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Estratto del documento

IL SISTEMA MAGGIORITARIO FUNZIONA BENE NEGLI STATI

UNITI DOVE CI SONO POCHI PARTITI. DEPRIME LA RAPPRE-

SENTAZIONE DEMOCRATICA E VANTAGGIO PER LA GOVERNA-

BILITA’. 

Proporzionali SONO BASATI su un sistema opposto, si vota sempre

su circoscrizioni. La governabilità è più difficile perché è più difficile rag-

giungere una maggioranza stabile.

– Seggi assegnati in proporzione al numero di voti conseguiti dai par-

titi

Molti partiti anche quelli più piccoli

– Più rappresentatività

Misti – Elementi proporzionalistici + elementi maggioritari

– Sistemi proporzionali con premi di maggioranza e soglie di sbarra-

mento 

Clausole di sbarramento Non consento a partiti che non hanno rag-

giunto una soglia minima di poter partecipare alla suddivisione dei

Vuole evitare l’eccesso di frammentazione. Solitamente la percen-

seggi.

tuale è il 3%. 

Premio di maggioranza prevedeva sia per le camere che per il senato,

un premio di maggioranza per una forza politica che avesse raggiunto ad

esempio il 40% dei voti. Considerando gli ultimi 20 anni, salvo alcuni casi,

nel paese non c’è una maggioranza netta. Alla forza che raggiunge quella

quota, si assegna automaticamente un numero di seggi che siano sufficienti

per arrivare ad ottenere la maggioranza in parlamento. Non era un numero

fisso di seggi ma in base al raggiungimento della maggioranza assoluta in

parlamento. Se raggiungeva già il 50+1 allora non servivano ulteriori seggi.

La corte costituzionale lo aveva considerato incostituzionale perché era

troppo, tale premio era previsto per garantire la governabilità. Ma se non si

mettono determinati paletti, rischia di essere un regalo indebito quindi po-

nendo un partito in una situazione di vantaggio indebita.

Le modificazioni successive delle leggi elettorali fanno voto su questo prin-

cipio.

--Riassunto Appunti Capitoli Libro 2018/19

Camera e Senato Caratteristiche generali:

Fino al 1993: sostanzialmente proporzionali

– Dal 1993 al 2005

ex L. 276 per senato - sistema misto

ex. L. 277 per camera

3/4 deputati e senatori: eletti in collegi uninominali secondo la regola

del plurality (s. Maggioritario) nessuno ha mai raggiunto una maggio-

ranza assoluta.

1/4 sistema proporzionale con metodo d’Hondt

Dal 2005 - proporzionale ex L. n. 270/05 negli ultimi anni si è tornato

– al proporzionale, il famoso Porcellum alla legge elettorale che era

stato dato dal ministro leghista Calderoli.

Camera dei deputati il territorio nazionale è stato diviso in 27 circo-

scrizioni; possono candidarsi singole liste o coalizioni. Ogni lista

presenta un numero di candidati “bloccato”. L’elettore non può più

indicare una preferenza. In base al numero di seggi assegnato alla

lista, i candidati vengono eletti a seconda dell’ordine in cui appaiono

sulla lista. Esempio: 4 seggi disponibili, vengono eletti i candidati dal

numero 1 al 4. E’ possibile candidarsi in più circoscrizioni.

I seggi vengono assegnati a liste e coalizioni su base nazionale. Per

le coalizioni è necessario aver ottenuto in tutto il Paese almeno il

10% dei voti, e all’interno della coalizione almeno una lista deve

aver superato il 2% (per evitare di avere coalizioni formate da 20

partiti con lo 0,5%). Invece le liste non appartenenti a coalizioni de-

vono superare almeno il 4% dei voti su base nazionale. Allo stesso

modo, se una coalizione non supera il 10% ma una delle sue liste su-

pera il 4%, allora tale lista partecipa da sola alla ripartizione dei

seggi.

Poiché il sistema è proporzionale, ad ogni lista si attribuiscono tanti

seggi quanti sono i voti che ha ottenuto. Se nessuna delle coalizioni o

liste indipendenti supera il 55% dei seggi, quella che ha ricevuto

più voti ottiene un premio di maggioranza che la porta al 55%,

cioè 340 seggi. I seggi del premio vengono ripartiti tra le liste della

coalizione in proporzione al numero dei voti ottenuti da ciascuna.

Al Senato le cose sono diverse. Le circoscrizioni corrispondono alle

regioni. Anche qui il sistema è proporzionale con premio e sbarra-

l’attribuzione dei seggi viene fatta su base regionale.

mento. Ma

Diverse anche le soglie di sbarramento: 20% per la coalizione, 3%

per la singola lista interna ad una coalizione e 8% per la lista indipen-

dente.

È regionale anche il premio di maggioranza. In ogni Regione, se

nessuna coalizione o lista indipendente raggiunge il 55% dei seggi,

viene attribuito il premio a chi ottiene più voti degli altri, raggiun-

gendo quindi il 55%. Sistema diverso anche per le circoscrizioni

Estero, che assegnano 6 senatori e 12 deputati. Qui la lista più votata

vince tutti i seggi in palio.

Gli effetti perversi del porcellum sono diventati evidenti dopo le elezioni

politiche del 2013, in cui si sono avute due maggioranze diverse per Ca-

“larghe in-

mera e Senato, rendendo obbligatorio il ricorso alle cosiddette

tese”.

ma c’è di peggio. il 4 dicembre 2013 la Corte costituzionale ha dichia-

rato illegittima la legge Calderoli in alcune sue parti. Innanzi tutto il pre-

mio di maggioranza distorce il voto e quindi la volontà popolare. Poiché

non esiste una soglia minima di voti perché la lista o coalizione possa con-

correre al premio, la Consulta ha sottolineato che chi lo conquista ottiene

una sovra-rappresentazione eccessiva rispetto ai voti ottenuti. Infatti il cen-

trosinistra nel 2013 ha ottenuto il 55% dei seggi alla Camera avendo rice-

vuto solo il 29,55% dei voti: quasi la metà.

Il secondo motivo per cui la Corte ha dichiarato incostituzionale il porcel-

lum riguarda le liste bloccate. Non sono illegittime le liste bloccate in sè,

ma il fatto che essendo composte da molti nomi (cioè tanti quanti sono i

l’elettore non è in grado di saper

seggi disponibili in una circoscrizione),

per chi sta effettivamente votando.

Rosatellum legge elettorale del 2017: il premio di maggioranza non

è più contemplato come meccanismo per avere maggiore stabilità

ma opera a monte stabilisce che ci siano un certo numero di seggi,

a cui corrispondono diverse circoscrizioni per Camera e Senato e per

ciascuna troviamo più collegi: uno in cui si vota per sistema

proporzionale e uno per sistema maggioritario sistema misto

Sistema proporzionale ma il temperamento in senso maggioritario

avviene attraverso un numero di collegi in cui si vota in senso

maggioritario. E' più facile che si vinca nei collegi con sistema

maggioritario.

Vengono mantenute le liste bloccate ma sono liste corte

il sistema elettorale non ha garantito una maggioranza chiara

oggi; non ha portato dei significativi vantaggi rispetto al sistema

con premio di maggioranza in cui si sarebbe raggiunta una

maggioranza assoluta, ovviamente purché essa avesse raggiunto

una certa % di voti.

Le province a differenza dei comuni non sono più un organo ad

elezione diretta (legge del 2011), il consiglio provinciale viene eletto

tra i consigli comunali che sono interni alla provincia; nelle città

metropolitane vengono eletti con gli stessi criteri, dai consigli dei

comuni che sono all'interno dell'area metropolitana.

Contenzioso elettorale: complesso di regole che consentono al

singolo candidato, alla lista o ai cittadini di impugnare i risultati

delle consultazioni elettorali.

Si occupano di Contezioso elettorale:

per le Camere la Giunta per elezioni perché è un modo anche per

garantire l'autonomia delle Camere

per gli enti regionali e locali

 magistratura amministrativa per la regolarità delle operazioni

elettorali

magistratura ordinaria per l'eleggibilità o meno dei candidati

per il Parlamento europeo

TAR del Lazio per la regolarità delle operazioni elettorali

 Cor te d'Appe llo

24. LA DISCIPLINA DELLE CAMPAGNE ELETTORALI

Le campagne elettorali sono regolate dalla legge. Per garantire che le forze

minori, anche se hanno meno mezzi, possano avere un trattamento uguale a

quella che ha forze maggioritarie.

Caratteristiche

– Disciplina generale diversa da quella specifica per il periodo elettorale

– Principi ispiratori = parità di trattamento, imparzialità (par condicio)

– Comunicazione politica e messaggio autogestito

– Limiti alle spese elettorali

I contributi ai partiti

Riduzione dell’importo complessivo

14.Gli strumenti di esercizio “diretto” della sovranità

Il corpo elettorale viene chiamato a svolgere una determinata funzione. Nel

caso degli strumenti di esercizio diretto della sovranità il corpo elettorale è

chiamato direttamente ad esprimersi o svolgere una funzione pubblica.

I tre istituti fondamentali sono:

• Petizione è un istituto regolato da regolamenti parlamentari (art. 50)

singoli cittadini o gruppi di cittadini possano presentare alle camere

petizioni alle quali si richiede un provvedimento legislativo o si espone

per stimolare l’attività legislativa.

una comune necessità IDEAL-

MENTE è bello ma dal punto di vista fattuale non serve a molto perché

non obbliga le camere a prenderlo in considerazione. Non ci può es-

sere nessuna conseguenza se una petizione non viene tenuta in consi-

derazione quindi è un istituto che prevede una partecipazione popo-

lare. Dovrebbe essere previsto anche negli statuti provinciali e comu-

nali (sanare situazioni di interesse generale)

• Referendum: Vi è a livello regionale per quanto riguarda provvedi-

menti amministrativi regionali, e a livello nazionale .

A livello nazionale vi sono 3 tipologie di referendum :

inserisce all’interno di una procedura di revi-

Costituzionale(Si

sione costituzionale, fase non necessaria ma eventuale) di carattere in-

formativo

Modifica delle circoscrizioni territoriali di Regioni provincie e co-

è

muni circoscritto alle comunità ed enti coinvolti da una certa ope-

razione di modifica territoriale

Il Referendum Abrogativo

Il Referendum Abrogativo Attraverso questo strumento il corpo

elettorale è chiamato a decidere se abrogare o meno un articolo di

legge o una sua parte Si può ottenere un effetto contrario

Fonte Art.75

Oggetto Abrogazione totale o parziale di una legge o atto avente

Fasi Iniziativa, con raccolta di firme (500 Mila elettori necessari

o per la presentazione della richiesta + 5 Consigli Regionali)

Controllo dell’ufficio centrale per il referen

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
65 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Matttrello di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Benedetti Auretta.