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Norme sulle spese e i redditi dei lavoratori
Il lavoratore non è tenuto a documentare le spese e riceve una somma determinata in modo assorbente e forfetariamente. Non concorrono a formare reddito le somme fino a 46,48 € elevate a 77,47 € per le trasferte all'estero. Circolare ministero della Giustizia del 15-03-06, per contenere le spese di giustizia, suggerisce che il compimento degli atti processuali, fuori dalla sede del processo, sia delegato prevalentemente al personale di polizia giudiziaria o ai corpi di polizia del luogo. 21.4 I redditi erogati ai giudici di pace, agli esperti dei tribunali di sorveglianza, ai membri delle commissioni tributarie e le altre indennità per pubbliche funzioni. Il legislatore tributario per sottrarre dallo stato di inqualificazione somme e compensi non riconducibili alle formule definitorie espresse riguardo le categorie di lavoro, adopera lo strumento dell'assimilazione. Ciò dipende dalla scelta di un sistema chiuso secondo cui, mancando unadefinizione di reddito, se un reddito non ricade in una delle sei categorie, non è un nominalistico).Reddito (principioLa norma cui fare riferimento è l'art 50 lett. f del T.U.I.R. che include tra i redditi assimilati al lavoro dipendente: le indennità e i gettoni di presenza corrisposti per l'esercizio di pubbliche funzioni, a meno che non siano esercitate da soggetti esercenti arti, professioni, attività di impresa commerciale, nonché i compensi corrisposti a membri delle commissioni tributarie, giudici di pace, esperti del tribunale di sorveglianza. C'è un riferimento a una pluralità di situazioni il cui elemento unificante è l'esplicazione di un potere nell'interesse dello stato. Requisito fondamentale di tali compensi è la natura pubblica della funzione prestata. Analizziamo ora le figure tipizzate dalla norma.
A) Componenti commissioni tributarie. È importante la loro qualificazione
in quanto vi è un limite posto dalla VI Disposizione Transitoria e Finale della Costituzione che vieta di istituire nuovi giudici speciali. Il carattere non professionale dell'incarico è ribadito poi dal dlgs. 545 art. 11 comma IV che dice che la nomina del componente di commissione tributaria non costituisce in nessun caso rapporto di impiego. È previsto però un compenso, non costituente retribuzione ma con carattere di ristoro per l'impegno profuso e le spese sopportate. È inapplicabile pertanto l'articolo 36 Cost. così come da escludere, secondo la corte costituzionale, è la spettanza dell'indennità giudiziaria riservata ai magistrati ordinari amministrativi e contabili. L'articolo 13 del dlgs 545 del 92 ha previsto un'erogazione del compenso nella forma del cottimo misto, un compenso fisso mensile che si aggiunge a un compenso variabile per ogni riprincipio di intangibilità del compenso.fisso, corso definito. Vi è poi un non può essere ridotto fatta eccezione nell'ipotesi di perdita dello status per provvedimento disciplinare, dimissioni, morte. Questo compenso non spetta a coloro che pur essendo stati nominati, non abbiano ancora prestato giuramento. Inoltre va erogato anche ai giudici che non abbiano potuto partecipare alle udienze, per le assenze ingiustificate viene decurtato nella misura di un quarto, in quanto quattro è il numero minimo di udienze mensili. Dubbi sono sorti sulla qualificazione del compenso, risolti dall'art. 2 I comma lett. A dlgs. 314/97 che ha inserito tra i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente anche le indennità, i gettoni di presenza di altri compensi corrisposti ai membri delle commissioni tributarie. B) Somme erogate a titolo di compenso ai giudici di pace. onorario a titolo temporaneo, Il giudice di pace, istituito nel 95, è un giudice pur non essendo un giudice professionale, ètenuto all'osservanza dei doveri previsti per i magistrati ordinari e soggetto a responsabilità disciplinare. È reclutato con concorso per titoli tra i laureati in giurisprudenza abilitati all'esercizio della professione forense non inferiori a trent'anni. Il giudice di pace non percepisce uno stipendio ma delle indennità cumulabili con trattamenti pensionistici di quiescenza. Il sistema riconosce un compenso fisso (indennità forfettaria mensile) e altre indennità e erogazioni in base alle udienze o ai processi assegnati. Sebbene vengano definite non vi è dubbio del fatto che le somme siano assoggettabili a tassazione. Il legislatore considera le somme come redditi assimilati a redditi da lavoro dipendente, la qualificazione è indipendente dalla qualità del soggetto percettore anche qualora il giudice di pace percepisca redditi di pensione o eserciti ancora l'attività forense. Con tale scelta assume rilevanza la.natura dell'attività più che lo status di magistrato/dipendente pubblico anzi, l'esclusione del rapporto di pubblico impiego rafforza la scelta, operata dal legislatore, di inserire le somme tra i redditi assimilati.C) Esperti dei tribunali di sorveglianza.
Sono inseriti nell'ambito degli uffici giudiziari sono chiamati a vigilare sull'esecuzione della pena nel rispetto dei diritti dei detenuti e degli internati. Il tribunale di sorveglianza è composto da magistrati ordinari, da esperti non togati, giudica in un collegio di quattro membri e si occupa della concessione e revoca delle misure alternative. Come abbiamo visto la componente togata percepisce redditi da lavoro dipendente mentre la non togata percepisce redditi assimilabili a redditi da lavoro dipendente. L'esperto dei tribunali di sorveglianza è: dino idoneo, estraneo alla magistratura, le somme, da lui percepite, costituiscono redditi assimilati al lavoro.
dipendente in quanto prevale la natura di funzione pubblica dell'incarico rispetto a ogni altra attività. Operano con funzioni giurisdizionali senza però essere nominati. Altre figure professionali, dall'articolo 50 lett. F del T.U.I.R, sono i giudici onorari, viceprocuratori onorari, esperti di tribunale, giudici popolari. Le loro indennità, secondo il dipartimento per gli affari di giustizia, devono essere qualificate come redditi assimilati al lavoro dipendente, a meno che le pubbliche funzioni non siano svolte da soggetti che esercitano un'arte o una professione ai sensi dell'articolo 53. In tal caso, vanno considerati come redditi di lavoro autonomo e quindi il soggetto titolare della funzione sarà obbligato a emettere una fattura con applicazione dell'Iva e a considerarli nella base imponibile dell'Irap. La soluzione appare corretta in quanto è fondata su una rigorosa interpretazione letterale, forse tuttavia sarebbeÈ opportuno ricondurre ad un unico regime tutti i redditi scaturenti da attività che appaiono come espressione del potere di giudicare.
1.5 I redditi derivanti dallo svolgimento di attività di perito, consulente, custode, interprete giudiziario, testimone.
Alcune attività, in ragione della loro complessità o natura, devono essere necessariamente affidate a soggetti esterni rispetto all'organizzazione giudiziaria. Questa attribuzione è soggetta a limiti da un lato le regole del processo, dall'altro il testo unico delle spese di giustizia (corpo normativo adottato con l'intento di riordinare e armonizzare tutte le disposizioni concernenti le spese di giustizia formato da norme di rango primario e secondario). Il testo unico fa riferimento agli ausiliari del magistrato prevedendo che a essi spettino degli onorari e le indennità di viaggio di soggiorno, spese di viaggio il rimborso delle spese sostenute per l'espletamento dell'incarico.
Coordinando le disposizioni del testo unico delle spese di giustizia e quelle del T.U.I.R si intuisce come le attività possono essere considerate espressione pubblica funzione. In origine era stata prevista l'assimilazione dei compensi ai redditi di lavoro autonomo, si privilegiava la natura dell'attività a scapito della qualità del soggetto. Tuttavia tale soluzione appariva poco coerente coi principi che presiedono al sistema delle imposte sul reddito e dell'Iva. La finanziaria per il 2004 ha disposto l'assimilazione ai redditi di lavoro dipendente delle indennità, dei gettoni di presenza degli altri compensi corrisposti dallo Stato, dalle regioni e dalle province per funzioni pubbliche sempre che le prestazioni non siano rese da soggetti che esercitano un'arte o una professione e non siano state effettuate nell'esercizio dell'impresa commerciale. Si restituisce coerenza alla disciplina riportando alle categorie di.Appartenenza4compensi erogati ai soggetti che svolgono professionalmente abitualmente attività di impresao di lavoro autonomo. Ovviamente i compensi devono essere assoggettati, in questo caso, al-l'imposta sul valore aggiunto, sono imponibili in capo al soggetto percipiente ai fini dell'Irap.
Soluzione ribadita dalla stessa agenzia delle entrate con la risposta l'interpello del 2005, il professionista dovrà inserire compensi percepiti tra i redditi di lavoro autonomo, emettendo fattura.
Incertezze sono emerse con riguardo alle somme corrisposte a titolo di rimborso delle spese sostenute dai consulenti tecnici nominati dal giudice, secondo una prima interpretazione le spese liquidate al consulente, vista la loro autorizzazione e essendo analiticamente e adeguatamente comprovate, dovrebbero essere escluse dalla base imponibile. Diversa interpretazione, per gli esercenti arti e professioni tali spese dovrebbero essere esposti in fattura, sommandosi al compenso.
e restando soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'acconto per essere poi de-dotte in sede di determinazione del reddito. Anche in questo caso l'agenzia delle entrate inter-viene, rispondendo a interpello del 15 marzo 2006, e dicendo che occorre verificare di volta involta sulla base dell'incarico conferito se l'ausiliario del giudice agisce come mandatario conrappresentanza allora le somme predette, non assumeranno alcun rilievo dal punto di vistareddituale.Devono esser invece riportati tra redditi d'impresa quelli erogati a custodi giudiziari o a ope-ratori impegnati nel campo delle intercettazioni telefoniche. Per quanto riguarda i testimonideve ritenersi che l'esiguità della somma ne impedisca la tassazione costituendo un ristoro deltutto simbolico delle spese e dei disagi sofferti.1.6 I redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.Configurabilità per le attività non costituenti pubblicafunzione.Anche all'interno dell'organizzazione giudiziaria talune attività possono essere affidate a