Atti presidenziali e governativi
Atti formalmente e sostanzialmente presidenziali:
- Nomina dei senatori a vita (la Costituzione attribuisce al capo dello stato la facoltà di nominare 5 senatori a vita). Il Governo è OBBLIGATO a controfirmare, perché domina la volontà del presidente della repubblica;
- Nomina dei 5 giudici della Corte Costituzionale. Sono in 15, 5 sono nominati dal presidente della repubblica;
- Messaggi alle camere;
- Rinvio della legge alle camere.
Atti formalmente presidenziali, ma sostanzialmente governativi:
- Ratifica dei trattati internazionali: è sostanzialmente governativo, perché è il Governo che decide se stipulare un trattato internazionale oppure no;
- Emanazione dei decreti legge e dei decreti legislativi: il capo dello stato svolge un controllo di costituzionalità su quegli atti, però domina la volontà del governo.
Atti complessi:
- Nomina del presidente del consiglio dei ministri:
È necessario che convergano le volontà dei due organi coinvolti (il presidente della repubblica non può obbligare una persona a diventare PCM, una persona non può autocandidarsi a PCM). Ci sono dei casi di difficile interpretazione:
- Nomina dei singoli ministri: atto complesso, perché fino al caso Savona il presidente della repubblica aveva ragione lui (caso Maroni, caso Previti. Era sostanzialmente governativo), dopo il caso Savona, in cui il presidente della repubblica ha imposto una propria visione politica, la classificazione più coerente è quella dell'atto complesso.
- Scioglimento anticipato delle camere: la costituzione dice che il capo dello stato esercita questo potere chiedendo il parere ai presidenti di camera e senato, ma non dice quali sono le ragioni per le quali si può procedere a scioglimento anticipato. Potrebbe farlo quando non si riesce a formare una maggioranza che è in grado di sostenere il governo (motivazione principale).quando il Parlamento non ha i numeri (es. molti deputati e senatori sono in carcere perché colti in mancanza di reato). Non è in nessun caso sostanzialmente governativo, ma dipende da caso in caso (potrebbe essere o sostanzialmente presidenziale, o complesso);
Gratia: la costituzione attribuisce al presidente della repubblica di concedere la grazia, ovvero un provvedimento individuale di clemenza che consente ad un detenuto di uscire dal carcere.
Caso: siamo agli inizi degli anni 70, il dottor Luigi Calabresi (commissario di pubblica sicurezza), esce di casa per andare al lavoro, viene raggiunto da colpi di pistola che lo uccidono. Qualche tempo prima c'era stata la strage di piazza Fontana a Milano (1969) e gli inquirenti seguirono immediatamente la pista anarchica. Fu arrestato un certo Pinelli. In un momento di distrazione degli inquirenti, Pinelli si suicida lanciandosi da una finestra. Responsabile in quel momento era il commissario Calabresi, che viene accusato.
Pubblicamente di aver ucciso il signor Pinelli. Contro il commissario si schierarono grandi intellettuali. Vengono fatte indagini per capire chi ha ucciso il commissario, ma non si arriva a nulla. A fine anni 80, un certo Marino, si presenta alle forze di polizia e si autodenuncia come esecutore materiale dell'omicidio Calabresi. Coinvolge anche altre persone, tutte esponenti di Lotta Continua (movimento terroristico). Queste persone sono state arrestate e condannate a più di 20 anni in sentenza definitiva, chi come comandante, chi come esecutore materiale. Una parte dell'opinione pubblica ha chiesto la grazia per alcuni di loro, tra cui uno che era stato colpito da una grave malattia che non poteva essere curata in carcere. Fu chiesta la grazia all'allora presidente della repubblica Ciampi. La controfirma di questo atto è quella del ministro della giustizia. All'epoca era l'onorevole Castelli della Lega, che rifiutò di controfirmare l'atto di grazia.
perdonato dal presidente italiano grazie al potere di grazia. Questo atto di clemenza è stato oggetto di controversie e di un conflitto tra il presidente e il ministro della giustizia. La questione è stata portata alla corte costituzionale per stabilire la natura dell'atto di grazia e la sua attribuzione al presidente. La corte ha stabilito che la grazia è un atto presidenziale sia formalmente che sostanzialmente, e quindi la volontà del capo dello stato prevale. Di conseguenza, il ministro della giustizia è stato obbligato a controfirmare l'atto di grazia. La sentenza della corte del 2006 ha anche sottolineato che il potere di grazia ha scopi umanitari. Inoltre, il ministro è obbligato a firmare l'atto, ma non è politicamente responsabile di fronte al parlamento. Ad esempio, qualche anno fa un cittadino straniero è stato perdonato dal presidente italiano.
Illegalmente arrestato da forze di polizia non italiane (americane) in territorio italiano per essere sottoposto ad interrogatori volti a verificare se fosse veramente un terrorista. Colui che aveva diretto questa operazione è stato condannato in via definitiva a n anni di reclusione per arresto illegale. Qualche mese dopo il presidente della repubblica l'ha graziato per mantenere buoni rapporti con gli USA.
Consideriamo ora la responsabilità giuridica del presidente della repubblica. Bisogna distinguere tra:
Reati commessi nell'esercizio delle funzioni: il presidente della repubblica risponde per due reati (che non sono descritti dalla costituzione, ma solo elencati):
Attentato alla costituzione: qualcosa di estremamente grave che mette a repentaglio i principi supremi. Gravissima ed irreversibile violazione dei principi fondamentali della costituzione.
Gravissima ed irreversibile violazione dei principi supremi costituzionali;
- Alto tradimento: il presidente della repubblica, appena eletto, deve prestare giuramento davanti alle camere in seduta comune. Alto tradimento è la violazione di questo dovere di fedeltà davanti alla repubblica.
- Queste due fattispecie non si sono mai verificate nella storia repubblicana. Quando si ha il sospetto che il presidente della repubblica abbia commesso uno di questi due reati, si attiva la messa in stato d'accusa del presidente della repubblica (impeachment) da parte del parlamento in seduta comune a maggioranza assoluta.
- Ciò significa deferirlo al giudizio di un altro giudice e questo giudizio spetta alla corte costituzionale in composizione integrata, ovvero accanto ai 15 giudici della corte si aggiungono altri 16 giudici, che sono cittadini sorteggiati in un elenco di persone che hanno certi requisiti.
- Quando viene messo in stato d'accusa, la corte costituzionale
può decidere se sospenderlo oppure no;
Reati commessi al di fuori dell'esercizio delle funzioni: il presidente risponde come qualsiasi altro cittadino, anche se è consuetudine che se c'è un processo penale, questo venga sospeso fino al termine dei 7 anni del mandato. L'unico presidente della repubblica che ha avuto qualche guaio giudiziario fu il presidente Giovanni Leone.
Due casi:
Il presidente Cossiga insultò pesantemente due deputati. I due denunciarono il presidente per diffamazione, chiedendo anche il risarcimento del danno. Il presidente può rispondere penalmente per questo fatto? È esercizio delle funzioni? È intervenuta prima la corte di cassazione nel 2000, successivamente la corte costituzionale con la sentenza 154/2004. Da ciò è emerso che: il presidente della repubblica può fare osservazioni in modo legittimo (anche denigratorie) purché sia nell'esercizio delle funzioni; questaattività di critica deve servire a proteggere la carica di presidente della repubblica (i duedeputati avevano messo in dubbio la sanità mentale del presidente Cossiga); il presidente non è responsabile a meno che le affermazioni siano inutilmentevolgari (deve evitare l'uso di volgarità, di parolacce). Se ricorrono queste tre condizioni il capo dello stato non può essere chiamato a rispondere perresponsabilità giudiziaria;Un po' di anni fa, un magistrato impegnato nella lotta alla mafia in Sicilia, ammise di essere venuto in possesso in modo casuale di intercettazioni- telefoniche del presidente Napolitano che lasciava intravedere qualcosa di penale (trattativa stato-mafia, cioè una parte dello stato ha negoziato con unaparte della mafia per ottenere risultati utili). Il magistrato che rilasciò questa intervista, parlò di queste intercettazioni e lasciò intendere che in quellatelefonata il presidenteNapolitano cercò di equilibrare, trovare un'intesa tra i vari apparati dello Stato. Queste però sono tutte ipotesi. Queste dichiarazioni vennero smentite e venne sollevato il conflitto di attribuzioni davanti alla corte costituzionale contro i giudici impegnati in queste sentenze. Il giudice doveva disporre l'immediata cancellazione fisica delle intercettazioni. La corte costituzionale con la sentenza 1/2013 dà ragione al presidente della repubblica. Anche se la costituzione non dice nulla per quanto riguarda le intercettazioni del presidente della repubblica è immanente una garanzia riguardo il suo compito (in particolare la privacy). Possono essere utilizzate solo in caso di alto tradimento o attentato alla costituzione. Il presidente della repubblica non è titolare di uno dei tre poteri dello stato. Il presidente della repubblica fa politica? No, perché non viene eletto direttamente dal popolo, non ci sono candidature e non è.ma è colui che rappresenta l'unità e la sovranità del popolo. Il presidente deve essere garante della Costituzione e dei diritti fondamentali dei cittadini. Deve agire nell'interesse generale e promuovere il benessere della nazione.
Per svolgere il suo ruolo, il presidente ha il potere di nominare il presidente del Consiglio dei ministri e di sciogliere il Parlamento. Inoltre, può promulgare le leggi, convocare le elezioni e ratificare i trattati internazionali.
Il presidente della repubblica è eletto dal Parlamento e dai rappresentanti delle regioni. Il suo mandato dura sette anni e può essere rieletto una sola volta.
In conclusione, il presidente della repubblica è una figura politicamente responsabile, che svolge un ruolo di controllo, mediazione e stimolo nei confronti degli organi costituzionali. Pur essendo al di sopra delle parti politiche, il presidente ha una visione politica e agisce nell'interesse generale della nazione.
ma è colui a cui fanno capo tutti i figli (organi costituzionali) della repubblica italiana.
Elezione diretta del presidente della repubblica: con questa costituzione, con questa forma di governo, che senso ha? Si ha solo nei sistemi in cui il presidente si assume la responsabilità politica di quello che fa. In Italia, quindi, non avrebbe alcun senso.
Diritto pubblico e dell'economia Pagina 29
Lezione