Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
FORMA DI GOVERNO PRESIDENZIALE
Non c'è rapporto di fiducia tra legislativo ed esecutivo nella forma di governo presidenziale, c’è
dunque un rapporto di tipo dualistico tra Parlamento e Governo, separazione tra loro.
La comprova della mancanze del rapporto di fiducia è che non c’è nemmeno il potere di
scioglimento del Parlamento, non si incrociano.
Il potere esecutivo è monocratico, cioè attribuito dunque ad un solo organo, ossia un Presidente
eletto direttamente dai cittadini non rimovibile, salvo casi speciali, che è titolare dell’indirizzo
politico ossia determina la politica dell’esecutivo. !
90
Nel sistema parlamentare, c’è un Governo che risponde politicamente e giuridicamente davanti al
Parlamento e determina l’indirizzo politico fin tanto che il Parlamento lo segue.
Nelle forme presidenziale il Presidente lo determina, che il Parlamento lo segua o meno.
Tecnicamente la razionalizzazione non si applica alle forme presidenziali perchè sono già separati
e non c’è bisogno di separare nulla ma in concreto i punti di contatto sono molti e sono
disciplinati.
C’è un fenomeno analogo alla razionalizzazione ma non riguarda il rapporto di fiducia (non esiste)
ma riguarda i punti di contatto tra esecutivo e legislativo.
Vantaggi: è un sistema super semplice rispetto al sistema parlamentare. Chiarezza e stabilità,
democrazia rudimentale.
Svantaggi: rischi autocrazia perchè può capitare che il popolo sbagli.
IL PROTOTIPO: GLI USA
Forma di governo presidenziale per eccellenza? gli USA, rimasta costituzionalmente immutata ma
che in via consuetudinaria è cambiata abbastanza.
La Costituzione non dice tutto di come funziona il sistema statunitense perchè essendo un
ordinamento di Common Law, che funziona sulla base di elementi consuetudinari,
giurisprudenziali e convenzionali, tutto il resto è costituito da diritto costituzionale non scritto in
Costituzione.
Gli USA hanno una Costituzione scritta unidocumentale ma non completa, è la più vecchia ancora
in vigore e la rigidità è aumentata con l’aumento del numero degli Stati.
Chi ha costituito e creato la Costituzione degli USA? Gli ex-coloni britannici (WASP), élite delle ex
colonie, che avevano a modello la Costituzione della ex madrepatria (unico riferimento giuridico e
culturale) e quello che hanno fatto tramite la Costituzione è stata una scrittura e un adattamento
alle loro esigenze della forma di governo britannica (razionalizzazione della forma di governo
britannica).
Il monarca è diventato Presidente, la Camera dei Comuni è diventata quella dei Rappresentanti, la
Camera dei Lord è diventata il Senato.
Hanno inventato la forma di governo presidenziale perché al tempo, nell’Inghilterra del ‘700, il
sistema parlamentare era ancora dualistico (corona + governo).
All’inizio l’idea era che il Presidente fosse il monarca britannico e che quindi fosse più un grande
saggio che teneva insieme le diversità del paese, piuttosto che un re dotato di tanti poteri e il
sistema doveva funzionare come un sistema sostanzialmente parlamentare (potere nel
Congresso).
Piano piano, la figura del Presidente è andata assumendo molti poteri, così come nelle forme di
governo parlamentare, e oggi soprattutto dalla seconda metà dell’800 post Guerra Civile, c’è
stata una costante crescita del peso politico e dei poteri/funzioni del Presidente: da
congressional a presidential government, il baricentro si è spostato sul Presidente e dunque
sull’esecutivo.
I Parlamenti hanno funzionato solo quando rappresentativi di mini élite, quando sono diventai
realmente democratici hanno smesso di funzionare. !
91
Quali sono le radici culturali del sistema americano? Common Law, che non aveva bisogno di
troppa razionalizzazione normativa/leggi scritte e l’idea del diritto naturale in un senso più ampio
di quello britannico (qui il diritto naturale è il Law of te Land, quello che si fa per tradizione;
mentre negli USA c’era anche l’idea rivoluzionaria ossia che ci si ribella al diritto ingiusto, diritto di
resistenza).
Tre organi principali della forma di Governo: Camera + Senato (Congresso) e il Presidente (c’è
anche un ruolo molto importante della Corte Suprema).
Congresso - il potere legislativo (art.1)
Il Congresso è composto da due Camere (Camera dei Rappresentanti + Senato)
Camera dei Rappresentanti: la Camera bassa; ha una caratteristica fondamentale ossia dura
• pochissimo (rinnovo ogni 2 anni) e questo significa che c’è una campagna elettorale costante.
Perché dura così poco? Per questa idea di diritto naturale, perché il popolo (élite) avesse la
possibilità di controllare continuamente il lavoro dei loro rappresentanti.
In un sistema moderno è problematico votare così spesso e questo funziona solo grazie alle
consuetudini tipiche del Common Law che hanno un sistema di partiti molto debole (si
eleggono tendenzialmente sempre gli stessi).
Come si compone? Per Stati, più è grande lo stato maggiori sono i rappresentati.
Oggi sono 435 membri (6 membri non votanti, rappresentanti dei territori incorporati come
Puerto Rico).
Cosa fa? Le leggi essenzialmente e come in Gran Bretagna ha l’iniziativa esclusiva della
legge di bilancio.
Senato: camera aristocratica che pesa a stecca; i senatori sono di meno e durano in carica
• molto di più.
Il Senato è composto da due senatori per ogni Stato (oggi 100), indipendentemente dalla
dimensione dello Stato e sono eletti per 6 anni.
Ogni 2 anni, c’è un rinnovo parziale (si vota per 1/3 dei senatori) e ogni 4 anni si elegge il
Presidente.
Sono eletti per Stato e la Costituzione non dice come, ogni Stato ha la sua modalità:
tradizionalmente venivano eletti dalle Assemblee degli Stati, poi nel 1913 è stato approvato il
XVII emendamento alla Costituzione che ha previsto l’elezione diretta popolare dei senatori.
Non c’è uno Presidente/speaker eletto tra i senatori (c’è per la Camera dei Rappresentanti) ma
il Presidente del Senato è il vice Presidente degli Stati Uniti (primo punto di contatto tra
esecutivo e legislativo).
Cosa fa il Senato?
- Tutte le leggi passano da entrambe la Camere, compresa la legge di bilancio (sistema
bicamerale).
- Fa delle cose che la Camera non fa ad esempio ratifica i Trattati internazionali (residuo
federalistico), con maggioranza dei 2/3 dei presenti
- Ha il potere di mettere in Stato d’accusa il Presidente !
92
- Ha il diritto di suggerire e approvare le nomine federali (la più importante): tutti i
funzionari federali compresi quelli della Corte Suprema (giudici), passano dal Senato.
Proposti nomi al Presidente, il Senato li elegge (ratifica da parte del Senato).
Un organo decide, ma che maggioranza ci vuole? La Costituzione non dice niente. Dove
peschiamo la regola? Nel Regolamento del Senato, che prevede che le decisioni siano a
maggioranza semplice (dei presenti) o assoluta (dei senatori, 51), ma mai qualificata.
Poi però ha introdotto delle limitazioni: c’è una regola nel Regolamento del Senato chiamata
Filibustering Rule (contro l’ostruzionismo) per cui le decisioni generalmente sono prese a
maggioranza, non qualificata, ma ogni senatore può parlare per tutto il tempo che vuole.
Se la minoranza non ha i numeri per bloccare la decisione, può prendersi il tempo e può
parlare all’infinito. Se c’è un’opposizione alla nomina, può parlare all’infinto.
Qual è la regola che può interrompere questo? Se i 3/5 dei senatori votano per sospendere il
diritto di parola, si può togliere la parola: se c’è un consenso di una maggioranza qualificata
allora si può evitare l’ostruzionismo e procedere alla votazione.
Negli ultimi anni c’è stata una modifica a questa regola: è rimasta per le leggi ma non c’è più
per l’elezione dei giudici della Corte Suprema.
Oggi si può bloccare una legge se non c’è una maggioranza di 60 senatori ma basta una
maggioranza di 51 per eleggere un giudice della Corte Suprema.
Presidente - il potere esecutivo
Il governo consiste negli aiutanti del Presidente.
Che poteri ha?
- Ha il comando delle forze armate
- Propone la ratifica dei Trattati Internazionali
- Propone le nomine federali (advise and consent)
- NON ha potere legislativo, non può proporre le leggi ma deve rivolgersi al Congresso con
il Discorso sullo stato dell’unione (= Discorso della Corona britannico). Spiega i suoi obiettivi
politici e le leggi che chiede al Congresso di approvare perchè lui non può. Grande
separazione legislativo-esecutivo.
- Altri poteri in materia di guerra
Come si elegge? Eletto direttamente dal popolo, vero nella sostanza ma non nella forma.
Siccome gli USA sono un sistema federale, gli Stati mantengono tantissime competenze tra cui la
legge elettorale (ogni Stato si fa le sue regole).
Non esiste una legislazione elettorale federale, sono gli Stati che determinano le regole delle
elezioni, sia quelle a livello di Stati sia le elezioni federali (Congresso e Presidente). Il peso degli
Stati è altissimo.
Il presidente è eletto da un Collegio Elettorale di Grandi Elettori pari alla somma dei
rappresentanti e dei senatori di ogni Stato, oggi 535 (435 + 100).
Chi diventa Presidente? Chi ha la maggioranza all’interno di questo Collegio.
Questi Grandi Elettori non li conosce nessuno, di fatto al gente vota per il candidato Presidente
ma non elegge il Presidente bensì i rappresentanti in questo Collegio di Grandi Elettori che poi
eleggeranno il Presidente.
Per vincere le elezioni è strategico vincere degli Stati popolosi. !
93
Il processo si fa due volte:
1. Prima vengono fatte le elezioni per determinare i canditati (a livello del partito)
2. Poi avviene la vera elezione
I partiti sono tanti, ma di fatto sono due (democratici e repubblicani), quelli principali cominciano
a determinare al loro interno chi sarà il candidato Presidente.
Come si fa? Una volta erano i Congressi dei Partiti all’interno degli Stati che decidevano, oggi si
fanno elezioni primarie (fatte all’interno dei partiti politici che devono selezionare i rappresentati
non già nell’Assemblea che elegge il Presidente ma nella Convenzione Nazionale di quel partito
che eleggerà il candidato Presidente).
I candidati si propongono e poi gli elettori dei due partiti decidono tra vari candidati, chi vogliono
appoggiare.
Ogni partito deve selezionare al suo interno lo stesso numero di Grandi Elettori, per la
Convenzion