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DIRITTO AMMINISTRATIVO

LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA

L'amministrazione è uno dei poteri dello stato e cioè l'esecutivo cioè il potere di eseguire in concreto quanto altri hanno voluto in via generale ed astratta. La differenza tra privati e soggetti dell'amministrazione è che questi ultimi hanno solo il limite negativo (ordine pubblico, buon costume) e non quello positivo. Il compito dell'amministrazione è quello di trasformare il potere giuridico in atto al fine di creare estinguere posizioni giuridiche attraverso l'esercizio del potere d'imperio: questa esercizio si chiama FUNZIONE. La funzione amministrativa è:

  1. Cura degli interessi pubblici in modo immediato
  2. Attività concreta: mentre gli altri poteri (legislativo e giurisdizionale) agiscono in astratto essa opera direttamente
  3. È attività normalmente spontanea: quando parte per iniziativa degli stessi organi amministrativi decidendi

è attività normalmente discrezionale: gli organi amministrativi hanno la facoltà di scelta fra due opiu' comportamenti leciticlassificare tutti i fini è impossibile. i fini fondamentali sono:

  1. mantenimento dell'ordine e della sicurezza esterna
  2. compiti di propulsione economica e benessere sociale

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE e':

  1. insieme degli atti risultanti dall'esercizio della funzione
  2. il complesso degli organi e soggetti detentori del potere amministrativo

TIPI DI ATTIVITA' AMMINISTRATIVA

  • ATTIVITA' GIURIDICA: diretta al fine della conservazione dello stato.. mantenimento dell'ordine interno e sicurezza (guardia di finanza, prefettura, questura, forze armate)
  • ATTIVITA' SOCIALE: diretta ai fini di propulsione e benessere del corpo sociale (servizi sanitari, lavori pubblici)
  • ATTI DI DIRITTO PRIVATO: ha la sua causa in un fine
  • ATTI DI DIRITTO PUBBLICO: la causa risiede nelle finalità politiche e sociali
e di pubblico interesse economico (atti destinati a costruire, modificare o estinguere rapporti giuridici pubblici e ad influire su tali rapporti). DISTINZIONE DELL'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA - AMMINISTRAZIONE ATTIVA: a cui è demandato il compito di realizzare gli interessi della comunità (ministeri, la giunta, ecc.). - AMMINISTRAZIONE CONSULTIVA: soggetti chiamati ad esprimere un parere (obbligatori/facoltativi, vincolanti o meno). - AMMINISTRAZIONE DI CONTROLLO: soggetti chiamati a verificare la legittimità dell'amministrazione attiva. - AMMINISTRAZIONE CONTENZIOSA: risolvere conflitti di interesse tra destinatari e titolari della funzione amministrativa. I PRINCIPI DELL'AMMINISTRAZIONE (art. 97 Cost.) I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge in modo che dia assicurato il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. Dall'analisi dell'articolo 97 si evincono i principi fondamentali dell'amministrazione: 1. PRINCIPIO DI LEGALITÀ: l'amministrazione deve agire in conformità alle leggi vigenti. 2. PRINCIPIO DI IMPARZIALITÀ: l'amministrazione deve agire in modo neutrale e senza favoritismi. 3. PRINCIPIO DI BUON ANDAMENTO: l'amministrazione deve agire in modo efficiente ed efficace. 4. PRINCIPIO DI TRASPARENZA: l'amministrazione deve agire in modo aperto e accessibile al pubblico. 5. PRINCIPIO DI RESPONSABILITÀ: l'amministrazione deve assumersi la responsabilità delle proprie azioni. 6. PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ: l'amministrazione deve agire in modo proporzionato rispetto agli obiettivi da raggiungere. 7. PRINCIPIO DI COLLABORAZIONE: l'amministrazione deve collaborare con i cittadini e le altre istituzioni. Questi principi sono fondamentali per garantire un'amministrazione pubblica efficiente, trasparente e al servizio dei cittadini.

LEGALITÀ .. la pubblica amministrazione, al di fuori dei casi stabiliti dalla legge, non può godere di alcuna posizione di potere .... conseguenza del principio:

  1. nullum crimen sinelege
  2. PRINCIPIO DELLA BUONA AMMINISTRAZIONE efficienza e efficacia
  3. PRINCIPIO DI IMPARZIALITÀ nel rispetto dell'oggettività di agire

Inoltre....

  1. PRINCIPIO DELLE AUTONOMIE LOCALI E DEL DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO (art 5)
  2. PRINCIPIO DELL'INDIPENDENZA DI ALCUNI ORGANI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (art 100 108) (consiglio di stato, corte dei conti)
  3. PRINCIPIO DELLA RESPONSABILITÀ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (art 28) per atti lesivi dei diritti o interessi altrui la pubblica amministrazione è responsabile solidamente con il pubblico funzionario
  4. PRINCIPIO DELLA TUTELA DEL PRIVATO CONTRO GLI ATTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (art 113) sempre ammessa la tutela giurisdizionale

L'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA L'art 97 crea riserva di legge

relativa all'organizzazione della pubblica amministrazione => obbligo del legislatore di stabilire le linee generali e lasciare ai regolamenti il compito di attuare le stesse..l'organizzazione è percio' attribuita al parlamento (leggi) all'esecutivo (regolamenti, ordinanze) ed ai singoli soggetti (regolamenti statuti)..valore molto importante della prassi amministrativa (miglior modo possibile di interpretare la norma)

LO STATO è il più importante soggetto della p.a. ..inteso come titolare del potere di imperio .possiede tutte le caratteristiche degli enti pubblici e cioè :

  • capacità di definire le norme del proprio comportamento e di quello dei terzi che con esso vengono a contatto (autonomia)
  • capacità di amministrarsi da sé (autarchia)
  • capacità di risolvere conflitti attuali o potenziali che possono sorgere con terzi (autotutela)

L'ORGANO PUBBLICO è ente pubblico se il finanziamento dello stato supera il 50%

altrimenti è privato ...formato da 2 elementi costitutivi: il titolare (persona fisica) e l'ufficio (burocrazia..cioè complesso di beni strumenti e personale) CLASSIFICAZIONE DEGLI ORGANI - individuali - collegiali - a rilevanza esterna o interna - rappresentativi o non rappresentativi (se espressione o meno della comunità..eletti direttamente o indir.) - organi che sono persone giuridiche ..caso eccezionale prece di solito vi è una immedesimazione organica (università : organi del ministero dell'università e della ricerca scientifica ...o la banca d'Italia) AUTONOMIA ORGANIZZATIVA uffici che nei rapporti con gli organi superiori dello stato, godono di una maggiore indipendenza degli altri uffici ..può assumere vari aspetti: - autonomia contabile - autonomia finanziaria (possibilità di amministrare i proventi della propria attività) - autonomia digestione (aziende autonome) L'AUTONOMIA NORMATIVA

capacità di darsi un proprio ordinamento con l'emanazione di norme aventi valore vincolante per se stesso e per terzi da non confondersi con l'autonomia organizzativa (regolamento interno dell'ente autonomo)..i soggetti che ne sono titolari: stato, enti locali territoriali, istituzioni di assistenza e molti altri enti (ma si riconosce in genere a tutti gli enti pubblici)...gli attiamministrativi principali sono: gli statuti, i regolamenti, i bilanci, i piani, i progetti

GLI STATUTI (comuni province univ. ecc) contengono la disciplina della struttura fondamentale dell'ente, indicazione dei fini e mezzi necessari (anche per le fondazioni)...quelli degli enti sottoposti a vigilanza dello stato sono di regola approvati con decreto del presidente della repubblica..sono pubblicati nel gazzettino

I REGOLAMENTI: atti amministrativi con contenuto normativo..sono impugnabili..due tipi: governativi e di enti territoriali minori (vd le Fonti). pubblicati mediante

affissione nei rispettivi enti
  • I REGOLAMENTI DEGLI ENTI PUBBLICI MINORI (art 128 Cost) sono rivolti a disciplinare, inconformità con lo statuto, ove ci sia, singoli aspetti dell'organizzazione dell'ente (disciplina del rapporto di impiego del personale, prestazione dei servizi dell'ente)..sono gerarchicamente sotto le leggi tuttavia i regolamenti di polizia urbana e rurale, igiene e sanità, edilizia e urbanistica, hanno lo stesso valore della legge => possono modificarla
  • I PIANI atti mediante i quali l'ente si impegna ad una attività futura di prevalente carattere giuridico (piani urbanistici.)
  • PROGETTI idem ma di attività prevalentemente tecnica
  • AUTARCHIA caratteristica dell'ente pubblico di disporre di potestà pubbliche e consiste nella capacità di amministrare i propri interessi operando per la soddisfazione immediata degli stessi tutti gli enti sono più o meno autarchici
  • AUTOTUTELA con la quale la p.a.
provvede a risolvere i conflitti insorgenti con altri soggetti: - autotutela decisoria: attuata attraverso l'emanazione di una decisione amministrativa concretizzatasi in un atto. Può essere: 1) spontanea (se agisce di ufficio): annulla gli atti, li revoca, li rimuove. Deve esistere un interesse pubblico per l'autoannullamento (i vizi possono essere eliminati, sanando l'atto). 2) necessaria: controllo esterno esercitato dal CO.RE.CO. (comitato regionale di controllo) al fine di evitare l'azione di un soggetto leso. 3) contenziosa: ricorsi amministrativi esaminati nella parte della tutela nei confronti della pubblica amministrazione. - autotutela esecutiva: complesso di attività non dirette ad emanare provvedimenti o decisioni, ma a porre in esecuzione ed attuare le decisioni. Ad esempio, l'ordinanza di demolizione da parte del sindaco, che in caso di non ottemperanza, la farà demolire direttamente. - autotutela sui rapporti: agire nei confronti di un terzo (sia interno che esterno).esterno: licenziamento, sanzione del codice della strada)

LA CAPACITÀ DI AGIRE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Detta capacità si chiama competenza distinta per tradizione in:

  1. competenza per materia (vari rami nella pubblica amministrazione)
  2. competenza per territorio (es. all'interno dell'org. amministrativa facente capo al ministero degli interni, abbiamo un prefetto per ogni singola provincia.. ognuno ha una propria competenza territoriale)
  3. competenza per grado: gerarchia ...l'organizzazione è in scala al cui vertice vi è il responsabile (ministro o direzione centrale ecc) ed è articolata in vari gradi ...il rapporto di gerarchia intercorre solo tra organi individuali non collegiali..e solo tra facenti parte dello stesso ramo dell'amministrazione ..gerarchia significa: potere di dirigere l'inferiore, potere di vigilarlo, potere di sostituzione (quando questi ometta di adempiere), potere di avocazione (cioè di assumere un compito

spettante all'inferiore..indipendentemente dall'adempienza), potere di delegare (solo se permesso dalla legge...puo' avvenire tra soggetti della stessa amministrazione, ovvero tra soggetti diversi (es stato e regioni) ), potere di annullamento di ufficio, potere di risoluzione dei conflitti di competenza, potere di decisione sui ricorsi (prodotti da terzi contro atti dell'inferiore)

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN SENSO SOGGETTIVO: LO STATO

ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA STATALE CENTRALE: AMMINISTRAZIONE ATTIVA: gli organi della a.a. sono: il presidente della repubblica (funzioni amministrative formali..), il presidente del consiglio dei ministri (funzioni di coordinamento di tutta l'attività dell'amministrazione), il Consiglio dei ministri (coordinamento e diminuzione delle conflittualità), i singoli ministri: ogni ministro ha uno staff a lui legato composto da un gabinetto ed una segreteria..i suoi compiti sono di natura politica: la

La funzione amministrativa è svolta dagl'

Dettagli
Publisher
A.A. 2005-2006
31 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Novadelia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze giuridiche Prof.