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GIUSTIZIA COSTITUZIONALE
Definizione: Per giustizia costituzionale s'intende un sistema di controllo giurisdizionale del
rispetto della Costituzione; essa è la principale garanzia della rigidità della
Costituzione
Modello ITA Il modello italiano di giustizia costituzionale è prevalentemente orientano al fatto che è
svolto da un unico organo (Corte Cost.), che i cittadini non possono ricorrere
direttamente alla Corte Costituzionale, può essere nominata solo da un giudice, e infine
perchè il giudizio investe leggi già in vigore.
Inoltre esiste: 1- un sindacato preventivo: che si svolgeva sulle leggi regionali
(impugnate dal Governo a seguito di riapprovazione della legge precedentemente
rinviata) esistono invece per i regolamenti amministratitivi governativi/ministeriali (che
devono essere sottoposti al controllo della Corte dei conti);
2- il sindacato diffuso: si attiva nel caso in cui non funziona la Corte costituzionale
3- Il giudizio in via diretta: è previsto in Costituzione, ma è uno strumento riservato allo
Stato, quando impugna la legge regionale, e alla Regione quando impugna la legge
dello Stato o di un'altra regione
Corte Cost. L'Art. 134 della Cost. elenca le funzioni riservate alla Corte costituzionale.
La Corte Cost. è competente a giudicare: 1- sulle controversie relative alla leggitimità
costituzionale delle leggi e degli atti con forza di legge, di Stato e Regioni, L'art 137.1
pone una riserva di legge costituzionale per stabilire (condizione,forme e termini di
proponibilità dei giudizi di leggitimità costituzionale; 2- sui conflitti di attribuizione tra i
poteri dello Stato, 3- conflitti di attribuizione tra Stato e Regioni, 4- sulle accuse contro
il P.D.R. a norma della Costituzione (alto tradimento, attentato alla costituzione),
5- Giudizio di ammissibilità del referendum.
Composizione I componenti della Corte costituzione devono essere scelti fra: magistrati anche a
riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria e amministrativa, professori ordinari di
università in materie giuridiche e gli avvocati dopo 20 anni di esercizio (Art. 135.3)
In Italia vengono eletti: 5 dal Parlamento in seduta comune, la loro elezione procede
per scrutinio segreto e con la maggioranza dei 2/3 dei componenti dell'assemblea,dopo
il terzo scrutinio basta la maggioranza dei 3/5 dei componenti (567); 5 sono nominati
dal P.D.R., ciò viene controfirmato dal Presidente del Consiglio dei ministri questo è un
semplice controllo esterno. 5 sono nominati dalle supreme magistrature ordinarie e
amministrativa (3 eletti dai magistrati di Cassazione, 1 Consiglio di Stato e 1 Corte dei
Conti). In Italia i giudici durano in carica 9 anni e il loro mandato non è rinnovabile
inoltre vi è un regime di incompatibilità delle cariche politiche elettive
(membro del Parlamento o dei Consigli Regionali) ma anche professionali
(se sono magistrati o professori universitari, vengono collocati fuori ruolo per tutto il
periodo in cui durano in carica); Inoltre durante il loro mandato i giudici della Corte
costituzionale non possono svolgere attività inerenti ad una associazione o partito
politico).
Status giudice I giudici hanno: 1-immunità e improcedibilità: I giudici della Corte cost. non possono
Costituzionale essere perseguiti per le opinioni espresse e i voti dati nell'esercizio delle loro funzioni,
finché durano in carica i giudici godono dell'insindacabilitá:non sottoposto a controllo
ed immunitá penale: il giudice non può essere sottoposto a misure restrittive della
libertà personale. 2- inamovibilità: i giudici della Corte costituzionale non possono
essere rimossi ne sospesi dal loro ufficio se non con una deliberazione della stessa
Corte a maggioranza dei 2/3 dei presenti, e solo per sopravvenute incapacità
fisica/civile o per gravi mancanze nell'esercizio delle loro funzioni; il giudice decade
dalla carica se non esercita per 6 mesi le sue funzioni. 3-convalida delle nomine:
4- trattamento economico: i giudici della Corte hanno un trattamento economico che
non può essere inferiore a quello del magistrato ordinario.
5- autonomia finanziaria e normativa: la Corte amministra un proprio bilancio, il cui
ammontare è fissato dal bilancio dello Stato
6-autodichia: capacità attraverso un organismo giurisdizionale interno di risolvere le
controversie nate con i propri dipendenti
Funzionamento Il rinnovo della composizione della Corte è graduale: i giudici non finiscono il proprio
mandato tutti insieme, ma uno alla volta; i giudici alla scadenza del proprio mandato
"cessano della carica e dall'esercizio delle funzioni" e con ciò non è possibile
applicare la prorogatio, per i soli giudizi d'accusa è previsto il regime di prorogatio
Il Presidente della è un giudice della Corte, eletto dalla Corte a scrutinio segreto e
a maggiormaza assoluta (al terzo scrutinio si procede al ballottaggio tra i due giudici
più votati) il suo mandato è triennale ed è rinnovabile.
Le decisioni che la Corte emana sono di 2 tipi: sentenze: "definisce" il giudizio
(cioè l'atto con cui il giudice chiude il processo); ordinanze: è uno strumento che
serve per risolvere le questioni che sorgono nel corso del processo
(La Corte giudica in via definitiva con sentenza; Tutti gli altri provvedimenti di sua
competenza sono adottati con ordinanza)
Controllo di La Corte costituzionale giudica sulle controversie relative alla leggittimità
Costituzionalità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge, di Stato/Regioni
delle leggi 1- vengono sottoposte al controllo costituzionale non solo le leggi formali
ordinarie ma anche le leggi di revisione costituzionale controllando la presenza di
"vizi formali" derivanti dalla violazione delle regole procedurali e dai "vizi materiali"
derivanti dalla violazione dei "limiti" d'interpretazione posti dalla Costituzione.
2- le leggi "anteriori" alla costituzione possono essere impugnate solamente per vizi
materiali e non per vizi formali: ciò significa che non possono essere considerati
incostituzionali atti legislativi con procedure regolari per l'ordinamento del tempo
risultino diverse da quelle previste dalla Costituzione attuale.
3- sono escluse dal controllo di legittimità costituzionale le fonti-fatto
4- la tipologia di atti che deve giudicare la Corte devono essere atti con forza di legge
(Decreti legge, decreti legislativi delegati) sono invece esclusi i regolamenti
dell'esecutivo e quelli amministrativi per questi il giudice che controlla la loro
legittimità è il giudice amministrativo che può annullarlo sia per contrasto con le
leggi/atti con forza di legge e per contrasto "diretto" con la Costituzione.
5- Le leggi regionali sono equiparate alle leggi dello Stato: non esistono atti con forza
di legge regionali; la corte ha negato di poter sindacare i regolamenti interni dei
Consigli regionali poichè estranei alle fonti dell'ordinamento generale.
Parametro di Parametro interposto: designa quelle norme che non hanno un rango costituzionale
Giudizio ma la violazione da parte della leggi comporta un'indiretta violazione di norme cost.
Giudizio è detto giudizio incidentale in quanto la questione di legittimità costituzionale sorge
incidentale nel corso di un procedimento giudiziario (comporta la sospensione del giudizio, e la
remissione della questione di legittimità a costituzionale alla Corte.
La questione di legittimità costituzionale: deve essere sollevata nel corso di un
giudizio e dinnanzi ad una autorità giurisdizionale: cioè la deve sollevare un giudice
d'ufficio o su richiesta delle parti e formulare l'atto introduttivo in presenza di 2 requisit
che la questione sia rilevante e che non sia manifestamente infondata; Qualora il
giudice ritiene che questi 2 requisiti sussitano, emtette un'ordinanza di rinvio
motivata che introduce il giudizio costituzionale e sospende il giudizio principale
Giudizio in via Il giudizio in via principale può essere proposto con ricorso da parte dello Stato
principale contro le leggi regionali o da parte della Regione contro le leggi statali o di altre
Regioni
Tipologie di Le decisioni della Corte nei giudizi di legittimità possono essere:
decisione della 1- decisioni di inammissibilità: cioè quando mancano i presupposti per procedere
Corte ad un giudizio di merito, ciò accade:a) quanto mancano i requisiti soggettivi e
oggettivi (cioè quando la questione è sollevata da un organo non qualificabile come il giudice)
b) quando sia carente l'oggetto del giudizio, (cioè quando l'atto impugnato non rientra
tra quelli indicati "atti aventi forza di legge")
c) quando manchi il requisito di rilevanza
d) quando l'ordinanza di remissione manchi di identificazioni sufficienti per definire la
legittimità; e) quando siano compiuti errori procedurali
f) quando la questione sottoposta alla corte comporti una valutazione di natura politica
(sull'uso del potere discrezionale del Parlamento)
2- sentenze di rigetto: con esse la Corte dichiara "non fondata" la questione
prospettata dall'ordinanza di remissione (la Corte non dichiara non dichiara che la
legge impugnata è legittima,ma si limita a respingere la questione sollevata dal
giudice) essa non ha effetti erga omnes ma agisce inter partes, il suo unico effetto
giuridico è di precludere la riproposizione della stessa questione da parte dello stesso
giudice nello stesso stato e grado dello stesso giudizio. Viene pronunciata con
ordinanza
3-sentenza di accoglimento: con essa la Corte dichiara l'illegittimità costituzionale
della disposizione impugnata, essa opera erga omnes con l'annullamento e viene
pronunciata con sentenza