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L'ACCERTAMENTO SINTETICO EXTRACONTABILE
Nei casi in cui gli uffici dell'agenzia delle entrate riscontrino violazioni che per gravità e tipologie non consentono di tenere ferma, salva, la rappresentazione contabile e fiscale che il contirente ha dato rispetto alla sua attività di impresa, scatta la modalità di accertamento e rettifica della base imponibile meno garantista per il contribuente, all'articolo 39 secondo comma del decreto sull'accertamento, noi infatti leggiamo che l'ufficio può determinare il reddito di impresa o l'ammontare complessivo imponibile ai fini iva sulla base dei fatti e delle notizie comunque raccolti o venuti a conoscenza dell'ufficio, quindi il valore probatorio degli elementi posti a perché la norma base dell'accertamento è assolutamente labile, legittima l'accertamento anche se fondato su una notizia a prescindere dal modo in cui quella notizia è stata raccolta o.
È stata portata a conoscenza dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate. Questo accertamento è poco garantista nei confronti del contribuente perché consente agli uffici anche di prescindere in tutto o in parte dalle risultanze contabili se esistenti. Quindi la contabilità, le scritture contabili tenute dal contribuente non costituiscono un limite all'azione di accertamento e rettifica da parte dell'Agenzia delle Entrate che, ed è questa una caratteristica della rettifica sintetica, può avvalersi anche di presunzioni non assistite extracontabile, dai requisiti di gravità, precisione e concordanza. Quindi anche presunzioni semplicissime possono essere poste alla base di un accertamento extracontabile. Queste caratteristiche ci spiegano come avviene la stima del reddito della persona giuridica. Questo tipo di giudizio, di stima del reddito, lo dobbiamo tenere distinto dal giudizio sulla complessiva inattendibilità della.contabilità del contribuente. Questo secondo giudizio costituisce il presupposto che legittima l'ufficio al ricorso all'accertamento sintetico extracontabile. Una volta visto in che cosa consiste l'accertamento extracontabile occorre misurarne ed accertare quali sono i presupposti, quali sono cioè le condizioni che consentono agli uffici dell'agenzia delle entrate di derogare alla via maestra dell'accertamento analitico, per confezionare un tipo di accertamento che sicuramente è meno fedele al principio di effettività della capacità contributiva che deve sempre guidare la mano dell'ufficio accertatore ai sensi dell'articolo 53 della costituzione. 5 sono le ipotesi che legittimano il ricorso all'accertamento sintetico extracontabile: il reddito di impresa 1) Consiste nella mera rilevazione del fatto che non è stato presentato in dichiarazione. Questa gravissima mancanza, omissione da parte del contribuente chePure ha presentato la dichiarazione dei redditi, legittima subito l'ufficio dell'agenzia delle entrate a procedere all'accertamento sintetico extracontabile.
Da un verbale di ispezione risulta che il contribuente non ha tenuto o ha sottratto all'ispezione una o più scritture contabili prescritte ai fini fiscali. Se a seguito di un controllo sostanziale effettuato presso il contribuente o presso il professionista che lo assiste dove sono archiviate le scritture contabili, risulti la mancanza di una scrittura contabile o la volontà del contribuente di sottrarre all'ispezione una scrittura contabile, questo legittima l'accertamento sintetico. Qui occorre notare che la norma individua a questa ipotesi anche quella della indisponibilità delle scritture contabili per cause di forza maggiore, quindi se ad esempio l'impresa del contribuente ha subito un danneggiamento per via di un incendio non ascrivibile alla responsabilità del contribuente.
Le scritture sono andate perdute, questo evento non imputabile al contribuente si risolve nell'effetto negativo di consentire agli uffici dell'agenzia delle entrate di procedere subito con accertamento sintetico extra contabilele omissioni e le false o inesatte indicazioni
Si ha quando accertate mediante verbale di ispezione o le irregolarità formali delle scritture contabili sono così gravi, numerose e ripetute da rendere nel complesso inattendibili le scritture contabili. Nel caso in cui manchino le garanzie che dovrebbe avere una contabilità ordinata e sistematica, si può procedere ad accertamento extracontabile, perché come dice l'aggettivo la rettifica della base imponibile diventa possibile prescindendo, andando oltre lo scherno delle scritture contabili che risultano particolarmente viziate e inattendibili agli occhi del fisco
Mancato seguito agli inviti di esibizione o trasmissione di atti e documenti o alla compilazione e
accertamento per questi soggetti è quella dell'accertamento analitico, ovvero il presupposto e la base imponibile delle imposte dirette vanno determinati con riferimento alle singole categorie di reddito, quindi attraverso l'individuazione e la distinzione dei redditi a seconda della loro fonte di provenienza, con la possibilità da parte degli uffici dell'agenzia delle entrate di ricorrere a presunzioni semplici ovvero presunzioni dotate di gravità, precisione, concordanza per andare a ricostruire la base imponibile delle singole fonti di reddito.
Le regole dettate dall'articolo 39 presuppongono che la persona giuridica sia un soggetto avente una certa dimensione e, in quanto tale, sia tenuto a tenere in modo sistematico la contabilità ordinaria. Nel passato infatti è stata rilevata la difficoltà, se non addirittura l'impossibilità, di applicare le regole previste dall'articolo 39 per le cosiddette imprese minori, ovvero quei soggetti che non raggiungono determinati requisiti dimensionali.
sistema utilizzato per determinare l'imponibile fiscale di soggetti che non sono equiparabili a quelli tenuti alla contabilità ordinaria. Questo sistema è stato introdotto a partire dalla metà degli anni '80 e si basa su accertamenti standardizzati e presuntivi. I meccanismi presuntivi sono di diverso tipo, ma hanno in comune l'utilizzo di elementi esterni all'attività di impresa per determinare la base imponibile. Questi elementi esterni vengono utilizzati come dati noti per calcolare il dato sconosciuto, ovvero la base imponibile prodotta dal soggetto. La procedura più conosciuta è quella degli studi di settore, che sono stati abrogati.er veniva assegnato un coefficiente di redditività, che rappresentava una stima dei ricavi e dei compensi che si potevano ottenere in base alle caratteristiche del cluster. Questo coefficiente veniva utilizzato per calcolare il reddito presunto dei soggetti appartenenti al cluster, che poi veniva confrontato con il reddito dichiarato per verificare eventuali discordanze. Gli studi di settore erano strumenti utilizzati dall'Agenzia delle Entrate per individuare eventuali comportamenti anomali o evasivi da parte degli imprenditori e dei lavoratori autonomi. Se il reddito dichiarato risultava significativamente inferiore al reddito presunto calcolato tramite gli studi di settore, veniva avviata un'attività di controllo fiscale per verificare la correttezza delle dichiarazioni. È importante sottolineare che gli studi di settore non avevano valore legale, ma rappresentavano una sorta di "relazione matematica" utilizzata come strumento di controllo fiscale. La loro finalità era quella di individuare eventuali discordanze tra il reddito dichiarato e il reddito presunto, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di evasione fiscale. In conclusione, gli studi di settore erano uno strumento utilizzato per individuare eventuali comportamenti anomali o evasivi da parte degli imprenditori e dei lavoratori autonomi, basandosi su una stima dei ricavi e dei compensi che si potevano ottenere in base alle caratteristiche del cluster di appartenenza.