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Legge di Bilancio e Bilancio Preventivo

Si parla di legge di bilancio o legge di approvazione del bilancio preventivo annuale; il bilancio preventivo è un documento contabile, ma con un forte contenuto politico, nel quale vengono rappresentate le entrate e le uscite che, nell'anno finanziario successivo, lo Stato prevede rispettivamente di incassare e di effettuare. Esso viene predisposto sulla base, per la parte delle uscite, dalle previsioni di spesa dei vari Ministeri; viene approvato dal Consiglio dei Ministri e presentato alle Camere per l'approvazione, che deve avvenire, con legge entro il 31 dicembre di ogni anno.

Quello previsto dall'art.81 Cost, dunque, è un bilancio annuale di previsione, che viene elaborato assicurando il necessario rispetto di tutte le disposizioni legislative vigenti di entrata e di spesa, ma anche procedendo a tutte quelle specificazioni nella quantificazione delle entrate e delle spese che il sistema legislativo permette.

Tipologie di bilancio

Il bilancio può...

essere:

Di previsione (strumento di programmazione e controllo; documento in cui vengono rappresentate contabilmente le previsioni di natura finanziaria riferite a ciascun esercizio)

Consuntivo o Rendiconto di gestione (esercita una funzione rendicontativa; esso certifica, alla fine dell'anno, le entrate e le spese effettivamente sostenute);

A legislazione vigente (il bilancio di previsione può essere a legislazione vigente: non è altro che una fotografia delle entrate e delle spese in accordo alla normativa finanziaria in vigore)

Programmatico (il bilancio di previsione può essere programmatico: tiene conto della nuova normativa atta a correggere parte delle poste in entrata ed in uscita previste con la normativa precedente);

Annuale (presenta il bilancio di previsione di 1 anno)

Pluriennale (copre un arco temporale di 3/5 anni);

Di competenza (indica- per le spese- le obbligazioni giuridiche che si creano in un certo anno: i contratti)

Di cassa

(indica-per le spese- l'uscita–effettiva: i pagamenti). Cost: "legge di approvazione del bilancio preventivo annuale"–Art.81

Le fasi del Bilancio dello Stato

Preparazione del Bilancio (anno t-1): riguarda la formulazione da parte del Governo dei progetti di bilancio e della legge di stabilità (entro il 15 ottobre anno t-1) e la discussione ed approvazione da parte del Parlamento (entro il 31 dicembre anno t-1).

Gestione del Bilancio (anno t): riguarda la realizzazione e l'erogazione delle entrate e delle uscite. È prevista una fase di assestamento (entro il 30 giugno anno t) per tenere conto delle modifiche intercorse.

Rendicontazione (anno t+1): riguarda la definitiva fissazione dei risultati dell'esercizio finanziario; il rendiconto consultivo è parificato dalla Corte dei Conti (a giugno dell'anno t+1) e presentato al Parlamento per l'approvazione (entro il 30 giugno anno t+1).

Articolo 81, 3° comma Cost–

Formalità della legge di bilancio

  • Non deve contenere precetti giuridici, che sono propri delle leggi sostanziali di spesa (delle leggi ordinarie e della legge di stabilità);
  • In sede di approvazione di bilancio, è preclusa ogni manovra di aggiustamento dei conti pubblici.

Questo vincolo è stato superato nel 1978 (con la legge n°468) con l'istituzione della Legge finanziaria, oggi sostituita dalla Legge di stabilità (legge 196/2009). Con tale legge, il Governo stabilisce tutte le nuove entrate e spese che prevede incassare ed effettuare nell'anno successivo. La legge di stabilità viene approvata antecedentemente alla Legge di bilancio; si utilizzava per prevedere le nuove entrate e uscite dell'anno successivo e approvata successivamente dal Governo mediante la presentazione della Legge di bilancio.

Influsso del diritto UE sul Bilancio (forme e contenuti)

Patto di Stabilità e Crescita (PSC): prevede che la

Commissione e gli Stati devono esercitare una sorveglianza attenta sugli squilibri macroeconomici eccessivi. Il cosiddetto "Fiscal compact" (o patto di bilancio). Adozione del "semestre europeo" (settembre 2010). Patto Euro-plus (marzo 2011), con il quale gli Stati membri si sono impegnati a recepire nei propri ordinamenti le regole di bilancio definite nel PSC. Le modifiche introdotte nel 2011 con il "six pack" al PSC, di cui sono state rafforzate sia la parte preventiva che quella correttiva. Il "six pack" afferma che: - i paesi con un rapporto debito/PIL superiore al 60% sono tenuti a ridurre progressivamente la parte eccedente di 1/20 l'anno. La Commissione può avviare una procedura d'infrazione se il ritmo di riduzione del debito non viene rispettato. Introduzione di nuove disposizioni sui quadri di bilancio nazionali e sulla sorveglianza degli squilibri macroeconomici eccessivi. Coordinamento della

programmazione nazionale con il “semestre europeo”

Il semestre si apre in gennaio con la presentazione, da parte della Commissione, dell’Analisi annuale della crescita, che definisce le priorità per l’UE in termini di riforme economiche e risanamento di bilancio. Queste priorità vengono poi messe in discussione e avallate a marzo dal Consiglio Europeo di Primavera.

In aprile, gli Stati membri presentano alla Commissione e ai loro pari i “Programmi nazionali di riforma” e i “Programmi di stabilità o di convergenza”.

Su questi programmi, la Commissione emette poi raccomandazioni, che vengono avallate dal Consiglio Europeo di giugno e adottate formalmente dal Consiglio dell’UE a luglio.

Gli Stati membri tengono conto di questi orientamenti nel redigere i “bilanci nazionali”, che sono poi discussi in seno ai Parlamenti nazionali secondo le norme vigenti nella seconda metà dell’anno.

Metodo

  • Documento di Economia e Finanza (DEF): da presentare alle Camere entro il 10 aprile di ogni anno, per le conseguenti deliberazioni parlamentari.
  • Nota di aggiornamento del DEF: da presentare alle Camere entro il 20 settembre di ogni anno, per le conseguenti deliberazioni parlamentari.
  • Disegno di Legge di stabilità: da presentare entro il 15 ottobre di ogni anno.
  • Disegno di Legge del Bilancio dello Stato: da presentare entro il 15 ottobre di ogni anno.
  • Disegno di Legge di Assestamento: da presentare alle Camere entro il 30 giugno di ogni anno.
  • Eventuali disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica: da presentare alle Camere entro il mese di gennaio di ogni anno.
  • Specifici strumenti di programmazione delle amministrazioni pubbliche diversi dallo Stato.

Dalla legge Finanziaria alla legge di Stabilità, secondo l'art. 81.

3° comma, il Bilancio pubblico non può sostituire nuovi tributi, ma si limita a "fotografare" le entrate e le spese pubbliche (bilancio preventivo annuale a legislazione vigente). Per questa ragione era necessario uno strumento per realizzare la manovra di finanza pubblica da affiancare al Bilancio dello Stato. Un nuovo strumento, denominato Legge Finanziaria, fu previsto per la prima volta con la legge 468/1978. La Legge Finanziaria, nel tempo, ha mostrato però diversi punti critici: - tale legge segue, rispetto alle normali leggi di spesa, un binario preferenziale in Parlamento ("sessione di bilancio"); essa deve essere approvata, infatti, entro il 31 dicembre dal Parlamento. Questo aspetto ha provocato nel passato veri e propri assalti alla diligenza; per risolvere il problema sono state attuate diverse soluzioni prima di approdare alla legge 208/1999, la quale ha risolto solamente in parte l'aspetto critico. - altro punto critico è rappresentato dalla complessità della Legge Finanziaria stessa, che spesso risulta difficile da comprendere e interpretare. - infine, la Legge Finanziaria è spesso soggetta a modifiche e integrazioni durante il suo iter di approvazione, rendendo difficile la sua stabilità e prevedibilità.critico riguarda la separazione del momento in cui si decidono gli obiettivi aggregati della manovra e quello dell'individuazione degli strumenti per realizzarla. Nei primi 10 anni di applicazione della LF, i due momenti coincidevano (nella LF con la sessione di Bilancio); il problema fu risolto dalla legge 362/1988, la quale ha previsto la sessione anticipata del Bilancio con la presentazione del DPEF-Documento Programmatico di Economia e Finanza- oggi chiamato DEF (entro il 30 giugno), separando i due momenti. L'evoluzione della Legge Finanziaria fase (legge 468/1978 FINANZIARIA "OMNIBUS"): la finanziaria definisce tutti gli interventi di finanza pubblica. Ciò determinò un sovraccarico di istanze particolari ("assalto alla diligenza"). 4 fase (legge 362/1988 FINANZIARIA "SNELLA"): la finanziaria si limita alla regolamentazione delle aliquote fiscali e al finanziamento di leggi già esistenti. Ciò

determinò un'eccessiva frantumazione della manovra finanziaria.

fase (legge 208/1999 FINANZIARIA "ROBUSTA"): la finanziaria ritorna a Terza contenere anche norme sostanziali di entrata e di spesa; ciò però determina il permanere dei problemi delle istanze particolari e la finanziaria è spesso "blindata".

fase (legge 196/2009): dal primo gennaio del 2010, la Legge Finanziaria è stata sostituita dalla Legge di Stabilità. Allo scopo di rendere più snello il nuovo strumento, il legislatore ha stabilito espressamente che sono escluse dal suo contenuto le norme per lo sviluppo- che troveranno collocazione in appositi disegni di legge collegati- e le norme a carattere ordinamentale ed organizzatorio. Sono escluse, altresì, le norme di delega e gli interventi di natura localistica o microsettoriale. Alla legge di Stabilità è demandata la definizione annuale "del quadro di riferimento

Formattazione del testo

finanziario per il periodo compreso nel bilancio pluriennale”; essa peril medesimo periodo è lo strumento attraverso il quale sono regolate annualmentele grandezze previste dalla legislazione vigente per adeguare gli effetti finanziariagli obiettivi (art.11, 2° comma, legge 196/2009).

Contenuti della Legge di Stabilità

Tra i contenuti specifici della LS, tra le più importanti, ricordiamo:

  1. il livello massimo del ricorso al mercato finanziario e il saldo netto da finanziarein termini di competenza;
  2. le variazioni delle aliquote, delle detrazioni e degli scaglioni; le altre misure cheincidono sulla determinazione della prestazione; afferenti a imposte dirette eindirette, tasse, canoni, tariffe e contributi;
  3. l’importo complessivo massimo destinato, in ci
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
18 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiarina830 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di Diritto Pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Milazzo Pietro.