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I C.A.F.
I Centri di Assistenza Fiscale sono organismi che assolvono la funzione di assistenza per lavoratori dipendenti,
pensionati, imprese individuali, imprese familiari, società di persone, società di capitali, cooperative e consorzi. I
CAF hanno perso la posizione di monopolio nell'attività di assistenza fiscale a lavoratori dipendenti e pensionati
in quanto tale attività è ora espletata anche dai dottori commercialisti, esperti contabili e consulenti del lavoro,
oltre che dagli enti previdenziali e dai datori di lavoro. Per i CAF è prevista la costituzione in forma di società di
capitali (capitale minimo 51.645,68 €) ed il loro oggetto sociale deve contemplare lo svolgimento dell'attività di
assistenza fiscale. I centri sono obbligati a designare uno o più responsabili dell'assistenza fiscale tra coloro iscritti
negli albi dei dottori commercialisti o dei ragionieri liberi professionisti assunti anche con contratto di lavoro
subordinato.
Gli utenti dei CAF per lavoratori dipendenti e pensionati sono i possessori di un reddito da lavoratore
dipendente ed assimilati che intendono adempiere all'obbligo di dichiarazione dei redditi attraverso la
presentazione al CAF del modello 730. Il contribuente può presentare la dichiarazione insieme al coniuge non
legalmente ed effettivamente separato qualora entrambi possiedano solo redditi che permettono il ricorso al
modello 730 e almeno uno di essi rientri nelle categorie autorizzate a fare ricorso al CAF dipendenti e pensionati.
Il Modello 730
Il contribuente deve presentare il modello 730 contenente i dati necessari per il calcolo dei redditi e delle imposte
dovute congiuntamente alla documentazione necessaria per l'effettuazione delle operazioni di controllo, entro la
fine del mese di maggio dell'anno successivo a quello a cui la dichiarazione si riferisce. Il CAF, entro il 15 giugno,
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deve comunicare il risultato dei calcoli al sostituto di imposta e consegnare all'utente copia della dichiarazione
corredata al prospetto di liquidazione (730-3) scritto dal responsabile del centro. Inoltre il CAF deve trasmettere
telematicamente, entro il 30 giugno, le dichiarazioni predisposte all'Agenzia delle Entrate. Nel mese di luglio, il
datore di lavoro o l'ente pensionistico effettua il conguaglio sulla retribuzione del mese (per i pensionati suddette
operazioni sono effettuate a partire dal mese di agosto o settembre).
Le imprese possono usufruire dell'assistenza fiscale soltanto avvalendosi di centri autorizzati (CAF-imprese).
L'assistenza fiscale dei CAF a favore delle imprese si concretizza nella:
elaborazione e predisposizione delle dichiarazioni;
tenuta delle scritture contabili;
apposizione del visto di conformità: attestazione rilasciata dai Caf, a richiesta dei contribuenti, che
certifica la conformità dei dati delle dichiarazioni da loro predisposte alla relativa documentazione;
asseverazione: corrispondenza tra gli elementi contabili ed extracontabili comunicati
all'amministrazione finanziaria e quelli risultati dalle scritture contabili e da altra documentazione idonea.
L'assistenza fiscale prestata dai professionisti
Anche i professionisti possono prestare attività di assistenza fiscale. I nuovi compiti di cui sono dotati si
sostanziano nel rilascio del visto di conformità, dell'asseverazione e della certificazione tributaria, per
l'espletamento del quale occorre che i professionisti:
siano abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni;
abbiano predisposto la dichiarazione e tenuto la contabilità;
effettuino una apposita dichiarazione all'Agenzia regionale delle territorialmente competente in relazione
al domicilio dei professionisti;
stipulino una polizza assicurativa per proteggere l'utente da eventuali danni arrecati dal rilascio del visto
o dell'asseverazione.
Sia il visto di conformità sia l'asseverazione possono essere rilasciate, oltre che dai CAF-imprese anche da:
iscritti nell'albo dei dottori commercialisti, dei ragionieri, dei periti commerciali o dei consulenti del
lavoro;
dagli iscritti nei ruoli dei periti ed esperti tenuti presso le Camere di commercio per la subcategoria
tributi in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza o economia e commercio o del diploma di
ragioneria.
La predisposizione della certificazione tributaria (visto pesante) resta prerogativa dei revisori contabili iscritti
all'albo dei dottori commercialisti, degli esperti contabili, dei periti e dei consulenti del lavoro in possesso dei
seguenti requisiti:
esercitano la professione da non meno di 5 anni;
non ricoprono il ruolo di responsabile di un CAF;
sono abilitati alla trasmissione telematica delle informazioni.
Soggetti passivi
Soggetto passivo è il contribuente. In modo più esteso, sono soggetti passivi nel diritto tributario:
coloro sui quali viene effettuato il prelievo tributario;
i responsabili del pagamento del tributo; 8
coloro che devono subire l'esecuzione coatta in caso di mancato adempimento volontario.
Le tre situazioni, solitamente, fanno capo ad un unico soggetto di diritto ma si possono verificare casi in cui tali
situazioni si scindono e sono poste a carico di diversi soggetti.
La figura del sostituto di imposta ha una veste strumentale, in quanto da un lato tende ad agevolare il prelievo
tributario e dall'altro rende l'esazione più sicura in quanto il sostituto di solito non ha interesse economico
all'evasione. Il sostituto di imposta è colui il quale, in forza di disposizione di legge, è obbligato al pagamento di
imposto in luogo di altri per fatti e situazioni a questi riferibili, anche a titolo di acconto. Il sostituto di imposta
ha obbligo di rivalsa sul sostituito tramite ritenuta alla fonte, ossia decurtando l'importo dovuto al sostituito.
Il responsabile di imposta è invece colui che, in forza di disposizione di legge, è obbligato al pagamento
dell'imposta insieme con altri, per fatti e situazioni esclusivamente riferibili a questi. Il responsabile di imposta
ha quindi una responsabilità solidale e non sostituta come quella del sostituto di imposta.
La relazione giuridica tra soggetti passivi e fatti considerati dalla legge può essere diretta od indiretta. Nel primo
caso si parla di soggetto passivo contribuente. Nel secondo caso si parla invece di soggetto passivo che agevola la
realizzazione del prelievo o aggiunge alla responsabilità del medesimo contribuente quella di un altro soggetto.
Soggetti passivi possono essere tutti i soggetti di diritto, ovvero sia persone fisiche sia persone giuridiche.
Il domicilio fiscale
Ogni contribuente ha un domicilio fiscale in uno dei comuni dello Stato. Va sottolineato come il concetto di
domicilio fiscale sia distinto da quello di residenza fiscale. Quest'ultimo è una nozione di diritto tributario
sostanziale, che determina la tassazione in Italia della totalità dei redditi del residente anche se prodotti all'estero.
Il domicilio fiscale è invece una nozione di diritto tributario formale, che risolve problemi di competenza
territoriale: perciò hanno domicilio fiscale sia i residenti sia i non residenti. Il domicilio fiscale è dato dal comune
nella cui anagrafe i cittadini sono iscritti. I soggetti diversi dalle persone fisiche hanno domicilio fiscale nel
comune nel quale si trova la loro sede legale.
Capacità di agire, rappresentanza legale e rappresentanza volontaria
Capacità di agire è la capacità di compiere atti che producono conseguenze giuridiche nello svolgimento del
rapporto tributario. Tale capacità, nell'ambito del diritto tributario, si valuta sulla base delle regole generali del
diritto comune. Così, per il diritto tributario, valgono le seguenti regole:
le persone fisiche incapaci sono rappresentate da coloro che vi sono autorizzate a norma del c.c.;
le persone giuridiche e le società commerciali agiscono attraverso gli organi designati dallo statuto o dalla
legge;
gli enti sforniti di capacità giuridica (società di persone) sono rappresentate dalle persone da loro
autorizzate ad esprimere la volontà sociale.
Le società e gli enti senza sede in Italia devono nominare un proprio rappresentante per i rapporti tributari. E'
espressamente ammessa una rappresentanza volontaria o negoziale sia in fase di dichiarazione sia per assistenza
tecnica davanti agli uffici finanziari. Di solito, il rappresentante volontario non risponde del pagamento del
tributo dovuto dal rappresentato, mentre risponde il solido delle eventuali sanzioni pecuniarie come del resto
succede anche per il rappresentante legale.
Obbligazione solidale e successione
In alcuni casi, vi possono essere più soggetti tenuti tutti al pagamento del tributo in via principale. In questi casi
trova applicazione il principio di solidarietà. Da tale principio derivano tutte le conseguenze del diritto civile:
l'ente creditore può rivolgersi contro qualsiasi debitore ed il pagamento eseguito da uno di questi libera tutti gli
altri. 9
Si ha successione nel debito di imposta quando una persona subentra ad un'altra negli obblighi inerenti ad un
determinato rapporto di imposta. La scomparsa del debitore di imposta non produce estinzione del debito sorto
precedentemente la stessa. Il debito rimane quindi a carico degli eredi del contribuente. Per determinare i
successori di imposta si fa ricorso alle norme del codice civile che regolano la successione mortis causa. I
successori non subentrano solo nell'obbligazione tributaria, ma sono tenuti anche agli obblighi formali cui era
tenuto il de cuius. Tuttavia la legge prevede l'intrasmissibilità delle sanzioni agli eredi.
L'origine del rapporto: il presupposto dell'imposta
Costituiscono presupposti dell'imposta quei fatti o atti al verificarsi dei quali si aziona il meccanismo di
applicazione del tributo. Il debito di imposta sorge quando si verifica la situazione di fatto stabilita dalla legge
come presupposto dell'imposizione. Tale situazione consta di due elementi:
uno materiale, costituito dalla situazione-base, cioè il fatto che si deve realizzare affinché sorga l'obbligo
tributario;
uno personale, dato dalla relazione tra l'elemento materiale ed i soggetti passivi tenuti di volta in volta
all'adempimento di obbligazioni tributari.
La situazione di fatto può consistere in:
uno stato di cose o un avvenimento materiale o economico;
un rapporto giuridico.
Il presupposto abbraccia anche elementi di tempo e di spazio. Per quanto concerne l'elemento temporale, i
tributi sono dovuti al compimento di una determinata situazione ovvero a termini prestabiliti. Quanto allo
spazio, ci si basa a volte sulla residenza del soggetto, altre volte sul luogo di produzione del reddito.
Base imponibile e