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Capitolo Ottavo: Attività Amministrativa delle Agenzie

Agenzia delle entrate, delle dogane, del territorio e del demanio.

Le agenzie sono enti pubblici economici, soggetti a poteri di indirizzo e vigilanza del Ministro dell'economia e delle Finanze. Hanno personalità giuridica e sono autonome dal punto di vista regolamentare, amministrativo, finanziario e contabile in quanto hanno un proprio statuto che le regola oltre la legge.

Alle agenzie è affidata l'attività amministrativa in campo tributario, l'agenzia amministra tutti i tributi statali, con eccezione di quelli doganali e accise che sono affidati all'agenzia delle dogane. Al vertice dell'agenzia vi è un direttore generale.

I compiti operativi sono svolti in periferia dagli uffici delle agenzie delle entrate che controllano le dichiarazioni, svolgono indagini, ecc.

Allo stato spetta la titolarità dell'obbligazione tributaria (cioè il credito), mentre

L'esercizio del potere impositivo è stato trasferito alle agenzie. Giusto procedimento

L'amministrazione finanziaria deve agire seguendo le regole del giusto procedimento, che è un principio generale dell'ordinamento. Secondo ciò le procedure tributarie devono interpretarsi e integrare i principi fondamentali della costituzione.

Legge 7 agosto 1990. Ha inciso sul rapporto fra stato-cittadini, ora non sono più rapporti di tipo autoritativo ma collaborativo.

Principi generali dell'attività amministrativa sono: economicità (dovere di fare adeguato uso delle risorse a sua disposizione); efficacia (azione idonea a conseguimento del risultato); pubblicità; trasparenza; principi comunitari.

Non tutte le norme della legge del '90 si applicano in quanto è pur sempre una legge sui procedimenti amministrativi. Si applicano al diritto tributario il capo primo (obbligo di motivazione), capo secondo (figura del responsabile)

del procedimento) e capo quarto-bis(efficacia e invalidità dei provvedimenti amministrativi). Principi che derivano dal dr comunitario sono: imparzialità, partecipazione, principio del contraddittorio, termine ragionevole, buona fede, tutela del legittimo affidamento. CONTRADDITORIO Esprime la garanzia di giustizia secondo la quale nessuno può subire gli effetti di una sentenza senza avere avuto la possibilità di una effettiva partecipazione alla formazione del provvedimento giurisdizionale. Obblighi dell'ufficio: L'ufficio deve comunicare al contribuente l'esito del controllo quando da esso emerge un risultato diverso da quello dichiarato, il contribuente deve poter fornire chiarimenti. Quando una operazione è considerata elusiva l'ufficio deve prima chiedere spiegazioni al contribuente poi emettere l'avviso di accertamento. Al termine delle verifiche fiscali il contribuente ha 60 giorni per far pervenire le sue.osservazioni e richieste, l'avviso di garanzia è nullo se emesso prima di questi 60 giorni. COLLABORAZIONE E BUONA FEDE INFORMAZIONE Art.5-6-8-9-10 Stdc. LEGITTIMO AFFIDAMENTO E INTERPELLO ORDINARIO Art.10-11.Stdc L'AUTOTUTELA L'autorità ha il potere di emanare un atto quanto quello di ritirarlo o emendarlo quando appare viziato, ciò è espressione del potere di autotutela della amministrazione. Essa è espressamente prevista all'art.7 Stdc. Fino a che non spira il termine di decadenza, l'amministrazione può emettere più avvisi di accertamento riguardanti la medesima situazione purché sia provata la sopravvenuta conoscenza di nuovi elementi utili. Il potere di annullamento (vizi di legittimità) revoca (vizi nel contenuto) di un atto spetta all'ufficio che lo ha emanato, o che comunque ne è competente per l'accertamento; solo in caso di grave inerzia il potere passa alla direzione.regionale. L'autotutela può essere esercitata a seguito di richiesta del contribuente o d'ufficio, sia indipendenza di giudizio, sia dopo che l'atto è divenuto definitivo, e riguarda ogni atto della pubblica amministrazione. L'utilità pratica dell'autotutela emerge per il contribuente quando l'atto illegittimo che ha ricevuto non è più impugnabile per scadenza del termine, oppure il ricorso non è stato vittorioso. GARANTE DEL CONTRIBUENTE Art. 13 Stdc. CAPITOLO NONO L'ISTRUTTORIA Ogni contribuente ha un numero di codice fiscale ed è iscritto all'anagrafe tributaria in cui sono raccolti i dati sulle dichiarazioni. L'anagrafe registra anche i conti bancari dei contribuenti. Il sistema è integrato con la guardia di finanza tramite un sistema telematico. L'attività investigativa è infatti svolta oltre che dall'ufficio anche dalla guardia di finanza. Il Ministrodelle sanzioni. Se invece il contribuente non provvede al pagamento, si procede con l'emissione di un avviso di accertamento. 2. Il controllo formale consiste nella verifica della correttezza formale della dichiarazione presentata dal contribuente. Vengono controllati i dati anagrafici, i codici fiscali, le date e gli importi riportati. Se vengono riscontrate delle incongruenze o degli errori, viene inviata una comunicazione al contribuente per richiedere chiarimenti o correzioni. 3. Il controllo sostanziale riguarda la verifica della veridicità e della completezza delle informazioni fornite nella dichiarazione. Vengono analizzati i documenti e le prove presentate dal contribuente per supportare le deduzioni, le detrazioni e i crediti d'imposta dichiarati. Se vengono riscontrate delle irregolarità o delle omissioni, viene emesso un avviso di accertamento per richiedere il pagamento delle imposte dovute. In conclusione, l'agenzia di economia e finanza svolge annualmente un'attività di controllo sui contribuenti utilizzando principalmente la liquidazione in via informatica, il controllo formale e il controllo sostanziale. L'obiettivo è garantire il corretto pagamento delle imposte e la conformità delle dichiarazioni presentate.

“l’iscrizione a ruolo” ela sanzione si riduce ad un terzo.

2.alla liquidazione sopra descritta può seguire il “controllo formale”, al quale l’agenzieprovvede entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione.

Vengono utilizzati criteri selettivi, solo alcune dichiarazioni vengono controllate. In sededi controllo il contribuente è invitato a fornire dati e chiarimenti in ordine a elementidichiarati e a fornire giustificazione di essi. Il controllo formale si differenzia dallaliquidazione perché nel primo sono interessati anche i documenti che corredano ladichiarazione.

In esito al controllo formale gli uffici possono: escludere detrazioni o deduzioni nonspettanti; quantificare i crediti d’imposta spettanti; correggere gli errori di calcolo.

Tutto ciò utilizzando comunicati all’anagrafe tributaria, alle banche, alleassicurazioni..ecc.

L’esito del controllo è anch’esso

comunicato al contribuente. Se si evidenzia la mancanza di un esatto adempimento, entro un dato termine l'amministrazione provvede ad iscrivere a ruolo le somme dovute.

3. il controllo sostanziale è effettuato dalla agenzia delle entrate e dalla guardia di finanza. L'ufficio può invitare il contribuente di persona per richiedere informazioni, oppure può invitarlo a trasmettere atti o a compilare un questionario. Può però anche reperire informazioni da terzi quali banche, assicurazioni, enti pubblici non economici, enti che effettuano pagamenti e riscossioni per terzi; ma anche notai e conservatori di registri immobiliari. Ma anche ad ogni altro soggetto possono essere richiesti atti e documenti fiscalmente rilevanti concernenti specifici rapporti intrattenuti con il contribuente.

ACCESSI ISPEZIONI E VERIFICHE

Art.12 Stdc. E art.14 Cost.

INDAGINI BANCARIE 23

Il segreto bancario non esiste per il fisco. Vi sono però dei vincoli e limiti.

richiesta di autorizzazione della Direzione regionale e del Comandante di zona della finanza. Le banche comunque devono inviare alle anagrafi tributarie i nomi dei clienti e la natura dei rapporti. Oltre alle banche possono essere investigate come mezzi poste e organi di investimento. Ai dati bancari sono collegate due previsioni, l'ufficio può fondare l'avviso di accertamento sui dati bancari, e può farlo in particolare tenendo conto dei prelevamenti e riscossioni che sono visti come ricavi e compensi. Gli importi riscossi sono generalmente indice di elementi attivi e ai fini Iva si presumono corrispettivi non versati, i prelevamenti si considerano, salvo prova contraria, elementi per la produzione del reddito e se non viene dichiarato il prelevamento figuriamo il reddito. La presunzione si supera con prova del beneficiario del prelevamento. Quindi ogni presunzione è superabile con prova del contribuente. Il contribuente è obbligato a cooperare e aottemperare alle richieste dell'amministrazione. La mancata collaborazione è sanzionata e inoltre pregiudica le successive facoltà di difesa del contribuente in quanto i dati non trasmessi quando richiesti non possono essere poi usati come elemento di difesa in sede di contenzioso. I comuni sono poi incentivati a collaborare in quanto a essi è promesso come compenso una quota dei tributi riscossi con il loro aiuto. CONCLUSIONE VERIFICA A conclusione della verifica il processo verbale è trasmesso all'ufficio dell'agenzia delle entrate, se si rilevano fatti penalmente rilevanti si informa la procura. Il contribuente ha 60 giorni per presentare osservazioni e richieste agli uffici impostitori, l'ufficio deve valutare ciò e tenerne conto nelle motivazioni dell'avviso (se è il caso di emetterlo). Si prospettano poi delle ipotesi di pacifica definizione consensuale della questione: A) (imposte dirette e Iva) Il contribuente aderisce nel

termine di 30 giorni all'intero contenuto del verbale, quando questo potrebbe dare luogo ad accertamento parziale, l'ufficio emette un atto di definizione dell'accertamento parziale che applica le sanzioni nella misura di un sesto del minimo. Le somme vengono rateizzate senza bisogno di garanzia.

B) (imposte dirette, Iva e altre imposte indirette) L'ufficio formula e notifica un invito al contradditorio o invito comparire nel quale si indica la pretesa fiscale. Il contribuente può presentare adesione e pagare entro 15 gg prima della data di comparizione. Il contribuente che paga gode di un vantaggio sulla rateizzazione del pagamento.

C) Il contribuente presenta istanza di accertamento con adesione chiedendo all'ufficio di formulare una proposta, l'ufficio può presentargli un invito a comparire per raggiungere un accordo, e ciò si traduce in un accertamento con adesione, e quindi le sanzioni sono ridotte ad un terzo del minimo previsto.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
66 pagine
25 download
SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sarabecy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Fregni Paola.