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LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE

Riunione = preordinata compresenza di più persone in uno stesso luogo

Associazione = legame stabile che unisce ed organizza più persone in vista di uno scopo comune

Art. 18 "i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale" (associazioni per delinquere = associazioni per fini vietati ai singoli dalla legge penale) sono proibite "le associazioni segrete e quelle che perseguono scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare".

I magistrati non possono far parte di nessuna loggia perché ciò contrasterebbe con i loro doveri di imparzialità e indipendenza.

10. I partiti politici Art. 49 "tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale" la Costituzione implica che la politica nazionale venga

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determinata con metodo democratico.I partiti politici vivono, nell'ordinamento giuridico statale, come associazioni di diritto privato(con finalità politiche). Essi non hanno personalità giuridica (e nessun partito l'ha mai richiesta).Anche se sono concepiti come associazioni di diritto privato, essi operano più sul piano del pubblico che del privato (es: se un partito si dissocia dalla maggioranza, il Governo si scioglie)ci sono stretti collegamenti tra l'azione dei partiti e l'azione delle pubbliche istituzioni vere e proprie tuttavia il partito è un fenomeno non direttamente pubblico.Alcune categorie di pubblici funzionari devono restare imparziali ed incontrano delle limitazioni, poste dalla legge, all'iscrizione a partiti; queste figure sono: magistrati, militari di carriera in servizio, funzionari e agenti di polizia, diplomatici e consolari all'estero.Inoltre la 12° delle "Disposizioni transitorie e

Il termine "finali" vieta "la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista" ed è la rottura col precedente regime anche dal punto di vista dell'organizzazione politica.

La Costituzione non prevede finanziamenti statali ai partiti ma non vieta ciò: la legge 2/5/1974 introduce due forme di finanziamento pubblico:

  • Assegna un contributo ai partiti in relazione alle spese elettorali
  • Assegna un contributo ai gruppi parlamentari in proporzione alla loro dimensione

Questa legge aveva come obiettivo l'eliminazione dei finanziamenti occulti.

Il referendum giugno 1978 si rende più equo il sistema dei finanziamenti.

Tuttavia la corruzione e i finanziamenti illegali continuano scandali referendum 18/4/1993 abrogazione del finanziamento alle attività istituzionali dei partiti (lasciano solo il contributo alle spese elettorali).

Così la legge obbliga i partiti a presentare il loro bilancio (anche per conoscere

eventuali finanziamenti esteri).

Storia dei partiti:

Per 40 anni (dopo la Costituzione) il maggior partito è stato la Democrazia cristiana, di ispirazione cattolica, che ebbe la maggioranza di governo dal 1946 in poi.

Il secondo partito era il Partito comunista (formatosi nel 1921 dalla scissione con quello socialista), di ispirazione marxista e collegato all'Unione Sovietica fino agli anni '60.

Il terzo era il Partito socialista, formazione moderata di sinistra.

I partiti minori erano: Partito repubblicano, Partito liberale, Partito Socialdemocratico alleati DC - Movimento sociale, Democrazia proletaria, Partito Sardo d'azione estrema dx e opposizione - Dalla fine degli anni '80 c'è la crisi dei socialisti e una serie di processi innovativi (partiti ambientalisti Verdi). Partito comunista diventa Partito democratico della sinistra (PDS), poi Democratici di sinistra (DS) da cui si divide Rifondazione Comunista. Al Nord ottengono successo le

“leghe” regionali: la Lega lombarda e la Liga veneta unificate nella Lega Nord propone una forma statale federale e la creazione dello Stato del Nord (Padania)La DC diventa Partito Popolare e il Movimento sociale diventa Alleanza nazionale.Dalla fine del ’93 c’è la crescita di una nuova formazione chiamata Forza Italia, nata dall’iniziativa dell’imprenditore Berlusconi ottiene più voti nelle elezioni del 1994. Il numero dei partiti è aumentato questo perché si mantiene la quota proporzionale e perché si creano alleanze tra partiti (che comunque restano distinti tra loro). Il sistema elettorale prevalentemente maggioritario provoca un bipolarismo i partiti si uniscono in alleanze elettorali e programmatiche fondate sulla contrapposizione tra coalizione di centro-destra e di centro-sinistra.

11. Le libertà sindacali Art. 39 “l’organizzazione sindacale è libera”

La libertà di costituire sindacati. SINDACATO = organizzazione di tipo associativo composta di lavoratori (o datori di lavoro) avente per scopo la tutela degli interessi della categoria. I sindacati sono stati previsti in Italia per evitare il sistema corporativo fascista: le corporazioni comportavano l'inquadramento obbligatorio dei lavoratori in enti pubblici (col fine di perseguire l'interesse della Nazione). I sindacati mantengono una posizione del tutto libera di fronte allo Stato e, sul piano giuridico, sono delle semplici associazioni di diritto privato. La stipulazione di contratti collettivi di lavoro resta una delle principali ragion d'essere dei sindacati. Questi contratti non sono vincolanti (se non per gli iscritti) e sono la disciplina contrattuale che i datori di lavoro stipulano con i dipendenti. La libertà di organizzazione sindacale trova pieno riconoscimento nel pubblico impiego. Accanto alla libertà di organizzazione, c'è il

Il diritto di sciopero è la sospensione collettiva delle prestazioni di lavoro, temporanea e finalizzata alla tutela di un interesse collettivo dei lavoratori.

Un diritto soggettivo è lo sciopero economico (fatto per ottenere miglioramenti delle condizioni di vita dei lavoratori), mentre non è un diritto lo sciopero politico (per far prevalere un indirizzo politico su un altro).

Art. 40 "il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano" anche il diritto di sciopero incontra dei limiti.

La legge 12/6/1990 contiene le "Norme sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali" salvaguarda i diritti fondamentali e costituzionali della persona, anche di fronte al diritto di sciopero.

Il diritto di sciopero si esercita entro certi limiti deve essere comunque garantita l'erogazione delle prestazioni indispensabili per assicurare il godimento del diritto alla vita, alla salute, alla libertà.

alla sicurezza, all'istruzione, alla previdenza, all'assistenza, alla libertà di circolazione e di comunicazione.

Il limite procedurale fondamentale è l'obbligo di preavviso con anticipo di minimo 10 giorni.

Per attuare la legge c'è l'autorità detta Commissione di garanzia essa deve giudicare l'adeguatezza delle prestazioni assicurate in caso di sciopero e il comportamento degli scioperanti.

Legge 20/5/1970 detta le norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori (profilo individuale) e quelle sulla tutela della libertà sindacale nei luoghi di lavoro (collettivo).

Statuto dei lavoratori protegge l'azione sindacale il datore di lavoro con comportamenti antisindacali è punito con sanzioni penali.

Legge 11/8/1977 introduce norme per le controversie in materia di lavoro.

12. Le libertà e gli stranieri

I diritti e le libertà fondamentali descritti dalla

Costituzione sono riconosciuti all'uomo in quanto persona umana, a prescindere dall'appartenenza alla comunità nazionale.

Ai cittadini la Costituzione assicura determinate situazioni:

  • hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge (art. 3)
  • godono del diritto al lavoro (art. 4)
  • possono circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale (art. 16)
  • hanno diritto di riunirsi (art. 17), di associarsi liberamente (art. 18) anche in partiti (art. 49)
  • possono rivolgere petizioni alle Camere (art. 50)
  • possono accedere agli uffici pubblici (art. 51)
  • possono essere eletti (art. 48)

Comunque i cittadini hanno il dovere di difendere la Patria (art. 52) e di essere fedeli alla Repubblica (art. 54).

Per gli STRANIERI art. 10 "la condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali". Inoltre "lo straniero, al quale sia impedito

Nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Poi "non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici".

Comunque lo straniero non ha diritto ad entrare e soggiornare in Italia, non può esercitare i diritti politici e accedere agli uffici pubblici.

Diverso è per i cittadini dell'Unione Europea:

Art. 18 (Tratt CE) "ogni cittadino dell'UE ha diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri".

Inoltre ogni cittadino dell'UE residente in uno Stato membro di cui non è cittadino "ha diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni degli altri cittadini" (art. 19) ed ha diritto a votare ed essere votato nelle elezioni per il Parlamento europeo.

CAPITOLO 13

PRINCIPI FONDAMENTALI DELL'ORGANIZZAZIONE PUBBLICA

  1. Persona giuridica, organi e uffici

Le persone giuridiche sia pubbliche che private hanno capacità giuridica e capacità d'agire, esse però possono agire solo attraverso una persona fisica che opera per loro. Questo agire in nome e per conto di un altro (separazione tra colui che opera e colui per il quale devono prodursi le conseguenze giuridiche dell'azione) è simile alla rappresentanza. Tuttavia, la persona giuridica è un'organizzazione ed essa non opera attraverso estranei ma attraverso l'organizzazione stessa, attraverso parti di essa. Colui che opera per la persona giuridica non è un rappresentante ma il titolare di un ORGANO (una parte della stessa persona giuridica), di un suo "ufficio" che ha come compito quello di esercitare i poteri giuridici.

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A.A. 2012-2013
67 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Leondini Gabriele.