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STATO DI DIRITTO / STATO LIBERALE STATO LIBERALE DEMOCRATICO / STATO COSTITUZIONALE DI DIRITTO

a

(fine 1700 - 1800) SOCIALE (dopo la 2 Guerra Mondiale)

(1900, Italia 1912 → suffragio universale

maschile)

Conflitto tra borghesia e aristocrazia Introduzione del suffragio universale maschile Principio democratico procedurale non è

(in Italia nel 1912) → sconvolgimento nelle sufficiente a garantire la democrazia →

istituzioni: dallo Stato monoclasse allo Stato problema di introdurre delle istanze anti-

pluriclasse → lo Stato deve mediare tra diversi maggioritarie = elementi che pongano dei limiti

interessi (anche quelli del proletariato), anche alla maggioranza parlamentare data in un

riconoscendo e garantendo la la pluralità di certo momento storico → limite alle legislature

gruppi/interessi/idee/valori che possono → non più principio della “legge può tutto”, ma

confrontarsi nella società ed esprimere la loro bisogna tutelare anche le minoranze non

voce nel Parlamento rappresentate nella maggioranza) → anche alla

funzione legislativa si pongono dei limiti (non

vige più l’equazione legge = diritto)

Introduzione del principio rappresentativo = la Ampliamento quantitativo della base elettorale Al vertice si pone la Costituzione → garanzie

legge è formata dai rappresentanti della Nazione → trasformazione qualitativa: affermazione dei costituzionali (istanze anti-maggioritarie)

ai cui membri essa si applica, e quindi proviene partiti di massa (partecipazione politica di rigidità della costituzione ( è sì

da soggetti che condividono la finalità di tutela milioni di elettori), organi elettivi come modificabile, ma la procedura non deve

delle libertà e del diritto di proprietà (ma limitato confronto/scontro di interessi eterogenei, essere nella piena e sola possibilità della

dalla questione del censo) → Stato monoclasse riconoscimenti di diritti sociali di integrazione maggioranza parlamentare → legge di

→ in Parlamento siedono persone con un unico nello Stato dei gruppi sociali più svantaggiati revisione costituzionale, ma approvata

interesse, ovvero quello della classe borghese (oltre ai diritti di libertà) con una maggioranza ulteriore rispetto a

quella che serve per approvare una legge

ordinaria)

• non più svalutazione della giurisdizione

→ giustizia costituzionale (giudice

particolare che invalida/annulla le leggi )

legata agli eventi che un singolo Paese ha

conosciuto (ad esempio: i regimi

dittatoriali si Germania, Italia,

Portogallo e Spagna)

!!Ma!! in UK/Paesi Bassi prevale ancora l’idea

che il Parlamento prevalga (non c’è giustizia

costituzionale)

• Presidente della Repubblica → no

espressione della maggioranza

Parlamentare e gode del diritto di veto

nell’approvazione delle leggi

• referendum abrogativo → popolo abroga

la legge approvata dalla maggioranza

parlamentare

• pluralità di Regioni

Stato minimo = Stato limitato, titolare solamente Stato sociale → si pone il problema della finalità In molti Paesi si riprese il processo di sviluppo

di quelle funzioni necessarie all’adempimento dello Stato → intervento dello Stato più marcato costituzionale interrotto dalla parentesi dello

della finalità garantistica (lo scopo dello Stato è nella società civile (non più Stato minimo) → Stato autoritario (Italia → Costituzione del 1948)

solo garantire i diritti) → no intervento nella inizia a erogare servizi pubblici → dal diritto vengono garantite non solo le

sfera economica, basso livello di tassazione, “libertà negative” ma anche le diverse

pareggio di bilancio manifestazioni del pluralismo politico, sociale,

religioso, culturale e il ruolo costituzionale dei

diversi partiti politici

Nascita del principio rappresentativo → Stato pluriclasse → non più idea della preferenza Riconoscimento costituzionale dei diritti sociali,

rappresentanza politica (i rappresentanti in della legge, perché deve fare i conti con i diversi prestazioni positive dei poteri pubblici, interventi

Parlamento agiscono senza vincolo di mandato, interessi politici che devono essere mediati e nella società e nell’economia → ridurre le

rappresentano gli interessi della Nazione come convogliati da alcuni soggetti (cercare una sintesi diseguaglianze materiali tra cittadini

entità complessiva = divieto di mandato di questi soggetti per temperare la centralità del

imperativo → parlamentari devono agire liberi Parlamento) → nascita dei partiti di massa =

da mandati vincolanti da parte del rispettivo cinghia di trasmissione tra società civile e

collegio elettorale, agire dalla propria coscienza) Parlamento → cambia la rappresentanza politica:

→ tuttavia il Parlamento agiva per gli interessi il divieto di mandato imperativo viene attenuato

della classe borghese dalla disciplina di partito, cioè i rappresentanti

del partito a livello parlamentare devono agire

Invece nello Stato assoluto il Parlamento veniva conformemente all’ideologia del proprio partito,

convocato dal sovrano e ci andavano i altrimenti vengono espulsi da esso e devono

rappresentati di corporazioni, che su mandato andare in un altro → coagulare i rappresentanti

imperativo, ovvero agivano su interesse della eletti di un partito di massa attorno a scelte

propria corporazione politiche omogenee

Invece nello Stato liberale i partiti erano gruppi

ristretti di persone legate da omogeneità

economica e culturale

La legge può tutto, ma fa gli interessi solo della Maggioranza parlamentare Coesione sociale → compromesso tra classi,

borghesia mercato e Stato: riconosciuti e garantiti

l’economia di mercato e i diritti su cui si fonda,

ma vengono limitati e corretti attraverso

interventi pubblici per ridurre le disuguaglianze

materiali → Stato sociale / Stato del benessere /

Welfare State

Svalutazione del potere esecutivo e del potere Sovrano emarginato → esecutivo transitato nella Solidarietà tra i diversi gruppi sociali e economia

giurisdizionale sfera del rapporto fiduciario data dalla mista (varie forme di intervento pubblico

maggioranza Parlamentare → esecutivo non più nell’economia e nella società)

organo subordinato al Parlamento, ma diventa un

“esecutivo direttivo” = orienta la vita politica

della maggioranza parlamentare

Corpo elettorale limitato legittimava il In UK il passaggio dalle istituzioni liberali a Principio di tolleranza, suffragio universale,

Parlamento, mentre il sovrano legittimava quelle democratiche è avvenuto con governi segretezza e libertà del voto, elezioni periodiche,

l’esecutivo stabili e autorevoli, nel quadro di un sistema pluripartitismo, pluralismo di formazioni sociali

politico tendenzialmente bipartitico e politiche, eguaglianza formale di fronte alla

nell’accettazione del pluralismo politico (i partiti legge, interventi a sostegno dei meno abbienti

contrapposti hanno finito per legittimarsi a per una eguaglianza sostanziale, libertà di

vicenda) pensiero e mezzi di comunicazione

In altri Stati il passaggio si rivelò difficile:

l’avvento della democrazia di massa non era

accompagnato dalla diffusa accettazione dei

valori del pluralismo→ si evidenziarono i limiti

della sola democrazia rappresentativa

(democrazia procedurale, basata sul principio

maggioritario = la decisione che veniva presa

dalla maggioranza dai parlamentari considerata

la più idonea) → il principio maggioritario senza

nessun limite può minacciare i principi base

della democrazia:

- le cariche elettive sono temporanee

- possibile alternanza tra maggioranza e

opposizione

→ rischio di sfociare nella dittatura della

maggioranza (Stato fascista italiano, Stato

nazionalsocialista tedesco, Stato socialista in

Unione Sovietica)

Avvento del fascismo in Italia:

1925: legge → il capo del Governo (Mussolini)

risponde solo al Re e non più al Parlamento, e

nelle sue mani vengono concentrati ingenti poteri

1926: il Parlamento non può più mettere in

discussione gli atti già approvati dal Governo

Lo Statuto Albertino rimane sì in vigore, ma era

una costituzione flessibile e permise l’alterazione

del sistema democratico per via legittima verso

la forma autoritaria

→ debolezza dei principi liberali nel passaggio

da Stato liberale monoclasse a Stato liberal-

democratico

Partiti di massa caratterizzati da una solida Trasformazioni dello Stato di democrazia

struttura organizzativa (burocrazia di partito, pluralista: società post-classista, crisi fiscale,

politica si trasforma in una professione, globalizzazione, integrazione europea

sindacati)

DIRITTO PUBBLICO EUROPEO – LEZIONE 9 (31.10.2017)

Evoluzione dallo stato monoclasse a pluriclasse: “crisi della legge” → determina l’evoluzione verso

il regime autoritario → tuttavia vi è una continuità legittima con il precedente regime liberale, a

causa della costituzione flessibile

Differenza tra costituzioni flessibili e rigide

Costituzioni flessibili Costituzioni rigide

Non prevedono un procedimento particolare per Dispongono, per la modificazione del testo

la loro modificazione, ma consentono che questa costituzionale, un procedimento particolare, più

avvenga attraverso la normale attività legislativa gravoso di quello previsto per la formazione

delle leggi ordinarie

Non è prevedibile una forma di controllo La prevalenza della Costituzione sulla legge

giudiziario della corrispondenza delle leggi alla ordinaria deve essere garantita da un giudice

Costituzione (se la legge dispone diversamente,

è la Costituzione a cedere)

Tipiche del 1800, brevi, concesse dai sovrani Tipiche del ‘900, lunghe → non solo

assoluti → decretare il passaggio della titolarità disciplinano le regole generali dell’esercizio del

del potere dal re al “re in Parlamento” potere pubblico e della produzione della legge,

(procedura di codecisione) → regolavano il ma contengono anche principi

procedimento legislativo e garantivano le libertà

fondamentali (vietare le restrizioni delle libertà !!Ma!! Già la prima Costituzione moderna

non consentite dalla legge) (americana, 1787) è rigida → Stato federale:

patto (foedus) fra Stati sovrani che trasferiscono

la propria sovranità allo Stato federale →

patto/compromesso, garantito da un giudice, che

garantisce che la maggioranza non si impossessi

definitivamente del potere e che non minacci le

minoranze → limitare il potere legislativo e il

potere della maggioranza parlamentare

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A.A. 2017-2018
96 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ellebi98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico europeo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Strazzari Davide.