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PROPORZIONALE MAGGIORITARIO
Tipico del periodo democratico. Tipico del periodo liberale. Tanti seggi quanti sono i voti (collegi - Divisione del territorio in collegi uninominali plurinominali). ("the winner takes all"). Maggiore rappresentatività a discapito della governabilità. Di fatto, è molto importante la dimensione delle circoscrizioni. Favorisce il rapporto immediato tra elettori ed eletti.
Nelle leggi elettorali vengono poi spesso previste alcune misure, come la clausola di sbarramento (esclude dalla ripartizione chi ottiene meno di un tot di voti), le liste bloccate o il "premio di maggioranza" (per legge si danno in premio un tot di seggi a chi ha raggiunto un certo numero di voti rende il proporzionale meno proporzionale, così come le circoscrizioni piccole).
Oggi: la legge elettorale attualmente in vigore è la legge 3 novembre 2017, n. 165.
ufficialmente ecomunemente nota come Rosatellum bis o semplicemente Rosatellum. È stata approvata in via definitiva al Senato il 26 ottobre 2017 e sostituisce la precedente legge elettorale italiana del 2015, nota come Italicum (valida per la Camera dei Deputati) e la legge Calderoli (in vigore per il Senato della Repubblica), ambedue soggette a pronunce di parziale incostituzionalità da parte della Corte costituzionale. L'impianto della legge, identico a meno di dettagli alla Camera e al Senato, si configura come un sistema elettorale misto. Per entrambe le camere il 37% dei seggi è assegnato con un sistema maggioritario a turno unico in altrettanti collegi uninominali: in ciascun collegio è eletto il candidato più votato; il 61% dei seggi è ripartito proporzionalmente; la ripartizione dei seggi è effettuata a livello nazionale per la Camera e a livello regionale per il Senato; a tale scopo sono istituiti collegi plurinominali nei quali.le liste si presentano sotto forma di- listini bloccati
Parlamento
Il Parlamento, la cui principale e più importante funzione è quella legislativa, apre la parte II della Costituzione, per motivo storico-politico, a ribadire la diversità tra la democrazia costituzionale ed il fascismo: la Costituzione è figlia di vent'anni di dittatura del governo, con il capo del governo e con la definitiva chiusura del Parlamento. Prima il Parlamento, poi il Presidente della Repubblica e solo dopo il Governo.
Caratteristiche del Parlamento:
- Il Parlamento è un organo elettivo; la più importante motivazione giuridica per la quale il Parlamento apre la seconda parte della Costituzione è il fatto che il Parlamento è il primo ed
- Il Parlamento è un organo collegiale: al suo interno si discute, si parla. Da un punto di vista giuridico non ha alcun senso un Parlamento monocratico, fatto da una sola persona: la collegialità è un'altra caratteristica comune a tutti i parlamenti.
- Per avere uno Stato democratico è necessario un Parlamento; non è necessario alla vita dello stato in sé (per quello basta il governo) ma è necessario alla democraticità del Paese.
- Il Parlamento è bicamerale: è formato da due Camere, che hanno pari poteri: è necessaria l'approvazione dello stesso testo di legge. Si dice che sia un bicameralismo perfetto o paritario, con lievi differenze tra Camera e Senato:
- La prima differenza è l'elettorato attivo (per eleggere la Camera dei Deputati: 18 anni; per eleggere il Senato: 25 anni) e passivo (per essere eletto).
(3) Terza differenza è che, se alla Camera siedono solo parlamentari eletti direttamente, al Senato siedono anche senatori a vita e senatori di diritto e a vita. Anche per questo c'è una spiegazione storica, gli strascichi dello statuto Albertino: il Senato era di regola infatti completamente eletto a nomina regia. Oggi, quindi, vengono nominati cinque senatori a vita di nomina presidenziale tra personaggi emeriti; per senatore di diritto e a vita si intendono gli ex Presidenti della Repubblica. Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico,
artistico e letterario [art. 59 Cost.]. Pertini è stato il primo presidente della Repubblica a nominare 5 senatori a vita nonostante ne sedessero già in Parlamento (la nomina è avvenuta durante il settennato della sua carica), seguito da Cossiga dopo di lui (la nomina è avvenuta in un giorno); successivamente a Cossiga (presidente Scalfaro, stenuodifensore della Costituzione) torna però la prassi precedente, secondo la quale devono essere al massimo cinque i senatori a vita seduti al Senato.
Principi costituzionali:
- Ogni ramo del Parlamento è presieduto da un Presidente costituzionalmente previsto, eletto con una maggioranza particolare. Inoltre, di norma, prima del 1992 si dava la presidenza di uno dei due rami del Parlamento (solitamente alla Camera) ad un esponente dell'opposizione. Da allora in avanti le maggioranze decisero di eleggere un loro esponente, cariche volute e votate dalla maggioranza, espressione di un partito che fa parte
della maggioranza. Il Presidente ha funzioni tipiche di chi dirige primus inter pares, un organo collegiale: è un cioè ha stessi poteri degli altri parlamentari, ma ha il compito di dirigere i lavori della Camera che presiede. Esistono poi in Parlamento i gruppi parlamentari: i politici eletti decidono di iscriversi ad un gruppo parlamentare, che segue l'orientamento politico. È l'organo, in Parlamento, più importante; ogni gruppo parlamentare elegge una persona responsabile di parlare a nome di tutto il gruppo. Per le questioni più importanti, il Presidente decide ascoltando i capi dei gruppi parlamentari: la scelta di quali sono gli ordini del giorno spetta al Presidente con i capi dei gruppi parlamentari. [art. 63 Cost.]
ii. Ogni ramo del Parlamento ha un suo regolamento: la costituzione non disciplina tutta l'attività, in modo minuzioso, del Parlamento, ma prevede che ciascuna Camera approvi il proprio regolamento. [art. 64 Cost., I comma]
iii.
Le sedute del Parlamento sono pubbliche: il Parlamento non si può mai riunire a porte chiuse, vale il principio costituzionale della pubblicità delle sedute parlamentari. Prima dell'avvento della televisione, gli stenografi avevano il compito di trascrivere i resoconti delle sedute. [art. 64 cost., II comma]
Esiste un quorum strutturale/legale: per essere valida, una seduta, per costituzione deve essere presente la maggioranza assoluta dei membri (50%+1). Altrimenti, la seduta non è valida. Se non è necessaria alcuna deliberazione, non è necessario raggiungere il quorum legale. Una volta raggiunto il quorum strutturale, il quorum di funzionalità, di validità della votazione, dipende dalla legge che si sta votando. Generalmente, la maggioranza richiesta è quella relativa (i sì devono superare i no); è richiesta la maggioranza relativa anche per le votazioni di fiducia o sfiducia del Governo. È esplicitamente
in Costituzione richiesta la maggioranza assoluta per una legge di revisione della Costituzione* e per l'elezione del Presidente della Repubblica. [art. 64 Cost., III comma]
v. Principi che riguardano la ineleggibilità (riguarda quelle cariche che permettono di fare campagna elettorale senza obbligo di dimissione, ma che una volta eletto la comporta) e l'incompatibilità (non permettere di concorrere al Parlamento se la carica già ricoperta è incompatibile), che la Costituzione generalmente rinvia alla legge. [art. 65 Cost.]
vi. La Costituzione presenta il divieto di mandato imperativo: il parlamentare non rappresenta chi lo ha eletto o il proprio partito, ma la Nazione intera, ed esercita quindi le sue funzioni senza vincolo di mandato. [art. 67 Cost.]
vii. Principi che riguardano la insindacabilità (il parlamentare non è sindacabile per le opinioni espresse nell'esercizio delle sue funzioni, altrimenti non le eserciterebbe in modo autonomo,
indipendente e libero; il parlamentare non è insindacabile se non esprime le proprie opinioni durante la sua funzione, e quindi ne risponde civilmente come i cittadini), e la immunità/inviolabilità (il parlamentare non può essere arrestato come tutti i cittadini, onde evitare che il Governo intimidisca il Parlamento: istituto a procedere è necessaria la richiesta di procedere al Parlamento). [Art. 68 Cost.]
viii. Principio di indennità: la carica di Parlamentare per Costituzione non può essere gratuita, perché deve essere possibile a tutti di diventare parlamentari. [art. 69 Cost.]
*Art. 138 Cost. Per modificare la Costituzione serve una legge di revisione costituzionale, che ha due differenze rispetto alle leggi ordinarie: 1) non basta una lettura ed una seconda lettura, ce ne vogliono quattro [la Costituzione è rigida], 2) non basta la maggioranza relativa dei voti per approvarla, ma serve la maggioranza assoluta dei voti (50%
+ 1). Secondo l'articolo 138, se la legge di riforma costituzionale è approvata con la maggioranza ma non con la maggioranza