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TAR.
Invece, i conflitti di giurisdizione, sorti tra giudici appartenenti a diverse giurisdizioni, sono risolti
dalla Corte di cassazione a sezioni riunite, a seguito di regolamento di giurisdizione.
Articolo 113 della Costituzione dice che contro gli atti della Pubblica Amministrazione è sempre
ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti degli interessi legittimi dinanzi agli organi di
giurisdizione ordinaria o amministrativa e specifica l'articolo 103 che:
Art. 103
Il Consiglio di Stato e gli altri organi di giustizia amministrativa hanno giurisdizione per la tutela
nei confronti della Pubblica Amministrazione degli interessi legittimi e, in particolari materie
indicate dalla legge, anche dei diritti soggettivi.
La Corte dei Conti ha giurisdizione nelle materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate
dalla legge.
I tribunali militari in tempo di guerra hanno la giurisdizione stabilita dalla legge. In tempo di pace
hanno giurisdizione soltanto per i reati militari commessi da appartenenti alle Forze armate.
Quindi il criterio del riparto si desume dal combinato disposto dell'Art. 103 e 113 e quello delle
situazioni giuridiche soggettive.
Quindi il giudice speciale, premesso che è sempre possibile la tutela sia dei diritti soggettivi che
degli interessi legittimi, contro tutti gli atti della Pubblica Amministrazione, quando si tratterà di
diritti soggettivi ,anche se questi sono riferiti nei confronti della Pubblica Amministrazione, sarà
sempre competente il giudice ordinario.
Quando invece la situazione giuridica soggettiva del privato è affievolita dall'interesse legittimo, si
radica la giurisdizione del giudice speciale che è quella del giudice amministrativo, e come si fa a
?
distinguere tra diritti soggettivi e gli interessi legittimi
Pag. 192 , nel caso di
La distinzione dipende dal tipo di pretesa che il privato vuol far valere diritti soggettivi
ovviamente far valere un diritto a un bene della vita pieno e quindi pretende la tutela, per esempio
nel diritto di proprietà il privato Tizio rivendica contro Caio un bene che assume essere di sua
proprietà, ( ) quindi la proprietà significa la disponibilità
ius utendi et abutendi et exludendi alias
piena e indiscutibile sul bene,si rivolge al Tribunale Civile.
Definizione di “Diritto Soggettivo” ( Prof. Nicola Corbo )
Il diritto soggettivo è il potere di agire (agere licere) per il soddisfacimento di un proprio interesse individuale protetto
dall'ordinamento giuridico.
Se invece il perché la Pubblica
soggetto viene sottoposto ad un procedimento di espropriazione
Amministrazione deve realizzare una strada che transita sul suo fondo, nel momento in cui la
Pubblica Amministrazione legittimamente va ad incidere sul suo bene, con un provvedimento di
esproprio, se l'amministrazione ha ottemperato ai presupposti per l'adozione del decreto di esproprio
e quindi se c'era la riserva di legge, se c'era la dichiarazione di pubblica utilità se ha pagato
l'indennizzo questa espropriazione determina un affievolimento del diritto del privato.
Il privato non è più nella condizione di vantare un diritto soggettivo di proprietà, perché la proprietà
si è estinta con il provvedimento di esproprio e si è trasferita in capo all'ente espropriante, ma il
?
privato vanterà soltanto un interesse legittimo a che cosa A ricevere un giusto indennizzo.
Collegato all'esercizio del potere di esproprio e cioè vanterà l'interesse a che la Pubblica
Amministrazione nell'esercitare il potere di esproprio agisca in modo legittimo, agisca secondo cioè
le previsioni di legge riconoscendo l'indennizzo dovuto, ed in caso di contestazione si rivolgerà al
Tribunale Amministrativo Regionale ( T.A.R.)
Lo stesso deve dirsi per qualunque fattispecie dove ci sia una connessione della posizione giuridica
soggettiva del privato con l'interesse pubblico o ad un certo modo di esercizio del potere pubblico.
Se si chiede l'autorizzazione all'esercizio di un'attività commerciale non ci sarà un diritto ad ottenere
l'autorizzazione ma ci sarà un interesse legittimo che l'amministrazione valuti i presupposti di legge
e quindi discrezionalmente eserciti il proprio potere secondo principi di legge.
Ugualmente nel caso di esproprio o di un concorso naturalmente non c'è il diritto ,non c'è il diritto a
vincere un concorso, ma c'è il diritto che l'amministrazione faccia una valutazione comparativa che
in base al rispetto dei principi di eguaglianza di parità di trattamento arrivi a valutare il merito e
quindi a scegliere la persona che è stata più meritevole sotto un profilo tecnico.
Con il tempo queste distinzioni sono andate un po' sfumando per vari motivi, innanzitutto perché,
fermo restando che la sulla base delle situazioni
Costituzione stabilisce la distinzione in modo netto
giuridiche soggettive e quindi d ,
ove ci sono i diritti soggettivi c'è il giudice ordinario dove c'è un
interesse legittimo che il giudice amministrativo.
La giurisdizione del giudice ordinario per esempio ,nell'esecuzione dei contratti nelle attività
contrattuali della Pubblica Amministrazione, la Pubblica Amministrazione sta nei confronti del
privato in una posizione paritetica.
La Pubblica Amministrazione stipula un contratto con il privato, ma questo non significa che
esercitino un potere pubblico, ma semplicemente pone in essere una attività negoziale e quindi in
questo caso i diritti del privato saranno valutabili sulla base delle tradizionali regole Civilistiche
dell'adempimento delle obbligazioni contrattuali, quindi si applicherà il Codice Civile e
conseguentemente sarà competente il giudice ordinario.
Per tutto quello che invece per esempio riguarda la gara, la gara per la scelta del contraente privato,
che precede la stipulazione del contratto e quindi precede il rapporto Civilistico, la gara comporta
l'esercizio di un potere pubblico.
La gara comporta l'esercizio della discrezionalità amministrativa e allora quindi non c'è il diritto del
privato, ma ci sarà solo l'interesse legittimo, e quindi per quanto riguarda la gara vi sarà un
interesse legittimo e quindi la giurisdizione sarà di competenza del giudice amministrativo.
Pag. 193
Queste posizioni tendono un pochino a sfumare perché, per vari motivi perché innanzitutto
dell'ordinamento comunitario non c'è distinzione, l' ordinamento comunitario non conosce questa
i.
distinzione tra diritti e interessi legittim
Quindi si guarda la posizione giuridica del privato e tendenzialmente se ne apprezza il contenuto
anche in termini patrimoniali indipendentemente dalla valutazione che sia un diritto o un interesse
legittimo, poi la giurisprudenza ha un po' distinto per esempio gli interessi pretensivi del privato che
sono volti ad ottenere un provvedimento favorevole dagli interessi oppositivi che sono invece quelli
che restringono la sfera del privato, poi un'altra grande evoluzione è stata quella della risarcibilità
degli interessi legittimi.
Mentre prima si diceva sono risarcibili solo i diritti soggettivi e questa regola generale che si
desume dall'Art. 2043 del Codice Civile , non si contemplava neanche in teoria la possibilità di
condannare l'amministrazione nell'esercizio di un'attività amministrativa illegittima.
Se l'amministrazione agiva in modo illegittimo, per esempio negava illegittimamente un
provvedimento favorevole, per esempio una concessione edilizia o una licenza commerciale ad un
privato, l'unica tutela che il privato poteva desumere dal processo amministrativo era quella
dell'annullamento del provvedimento, ma non anche la possibilità di ottenere un risarcimento
dell'eventuale danno provocato dalla sua posizione giuridica soggettiva dall'amministrazione che
aveva adottato un provvedimento illegittimo.
Invece a partire da una , la Corte di
importantissima sentenza della Cassazione la numero 500 del 1999
Cassazione ha detto no e questo non è giusto.
Siccome la e quindi
Pubblica Amministrazione interagisce con interessi anche rilevanti con i privati
anche dall'esercizio tardivo o viziato della sua attività possono derivarne effettivamente dei danni.
Quindi non è giusto negare la risarcibilità dei danni provocati dall'illegittimo esercizio della attività
amministrativa e quindi ha riconosciuto la possibilità di chiedere al giudice il risarcimento del danno,
?
a quale giudice
Pur trattandosi di diritti soggettivi, che in questo caso il privato vanta per esempio una perdita
patrimoniale derivante dalla negata possibilità di ottenere una licenza commerciale, per un certo
tempo ,questo vuol dire che ho avuto un danno emergente e lucro cessante per tot euro è quindi
chiaramente è un diritto soggettivo.
Allora per radicare comunque la giurisdizione del giudice amministrativo si è detto c'è una
giurisdizione esclusiva e veniamo qui all'ultima figura della giurisdizione che è quella della
giurisdizione del giudice amministrativo.
Quando nei casi previsti dalla legge, è la legge che deve dire espressamente quando c'è la
giurisdizione del giudice amministrativo anche sui diritti soggettivi, ovvero in tutti i casi cui è
difficile distinguere nettamente tra diritti soggettivi e interessi legittimi.
Per esempio è appunto il caso del risarcimento dei danni per violazione dell'interesse legittimo, nel
caso per esempio di un contratto che sia stipulato all'esito di un'aggiudicazione che poi viene
annullata dal giudice amministrativo.
L'eventuale azione di risarcimento del danno nei confronti del contratto che viene dichiarato nullo,
contro l'amministrazione che ha con la sua attività illegittima ha provocato l'annullamento del
contratto , l'azione di richiesta di risarcimento devo richiederla al giudice ordinario o la posso
chiedere al giudice amministrativo?
Per evitare la duplicazione di azioni si è concentrata la figura nell'unico giudice ché il giudice
che ha in questo caso la giurisdizione esclusiva (sia quella civile che quella
amministrativo
amministrativa).
Cioè giurisdizione sia su diritti come gli interessi legittimi di alcune materie che sono assegnate
e che sono materie spesso importanti
dalla legge come urbanistica, lavori pubblici, edilizia.
Pag. 194
Cosi anche per esempio i ricorsi contro gli , sono in genere materie
atti delle autorità indipendenti
di valore cospicuo proprio per la difficoltà di distinguere tra diritti soggettivi e interessi legittimi si
.
riconosce la giurisdiz