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REDDITIVITA' E ECONOMICITA'
(art. 2247 c.c.) - lo scopo delle società è quello di dividere tra i soci gli utili prodotti
dall'attività svolta.
La trasformazione degli enti pubblici economici e delle aziende autonome in spa è rilevante
sul risultato economico dell'attività, perchè la forma societaria porterebbe la conduzione
dell'impresa verso la produzione degli utili, cioè verso la redditività.
L'economicità, invece, richiede il contenimento dei costi ed è la guida per l'intera vita
amministrativa. Riferita all'impresa, risponde al criterio di economicità, l'attività che
assicura la copertura dei costi con i ricavi avvenuti dalla vendita dei prodotti; i prezzi dei
beni e servizi devono assicurare ricavi sufficienti alla copertura dei costi.
I costi non coperti dai ricavi sono detti oneri impropri, perchè generano un disavanzo che
non è da imputare al processo produttivo ma a fattori esterni. La decisione di addossare
all'iimpresa oneri di questo tipo si accompagna al trasferimento di risorse pubbliche per la
copertura degli oneri stessi.
Riferita all'impresa pubblica: l'economicità è soddisfatta se i costi sono coperti dai ricavi .
IL CONCESSIONARIO
Il compito pubblicistico può essere assolto anche incaricando soggetti privati. L'attività così
diviene oggetto di una concessione (il concessionario assume l'obbligo di gestire l'attività,
traendo la propria remunerazione dalle tariffe pagate dagli utenti delle prestazioni. Se i
ricavi sono sufficienti a coprire i costi, la differenza è compensata dai trasferimenti effettuati
dal concedente (egli esercita la vigilanza sull'attività del concessionario; perchè ha
responsabilità politico – amministrativa dei risultati dell'attività.
I diritti e gli obblighi reciproci dell'amministrazione e del concessionario sono contenuti in
un contratto.
Il rapporto di concessione trae origine da un atto amministrativo o può essere disposto per
legge. Quando la concessione è disposta con un atto amministrativo il concedente non è
tenuto a scegliere il concessionario con i provvedimenti di gara prescritti per la scelta
dell'appaltatore.
Vi è l'obbligo per l'amministrazione di adottare adeguate forme di pubblicità che rendano
conoscibile l'intenzione di assegnare la concessione, così gli interessati siano messi in
condizione di sottoporre all'amministrazione la propria candidatura.
Le leggi introducono anche il metodo della messa in concorrenza anche per l'assegnazione
dell'incarico di gestire servizi pubblici. Il codice dei contratti pubblici contiene un articolo
dedicato alle concessioni di servizi, che stabilisce alcune regole dirette ad assicurare un
livello minimo di competizione tra le imprese interessate. L'amministrazione indica una gara
informale a cui sono invitati almeno 5 concorrenti qualificati in base all'oggetto della
concessione.
L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO PUBBLICO (gara)
All'istituto della concessione si è affiancato l'affidamento. E' una fattispecie complessa nella
quale concorrono due atti.
quello con il quale l'amministrazione affida la gestione del servizio ad un soggetto
– esterno
il contratto di servizio nel quale sono contenuti gli impegni reciproci che vengono
– assunti dall'incaricato e dall'amministrazione.
La scelta dell'affidatario avviene mediante gara, realizzando la concorrenza per il mercato,
inoltre permetterebbe all'amministrazione di ottenere le condizioni più convenienti.
La coppia affidamento – contratto presenterebbe il vantaggio di sottrarre la gestione del
servizio alle interferenze della politica, considerate dannose per l'economicità della gestione
medesima; occorre quindi separare la politica dalla gestione.
LE SOCIETA' MISTE
Affidataria del servizio può anche essere una società mista (a capitale pubblico e privato)
costituita per la gestione e realizzazione di un'opera pubblica o di un servizio.
Questa forma organizzativa rende possibile all'amministrazione di partecipare al capitale
della società che gestisce il servizio, realizzando la combinazione pubblico – privata,
favorita anche dalle istitutzioni comunitarie.
Si ricorre alle società miste perchè:
il partner privato conferisce capitale allegerendo l'onere finanziario dell'ente
– può apportare capacità tecnica
–
L'associazione pubblico – privato potrebbe essere conveniente per entrambe le parti
LE SOCIETA' A TOTALE PARTECIPAZIONE PUBBLICA PER LA
GESTIONE DI SERVIZI PUBBLICI LOCALI
IN HOUSE PROVIDING: i servizi pubblici vengono affidati a proprie società interne, che
evitano così il libero mercato.
Quindi l'appalto viene affidato a soggeti parte dell'amministrazione stessa, la P.A. Non
ricorre all'esterno attraverso gare e facendo ricorso al mercato, e provvede in proprio.
La disposizione del testo unico affianca l'autoproduzione alle altre soluzioni organizzative e
lascia all'ente locale la libertà di scegliere . Il ricorso all'autoproduzione esclude dai mercati
le imprese private e si pone in contrasto con il proncipio della concorrenza
CAPITOLO 3 LA REGOLAZIONE ECONOMICA DEI SERVIZI A
RETE
OGGETTI EI SCOPI DELLA REGOLAZIONE ECONOMICA
Si parla di monopolio legale quando i poteri pubblici sottraggono all'iniziativa economica
privata talune attività e le riservano ad un unico operatore economico.
Si parla di liberalizzazione dei servizi a rete, quando si passa da un regime a mercato
aperto, alla concorrenza. Essa crea le condizioni legali per la concorrenza, ma non modifica
le condizioni di fatto (monopolio di fatto = dovuto alle caratteristiche dell'attività che
rendono conveniente lo svolgimento in condizioni di monopolio).
Presupposto della liberalizzazione:
l'infrastruttura sia sottoposta ad un regime speciale che faccia di essa un bene
– destinato a rendere un servizio pubblico, disponibile per ogni operatore economico
che ne abbia bisogno; e così essa rende possibile la presenza di molte imprese sul
mercato.
Le attività oggetto di regolazione sono manifestazione di libera iniziativa economica.
I soggetti regolati sono quelli della public utilities (servizi di pubblica utilità) che offrono al
pubblico beni o servizi essenziali e che hanno caratteristiche oggettive che consentono la
formazione dei mercati non concorrenziali.
Legge 491/1995 = prevede la creazione di autorità amministrative indipendenti con il
compito di regolare l'offerta di alcuni servizi: elettricità, gas, e telecomunicazioni
GLI STRUMENTI DELLA REGOLAZIONE ECONOMICA
la disciplina pubblicistica dei settori soggetti a regolazione si basa su due ordini di misure:
misure che garantiscono l'accesso paritario all'infrastruttura da parte delle imprese
– che ne hanno bisogno per la propria attività, a condizioni di prezzo stabilite
dall'autorità di regolazione
misure che sostituiscono alla mancanza di condizioni di concorrenza nei mercati dei
– servizi che utilizzano l'infrastruttura, determinando prezzo, qualità e condizioni del
contratto della fornitura di questi servizi
IL REGIME GIURIDICO DELL'INFRASTRUTTURA
Subisce abuso di posizione dominante, il comportamento dell'impresa che avendo la
disponibilità di un'infrastruttura non duplicabile, ne rifiuta la necessità per lo svolgimento
della propria attività.
L'apertura dell'infrastruttura all'accesso delle imprese che ne hanno bisogno, si realizza
attraverso il regime pubblicistico dell'infrastruttura.
Il gestrore dell'infrastruttura : separazione societaria e separazione funzionale riguarda due
soggetti:
autorità di regolazione (controllo sui gestori)
– gestore (gestisce l'infrastruttura sulla base di una concessione). Egli deve essere
– amministratore imparziale dell'infrastruttura.
Le direttive comunitarie prescrivono la separazione giuridica del gestore della rete di
trasmissione dell'elettricità, rete di trasporto del gas rispetto ai soggetti che le utilizzano.
Il diritto comunitario ammette la possibilità che la società che gestisce la rete faccia parte di
un'impresa integrata (insieme delle società collegate da un rapporto di controllo, le quali
operano a monte – produzione – e a valle – vendita- della rete.
L'autorità di regolazione svolge funzioni di controllo sui gestori; ed essa deve essere
indipendente dagli interessi delle imprese del settore. L'indipendenza è giustificata dal
carattere tecnico – economico delle decisioni.
Per le ferrovie = l'autorità di regolazione per il trasporto ferroviario nazionale è il ministro
delle infrastrutture e dei trasporti.
Per l'energia elettrica ed il gas = è stata istituita una autorità amministrativa indipendente
apposita per questo campo.
LA REGOLAZIONE ECONOMICA DELLE ATTIVITà LIBERALIZZATE
Nel settore ferroviario l'attività di trasporto di merci e persone è esercitata dalle imprese
titolari di licenze; sono atti dovuti. Comunque questi atti non sono sufficienti, occorre che
all'impresa sia assegnata una quota della capacità della rete.
La concorrenza tra le imprese di trasporto di persone è limitata per due fattori:
livello di capacità della rete ferroviaria
– lo stato deve stipulare con l'impresa contratti di servizio per assicurare servizi di
– trasporto quantitativamente e qualitativamente sufficienti a soddisfare la mobilità dei
cittadini
TARIFFE
La liberalizzazione rende possibile la concorrenza, ma non basta!
Il prezzo e la qualità delle prestazioni sono oggetto di regolazione da parte dell'autorità di
regolazione. I trasporti liberalizzati non sono sottoposti a interventi di regolazione tariffaria.
L'impresa dominante del servizio di trasporto di passeggieri stabilisce autonomamente i
prezzi, dato che la stessa impresa è anche incaricata del servizio, può attuare strategie per lo
spostamento della clientela del servizio pubblico al mercato libero; così l'impresa conosce i
ricavi.
Quando il prezzo non è il risultato dell'incontro tra domanda e offerta, si possono conseguire
risultati economici soddisfacenti se è fissato da un'autorità; ma questo pone due problemi:
1, quali criteri seguire per valutare il valore delle singole voci della tariffaria
2, quali criteri seguire per applicare questi valori alle imprese.
A questi criteri s