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Il controllo di costituzionalità in Italia
In Italia esiste una corte costituzionale italiana che è il soggetto deputato a sindacare la costituzionalità di un atto normativo. Ciò è diverso dalla costituzione anglosassone perché là tutti i giudici possono fare questo controllo, infatti chiamato "controllo diffuso": ciascun giudice può sindacare la compatibilità di un atto normativo alla costituzione; mentre nel modello austriaco solamente un giudice può controllare la costituzionalità di un atto normativo.
A chi viene affidato il controllo di costituzionalità?
- Organi interni tendenzialmente legislativo => che esercitano la funzione di indirizzo (1. controllo politico) => caso francese
- Organi terzi e imparziali (2. controllo giurisdizionale) => giudici o corte costituzionale.
Ci sono alcuni casi nei quali il controllo di costituzionalità è a vantaggio della supremazia parlamentare:
- Paesi Bassi (nella costituzione vi
è il divieto di esercitare il controllo di costituzionalità),
▪ Finlandia (il controllo viene esercitato da una Commissione parlamentare),
▪ Norvegia (Parlamento può chiedere alla Corte suprema un’opinione su qualsiasi questione giuridicaconcernente l’approvazione di una nuova legge).
In questi casi, il controllo è di tipo «politico» perché si affida l’esercizio delle funzioni in cui si concreta la giustiziacostituzionale a organi non giurisdizionali.
Un altro sistema di controllo è quello nato nella famiglia di ordinamenti socialisti; qui anche se descritta in modocentralismo molto fortediversa c’è un’idea nella quale c’è un che si identifica nel potere politico in carica e ciòporta il controllo di costituzionalità al capo del potere politico. Es: Romania (1965); Repubblica democraticaCinatedesca (1968); Bulgaria (1971); Ungheria (1972); Albania (1976); Polonia
- (1976); Unione Sovietica (1977);(1978). (rimane solo la Cina).
- Un altro esempio della forma di controllo politico è quello che viene esercitato dal 3. capo dello Stato. In Italia per esempio per approvare un atto legislativo, le camere approvano il testo, questo testo per essere promulgato deve passare al presidente della repubblica, il capo dello stato, che ha il compito di rimandare questo testo in caso si verifichi non conformità con la costituzione, l'atto non viene promulgato e quindi la corte costituzionale non può intervenire perché non esiste ancora.
- Il capo di stato ha di fatto il controllo di costituzionalità perché concorre alla compatibilità alla costituzione per gli atti che vengono emanati, è concorso all'attività legislativa (sta intervenendo come ultimo passaggio di approvazione di un atto legislativo; non come un giudice).
CONTROLLO DIFFUSO CONTROLLO ACCENTRATO
Esempio: USA
Esempio:
AUSTRIA
Ogni giudice può controllare la costituzionalità di un atto normativo; nel momento in cui un giudice deve decidere un caso, deve applicare un determinato atto normativo perché contrario alla Costituzione, nel decidere se applicarlo o no deve valutare se questo è compatibile o no con la Costituzione, se sì lo applica, se no può disapplicare l'atto contrario alla Costituzione, cioè non lo applica, ma lo annulla, non ha il diritto di eliminarlo ma rende inefficace per tutto l'ordinamento - vi è la produzione di effetti che si definiscono "inter partes", all'interno.
di quel giudizio. La corte costituzionale italiana (organo ad hoc per decisioni di incostituzionalità) è un esempio dove c'è un'evoluzione rispetto al modello concentrato puro: la particolarità sta nel come si arriva a questa decisione della corte costituzione. Il sistema di giustizia costituzionale italiano, alla pari di quello tedesco, sono dei sistemi di controllo "incidentale" => il controllo di costituzionalità è un incidente processuale => un qualcosa che succede all'interno di un processo. In questo modello incidentale abbiamo un decisore unico finale, la corte costituzionale italiana, che però decide perché un giudice dell'ordinamento, nell'ambito di un processo che sta tenendo, non è sicuro della costituzionalità di quell'atto normativo; deve quindi sospendere il giudizio, manda la questione alla corte costituzionale, l'unica competente a decidere se ci sia o meno.questa incostituzionalità. Ecco perché "incidente processuale": c'è un processo in corso, c'è un dubbio di incostituzionalità, non lo si può decidere da soli, esiste una corte costituzionale che decide, e una volta deciso manda la decisione al giudice. È un modello non accentrato puro, ma una sorta di ibridazione: di per sé è diffusa (tutti i giudici possono sollevare una questione di incostituzionalità) però c'è un solo decisore (i giudici hanno la possibilità di avere un dubbio, ma nessuno tranne la corte costituzionale, può decidere). In realtà in una parte della dottrina abbiamo una diffusione pura quando nel dubbio di incostituzionalità, il giudice non solleva la questione e di fatto se il giudice non solleva la questione vuol dire che sta già decidendo. Al modello accentrato e diffuso, troviamo anche SISTEMI "MISTI" digiustizia costituzionale. Nascono come dei sistemi nei quali vi sono tutti e due le tipologie: una parte di controllo diffuso e una parte di controllo accentrato. [controllo incidentale non fa parte dei sistemi misti perché manca la possibilità dei giudici comuni di decidere autonomamente => decide la corte costituzionale] Nei sistemi misti i giudici hanno la possibilità di decidere da soli, ma sono affiancati nello stesso ordinamento a delle corte/giudici costituzionali a cui rivolgersi in determinati casi (es. Portogallo). CONTROLLO DI COSTITUZIONALITÀ TIPOLOGIA TEMPO ED EFFETTI => Concreto: il controllo di costituzionalità è esercitato in concreto su casi da => Controllo preventivo: decidere => abbiamo una fattispecie concreta davanti a un giudice che può avviene prima dell'entrata in prevedere l'applicazione di un atto normativo contrario o meno alla vigore della norma oggetto del costituzione [decido in concreto seQuell'atto ha degli effetti incostituzionali. Giudizio. (es. Capo dello Stato). => Astratto: il controllo di costituzionalità viene esercitato su disposizioni o => Controllo successivo: norme a prescindere dalla sussistenza di una controversia nella quale si deve avviene dopo dell'entrata in fare applicazione della norma. vigore della norma oggetto del giudizio.
ACCESSO ALLA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE
Incidentale: 1. un giudice deve decidere l'applicazione di una norma, non sa della costituzionalità o meno = accesso "incidentale" alla giustizia costituzionale. Questo accesso è un controllo successivo (la norma è già in vigore) e concreto (applicata ad un caso concreto).
Principale 2. (o in via d'azione): ce ne sono di diversi tipi a seconda del soggetto che può accedere alla corte costituzionale (es. In Italia non spetta ai cittadini, può essere fatto dalle regioni) => non serve in questo caso un giudice
Che faccia un'incidente processuale, è un accesso diretto. Più rilevante è l'accesso principale alla corte costituzionale fatto direttamente dai cittadini. Sono quei casi che si sono sviluppati secondo 2 modalità storiche: il caso spagnolo e tedesco => sono 2 ipotesi nelle quali un cittadino che si ritenga leso nei propri diritti costituzionali dall'approvazione di un atto normativo, non deve aspettare che un giudice mandi la questione alla corte costituzionale, ma impugna direttamente quell'atto dinanzi alla corte costituzionale.
Le FUNZIONI della giustizia costituzionale, oltre al controllo costituzionale:
- tutela dei diritti e delle libertà fondamentali;
- garanzia della pace interna e dell'unità politica;
- tutela della comunità statale;
- garanzia della democrazia;
- verifica preventiva dell'illegittimità costituzionale dei progetti di legge ed emanazione di pareri (funzione consultiva);
funzioni di istanza giurisdizionale di grado supremo;
funzione nomofilattica e di garanzia dell'ordinamento costituzionale.
Lezione 13 – 02/11 CONTROLLO DI COSTITUZIONALITÀ
Nell'Europa continentale la giustizia costituzionale si afferma dopo la prima guerra mondiale: si sviluppa l'idea che ci debba essere un giudice che faccia questo tipo di controllo. C'era due grandi teorie alla base di questa questione=> a favore o contrari:
Chi sostiene di introdurre un controllo giurisdizionale di costituzionalità (attribuire ad un giudice questo tipo di controllo) dice che senza questo controllo la costituzione non è efficacie e quindi non è una vera propria legge.
L'altra posizione invece si tratta di una giurisdizione politica dove la costituzione viene fatta dai giudici.
Vi è un compromesso tra queste fazioni, che è il controllo di costituzionalità di tipo politico (=controllo affidato ad un organo politico, che sta
dentro il processo politico che porta la legge e sappia prevenire gli eventuali difetti dell'acostituzione - caso francese). Referé legislatif: La prima idea che si realizza dopo la Rivoluzione francese è il cosiddetto (se un giudice non sa come applicare correttamente una legge, chiede al parlamento => il parlamento interpreta la legge, e dice al giudice come applicarla per poi risolverla). Nel periodo della terza repubblica francese, sparisce anche questo istituto, cioè la dialettica tra presidente e parlamento, come in UK, assorbe la questione e il parlamento vuole mantenere il controllo sulle leggi. Nel secondo dopo guerra si approva la nuova costituzione della quarta repubblica francese e per la prima volta si introduce un organismo specifico per il controllo della costituzionalità delle leggi, sempre all'interno del comitato costituzionale procedimento legislativo (come un organo ausiliario del parlamento). Si prevede un (organo politico compostoda Presidente della Repubblica, ex presidenti della repubblica, presidenti dei rami del parlamento e soggetti da questi delegati che ha la possibilità di controllare la costituzione.