Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PROCEDIMENTO PER DECLARATORIA DI INCOSTITUZIONALITÀ DI UNA LEGGE
Esistono due requisiti per i quali un soggetto può chiedere alla Corte Costituzionale di vagliare l'incostituzionalità di una norma tributaria:
- Il soggetto deve essere parte di un procedimento;
- Il soggetto deve averne interesse, cioè può trarre vantaggio dalla dichiarazione di incostituzionalità di una norma.
Passiamo adesso a vedere le fasi del procedimento:
- Il giudice del processo tributario riceve l'eccezione di incostituzionalità dalla parte interessata (può anche sollevarla d'ufficio) e fa un primo vaglio di tale ipotesi (valuta solo se tale richiesta è manifestamente infondata, così da non ammettere ricorsi inutili alla corte costituzionale).
- Se il giudice ritiene che il ricorso sia idoneo, sospende il processo (tributario) solo nei confronti della parte che lo ha richiesto.
- Il giudice trasmette gli atti alla corte costituzionale.
(15 giudici: 5 nominati dal Parlamento, 5 nominati dal Presidente della Repubblica e 5 scelti dai giudici togati. Membro, Francesco Gallo, specializzato in diritto tributario), ai due rami del parlamento e al Presidente del Consiglio dei Ministri; quest'ultimo si costituisce tramite l'avvocatura di stato come difensore della legge.
3. La corte valuta la coerenza della legge con i principi della Costituzione (non valuta la legge nel merito); inoltre tiene conto delle conseguenze che il suo parere avrà sulle casse dello stato (molte nel passato le sentenze politiche).
4. Qualora la Corte ritenga la norma incostituzionale la IMBIANCA, cioè la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale. Una norma imbiancata non esiste più e non si può applicare ai rapporti pendenti.
RAPPORTI PENDENTI: sono pendenti i rapporti che non sono ancora passati in giudicato (non si è
Cioè arrivati all'ultimo grado di giudizio e sussistono ancora i termini per ricorrervi), per iaperti i termini per ricorrere al giudice e per i quali c'è la sentenza definitiva ma quali sono ancora ancora non ho pagato (la dottrina e la giurisprudenza stanno convergendo sull'opinione che un rapporto sia ancora pendente fintanto che sussistono i termini per chiedere in rimborso della somma pagata in virtù della sentenza di terzo grado).
Se un rapporto è esaurito (non pendente) non ha più efficacia giuridica. - L'INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE, CIRCOLARI CAPITOLO 4 E L'ANALOGIA - L'INTERPRETAZIONE: L'ERMENEUTICA
L'interpretazione in campo tributario segue la stessa impostazione prevista per il campo civile; tuttavia essendo un ramo del diritto ha le sue particolarità.
Si seguono i principi dettati dall'art. 12 delle disp. Prelim. Del CC, tuttavia specialmente in questo campo l'interpretazione risulta più difficile.
Perché è un diritto in continua evoluzione, che risente di influenze sociali importanti e l'interpretazione deve essere immediata perché nei tributi ci sono delle scadenze da rispettare. In cui si effettua l'interpretazione si parla di:
Secondo il momento:
- Interpretazione Letterale, consiste nel capire le parole della norma senza aggiungere niente in più.
- Interpretazione Sistematica, si chiede qual è il senso della norma nel contesto dell'ordinamento di cui fa parte. Molto importante in campo tributario, viene subito dopo quella letterale (es. interpretazione data in sede IVA può essere usata anche per norme attinenti IRPEF).
- Ricerca della Ratio Legis: si vuole capire qual è l'intento del legislatore al momento in cui ha concepito la norma (si va a vedere la relazione accompagnatoria se legge sostanziale, mentre si guarda gli atti accompagnatori se legge formale).
Secondo i soggetti che fanno l'interpretazione si ha:
Interpretazione Dottrinale: tanto più autorevole e importante quanto più famoso e considerato è il suo autore; non ha mai valore di legge. Interpretazione Giurisprudenziale: fatta dai giudici è sempre più influenzante ma non vincolante (il giudice non è obbligato a decidere come gli altri; valuterà i precedenti ma questi non hanno valore di legge (stato di diritto non si common law). L'organo che giudica più importante sarà il più alto grado precedente (es. più autorevole parere della cassazione di quello di un giudice ordinario). Interpretazione Autentica: si ha quando lo stesso legislatore specifica quello che la norma contiene (indica la Ratio Legis). Sebbene sia da ritenersi positiva è auspicabile che questa avvenga ma abbia solo valore futuro (quanto peraltro specificato nello statuto del contribuente perché una interpretazione autentica cambia le carte in tavola di unprocesso tributario).
(criterio più controverso): prevista dall'art 12 delle preleggi Interpretazione Analogica [possibile applicare alle fattispecie non normate per legge, la disciplina di fattispecie simili (analogia legis) o i principi dell'ord. Giuridico (analogia Iuris)], è molto controversa la sua applicazione in campo tributario (data la riserva di legge ex art. 23 Cost, non si può fare norma tributaria se non con la legge).
Se pare certo che non si possa applicare per tutti gli elementi essenziali del rapporto tributario (soggetto passivo, soggetto attivo e presupposto oggettivo e soggettivo più criteri determinazione base imponibile e tributo, sanzioni), può essere applicata per gli elementi non essenziali (norme procedurali e contenzioso).
Non può essere applicata laddove la norma tributaria abbia contenuto penale (vietata per legge) o sia di carattere eccezionale (poiché le fattispecie non considerate eccezionali ricadono nella
disciplina generale ed ad essa devono far riferimento.tutti questi principi si applicano contemporaneamente (sonoNB: Nell‟interpretazionecomplementari, uno non esclude l‟altro) perché l‟interpretazione è una sola.
NB : Qualora dottrina, giurisprudenza e circolari abbiano pareri contrastanti sulla stessa fattispecie,2 l’obiettiva difficoltà interpretativapuò essere richiesta (vengono escluse le sanzioni).
Qualora l‟interpretazione si applichi ad un finito numero di soggetti si parla di InterpretazioneRestrittiva; se invece ha portata generale si parla di Interpretazione in senso Ampliativo.–2
LE CIRCOLARI
Sono pareri dell‟Amministrazione Finanziaria, vengono emanati a livello locale o regionale; poichéda essa sono emessi vincolano gli enti periferici della stessa (anche se una recente sentenza dellacassazione a sezioni unite a stabilito il contrario).
Poiché non sono fonti del diritto, non sono fonti di legge, anche se
è abrogata è al fattispecie ènormata da quella successiva) o per via tacita (il legislatore disciplina successivamente in manieradiversa la stessa fattispecie).L‟abrogazione espressa è preferibile e avallata dallo statuto del contribuente ma anche quello tacitaè assolutamente costituzionale.In campo tributario è difficile capire quale norma deve essere applicata alla fattispecie, date lecontinue modifiche; si dice che si applica la legge in vigore nel momento in cui si sono realizzati glielementi costitutivi della fattispecie (salvo che il legislatore abbia prodotto delle norme transitorie).NB: in caso di SANZIONI non vale il principio temporale ma quello del Favor Rei: si applica lanorma sanzionatoria più favorevole al soggetto passivo (meno gravosa).NB : quando si valuta la successione nel tempo delle norme occorre tenere conto che se una norma2domestica è contraria ad una comunitaria, questa soccombe (anche se
successiva).–2 EFFICACIA DELLA NORMA NELLO SPAZIO
Vige il Principio della Territorialità della Norma: la norma è applicabile solo sul territorio politico del paese che le ha emanate; se anche una norma riguarda situazioni accadute fuori dal territorio, lo fa perché ci sono circostanze che legano i soggetti al territorio (infatti sarebbe impossibile far applicare una norma al di fuori del paese perché mancherebbe la coercibilità).
Nonostante il principio generale, molte sono le eccezioni; ad es. Livigno e Campione d‟Italia non sono soggette all‟Iva.
Inoltre il Principio dell‟Esclusività vieta che ci siano due ordinamenti sulla stessa materia, nello (in questo senso l‟ordinamento comunitario e quello domestico non sono stesso territorio sovrapposti ma sovraordinati l‟uno all‟altro).
Come si individua la territorialità:
- Per i SERVIZI si guarda al soggetto prestatore (sua residenza anagrafica; se società sede legale)