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IRPEF - Imposta sul reddito delle persone fisiche
L'IRPEF, l'imposta sul reddito delle persone fisiche, è stata istituita negli anni '70, in particolare dal DPR 597 del 1973. L'IRPEF è un'imposta:
- diretta
- personale - tiene in considerazione la situazione economica del contribuente
- generale - colpisce tutti i redditi della persona
- progressiva a scaglioni - sono previste aliquote crescenti all'aumentare della base imponibile
Presupposti - ai sensi dell'articolo uno del TU.I.R., il presupposto è il possesso di reddito in denaro o in natura che rientrino in una delle categorie indicate all'articolo 6.
Periodo di imposta: è l'anno solare. Ad ogni anno corrisponde un'obbligazione tributaria autonoma. L'IRPEF è un'imposta periodica e il periodo serve a delimitare nel tempo il reddito tassabile.
Soggetti passivi - sono le persone fisiche residenti e non residenti nel territorio dello Stato. Per coloro che sono residenti si prendono in considerazione tutti i redditi posseduti.
Per i non residenti invece soltanto i redditi prodotti nello stato. Quindi alla residenza a determinare la sfera di applicazione dell'imposta. Si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d'imposta sono iscritte alle anagrafi della popolazione residente, anno domicilio in Italia o hanno residenza in Italia. Marito e moglie sono soggetti autonomi di tributo, quindi se esistono beni familiari sottoposti ad un particolare regime vanno imputati per metà a ciascun coniuge. La base imponibile - l'imposta si applica sul reddito complessivo del soggetto, formato per i residenti, da tutti i redditi posseduti al netto degli oneri deducibili e per i non residenti soltanto da quelli prodotti nel territorio dello Stato. Sono esclusi dall'ammontare imponibile i redditi soggetti a tassazione separata, elencati dall'articolo 17 del tuir. Ai sensi dell'articolo 3 comma 3 del tuir non concorrono in ogni caso alla formazione della base imponibile….
Reddito complessivo - ex art 8 tuir, il reddito annuo è la somma dei redditi netti di ogni categoria diminuita dalle perdite derivanti dall'esercizio di arti e professioni. Invece, le perdite che derivano dall'esercizio di imprese commerciali e dalla partecipazione in società di persone si computano in diminuzione dei redditi conseguiti nei periodi d'imposta e per la differenza nei successivi in misura non superiore all'ottanta percento.
Redditi fondiari - sono inerenti ai terreni e fabbricati situati nel territorio dello Stato che sono iscritti con attribuzione di rendita nel catasto dei terreni o nel catasto edilizio urbano. La tassazione si effettua in base alle risultanze catastali. Terreni e fabbricati producono reddito soltanto se sono suscettibili di produrre reddito autonomo, altrimenti possono concorrere alla determinazione di un reddito diverso da quello fondiario come ad esempio quello di impresa. In caso di contitolarità della
proprietà il reddito fondiario si ripartisce. In caso di trasferimento di proprietà il reddito dell'immobile viene imputato ad ogni soggetto che ha posseduto il bene in maniera proporzionale alla durata del possesso.
Il decreto legislativo 23 del 2011 contempla la possibilità di applicare un'imposta sostitutiva all'irpef sui redditi da locazione di immobili, la cosiddetta cedolare secca.
Redditi di capitale: non c'è una definizione di reddito di capitale ma il legislatore ha elencato le tipologie di reddito che ricadono in questa categoria all'interno dell'articolo 44 del tuir.
Redditi di lavoro dipendente: quello che deriva da rapporti aventi ad oggetto la prestazione di lavoro con qualsiasi qualifica alle dipendenze sotto la direzione di altri. Costituiscono redditi anche le pensioni, gli assegni equiparati ad esse e le somme di rivalutazione dei crediti di lavoro.
Ex art 50 ci sono dei redditi assimilati a quelli da lavoro.
delle spese sostenute e dei contributi previdenziali versati per conto del dipendente. Questa certificazione, chiamata Certificazione Unica, deve essere consegnata al dipendente entro il 28 febbraio dell'anno successivo a quello di riferimento. Il reddito da lavoro dipendente è soggetto a diverse aliquote di imposta, che variano in base all'ammontare del reddito complessivo. Inoltre, sono previste delle detrazioni fiscali che permettono di ridurre l'imponibile e quindi l'importo dell'imposta da pagare. È importante tenere traccia di tutte le spese sostenute durante l'anno, in quanto alcune di esse possono essere detraibili o deducibili. Ad esempio, le spese mediche, le spese per l'istruzione dei figli e le spese per l'acquisto di beni strumentali possono essere detratte o dedotte dal reddito complessivo. Infine, è fondamentale conservare tutti i documenti e le ricevute che attestano le spese sostenute e i compensi percepiti, in quanto potrebbero essere richiesti in caso di controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate.delle detrazioni di imposta, dei contributi previdenziali e assistenziali.
Redditi di lavoro autonomo: sono redditi che derivano dall'esercizio abituale, anche se non esclusivo, di un'attività di lavoro autonomo diversa da quelle di impresa, anche se esercitata in forma di associazione senza personalità giuridica. Il reddito derivante dall'esercizio di arti o professioni viene tassato secondo il criterio di cassa: la differenza tra l'ammontare dei compensi in denaro o in natura percepiti nel periodo di riferimento e le spese sostenute nello stesso periodo.
Redditi diversi: reddito d'impresa. L'Irpef può essere calcolato secondo il criterio di cassa o il criterio di competenza. Quando si deve calcolare il reddito d'impresa si utilizza il criterio della competenza. Per tutte le altre categorie reddituali invece vale il criterio di cassa.
IVA: in tema di IVA viene in rilievo un rapporto a tre: consumatore finale, erario è soggetto IVA. Vige il
principio di inerenza e va per "masse", cioè per insieme di operazioni computer per mese hotrimestre e viene versata solo al termine di questi periodi.
Due sono i meccanismi che consentono che l'imposta gravi solo sul consumatore finale:
- rivalsa: addebita l'iva al soggetto successivo nella catena di produzione. L'azienda quando vende il bene invece di versare l'iva al fisco, la addebita al soggetto successivo.
- Detrazione: il commerciante sottrae l'iva che gli è stata addebitata dai fornitori dall'iva sulle vendite.
Il commerciante quindi sottrae l'iva sugli acquisti dall'iva sulle vendite. Se l'iva sugli acquisti è inferiore a quella delle vendite si parla di credito iva. Se l'iva sulle vendite è maggiore di quella sugli acquisti si parla di debito iva.
È un'imposta:
- suigenerale consumi perché ricade definitivamente sul consumatore finale.
- perché sul valore aggiunto.
Il presupposto oggettivo ci dice che l'operazione deve riguardare la cessione di beni oppure la prestazione di servizi.
Il presupposto soggettivo ci dice che l'operazione deve essere posta in essere da un imprenditore, da un'artista o da un professionista.
Il presupposto territoriale ci dice che l'operazione deve essere posta in essere sul territorio dello Stato.
Dai tre presupposti è possibile identificare quattro tipologie di operazioni:
- Le operazioni imponibili sono quelle operazioni che presentano tutti e tre i presupposti e quindi comportano per il soggetto l'applicazione dell'imposta e anche l'adempimento di alcuni obblighi formali, come ad esempio l'obbligo di fatturazione o di registrazione.
- Le operazioni non imponibili sono delle operazioni che non presentano tutti e tre i presupposti e quindi non è possibile...
Applicare l'imposta comporta per il soggetto solo l'adempimento degli obblighi formali senza andare quindi ad applicare l'imposta. Fanno parte di questa categoria ad esempio le esportazioni, le operazioni intracomunitarie, i servizi connessi ad attività internazionali oppure le operazioni che riguardano il servizio nautico e aeronautico.
Le operazioni esenti sono delle operazioni che presentano tutti e tre i presupposti ma non comportano l'applicazione dell'imposta per ragioni di carattere sociale. Pensiamo ad esempio alle spese sostenute per i medicinali. Quindi si tratta di operazioni che soddisfano i presupposti dell'iva, vanno quindi luogo ad una serie di adempimenti formali come la fatturazione e la registrazione, ma per ragioni di carattere sociale non viene applicata l'imposta.
Le operazioni escluse non rientrano nel campo di applicazione dell'iva per espressa previsione del legislatore oppure per la carenza di tre presupposti. Ad esempio...
Sono gli interessi moratori, gli sconti praticati sul valore normale del bene e l'importo sugli imballaggi. L'IVA prevede sostanzialmente tre aliquote:
- L'aliquota del 4% che è definita ultraridotta e viene applicata ai generi alimentari di prima necessità come la pasta, la farina, il latte e le uova.
- L'aliquota ridotta del 10% che viene applicata su quei generi alimentari che hanno subito delle lavorazioni come la carne e il pesce, oppure sui servizi essenziali come le utenze domestiche.
- L'aliquota ordinaria del 22% che viene applicata su tutto il resto.
- Nel 2017 è stata introdotta anche l'aliquota del 5% che viene applicata sulle erbe aromatiche.
L'IVA viene quindi determinata andando ad applicare alla base imponibile la relativa aliquota che viene scelta in base alla tipologia di prodotto o servizio che viene commercializzato. Per i contribuenti IVA sono previsti una serie
ti che intendono avviare un'attività economica devono presentare una dichiarazione di inizio attività. Questa dichiarazione è necessaria per adempiere agli obblighi formali e sostanziali previsti dalla legge. La dichiarazione di inizio attività deve contenere tutte le informazioni necessarie per identificare il soggetto che avvia l'attività, come ad esempio il nome, la ragione sociale, l'indirizzo e il codice fiscale. Inoltre, la dichiarazione deve indicare il tipo di attività che si intende svolgere, specificando il codice ATECO corrispondente. Questo codice identifica il settore di attività in cui si opera e serve per fini statistici e fiscali. La dichiarazione di inizio attività deve essere presentata presso gli uffici competenti, come ad esempio la Camera di Commercio o l'Ufficio delle Imposte. È importante rispettare i tempi e le modalità previste dalla legge per evitare sanzioni o ritardi nell'avvio dell'attività. Una volta presentata la dichiarazione, è possibile iniziare l'attività economica. Tuttavia, è importante tenere presente che potrebbero essere necessari ulteriori adempimenti, come ad esempio l'iscrizione a specifici registri o l'ottenimento di autorizzazioni o licenze, a seconda del tipo di attività svolta. In conclusione, la dichiarazione di inizio attività è un passaggio fondamentale per avviare un'attività economica. È importante compilare correttamente tutti i dati richiesti e rispettare le scadenze previste dalla legge per evitare problemi futuri.