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LE PRINCIPALI FORME DI STATO ATTUALI
In relazione all'equilibrio e alla distribuzione dei poteri pubblici sul territorio: unitarie, federali e regionali
Forme di Stato unitarie: sono caratterizzate da un apparato amministrativo centrale e periferico dipendente in larghissima parte dal governo centrale. (Francia)
Forma di Stato federale: sono costituite da Stati membri o federati e da uno stato federale. Gli stati membri hanno una certa supremazia nel proprio ambito territoriale. Lo Stato federale agisce all'esterno per la difesa e i rapporti internazionali. (Germania e Stati Uniti) Il potere è distribuito all'interno tra enti come le regioni
Forma di Stato regionale: che hanno propri organi elettivi e autonomi. (Italia) Lo Stato però ha poteri di indirizzo e coordinamento e si riserva la maggior parte delle funzioni pubbliche.
In relazione ai rapporti tra società e Stato, distinguiamo Stati democratici e autoritari
Stati democratici: Sono composti da...
Più organi, sono riconosciuti ed identificati i diritti fondamentali dei cittadini, sono previsti degli strumenti di controllo per i cittadini sull'operato dei poteri pubblici. Gli organi deliberativi sono caratterizzati da una composizione rappresentativa. Ciò garantisce la sovranità popolare. C'è libertà di associazione e di partecipazione alla vita politica e libertà di manifestazione del pensiero.
Stati autoritari: Sono governati da un gruppo ristretto di persone non elette, le quali controllano il potere esecutivo e la libertà dei cittadini è fortemente limitata.
In relazione all'assetto dei rapporti economici si distinguono forme di Stato capitalistiche e socialiste.
Si definiscono Stati capitalistici, quegli stati caratterizzati dalla proprietà privata dei mezzi di produzione (imprese). L'economia è quasi interamente controllata dallo Stato.
Gli Stati socialisti: Stato che è proprietario di
Tutti i beni, gestisce direttamente le imprese e programma le attività economiche.
LE CARATTERISTICHE DELLO STATO ITALIANO
Lo stato italiano è:
- REPUBBLICANO: ciò significa che capo dello stato è una persona eletta periodicamente e non un membro di una famiglia. La forma repubblicana non può essere oggetto di revisioni costituzionali.
- DEMOCRATICO: un ordinamento governato dal popolo. Ad esso sono attribuiti diritti e libertà. L'opposto di uno stato democratico è lo stato autoritario.
- REGIONALE: oltre allo Stato centrale vi sono venti regioni che sono come lo Stato, cioè enti pubblici governati da corpi elettivi con potere legislativo.
- PLURALISTA: la costituzione fa carico alla repubblica di garantire le formazioni sociali nelle quali si svolge la personalità dell'uomo (riconoscere l'autonomia associativa ai partiti).
LE TENDENZE DELLO STATO
CONTEMPORANEO- L'internazionalizzazione (delle regole giuridiche) per conformarsi all'orientamento dell'Unione devono tener conto anche dell'internazionalizzazione e delle regole europee. Gli Stati per la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini.
- La regionalizzazione, il decentramento, il federalismo: il federalismo è basato su regole comuni. Si valorizzano però le diverse identità anche attraverso forme di governo del territorio della regione più vicine ad uno stato.
- La governance (la tendenza a coinvolgere i diversi livelli di governo): la cooperazione, la co-decisione.
Modalità di distribuzione del potere pubblico tra i vari organi dello Stato:
- Il potere legislativo, esecutivo, giudiziario.
- L'individuazione dei soggetti capaci di esercitarlo.
- La separazione dei poteri è una conquista dello stato di diritto, in quanto sono diversi gli organi che esercitano i vari poteri.
legislativo: il potere legislativo permette di individuare gli interessi da raggiungere e gli obbiettivi fondamentali per soddisfare gli interessi generali
Il potere esecutivo: Cerca di raggiungere gli obbiettivi fissati dal potere legislativo attraverso norme astratte e generali emanate dal parlamento tramite l'applicazione di norme concrete emanate dal governo dalla pubblica amministrazione
Il potere giudiziario: si preoccupa di prevenire e sedare i conflitti applicando le regole per risolvere le controversie. Il potere giudiziario deve essere separato dalla politica.
LA TIPOLOGIA TRADIZIONALE DELLE FORME DI GOVERNO
Monarchia costituzionale: Si afferma in Inghilterra tra il 1600 e 1700. Il sovrano è affiancato e poi superato nella detenzione del potere legislativo dal parlamento. Il sovrano insieme al governo detiene il potere esecutivo. È tipico degli Stati uniti, ha come vertice il presidente che viene eletto dal Governo Presidenziale: del potere esecutivo.
Il governo parlamentare è la forma di governo dell'Italia. Il parlamento, affiancato dal congresso che viene eletto dal corpo elettorale, possiede gran parte del potere legislativo. Il parlamento è titolare del potere legislativo, è eletto direttamente dagli elettori, ed è affiancato dal governo che esercita il potere esecutivo ed è espressione della maggioranza parlamentare. Si basa sul rapporto di fiducia tra la maggioranza parlamentare e il governo.
Il governo semi-presidenziale è diffuso solo in Svizzera e in Francia. In questa forma di governo, il presidente è eletto dal corpo elettorale. È fondamentale il rapporto di fiducia tra l'assemblea e il presidente.
Il governo direttoriale è una tipologia aggiornata delle forme di governo. In questa forma di governo, il vertice è un organo non collegiale, quindi monocratico, il quale assume la direzione politica del governo ed ha la responsabilità nei confronti del corpo elettorale. Questa forma di governo è presente negli Stati Uniti.
cittadini: i diritti fondamentali, i doveri dei cittadini e i rapporti economici. I diritti fondamentali dei cittadini sono garantiti dalla costituzione italiana. Questi diritti includono la libertà di pensiero, di parola, di stampa, di associazione e di religione. Inoltre, la costituzione protegge anche il diritto alla vita, alla libertà personale, alla privacy e alla proprietà. I cittadini italiani hanno anche dei doveri nei confronti dello Stato. Questi doveri includono il rispetto delle leggi, la difesa della patria e il pagamento delle tasse. La costituzione italiana disciplina anche i rapporti economici. Essa stabilisce che l'economia italiana è fondata sul lavoro e riconosce il diritto dei lavoratori a condizioni di lavoro dignitose e alla protezione sociale. In conclusione, la costituzione italiana garantisce una serie di diritti fondamentali ai cittadini, stabilisce i loro doveri nei confronti dello Stato e disciplina i rapporti economici.cittadini diversi: contiene la garanzia dei diritti fondamentali dell'individuo e stabilisce i limiti dell'intervento statale nei loro confronti, disciplina le organizzazioni sociali e politiche o gruppi, introduce il principio di uguaglianza sostanziale.
La garanzia costituzionale dei diritti fondamentali risponde ad un'esigenza difensiva, cioè mira a tutelare i cittadini nei confronti degli interventi dei poteri pubblici. La costituzione prende atto che i cittadini non agiscono solo come individui ma in gruppi e per dispone che: la repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità.
Per la disciplina costituzionale delle organizzazioni sociali e politiche la costituzione riconosce funzioni: ad esempio l'art 39 per i sindacati prevede il potere di stipulare contratti collettivi obbligatori per tutte le categorie alle quali il contratto si riferisce e l'art
49 per i partiti determinando che non concorrano con metodo democratico a determinare la politica nazionale. Quindi la tutela costituzionale delle organizzazioni si riferisce ai gruppi. La tutela sostanziale si capisce in modo chiarissimo dall'art. 3 della costituzione che è compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando la libertà e l'uguaglianza umana e l'effettiva partecipazione di tutti i cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del paese. POSIZIONI E SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE I soggetti hanno qualità o posizioni e si trovano in situazioni giuridiche. Le posizioni giuridiche sono attributi propri del soggetto che prescindono dal verificarsi di un evento. La qualità o posizione deriva direttamente dall'ordinamento giuridico (status di cittadino) di un evento e nell'ambito di un. Nelle situazioni giuridiche soggettive, il soggetto si trova in una determinata condizione giuridica che può essere attiva o passiva.Le situazioni giuridiche si verificano quando un soggetto si trova in una determinata relazione giuridica. Un esempio di situazione giuridica è il diritto di proprietà.
La principale coppia di situazioni soggettive è quella del diritto soggettivo e dell'obbligo. Il diritto soggettivo è una situazione attiva e di vantaggio, come ad esempio il diritto di proprietà.
Una seconda coppia di situazioni soggettive è quella della potestà o potere e della soggezione. Il potere è una situazione preliminare perché con il suo esercizio produce situazioni soggettive vincolanti per altri soggetti.
Una terza coppia è quella dei doveri e delle pretese. Il dovere è un vincolo più generale, mentre la pretesa riguarda i pubblici poteri affinché la costituzione e le leggi siano osservate.
Infine, vi è la coppia interesse legittimo e potestà pubbliche. In questo caso, il privato ha riconosciuto un interesse legittimo che è una situazione soggettiva attiva di minore importanza rispetto al diritto soggettivo.
L'interesse legittimo è attribuito per assicurare una tutela ai privati. La prima parte della costituzione ha per titolo: diritti e doveri dei cittadini. Sembra, quindi, che le situazioni giuridiche soggettive, siano oggetto di una garanzia costituzionale. Più precisamente in alcuni articoli sono fissati principi giuridici o etici soggettivi. In altri articoli sono contenute regole di comportamento o discipline di istituti, come la scuola per la quale l'art 34 dispone che è aperta a tutti. LA GARANZIA COSTITUZIONALE DEI DIRITTI FONDAMENTALI: caratteristiche generali fiducia nell'amministrazione La costituzione appare ispirata al principio di pubblica. Infatti, essa dispone che i limiti siano fissati in generale con legge e applicate nei singoli casi dal giudice. La costituzione inoltre, stabilisce una riserva relativa di legge: il parlamento deve fissare con legge i criteri essenziali mentre alla loro applicazione provvederà la pubblica.