Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 57
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 1 Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Leondini Gabriele, libro consigliato Lineamenti di diritto pubblico , Giandomenico Falcon Pag. 56
1 su 57
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E IL DIRITTO DELL’AMMINISTRAZIONE

24.

Lo Stato, accanto alla funzione normativa e quella giurisdizionale, esercita la funzione

amministrativa, che ha per scopo ed oggetto il soddisfacimento in concreto dei pubblici

interessi della comunità.

La funzione amministrativa è affidata alla pubblica amministrazione, ossia quell’insieme

di enti, organi e apparati ai quali è affidato lo svolgimento della funzione amministrativa.

Tutte le autorità amministrative operanti in Italia appartengono allo Stato italiano. Una

parte importante di funzioni amministrative è divisa tra:

- Enti territoriali: organizzazioni che rappresentano ed esprimono la comunità

stanziata in una determinata porzione del complessivo territorio statale. Si tratta

delle Regioni, Province e Comuni

- Enti pubblici: enti collegati allo Stato ma dotati di personalità giuridica.

- Vi sono poi autorità amministrative indipendenti: autorità che operano al di fuori

di ogni collegamento e responsabilità politica verso gli organi del potere esecutivo

(es. Autorità nazionale anticorruzione). Operano secondo criteri il più possibile

oggettivi, in modo del tutto svincolato da ogni indirizzo politico. Non si tratta però di

organi giurisdizionali.

L’attività amministrativa si divide in:

a) Amministrazione per atti: gli interessi pubblici affidati all’amministrazione richiedono

di essere protetti mediante manifestazioni di volontà, rivolte a produrre determinati

effetti giuridici

b) Amministrazione per servizi: in questo caso i risultati ai quali l’amministrazione

tende richiedono la predisposizione e la gestione di servizi o il compimento di

opere.

La pubblica amministrazione deve preoccuparsi di individuare sinteticamente gli obiettivi

da raggiungere, di programmare il modo migliore per conseguire gli obiettivi proposti,

verificare i risultati raggiunti.

Il diritto della pubblica amministrazione

La pubblica

amministrazione negli atti

di natura non autoritativa

agisce secondo le regole

del diritto privato; negli atti

autoritativi agisce

secondo le regole del

diritto amministrativo

Ricordiamo che anche in campo amministrativo l’appartenenza dell’Italia all’UE comporta

fenomeni particolari.

L’AMMINISTRAZIONE STATALE

25.

Le strutture fondamentali dell’organizzazione statale sono costituite dal Governo, capo

dell’esecutivo, del quale è parte integrante la pubblica amministrazione in particolar

modo dal Consiglio dei ministri, che ha carattere generale di alta amministrazione.

Infatti, ha propria responsabilità nel tracciare gli indirizzi e le direttive per l’azione

amministrativa dei ministri.

- Delibera delle nomine di competenza statale per la presidenza di enti o aziende

nazionali

- Fa richiesta con riserva degli atti da parte della Corte dei conti

- Ha poteri statali significativi relativi alle regioni, come lo scioglimento del Consiglio

regionale

- Ha un suo Presidente

- Il presidente è affiancato dal Segretariato generale, che dura tanto quanto il

governo

- Organi importanti consultivi e di controllo dell’attività del Governo sono: l’Avvocatura

di Stato, il Consiglio di Stato, la Corte dei conti, l’ISTAT

I ministeri in generale

La pubblica amministrazione statale si articola fondamentalmente per ministeri. i

ministeri sono organizzazioni complesse di uffici, personale e mezzi, unificate da una

relativa omogeneità dei settori di intervento e dei compiti affidati a ciascuno di essi,

dall’unità della gestione del personale dipendente e dal far capo ad un comune organo di

vertice, il ministro.

I ministeri non hanno propria personalità giuridica: non sono enti pubblici ma parti

dell’amministrazione statale in senso stretto. In totale in Italia vi sono 13 ministeri,

accumunati tutti da un modello organizzativo comune.

Ovviamente l’organo più importante del ministero è il ministro ma esso è coadiuvato da

molteplici dirigenti, i quali si occupano della gestione finanziaria, tecnica e amministrativa,

compresa l’assunzione degli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno.

I dirigenti attuano i programmi definiti dal Ministro (tra Ministro e dirigenti più che un

rapporto gerarchico vi è un rapporto di direzione), adottano provvedimenti amministrativi,

provvedono alla spesa e alla gestione del personale, organizzano gli uffici.

I provvedimenti da loro presi sono definitivi ma il Ministro può annullarli se privi di

legittimità.

Alla funzione di dirigente si collega una tipica responsabilità dirigenziale, consistente nella

capacità di raggiungere i risultati prefissati.

Gli incarichi dirigenziali sono conferiti di regola a tempo determinato.

Importanti sono anche le Agenzie. Si tratta di strutture chiamate a svolgere attività-tecnico

operativa di interesse nazionale, al servizio delle amministrazioni pubbliche, anche

regionali e locali.

- Hanno piena autonomia solo nei limiti stabiliti dalla legge

- Sono dotate di personalità giuridica solo se la legge lo prevede

- Sono sottoposte al controllo della Corte dei conti

- Sono gestite da un direttore generale

I ministeri hanno sede nella Capitale ma vi sono articolazioni periferiche in tutto il territorio.

Sono raggruppati per ambito: 

a) Ministeri d’ordine: in cui lo Stato appare come detentore della forza Interno,

Difesa, Giustizia, Affari esteri 

b) Ministeri finanziari ed economici Economia e finanze, Sviluppo economico,

Politiche agricole alimentari e forestali

c) Ministeri preposti alla conservazione di beni e all’erogazione di servizi

pubblici infrastrutture e mobilità sostenibili, transizione ecologica, Lavoro e

politiche sociali, Istruzione, Università e ricerca, Cultura, Turismo, Salute

Il Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato è definito come “organo di consulenza giuridico-amministrativa e di

tutela della giustizia nell’amministrazione” sono due funzioni: attività consultiva

nell’attività amministrativa e funzione giurisdizionale.

L’attività consultiva si traduce nella formulazione di pareri da parte di una delle sezioni

consultive. La ripartizione dei compiti avviene per materia. I pareri possono essere chiesti

dal Governo, dai singoli ministri e dalle Regioni. Il parere deve essere obbligatoriamente

sentito sui regolamenti, sulla decisione del ricorso straordinario al Presidente della

Repubblica. Il parere sul ricorso straordinario è vincolante e il Ministro non se ne può

discostare.

Sono consiglieri:

- Alcuni consiglieri dei Tribunali amministrativi regionali

- Alcuni soggetti determinati, tramite pubblico concorso

La Corte dei conti

a) Esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo: se l’atto del

Governo non supera questa fase di controllo esso è privo di effetto. Se il controllo è

positivo viene apposto un visto e l’atto viene registrato. Quando la corte dichiara

illegittimo un atto, il Ministro può promuovere una deliberazione con la quale il

Consiglio dei ministri chiede la registrazione con riserva. In questo caso il

Governo assume la responsabilità politica dell’atto. Vi sono però atti per i quali non

si può chiedere la registrazione con riserva.

b) Esercita il controllo successivo sul rendiconto annuale dello Stato

La Corte esprime una valutazione generale sull’operato dell’amministrazione e può

suggerire di modificare la legge e i regolamenti che ne guidano l’azione (giudizio di

parificazione)

c) Esercita il controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in

via ordinaria: ha per oggetto la legittimità degli atti e la regolarità della gestione. Per

alcuni di tali enti la Corte acquisisce diretta conoscenza della gestione attraverso

l’intervento di un magistrato alle sedute degli organi di amministrazione. Altri enti

sono invece tenuti ad inviare gli atti fondamentali, salva la facoltà della Corte di

richiedere ulteriori atti ed informazioni.

Ha giurisdizione in materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge. È

il giudice sulla responsabilità dei funzionari per i danni arrecati alla stessa

amministrazione

LE AUTONOMIE TERRITORIALI E GLI ALTRI ENTI PUBBLICI

26.

(TITOLO V DELLA COSTITUZIONE)

L’art. 5 della Costituzione dichiara che la Repubblica è una e indivisibile e “riconosce e

promuove le autonomie locali, attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio

decentramento amministrativo e adegua i principi e i metodi della sua legislazione alle

esigenze dell’autonomia e del decentramento”.

 I criteri base dell’organizzazione istituzionale italiana sono l’autonomia (criterio

fondamentale dei rapporti tra le comunità territoriali) e il decentramento (criterio interno

dell’organizzazione statale), che consiste nell’attribuire i compiti amministrativi ad organi

periferici piuttosto che statali.

La Repubblica si articola in Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, enti autonomi

dotati di propri statuti, poteri e funzioni. L’ordinamento complessivo è formato da comunità

territoriali la territorialità indica che coloro che risiedono in quel territorio vi

appartengono e chiunque si trovi in quel territorio è soggetto ai poteri attribuiti all’ente.

Questi enti sono, inoltre, rappresentativi, ossia sono organizzati in modo tale da

rappresentare la collettività territoriale che sono chiamati ad amministrare.

L’attività normativa delle Regioni e degli enti locali ha ad oggetto l’organizzazione e la

gestione dei pubblici servizi e la definizione e disciplina dei pubblici poteri a disposizione

delle autorità amministrative regionali e locali.

L’attività amministrativa è data con preferenza ai Comuni ma è consentita una diversa

attribuzione quando le funzioni devono essere svolte unitariamente ad un diverso livello di

amministrazione. Nel determinare la titolarità delle funzioni amministrative i legislatori

devono seguire i principi della sussidiarietà, della differenziazione e dell’adeguatezza.

LE REGIONI

Di regioni si inizia a parlare in Italia poco dopo l’unità ma il progetto trovò l’opposizione di

coloro che temevano di dividere nuovamente l’Italia appena unita. L’idea viene ripresa

dopo il fascismo e gli eventi della Seconda guerra mondiale, al momento di elaborare una

nuova Costituzione.

Gli organi regionali

Ogni regione ha tre fondamentali organi:

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
57 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher virgitorritz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Leondini Gabriele.