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Estratto del documento

LA RISERVA DI LEGGE:

La disciplina di alcune materie deve essere oggetto di dibattito parlamentare.

Questo perché la costituzione è stata creata nel periodo post regime. Quindi

l’obbiettivo era quello di limitare il potere del governo, quindi la riserva di legge serve

per riservare il lavoro al parlamento su determinati ambiti.

Certe materie della nostra costituzione sono riservate al parlamento. Ci sono ambiti

che possono essere regolati solo dalla legge e non da regolamenti del governo. Una

delle materie disciplinate dalla riserva di legge è:

1. Materia dei diritti delle libertà: dall’art 13 a 71, Che elencano comportamenti

che noi siamo liberi di tenere. Questo ambito è materia di riserva di legge

ovvero solo legiferate dal parlamento, e mai se ne potrebbe occupare il

governo con i regolamenti. Il parlamento sarà formato da

maggioranza( metà più uno) e una minoranza che deve fare opposizione

attraverso la discussione parlamentare. Mentre il governo è un organo che è

solo una parte politica univoca di maggioranza e che non tiene conto

dell’opinione della minoranza. Per il mandato che gli è stato affidato deve

perseguire gli obbiettivi del proprio schieramento politico.

Le libertà non possono essere legiferate dal governo per poter far sì che

nascano da un dibattito che abbia due fronti diversi e non uno solo.

Argomenti del capitolo 2

ORDINAMENTO GIURIDICO STATALE :

Forma di stato

Per forma di stato si intende il rapporto tra le persone e chi ha il potere, dove le

persone hanno Una posizione subordinata. Il modo di vivere nello stato nasce in

Europa dal 1500 in avanti, la parola stato è nata da Machiavelli che scrive lo”stato del

principe”,nel quale si vede il sovrano del proprio territorio che esercita un potere tale

STATO

per cui viene definito stato, è la primissima forma di stato ovvero lo

PATRIMONIALE , significa che tutto ciò che sta sotto il potere del principe è il suo

patrimonio, è una concezione non familiare poiché oggi non è considerata tale. Ma

quella prima forma di stato ci da una prewiew dello stato attuale, infatti il potere del

principe ha la finalità del bene comune, anche se ancora il principe considera suoi i

soggetti suoi sudditi. In un contesto di questo tipo non c’è concetto di cittadinanza,

ovvero i sudditi sono convinti che obbedendo al sovrano sia assicurata protezione,

quindi c’è un rapporto tra chi governa e i sudditi : rapporto protezione-obbedienza.

STATO ASSOLUTO,

Questo poi passa nella forma successiva allo in cui alcuni filosofi

come Hobbes nel “leviatano”, ovvero astrazione di persona giuridica per cui tutti gli

individui obbediscano a lui, quindi gli individui si sottopongono all’obbedienza in

cambio di protezione. Qua c’è una dimensione di bene pubblico e si abbandona

l’interesse privato, infatti i sudditi abbandonano lo stato di natura e le sue libertà per

nasce la sovranità potere che non accetta limiti e c’è

assoggettarsi al leviatano. Quindi

una provenienza divina del potere, potere arbitrario che è conveniente perché

garantisce protezione. Lo stato assoluto dura 2-3 secoli che invece termina con la

rivoluzione francese, ma già prima della rivoluzione Francese c’è un passaggio

teoria di Montesquieu

epocale che mette già in crisi lo stato francese, ovvero la o

teoria della separazione dei poteri che prevede che i poteri non siano affidati allo

stesso organo: Non solo i poteri devono essere separati e affidati a diversi organi ma

anche che abbiano rispettivi limiti e devono essere rispettivamente bilanciati e pesati.

Questo sta alla base tutt’oggi del nostro ordinamento.

Con la francese si arriva ad un nuovo punto di partenza:

non c’è più la provenienza divina del potere del sovrano ma una sovranità

 popolare proveniente dal basso

l’idea che il potere debba essere limitato, incontra limiti e non sia più illimitato

 come nello stato assoluto

lo strumento con cui limitiamo il potere è il diritto

 STATO LIBERALE,

Quindi nasce lo il potere si esercita nel modo in cui è previsto dalla

legge. Non si intende solamente per il fatto della nascita dei diritti delle persone ma

per la nascita di norme giuridiche che devono frenare i poteri del sovrano e degli altri

organi. Nascono gli organi rappresentativi ovvero i parlamenti che sono ciò che

produce la legge che limita i sovrani. Nascono quindi le prime costituzioni che sono

ancora lontane dalla nostra costituzione, mentre il potere del re è limitato dalla legge.

Nella prima manifestazione di stato nel 800, i soggetti diventano CITTADINI, ma è una

concezione di cittadino cosmopolita, a colui che spettano diritti ma, ancora, i soggetti

sono considerati sudditi del proprio sovrano, che però risulta limitato nel potere dalla

legge.

Infatti il diritto di voto ancora era limitatissimo ai soli uomini istruiti e di particolare

censo.

Lo stato era caratterizzato soprattuto dalle teorie economiche come quella di Adam

Smith per cui l’economia deve essere guidata dalla mano invisibile, che si ripercuote

dai pubblici poteri ci si spetta che garantiscano la possibilità di

nella forma di stato,

libero mercato ( astensionismo). sicurezza, moneta l’amministrazione

Dallo stato ci si aspetta che garantiscano la la e

della giustizia e poi lasciar funzionare il mercato.

La prima guerra mondiale decreta la fine dello stato liberale. L’evento bellico

determina una nuova forma di stato. Il conflitto lascia i paesi in uno stato di

prostrazione, poiché i civili erano stati coinvolti nel conflitti questo fa crescere

consapevolezza dello stato, nascono i grandi partiti di massa che generano la richiesta

di rappresentanza.

La domanda politica di questa popolazione è rappresentata dai grandi partiti di massa

( suffragio universale maschile 1919) che mette in crisi lo stato liberale le cui strutture

non sono più adeguate alla situazione politica. Negli anni 20’ che è un periodo di

passaggio in cui si cerca un nuovo assetto per lo stato per rispondere ai bisogni dei

crisi economica del 1929

cittadini. L’evento che mette da parte lo stato liberale è la

che mette in ginocchio le economie capitalistiche.

Nel 1929 nasce la forma di stato sociale nella quale viviamo adesso. La forma di

STATO SOCIALE è tale per cui si supera la concezione di stato non interventista, infatti

quale prevede che

la teoria economica che fa uscire dalla crisi è quella Keynesiana, la

l’intervento pubblico per uscire dalla crisi, lo stato non può più astenersi ma il mercato

necessità di aiuto per creare una distribuzione ottimale delle risorse, ovvero si

verificano fallimenti di mercato quando non distribuisce equamente le risorse, infatti

Nasce una forte domanda di uguaglianza. Dal 29 in avanti l’evento che giustifica

questo cambio è la crisi economica, ma che porta ad un nuovo assetto dello stato che

deve provvedere a colmare le disuguaglianze.

Lo stato sociale si sviluppa in paesi come l’Italia che passa da un regime totalitario ma

si sviluppa anche in paesi di diversa provenienza. L’obbiettivo centrale è il

perseguimento dell’uguaglianza che porta alle strutture dello stato sociale. Quali sono

questi strumenti? diretto intervento

Gli strumenti sono quelli di dello stato nell’economia.

I. Lo stato deve correggere l’andamento dell’economia per poter tutelare il lavoro

attraverso i capitali pubblici. Lo stato assume i connotati dell’imprenditore cosa

che nel periodo liberale sarebbe stato impensabile. Infatti in questo periodo si

espande la quota di economia pubblica, lo stato compete sul mercato con gli

operatori economici. Il mercato quindi risulta formato da operatori pubblici e

privati. (Esempio Iri, pubblicazione dei principali istituti di credito)

II. Lo stato avvia inoltre programmi di creazione di infrastrutture che innalza il

livello economico ma anche a creare una agricoltura più fiorente, ed era una

politica di ricerca di nuova occupazione.

III. È uno stato che eroga prestazioni per le persone, come l’istruzione che viene

garantita ad una fetta più grande di persone attraverso l’istruzione obbligatoria.

Ma anche il diritto alla pensione si afferma in questo periodo, era una copertura

a fine della vita lavorativa che viene coperto attraverso una serie di

assicurazioni obbligatorie, che poi nella metà del secolo si tradurrà nei sistemi

pensionistici odierni.

Tutte queste strutture dello stato sociale hanno la finalità dell’uguaglianza,

poiché gli individui fino ad ora non avevano uguali possibilità di crescita

individuale e lo stato doveva intervenire per risolvere questo problema.

Per realizzare questa uguaglianza servono una serie di interventi da parte dello

stato che deve impegnarsi a ridurre la disuguaglianza, ma quanto deve essere

interventista?

In questi 90 anni gli Stati ancora oggi continuano a perseguire l’obbiettivo

dell’eguaglianza, ma con diversa intensità poiché la capacità dello stato di

perseguire l’obbiettivo dipende dalle risorse disponibili stesse dello stato, come

ad esempio negli anni 60-70 lo stato era definito assistenziale poiché lo stato

era fortemente interventista. Negli anni 80 ci siamo accorti che le risorse non

erano sufficienti per sostenere una così elevata soglia di risorse da dare ai

cittadini. Allora oggi vengono selezionati alcuni tipi di bisogni in base dalla

disponibilità di risorse.

Un tempo lo stato era proprietario dell’economia nazionale ma oggi ha

privatizzato vendendo.

Ancora oggi la forma dello stato è sociale, in cui chi governa e chi viene

governato viene riconosciuto di alcuni diritti indistintamente e non è la

cittadinanza che fa si che ci siano riconosciuti i diritti che vengono riconosciuti a

stato di diritto

tutte le persone. Nasce quindi uno dove il potere che viene

esercitato dalle istituzioni viene limitato da norme costituzionali. È normale

ritenere che il potere incontra un limite che è sia di natura costituzionale che di

natura primaria.

Ci sono altre forme di stato nel 900’ ( non richieste in esame):

Stati totalitari: metà Europa fa questa esperienza, la persona è in

 funzione dei pubblici poteri, l’idea che lo stato è il fine: non c’è bisogno di

affermare i diritti delle persone.

forma di stato socialista: dal 1917 al 1989, ma è una forma che viene

 considerata superata solo teoricamente. Stato in cui i pubblici poteri sono

massimi a discapito della libertà personale, lo stato dava in funzione

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A.A. 2017-2018
29 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martyrossy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Buzzacchi Camilla.