del corpo
• Somatopsichica (non sento il mio corpo come mio)
• Schema corporeo (alterata rappresentazione del
corpo)
• Menomazioni fisiche e menomazioni neurologiche
• EMOZIONI (COMPLESSA) stato mentale complesso e
momentaneo dovuto ad un evento, reale o evocato, conscio o
inconscio.
Ansia
o Fobia
o Panico
o Aggressività
o
• INTELLIGENZA (SUPERIORI) Capacità di formulare un giudizio
riuscire a comprendere costruire un ragionamento o risolvere un
problema.
Demenza:
o AOCD deterioramento intellettivo: da quello “fisiologico”
alle forme demenziali più gravi.
AAMI diminuzione della memoria associata all’età
Ritardo mentale
o
• LINGUAGGIO
Espressione simbolica del pensiero
o Parafasia (pronunzio suoni al posto di parole)
Pseudologia fantastica (dico cose impossibili come se
fossero reali)
Disfasia grave: sono pronunziate le sillabe ma non si
capiscono
Paragrammatismo (insalata di parole)
Disturbi dell’eloquio (afonia, balbuzie, ecolalia etc)
• MEMORIA (SUPERIORI) capacità di fissare tratti delle esperienze
passate.
Si distingue in memoria a Breve termine e memoria a lungo
o termine o prospettica .
La MLT ha due sistemi: la memoria proposizionale esplicita e la
memoria procedurale implicita non dichiarativa.
Per Le Doux il sistema dell’amigdala attiva la memoria emotiva
(la cortex fa riconoscere le cose, l’amigdala fa ricordare se ci
piacciono o meno)
• Ipermnesia (ricordo troppo)
• Ipomnesia
Retrograda
o Anterograda
o
Deja vu
Confabulazione (riempio i vuoti con parole a caso)
Perseverazione (buona la risposta alla prima, ma poi la
reitero anche per la seconda domanda)
Pseudologia fantastica (già trovata nel linguaggio;
affermo cose grandiosi come vere)
Criptoamnesia (dico cose ritenendole originali e invece
sto dicendo cose già dette da altri)
Sindrome del falso ricordo (penso di aver subito violenza
e non è vero)
Fuga isterica o dissociativa (amnesia dissociativa che
porta ad allontanarsi “vado a comprare le sigarette e
finisco in Argentina)
Personalità multipla (più identità nella stessa persona,
ciascuna ignora l’esistenza dell’altra identità)
• ORIENTAMENTO (BASE) collocarsi nel luogo nel tempo e nelle
relazioni correttamente.
Disorientamento temporale, spaziale, nelle persone o situativi
o Disturbi del senso del tempo,
• Mancanza di memoria (dementi, non ci si riferisce
mai al futuro)
• Valutazione errata del tempo (collegato a problemi
del lobo temporale)
• Mancanza di senso del futuro (disturbo post
traumatico da stress)
• PASSIONE (COMPLESSE) complesso di sentimenti che polarizza
l’atteggiamento verso gli altri. Dedizione più o meno entusiastica
verso un oggetto o una persona.
Forme di violenza o distruzione in caso di passione estrema,
o negativa o irrazionale
Apatia (disturbo che porta a non interagire con l’ambiente)
o Falso orientamento (instabile o assente, sostituito dalla
o confabulazione)
• PENSIERO (SUPERIORE)
Definizione: pensare significa ordinare i dati concreti e astratti
o relativi a noi stessi e al mondo in cui viviamo tramite l’uso del
linguaggio e delle immagini mentali.
I disturbi si distinguono in
o FORMALI (disturbi positi e negativi del flusso, disturbi
del controllo e dissociativi del pensiero)
• Blocco delle idee: il corso delle idee all’improvviso
si interrompe
• Interruzione del pensiero: lo si avverte come
interve