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Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
Le leggi ordinarie possono essere:
- Leggi solo in senso formale: leggi che formalizzano dei meccanismi (es: autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali)
- Leggi provvedimento: leggi specifiche che indicano il comportamento da tenere in una determinata casistica
- Leggi "tipiche": generali e astratte
Leggi generali: riserva di diritto
Riguardo al contenuto delle leggi ordinarie, la Costituzione in alcuni casi stabilisce la riserva esclusivamente alla legge la possibilità di regolamentare determinate materie:
- Riserva assoluta: la disciplina della materia è interamente riservata alla legge
- Riserva relativa: la legge stabilisce la disciplina generale della materia in questione; la disciplina dettagliata spetta ad altri atti come, ad esempio, i regolamenti
- Riserva rinforzata: la disciplina della materia spetta alla legge, la quale deve inoltre seguire le procedure e
- Legge di BILANCIO: è espressivamente prevista dalla Costituzione, la quale impone alle Camere di approvare ogni anno il bilancio presentato dal Governo
- Legge di DELEGAZIONE EUROPEA: legge attraverso la quale si legittima l'adozione delle direttive europee
- Legge EUROPEA: legge che legittima l'entrata in vigore dei regolamenti europei
(il bilancio): per quanto riguarda il bilancio l'Italia si è adattata alle leggi dell'Unione Europea, secondo le quali l'anno è suddiviso in due parti: il semestre europeo e il semestre nazionale. Durante il semestre europeo l'Unione presenta gli obiettivi generali da voler raggiungere e in base a questi il Governo realizza il DEF (Documento di Economia e Finanza) che poi presenterà al Parlamento e il Parlamento lo illustrerà all'UE; la quale
dirà poi il proprio parere a riguardo. Successivamente ha inizio il semestre nazionale durante il quale il Governo presenta il NADEF (Nota di aggiornamento del DEF) il quale contiene modifiche fatte seguendo il parere dell'UE; il NADEF viene presentato al Parlamento che poi lo mostra all'UE. Entro la fine dell'anno spetta poi alle Camere approvare in forma definitiva la legge di bilancio sulla base del DEF e NADEF.
FONTI PRIMARIE: hanno un carattere CHIUSO, ovvero la loro tipologia è stabilita dalla Costituzione
- ATTI AVENTI FORZA DI LEGGE: ATTI EMANATI DAL GOVERNO CHE HANNO LA STESSA VALENZA DELLE LEGGI ORDINARIE
- DECRETO LEGISLATIVO: atto emanato dal Governo in seguito alla ricezione di una legge delega da parte del Parlamento; la legge delega deve contenere oggetto da trattare, principi da seguire e termine della delega
- DECRETO LEGGE: atto emanato dal Governo in casi di estrema necessità e urgenza che deve poi
essere trasformato in legge entro 60 giorni dal Parlamento tramite una legge di conversione; se tale trasformazione non avviene il decreto perde la propria valenza con effetto retroattivo
Decreto legge
Legge di conversione
LEGGI REGIONALI: LEGGI EMANATE DALLE REGIONI (art. 117)
Le Regioni hanno potestà legislativa ma non su tutte le materie; la competenza si divide in:
- COMPETENZA LEGISLATIVA ESCLUSIVA STATALE: materie la cui regolamentazione spetta allo Stato
- COMPETENZA LEGISLATIVA CONCORRENTE: materie per cui lo Stato stabilisce i principi generali e che poi le Regioni specificano tramite leggi
- COMPETENZA LEGISLATIVA RESIDUALE REGIONALE: materie non citate nelle categorie già elencate, la cui regolamentazione spetta esclusivamente alle Regioni
La Corte Costituzionale ha stabilito che in caso di antinomia si applica il criterio di prevalenza, che nei casi successi fino ad oggi ha sempre favorito la funzione legislativa dello Stato
STATUTI
Le Regioni sono dotate
- FONTI PRIMARIE CON CUI OGNI REGIONE DISCIPLINA GLI ASPETTI DELLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE E STRUTTURA INTERNA
Lo statuto regionale deve essere approvato con maggioranza assoluta dei componenti per due volte dal Consiglio regionale; successivamente esso viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale e, se entro tre mesi dalla pubblicazione non viene presentata nessuna richiesta di referendum, esso viene promulgato, ripubblicato dopo la vacatio legis entra in vigore.
QUESTE DISPOSIZIONI NON VALGONO PER LE REGIONI A STATUTO SPECIALE
PROCEDIMENTO LEGISLATIVO: procedimento con il quale vengono formate le leggi
L'iniziativa di creazione della legge può venire da molti organi, anche dal popolo. Solitamente questa fase appartiene al Governo (maggiore possibilità che la legge venga accettata) o dal Parlamento (minore possibilità)
Fase nella quale i parlamentari discutono sulla legge, ascoltano l'organo che l'ha proposta e votano per
l'eventuale approvazione
Il disegno di legge viene scritto nel registro di una delle due Camere in modo da essere assegnato ad una Commissione. L'istruttoria in commissione può avvenire in diversi modi:
FASE COMMISSIONE IN COMMISSIONE IN ISTRUTTORIA COMMISSIONE IN SEDE SEDE REFERENTE SEDE DELIBERANTE REDIGENTE
L'assemblea Solo la commissione La commissione competente collettivamente discute competente si occupa di esamina il disegno di legge, poi spetta all'intera punto per punto il discutere il disegno di disegno di legge e lo vota legge e di votarlo assemblea la votazione
Il Presidente della Repubblica deve promulgare la legge entro un mese dalla data della sua approvazione. Egli può anche rifiutarsi di promulgare la legge e rinviarla al Parlamento, il quale deve revisionarla e nel caso modificarla. Se il Parlamento conferma la legge approvata precedentemente il Presidente è obbligato a promulgarla, non può più opporsi.
viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione (vacatio legis) REFERENDUM ABROGATIVO: Istituto attraverso il quale il corpo elettorale è chiamato a pronunciarsi direttamente circa l'abrogazione totale o parziale di una legge o di un atto avente forza di legge dello Stato. L'ufficio centrale per il referendum, composto da 5 consigli regionali o dalla Corte Costituzionale, valuta la legittimità e giudica l'ammissibilità della richiesta di referendum. Il Presidente della Repubblica indice il referendum entro il 15 aprile e la Corte di Cassazione valuta la legittimità della richiesta entro il 15 giugno. ESITO POSITIVO: Il Presidente della Repubblica dichiara l'abrogazione tramite decreto e il Parlamento non può emanare nessuna legge che riproduca quella abrogata. ESITO NEGATIVO: La notizia viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e la legge non può più essere abrogata.sottoposta a referendum abrogativo per essere abrogata successivi 5 anni
FONTI SECONDARIE: hanno un carattere APERTO, ovvero non sono stabilite dalla Costituzione
REGOLAMENTI GOVERNATIVI: FONTI SECONDARIE EMANATE DAL GOVERNO CHE PONGONO REGOLE DI CARATTERE SOSTANZIALE, ORGANIZZATIVO, PROCEDURALE OPPURE CHE PROVVEDONO A DISPORRE QUANTO NECESSARIO PER DARE ATTUAZIONE ED ESECUZIONE ALLE LEGGI. Possono chiamarsi anche MINISTERIALI o INTERMINISTERIALI quando vengono emanati da un ministro o da un gruppo di ministri
LEGGI LOCALI: STATUTI E REGOLAMENTI EMANATI DA COMUNI, PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE. Sono fonti secondarie, perciò sono subordinate alle leggi emanate dalle fonti primarie. In caso di antinomia si applica il criterio della gerarchia
DIRITTI E DOVERI: Già nello Stato liberale erano state introdotte delle Costituzioni che avevano lo scopo di garantire i diritti fondamentali dell’uomo. Le Costituzioni presenti in questo periodo erano però FLESSIBILI, ovvero
erano modificabili tramite una legge ordinaria del Parlamento; in questo modo il potere del Parlamento era perciò illimitato. Il Parlamento poteva tranquillamente modificare la Costituzione tramite una legge evolendo anche eliminare la garanzia di alcuni diritti.
La flessibilità della Costituzione fece sì che, durante il regime totalitario; il Parlamento, che dipendeva in modo diretto dal dittatore, modificasse la Costituzione e sopprimesse la tutela dei diritti fondamentali dell'uomo.
Una volta sconfitto il regime totalitario, fu evidente la necessità di garantire in modo solido la presenza dei diritti dell'uomo e di limitare il potere del Parlamento. Nello Stato contemporaneo nacquero così le Costituzioni RIGIDE; ovvero delle Costituzioni che non potessero essere modificate con procedimento legislativo ordinario ma che richiedessero un procedimento aggravato; inoltre furono introdotti limiti anche a tale modifica con procedimento aggravato; ovvero
fu stabilito che alcuni principi non potessero essere in alcun modo modificati. Inoltre, dalla seconda metà del Novecento la tutela dei diritti dell'uomo è stata introdotta anche a livello internazionale; nel 1948 fu introdotta la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, mentre nel 1950 fu introdotta la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali a livello europeo. Art. 2: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale." Il principio di solidarietà implica il fatto che la Repubblica riconosce e garantisce l'inviolabilità dei diritti dell'individuo.he, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini. La Repubblica italiana si impegna a promuovere il progresso sociale e culturale di tutti i cittadini, garantendo il pieno rispetto dei diritti inviolabili e delle libertà fondamentali. Art. 4 La Repubblica riconosce il diritto al lavoro come fondamentale per la realizzazione personale e sociale dei cittadini. Essa promuove le condizioni affinché tale diritto possa essere esercitato in modo dignitoso e libero da ogni forma di sfruttamento. La legge tutela i lavoratori, promuovendo la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro, nonché la tutela dei diritti sindacali. Art. 5 La Repubblica italiana riconosce e garantisce la libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Ogni individuo ha il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di partecipare alle attività religiose, nel rispetto delle leggi e dell'ordine pubblico. La Repubblica promuove il dialogo interreligioso e il rispetto reciproco tra le diverse confessioni religiose. Art. 6 La Repubblica italiana tutela la libertà di espressione e di stampa. Ogni cittadino ha il diritto di manifestare liberamente le proprie opinioni, anche attraverso i mezzi di comunicazione. La legge punisce gli abusi di tale libertà, garantendo il rispetto dei diritti altrui e la tutela della dignità umana. Art. 7 La Repubblica italiana riconosce e garantisce il diritto di riunione pacifica e il diritto di associazione. I cittadini hanno il diritto di organizzarsi liberamente in associazioni, sindacati e partiti politici, nel rispetto delle leggi e dell'ordine pubblico. La Repubblica promuove la partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica e sociale del Paese. Art. 8 La Repubblica italiana tutela la famiglia come fondamento della società. Essa riconosce e garantisce i diritti della famiglia, promuovendo la tutela dei minori e la conciliazione tra lavoro e famiglia. La legge tutela il matrimonio come l'unione tra un uomo e una donna, ma riconosce e garantisce anche le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Art. 9 La Repubblica italiana promuove la tutela dell'ambiente e la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale del Paese. Essa si impegna a promuovere lo sviluppo sostenibile, nel rispetto delle generazioni future. La legge tutela il diritto di ogni individuo a vivere in un ambiente sano e a fruire dei beni culturali. Art. 10 La Repubblica italiana promuove la pace e la giustizia nel mondo. Essa si impegna a rispettare e promuovere i diritti umani a livello internazionale. La legge tutela i diritti dei cittadini italiani all'estero e promuove la cooperazione internazionale per la risoluzione dei conflitti e lo sviluppo dei Paesi più poveri. Questi sono solo alcuni degli articoli della Costituzione italiana che sanciscono i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini. La Costituzione rappresenta il fondamento della democrazia e dello Stato di diritto in Italia, garantendo la tutela dei diritti inviolabili di ogni individuo.