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Il concetto di gens in relazione alla proprietà collettiva e individuale
In epoca gentilizia, quindi l'epoca delle gentes, si aveva un tipo di proprietà collettiva.
Iniziamo ad analizzare questa frase partendo dall'epoca gentilizia. Quando si parla di epoca gentilizia si fa riferimento ad un'epoca antica che va dalla nascita di Roma, datata secondo la leggenda al 753 a.C, fino alla detronizzazione dell'ultimo re Tarquinio il Superbo nel 509 a.C. E la conseguente instaurazione della Repubblica.
Come sappiamo, in epoca arcaica, secondo la leggenda, si sarebbero succeduti 7 re a Roma che avrebbero regnato, come abbiamo detto, fino al 509 a.C. È proprio in questi decenni che si sviluppano le gentes (gens al singolare).
La popolazione iniziò a raggrupparsi in gentes, ovvero in gruppi di persone, sia uomini che donne, che si danno proprie regole, una propria autonomia religiosa e una propria organizzazione militare. La gens non è una famiglia in
Il concetto di gens si basa sulla solidarietà tra i suoi membri, indipendentemente dai legami di sangue. I membri della gens coltivano insieme un appezzamento di terra e condividono i suoi frutti. I figli nati all'interno del gruppo sono considerati figli del gruppo stesso e vengono allevati insieme agli altri membri, perdendo così il concetto di maternità e paternità biologica.
Ovviamente, sono sorte molte gentes che potevano instaurare sia rapporti amichevoli, basati su interessi comuni, che rapporti ostili, derivanti da interessi contrapposti.
La proprietà collettiva è un elemento fondamentale: tutti i beni messi in comune all'interno della gens non appartengono a nessuno in particolare, ma al gruppo stesso e servono a soddisfare i bisogni di tutti i membri. La proprietà privata non esisteva.
Abbiamo anche delle fonti che documentano la proprietà collettiva, anche se in modo indiretto. Ad esempio, Varrone afferma che Romolo aveva concesso due iugera di terra, ovvero 2 ettari, come proprietà comune.
Ad ogni pater familias. Questi 2 ettari sono detti eredium perché potevano essere trasmessi agli eredi. Questa testimonianza ci dice, da una parte, che questo segna la nascita della proprietà individuale, dall'altra ci dice che, dal momento che 2 iugeri corrispondono a circa mezzo ettaro, è troppo poco per poter soddisfare i bisogni della famiglia. Di conseguenza il pater familias non poteva contare solo su questo pezzo di terra per soddisfare le necessità della sua famiglia, quindi l'unica soluzione è quella dellagentes, ovvero mettere i terreni in comune con gli altri appartenenti alla gens. Il modello gentilizio resisterà per tutta l'epoca monarchica e fino ai primi anni della repubblica. Una ulteriore testimonianza di questo la troviamo in Tito Livio, quando dice che nei primi anni della repubblica, nel 504 a.C., a Roma arriva una nuova gens, la gens Claudia, che viene accolta a Roma e gli viene dato un appezzamento di terra.
Quindi, all'inizio dell'età repubblicana ancora vigeva il sistema gentilizio.