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Diritto pubblico La sovranità popolare

ordinamento conosce alcune norme di carattere generale che disciplinano l’essenziale forma

Il nostro

di esercizio della sovranità che è il voto (art. 48).

a. Sono elettori tutti i cittadini che hanno la maggiore età

Si ha l’identificazione tra cittadinanza ed elettorato. C’è chi sostiene una tesi minoritaria che l’art. 48

si limiterebbe a garantire con norma costituzionale il diritto di voto ai cittadini, senza che ciò ne

impedisca l’estensione, con legge ordinaria, a coloro che cittadini non sono. Già ora, per le elezioni

comunali, in attuazione del diritto Ue, la legge estende l’elettorato attivo e l’elettorato passivo a tutti

i cittadini non italiani dell’Unione europea

b. Specifiche limitazioni al diritto di voto possono essere previste, ma solo dalla legge, per chi

non ha la capacità di agire, o come pena accessoria in caso di sentenza penale definitiva

Non godono di elettorato attivo (e di conseguenza passivo) coloro che sono sottoposti a misure di

prevenzione; coloro che sono sottoposti alle misure di sicurezza previste dal codice penale, detentive

e non; coloro che sono stati condannati all’interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici

Il voto è circondato da una serie di garanzie ed è definito “dovere civico”

c.

La Costituzione vuole che il voto sia personale (espresso da ciascun cittadino di persona); uguale

(non è legittimo il voto plurio o multiplo, cioè l’attribuzione a specifiche categorie di cittadini di più

voti); libero (esente da qualsiasi forma di costrizione, perciò protetto dalla legge, anche nel senso che

deve essere garantita la libera formazione delle opinioni degli elettori); segreto. L’esercizio del voto

come dovere civico è il frutto del compromesso che permise di superare una delle contese più aspre

che caratterizzarono il dibattito sulla legislazione elettorale in periodo costituente. Il contrasto tra chi

concepiva il voto come un diritto dell’individuo; chi come una funzione, quindi un potere che si deve

dunque un dovere. La formula “dovere civico” fu

esercitare in quanto membri della collettività,

introdotta quale invito al legislatore ordinario a provvedere, senza che ciò però costituisse un vincolo

giuridico.

L’esercizio del diritto di voto di chi riesede all’estero è disciplinato in forme

d. speciali

L’unica soluzione è apparsa il voto per corrispondenza, anche se con tutte le possibili garanzie non

può assicurare interamente la personalità del suffragio.

Per quanto l’ordinamento costituzioanle italiano preveda forme di decisione popolare diretta, la nostra

resta una democrazia prevalentemente rappresentativa. Il fatto che sovrano sia considerato il popolo

comporta che, a tutti i livelli di governo in cui le scelte di natura politica devono essere compiute, la

parte del popolo cui l’ordinamento riconosce la capacità di partecipare alle decisioni collettive (corpo

elettorale) lo può fare, oltre che in forma diretta, anche e soprattutto attraverso la selezione di propri

rappresentanti, che eserciteranno, legittimati dall’investitura popolare che hanno ricevuto, le funzioni

che l’ordinamento attribuisce all’organo di cui sono chiamati a essere componenti. Si notri che

dall’elezione.

potrebbero esistere modalità di scelta diversa

Nel nostro ordinamento il corpo elettorale elegge: i membri del Parlamento europeo; i deputati e i

senatori; i presidenti delle regioni e i consiglieri regionali; i sindaci e i consiglieri comunali; i

consiglieri circoscrizionali nei comuni in cui siano previste le circoscrizioni.

Il fenomeno referendario segna letteralmente la storia costituzionale e politica italiana per tre decenni.

Dal 1995 però molti falliscono, non raggiungendo il quorum. Ecco alcuni degli aspetti più

propriamente giuridici emersi attraverso una prassi così ricca:

disputa ricorrente intorno all’ammissibilità delle richieste referendarie che ha inevitabilmente

-)la

trascinato la Corte costituzionale al centro di accese polemiche politiche

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
3 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mongo95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Strazzari Davide.