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DIRITTO PUBBLICO - il sistema delle fonti normative appunti a cura di Luigi Avella

Per colmare le lacune interne all'ordinamento giuridico si applica l'interpretazione analogica:

  • analogia legis: disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe
  • analogia iuris: si interpreta secondo i principi generali dell'ordinamento giuridico

La successione delle fonti nel tempo.

Quando esiste conflitto fra più fonti (antinomia) dotate di stessa forza giuridica, ma adottate in tempi diversi, il contrasto viene risolto con l'abrogazione della norma precedente. L'articolo 15 delle disposizioni sulla legge prevede tre tipi di abrogazioni:

  1. abrogazione espressa: se la norma successiva prevede l'abrogazione della norma precedente
  2. abrogazione tacita: se la norma successiva contiene disposizioni incompatibili con la norma precedente
  3. abrogazione implicita: se la norma successiva consente una modifica della disciplina di un intero settore tanto da ritenere la norma
precedente superata. La gerarchia delle fonti. Quando esiste antinomie che si producono fra norme di grado diverso, il contrasto si risolve non con l'abrogazione ma in termini di illegittimità della fonte di grado inferiore contrastante con quella superiore. Il principio di costituzionalità: impone che le disposizioni della norma primaria non siano in contrasto con la Costituzione (le disposizioni delle norme primarie possono sussistere in mancanza di disposizioni costituzionali). Il principio di legalità: impone che le regole secondarie presuppongono l'esistenza di norme primarie. L'illegittimità costituzionale della legge è competenza della Corte Costituzionale. L'illegittimità delle fonti secondarie (in contrasto con le norme primarie o costituzionali) è competenza degli organi cui spetta giudicare la legittimità degli atti amministrativi. Rari sono i procedimenti, previsti da norme di fonti superiori, di: procedimenti di

decostituzionalizzazione: norma primaria che si sostituisce alla norma costituzionale

procedimenti di delegiferazione: norma secondaria che si sostituisce alla norma primaria

Meno raro è il caso delle norme primarie che possono derogare alla Costituzione come nei confronti delle fonti comunitarie. 2DIRITTO PUBBLICO - il sistema delle fonti normative appunti a cura di Luigi Avella

L'applicazione del criterio di competenza. Il principio di competenza attiene al riparto del potere normativo con altri organi rispetto a quello titolare (regolamenti parlamentari, leggi regionali, ecc.). In caso di antinomie fra fonti che sono state ripartite con il principio di competenza, allora, se l'illegittimità riguarda le fonti costituzionali e le fonti primarie se ne occupa la Corte Costituzionale, mentre se ne occupa il giudice ordinario o amministrativo se riguarda le fonti secondarie.

Le fonti di livello costituzionale. Al primo gradino si colloca la Costituzione, in quanto norma

Fondamentale dell'interoordinamento. La Costituzione è dotata di una forza di massima resistenza al cambiamento, in quanto può subire modifiche solo con una procedura aggravata ed entro certi limiti fissati dalla stessa. Questa rigidità è valida anche per le disposizioni costituzionali che devono essere assunte (come la prima parte che riguarda i diritti e i doveri dei cittadini e la seconda parte che riguarda l'ordinamento della Repubblica) come parametri della legittimità delle leggi ordinarie.

Fra le fonti operanti a livello costituzionale, oltre la Costituzione, si collocano:

  • le leggi di revisione e di interpretazioni della Costituzione
  • le leggi costituzionali alle quali è riservata la disciplina di certe materie

Queste leggi sono approvate secondo la procedura dell'articolo 138 della Cost. e rappresentano dei limiti: le prime incontrano i limiti che circoscrivono la propria capacità innovativa e le seconde incontrano i

Limiti che impongono una competenza speciale in determinate materie. Tra le leggi costituzionali sono da considerare le leggi costituzionali rinforzate (ulteriore gravame rispetto alla procedura dell'articolo 138 della Cost.). Altre fonti di livello costituzionale sono le norme internazionali generalmente riconosciute. Inoltre, solo nel senso formale e non sostanziale, è considerata legge costituzionale la eventuale richiesta di modifica unilaterale dei patti lateranensi.

Art. 138. Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta

A referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.

Riguardano la fusione di Regioni o la creazione di altre Regioni che richiedono prima della procedura dell'art. 138 una apposita richiesta ed il referendum tra le popolazioni interessate.

DIRITTO PUBBLICO - il sistema delle fonti normative appunti a cura di Luigi Avella

Le fonti primarie

Dopo la Costituzione e le leggi costituzionali si pongono nella scala gerarchica le fonti primarie.

La legge formale: la principale fonte è la legge formale che ha la capacità di abrogare e modificare atti normativi precedenti (sia legislativi che regolamentari), e di resistere ad atti normativi ad essa subordinati. Questa caratteristica si chiama forza di legge.

La legge presenta dei limiti formali:

  • la legge ordinaria non
può avere luce in violazione della Costituzione. La legge ordinaria rinforzata deve sottostare a determinate regole procedurali, come per esempio la legge che può disporre il distacco di una Provincia o di un Comune da una Regione. La legge dotata di una particolare forza di resistenza all'abrogazione. La legge presenta dei limiti sostanziali: - la legge non può violare i principi sostanziali posti dalla Costituzione - la legge meramente formale, cioè che riveste una forma legislativa per un contenuto normativo non pienamente disponibile per il Parlamento - la riserva di legge che il costituente ha previsto per alcune materie e che possiamo distinguere in: - riserva di legge assoluta: la riserva impone di disciplinare la materia in modo completo - riserva di legge relativa: la riserva impone di definire solo i principali elementi della normativa in questione - riserva di legge rinforzata: la riserva imposta dal costituente prevede anche

Il contenuto di massima

Il limite che deriva dal principio di irretroattività della legge stessa

Oltre alla legge, sono fonti primarie statali gli atti aventi forza di legge:

  • I decreti legislativi: sono collocati allo stesso livello gerarchico della legge, tuttavia presentano ulteriori limiti definiti dall'articolo 76 della Costituzione: essendo decreti delegati devono rispettare i limiti formali in riferimento ai principi e criteri direttivi, al tempo limitato, agli oggetti definiti.

Le deleghe legislative che il Parlamento accorda al Governo sono:

  • Deleghe legislative tipiche: formazione di testi unici, cioè leggi che riescono a coordinare la normativa precedente
  • Deleghe legislative atipiche: le norme di attuazione degli statuti speciali, gli atti di esercizio dei poteri necessari conferiti in tempo di guerra

Inoltre, è prassi del Governo adottare decreti correttivi su argomenti oggetto di decreti legislativi.

Come per esempio la legge che può disporre il

distacco di una Provincia o di un Comune da una Regione all'atra4 come per esempio le leggi di esecuzione dei trattati internazionali e quindi sottratte al referendum abrogativo5 per esempio non può presentare norme di discriminazioni per ragioni di sesso6 come per esempio la legge dell'approvazione preventiva del bilancio dello Stato7 come per esempio la disciplina di ciascuna Camera di adottare un proprio regolamento4

DIRITTO PUBBLICO - il sistema delle fonti normative appunti a cura di Luigi Avellai testi unici: riguardano le deleghe ordinarie (tipiche) finalizzate alla formazione di testi unici fra leggi preesistenti. Si tratta di fonti normative che riescono a coordinare, in testi organici e completi, la normativa precedentemente contenuta disorganicamente in più fonti primarie.

i decreti legge: i limiti che incontrano i decreti leggi sono limiti sostanziali (a contrario dei decreti legislativi che incontrano limiti formali). Intanto, producono effetti per

60 giorni (il tempo necessario per la loro conversione in legge) per cui o sono destinati a diventare legge o a decadere per la mancata conversione.

Altre fonti primarie sono:

  • i referendum abrogativi: il decreto del Presidente della Repubblica che dichiara l'avvenuta abrogazione di una legge va riconosciuto come fonte primaria
  • i contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes: solo se venisse applicato l'articolo 39 della Costituzione
  • le fonti comunitarie: sono ritenute fonti primarie e quindi incidono nel nostro ordinamento senza alcun tipo di recepimento da parte del legislatore nazionale, se rispettano due condizioni:
    1. gli atti normativi comunitari siano legittimi dal punto di vista comunitario (cioè riguardano settori di competenza comunitaria)
    2. gli atti comunitari siano conformi ai principi supremi dell'ordinamento costituzionale nazionale
  • le norme internazionali: le norme internazionalmente riconosciute posso collocarsi in base al loro contenuto sia a

Il livello di norma costituzionale è la fonte primaria del diritto, sia a livello di fonte primaria (norme pattizie in vigore con legge di esecuzione del legislatore). Altre fonti primarie a competenza riservata sono:

  • i regolamenti degli organi costituzionali: sono i regolamenti interni delle due Camere del Parlamento, della Corte Costituzionale, della Presidenza della Repubblica, del Consiglio dei Ministri
  • le leggi regionali: compresi tra queste anche le fonti legislative delle Province autonome di Trento e Bolzano

Le fonti primarie si distinguono in:

  • Generale: Legge formale, Decreti legislativi, Decreti legge, Testi unici, I referendum abrogativi, Le fonti comunitarie, Le norme internazionali, I CCNL con efficacia erga omnes
  • Determinata e riservata: Regolamenti degli organi costituzionali, Leggi regionali

DIRITTO PUBBLICO - il sistema delle fonti normative appunti a cura di Luigi Avella

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A.A. 2005-2006
7 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/21 Diritto pubblico comparato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Novadelia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze giuridiche Prof.