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Esempi di diritti nell'accreditamento delle strutture sanitarie

Esempi di questi diritti potrebbero essere il finanziamento, perché l'ente accreditato è un soggetto economico, eroga le prestazioni, e l'ente pubblico deve coprire buona parte di quelle prestazioni, perché sono riconosciute nei LEA, quindi coperte dalle finanze statali; altri esempi potrebbero essere lo stare dentro il regime di accreditamento e addebitamento, i posti letto da garantire, ogni quanto il pubblico deve pagare il privato, gli standard di sicurezza, corsi formativi, protocollo Covid, trattamento degli ospiti.

L'accreditamento è una decisione pubblica, in ogni regione c'è un certo numero di soggetti accreditati; dal punto di vista giuridico è un atto concessorio: viene concessa l'autorizzazione ad operare in nome e per conto di sé stesso. Così come è stato concesso, l'accreditamento può essere revocato, magari nel caso in cui non si rispettino le clausole del contratto.

oppure secondo l'aspetto pubblicistico, aspettoprogrammatorio potrebbe non esserci più l'esigenza, perché è venuta meno una necessità sanitaria. L'eventuale revoca dell'accreditamento non deriva da un adempimento contrattuale, ma da una scelta programmatoria che deve essere rivista; siccome l'accreditamento è il risultato di una scelta politica programmatoria, si può far uscire dal gruppo dei soggetti accreditati uno di essi in particolare, perché l'accreditamento non serve più. C'è tutto un tema legato al risarcimento, perché comunque sono stati fatti dei mutui, degli investimenti, diversi interventi, e i cittadini hanno un certo punto di riferimento in esso; l'ente accreditato vive sulla base del rimborso pubblico, quindi se si toglie l'accreditamento, dal punto di vista dell'attività economica, crolla. Il sistema dell'accreditamento sanitario

è compatibile con un principio particolare di diritto di derivazioneeuro unitaria di concorrenza, cioè non limita troppo la concorrenza; si possono introdurre delle deroghe alprincipio di concorrenza, perché questi servizi attengono al diritto della salute.

Oggi in particolare si è di fronte ad una sfida che le leggi non hanno mai avuto in passato; avereconsapevolezza di questo vizio di origine della legge è già un passo avanti, perché gli ordinamenti giuridicisono difficilmente in grado, e non sono attrezzati per rispondere alle sfide, soprattutto delle grandimultinazionali. I grandi agglomerati spesso sono sopra le leggi; il compito è quello di riportare le leggi adessere uguali per tutti. È una sfida e l’impegno non è solo sui principi, ma è quello di rendere le normeeffettivamente funzionanti.

STATO

Esistono due definizioni di Stato:

La prima è di carattere organizzativo, istituzionale,

Cioè lo Stato è un ordinamento giuridico a fini generali, esercitante il potere sovrano su un dato territorio, cui sono subordinati in modo necessario i soggetti adesso appartenente. Lo Stato non si preoccupa di tutelare gli interessi dei singoli, lo fa ma nella misura in cui essi, facenti parte di una collettività, sono realizzati in termini generali, quindi per tutti; non è lo Stato corporativo, come quello fascista. Quello di oggi è uno Stato che si fonda su un ordinamento a fini generali, a pubblica utilità: all'interno di quella sovranità, ordinamento le istituzioni pubbliche sono chiamate ad esercitare la loro sovranità, quindi il loro potere, ecco perché si dice che all'interno di questa definizione si ritrova il concetto di sovranità, interna ed esterna, che è diversa dal sovranismo; vengono applicate delle leggi, e coloro che ci abitano sono assoggettati ad esse. La seconda definizione

(meno rilevante della precedente) identifica lo Stato come quell'autorità, entità che esercita una forza legittima; questo indica che la difesa è affidata allo Stato. Tale definizione ha a che fare con l'evoluzione storica dello Stato e della sua concezione, perché questa evoluzione porta a comprendere ciò che si vive oggi.

Sono due definizioni, una più organizzativa, di ordinamento, e la seconda legata alla produzione di norme, quindi erogazione di sanzioni e utilizzo di forza legittima, che significa usare tutti i poteri che l'ordinamento attribuisce per far rispettare le leggi, produrle, incidere sulla vita dei cittadini, perché le leggi devono essere approvate sulla base dei principi costituzionali. All'interno di questi elementi lo Stato moderno è caratterizzato, essendo un'organizzazione, dal fatto di essere un potere politico.

Gli elementi comuni delle due definizioni di Stato

Sono il territorio, i soggetti che ci abitano e un potere sovrano; questi tre elementi aiutano a comprendere come oggi gli Stati possano perseguire le finalità di pubblico interesse che riguardano quel gruppo umano, quei soggetti che popolano quel territorio. Questo fa capire perché l'organizzazione statuale è importante, perché l'assetto dei poteri e l'organizzazione della macchina organizzativa siano importanti.

I padri costituenti affidarono ai sindacati e ai partiti il compito fondamentale di ricostruire il paese nel dopoguerra; i partiti sono in prima battuta associazioni, gruppi di persone che si mettono insieme per realizzare uno scopo comune, ma dal punto di vista pubblicistico rappresentano la modalità attraverso la quale si esprime la democrazia nel paese: si attribuisce a delle parti che ci rappresentano meglio di altre il gioco dei propri interessi, e i partiti poi contribuiscono a fare delle scelte che impattano sulle vite.

deicittadini.Un altro modo di fare politica, partecipare alla vita di un comune è il volontariato e i comitati; sono modalità di coinvolgimento e azione proattiva rispetto alla vita che c'è intorno. Non c'è più la politica solo dei partiti, che però da queste nuove manifestazioni di espressione può trarre linfa nuova; essendo uno Stato democratico, le decisioni in ultima analisi spettano alle istituzioni: è il comune a prendere le decisioni.Per molto tempo esse venivano prese esclusivamente attraverso la compensazione e il compromesso che si raggiungeva in un consiglio comunale, oggi grazie anche a molta azione di pressione civica, come associazionismo, volontariato, i quali portano all'attenzione delle istituzioni pubbliche gli interessi, bisogni dei cittadini, che i rappresentanti politici non sempre sono in grado di intercettare.Questo è tipico dei paesi a struttura democratica; la partecipazione alle

La decisione pubblica non è più soltanto di pertinenza, appannaggio degli organismi pubblici, ma l'elemento innovativo che si può portare è il coinvolgimento attivo dei cittadini anche negli ambiti di interesse pubblico.

Al di là delle valutazioni politiche, dal punto di vista organizzativo questo nuovo governo ha fatto una scelta di incardinare, o affidare la gestione del Covid a un generale dell'esercito; questo, rispetto alla scelta di affidare la gestione ad un laico, attiene ad una scelta organizzativa. La scelta organizzativa, l'organizzazione amministrativa, consegue ad una scelta di carattere politico-amministrativo; non è un'organizzazione neutra, o meglio l'organizzazione di per sé dovrebbe essere neutra in termini di macchina dell'amministrazione che appartiene a tutti e non solo ad un partito, ma l'organizzazione non può dipendere dalle scelte politiche. L'intervento consegue ad

una scelta organizzativa di carattere politico.
Sovranità (diverso da sovranismo) è una legittima aspirazione di tutti gli ordinamenti statuali; fa parte di una delle componenti essenziali degli stati moderni, ha a che fare con un territorio, un popolo. Ogni Stato, soprattutto in passato, era sovrano, nel senso che all'interno dei propri confini geografici, del proprio territorio, l'ordinamento esplica tutte le sue attività e funzioni.
Sovranità significa che all'interno del territorio l'ordinamento statuale ha l'esclusiva del potere pubblico; questo concetto riconduce la discussione ad un elemento che contraddistingue, definisce la concezione moderna di Stato, perché la sovranità ha a che fare con confini, territorio, popolo.
Sovranità permette di riferirsi ad un elemento che contraddistingue, definitorio la concezione moderna di Stato, perché ha appunto a che fare con confini, un popolo, leggi.all'interno di un territorio; la sovranità significa innanzitutto l'espressione di un potere pubblico che si affianca agli altri e all'interno di un territorio le istituzioni statali esercitano il proprio potere e la propria legittima forza. Esistono due concezioni di sovranità: una sovranità esterna e una sovranità interna. A differenza di un passato recente, gli ordinamenti sono concatenati, immersi, incorporati, fanno parte di una grande organizzazione di carattere mondiale, cioè appartengono ad una rete di relazioni dalle quali non è possibile districarsi. L'esempio più evidente è la Brexit: il negoziato, anche se si è concluso formalmente l'anno scorso, deve continuare per molto, perché ci sono tantissime sfaccettature che discendono dalla decisione della Gran Bretagna di uscire dall'Unione Europea. L'integrazione tra ordinamenti nazionali e ordinamenti sovranazionali.

è ineliminabile e imprescindibile. Sovranità interna significa fare riferimento alla legittimità che i poteri pubblici hanno di esercitare le loro funzioni all’interno di confini dati; non si contrappone alla sovranità esterna, perché può essere integrata da disposizioni, norme che provengono da ordinamenti sovrastatali, europei o internazionali. Questo significa che la sovranità interna ammette che un ordinamento straniero impatti, influisca sulla stessa, cioè accoglie parti di disposizioni provenienti da ordinamenti extrastatali, come ad esempio l’Unione Europea. Questo dialogo continuo, tensione tra Stati interni diversi potrebbe rischiare di mettere in crisi gli Stati moderni. La sovranità esterna significa che lo Stato italiano ha deciso di abbandonare una sovranità interna assoluta per accettare dei limiti imposti dall’esterno; si pensi alle convenzioni internazionali, come quella delle Nazioni Unite.

sui diritti per la disabilità: è una convenzione che è stata recepita e ratificata dal Parlamento. A livello internazionale significa che, attraverso questa convenzione, il fatto che essa venga incorporata all’interno del sistema giuridico italiano.
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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ammiratinoemi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Santuari Alceste.