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Le istituzioni dell'Unione Europea

CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL'UNIONE EUROPEA: è composto da un componente per ogni Stato membro, quindi 27, ma sono rappresentanti dei vari Stati membri a livello ministeriale. Ci sono varie formazioni di questo Consiglio a seconda delle tematiche: ad esempio il consiglio degli affari esteri è composto dai vari ministri degli affari esteri.

PARLAMENTO EUROPEO: è composto da oltre 700 membri che sono eletti dai cittadini degli Stati membri (legittimazione democratica diretta) ogni 5 anni. Dal punto di vista funzionale il Parlamento Europeo ha 2 competenze:

  • Funzione legislativa e di bilancio = la esercita congiuntamente con il Consiglio dei Ministri.
  • Funzione di controllo politico = il Parlamento può svolgere il controllo sull'operato della Commissione Europea e può votare una mozione di censura (simile alla mozione di sfiducia della forma di Governo parlamentare) contro la Commissione.

COMMISSIONE EUROPEA: è composta da 27 membri, un

componente per ogni Stato membro, la Commissione Europea ha un presidente che viene scelto dal Consiglio Europeo ed eletto dal Parlamento Europeo. Ha un ruolo simile al potere esecutivo all'interno degli Stati perché ha una serie di poteri come quello dell'iniziativa degli atti legislativi che poi dovranno essere adottati dal Consiglio e dal Parlamento, presenta un progetto di bilancio che anch'esso dovrà essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento e inoltre vigila sull'applicazione del diritto dell'UE per cui se c'è uno Stato che non applica il diritto dell'Unione Europea la Commissione ha il compito di rilevare il fatto.

CORTE DI GIUSTIZIA: è un organo giurisdizionale ed è composto da un giudice per ogni Stato membro. Ha una serie di funzioni importante perché giudica sulle controversie tra due Stati membri, o tra l'UE e un singolo Stato membro, oppure tra le istituzioni dell'UE (ad esempio

Se c'è un conflitto ad esempio tra il Parlamento e la Commissione). Inoltre ha un altro ruolo importante perché può giudicare sul rinvio pregiudiziale, ovvero quando un'autorità giurisdizionale di uno Stato membro ritiene che ci siano dei problemi nell'interpretazione di alcune disposizioni, rinvia in via pregiudiziale questa questione alla Corte di Giustizia che da la giusta interpretazione della norma.

Solo il Parlamento Europeo è eletto a suffragio popolare mentre gli altri organi (Consiglio Europeo, Consiglio dei Ministri e Commissione Europea) sono di derivazione statale (c'è un componente per ogni Stato che è espressione degli Stati membri a livello esecutivo). A livello di Unione Europea troviamo insieme due diverse logiche:

  1. La logica democratica che deriva dall'elezione a suffragio universale del Parlamento Europeo.
  2. La logica intergovernativa in base a cui sono formati il Consiglio Europeo, il Consiglio

Dei Ministri e la Commissione Europea.

Deficit democratico dell'UE: l'Unione Europea ha un deficit democratico perché alcune sue istituzioni non sono formate in modo democratico.

Oltre a queste, ci sono altre istituzioni dell'Unione Europea:

  • BCE Banca Centrale Europea
  • Corte dei Conti
  • Comitato Economico Sociale
  • Comitato delle Regioni

FONTI DELL'UNIONE EUROPEA

Hanno un impatto diretto sull'ordinamento italiano. Si distinguono in due gruppi:

Fonti originarie Trattati:

  • quelle che hanno dato origine all'UE e sono i Trattati, in particolare il Trattato sull'Unione Europea che sarebbe quello di Maastricht (TUE) e il Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) che è il trattato istitutivo della Comunità Economica Europea CEE del 1957 ma modificato.

Questi due trattati riguardano l'aspetto organizzativo e istitutivo dell'UE. Fino al 2000 nell'UE non c'è stata una disciplina dei diritti, poi

Si è provveduto con la proclamazione a Nizza del 2000 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, che è un documento dove vengono disciplinati e garantiti alcuni diritti fondamentali. Questa carta però è staccata dai trattati, anche se gli è stato riconosciuto lo stesso valore giuridico dei trattati.

Fonti derivate

  • Sono approvate secondo le modalità previste dalle fonti originarie, cioè dalle fonti originarie. Tra le fonti derivate troviamo i regolamenti e le direttive che contengono delle norme applicabili all'interno degli Stati.

Regolamenti

  • Entrano direttamente nelle fonti del nostro ordinamento, hanno un'applicazione diretta. Si applicano subito senza necessità di atti particolari che diano il loro avvio.

Direttive

  • Non sono direttamente applicabili ma richiedono il recepimento da parte degli Stati membri, occorre che ogni Stato membro recepisca questa direttiva all'interno.

del proprio ordinamento. Recepire significa consentire che la disciplina contenuta nella direttiva si applichi all'interno del proprio Stato. Se lo Stato non recepisce la direttiva, questa non è applicabile all'interno dello Stato membro e pone un problema di responsabilità nei confronti dell'Unione Europea. In Italia viene usato uno strumento chiamato Legge Comunitaria: strumento che consente ogni anno di dare attuazione alle direttive dell'anno precedente così da non creare un arretrato.

IL PARLAMENTO

Organo: persona fisica che agisce per nome e per conto della persona giuridica.

Organi Costituzionali: i più importanti, che nello Stato sono il Parlamento, il Presidente della Repubblica, il Governo, la Magistratura e la Corte Costituzionale.

Il nome Parlamento ha un'origine storica, i primi parlamenti nascono come una sorta di luogo dove andavano vari rappresentanti a parlare con il sovrano per esporre le loro necessità e in cambio

Dei favori del sovrano, irappresentanti davano al potere centrale degli aiuti finanziari. Il primo Parlamento è quello nato in Gran Bretagna con la Camera dei Comuni e la Camera dei Lords. Nella Costituzione italiana, quando si parla di Parlamento, si intende il Parlamento in seduta comune, cioè quando si uniscono insieme la Camera e il Senato che si uniscono nella sede della Camera. Però il Parlamento in seduta comune ha pochissime funzioni, tra le più importanti quella di eleggere il Presidente della Repubblica e 5 giudici della Corte Costituzionale. Il Parlamento è responsabile nei confronti del popolo perché è il popolo che ha scelto i membri delle Camere. Quando si parla di Parlamento "che fa le leggi" ci si riferisce alle Camere (sinonimo di Assemblee Parlamentari). Il Parlamento italiano è un parlamento bicamerale composto da due Assemblee Parlamentari, che sono la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica.

possono unirsi e formare il Parlamento in seduta comune, ma la maggior parte delle loro funzioni la svolgono separatamente. Perché si è scelto di formare un Parlamento bicamerale e non monocamerale? Le motivazioni sono principalmente due: 1. Consentire una diversa rappresentanza nelle due Camere → ad esempio in passato vi erano una "Camera bassa" che era quella eletta a suffragio popolare, e una "Camera alta" che era espressione di classi sociali definite (questo accade ancora in Inghilterra con la Camera dei Lords e la Camera dei Comuni). 2. Per dare una rappresentanza alle articolazioni territoriali dello Stato (come negli USA Stato federale, ci sono rappresentanti di ogni Stato federato). Il Parlamento italiano è caratterizzato dal bicameralismo perfetto o paritario, che si verifica dal punto di vista strutturale e dal punto di vista funzionale: Punto di vista strutturale: - le due Assemblee Parlamentari, Camera dei Deputati e Senato della Repubblica,sono 28, corrispondenti alle regioni italiane e alla Valle d'Aosta.- Il mandato dei deputati dura 5 anni.- Il Presidente della Camera dei Deputati è eletto tra i deputati stessi.Senato della Repubblica- Numero membri: erano 315 senatori ma diventano 200 (come per la Camera dei Deputati, a seguito del referendum)- Sono presenti membri elettivi e membri di diritto.- I membri elettivi sono eletti dal popolo, mentre i membri di diritto sono ex Presidenti della Repubblica e senatori a vita nominati dal Presidente della Repubblica.- Le circoscrizioni elettorali per eleggere i membri del Senato sono 20, corrispondenti alle regioni italiane.- Il mandato dei senatori dura 7 anni.- Il Presidente del Senato della Repubblica è eletto tra i senatori stessi.

(cioè gli ambiti territoriali in cui si eleggono ideputati), a volte coincidono con le regioni (accade più che altro per le regioni piccole → la circoscrizione per eleggere i deputati coincide con la regione), a volte (in regioni più grandi) ci sono due o tre circoscrizioni elettorali.

- Elettorato attivo: poter eleggere un deputato o un senatore. Per eleggere un deputato bisogna avere almeno 18 anni

- Elettorato passivo: possibilità di poter essere eletti deputati o senatori. Per essere eletto deputato bisogna avere almeno 25 anni.

- Sistema elettorale Senato della Repubblica

- Numero membri: erano 315 senatori ma diventano 200 (questo perché c'è stato un referendum per modificare degli articoli della Costituzione che regolavano il numero dei parlamentari, questo si applicherà alla prima elezione delle nuove Camere, non è stato applicato subito)

- Non tutti i membri sono eletti dal popolo. Ci sono membri

chiamati Senatori a vita che sono ex-Presidenti della Repubblica (ogni Presidente della Repubblica quando termina la loro carica diventa automaticamente senatore a vita). Inoltre ci sono membri di nomina presidenziale, 5 membri possono essere nominati Senatori per alti meriti (in campo sociale, scientifico, letterario…) dal Presidente della Repubblica. Questi senatori non eletti dal popolo, non hanno poteri in più rispetto a quelli eletti dal popolo, sono tutti sullo stesso livello.

Il Senato è eletto su base regionale → non è proprio così perché i senatori sono rappresentanti del popolo in generale non delle regioni geografiche in cui sono stati nominati → si intende che le circoscrizioni elettorali per eleggere i senatori sono coincidenti con le regioni.

Elettorato attivo: poter eleggere un deputato o un senatore. Per poter eleggere i senatori bisogna avere almeno 25 anni.

Elettorato passivo: possibilità di poter essere eletti

deputati o senatori. Per essere eletto se
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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessiabozzo07 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Vipiana Patrizia.