Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
OTTIMALITÀ ECONOMICA
Modello di concorrenza europeo
Il modello europeo è un modello ibrido che nasce dall’esperienza dei vari paesi che hanno firmato il trattato di Roma. Questa esperienza dei paesi, prima del trattato aveva carattere dirigista (dittatoriale) che è avuta anche dopo la costituzione. Allora la comunità ha fatto i conti con questa esperienza e ne è venuto fuori un perché, MODELLO IBRIDO O COMPLESSO questo modello, in parte si costruisce sull’individuazione di comportamenti anticoncorrenziali nei confronti dei quali la reazione è del divieto assoluto. A tale procedimento d’individuazione delle pratiche anticoncorrenziali segue poi una pratica di ed DEROGHE qualora ne ricorrano i presupposti.
ESENZIONI
In entrambe i modelli si ha quindi il principio dell’individuazione di comportamenti illeciti, seguito da un secondo momento dove vi è la possibilità di rivedere, valutare, ed nei casi in cui ricorrano i
Presupposti stabiliti dalla legge ammettere tali comportamenti. Le sostanziali differenze tra i due modelli stanno nel fatto che:
Il modello americano è un modello in cui l'ammissione di comportamenti anticoncorrenziali avviene ex post attraverso la valutazione di un giudice che ne individua gli effetti pro concorrenziali. È completamente affidato al legislatore che indica i comportamenti illeciti ed indica i requisiti che devono ricorrere perché si possano avere comportamenti apparentemente illeciti che corrispondendo ad alcuni requisiti divengono leciti e ammissibili. Questo modello stabilisce formalmente la deroga al divieto. Altro elemento rilevante è costituito dagli elementi che giocano in favore della deroga: sono gli effetti pro concorrenziali.
Nel modello americano non sono effetti pro concorrenziali ed effetti non economici quindi di carattere anche sociale.
Con il tempo le due politiche hanno teso alla convergenza.
In tempi recenti si è avuto un'intervento innovativo delle regole di esenzione, per cui non si è più proceduto all'esenzione su richiesta delle parti interessate che veniva accordata in base alla valutazione dei comportamenti dei soggetti, ma si è passati ad una sorta di liberalizzazione dei comportamenti concorrenziali, una sorta di esenzione dalle intese e si è attribuito ai soggetti la facoltà di valutare essi stessi la concorrenzialità, l'anticorrenzialità delle pratiche salvo poi un controllo ex post, successivo compiuto dall'autorità garante del giudice che, vedendo direttamente gli effetti del comportamento ne determina la liceità e la sanzione. Questo cambiamento fa comprendere come anche il modello europeo è un modello che si sta allineando verso un modello di ottimalità economica, in quanto si possono.Considerare lecite quelle intese anticoncorrenziali che producono però effetti pro concorrenziali e quindi non possono essere sanzionate. Per cui la disciplina antitrust europea si sta allineando al modello americano ossia su un modello che si basa esclusivamente sulla valutazione economica dei comportamenti dei soggetti sul mercato.
Il potere del mercato: L'intesa è nociva se essa rileva un potere sul mercato. Si ha una situazione di potere sul mercato quando si ha la possibilità di creare una barriera. Per esempio si ha potere di mercato quando si ha la possibilità di alzare i prezzi senza assicurandosi che nessun altro imprenditore entri sul mercato e riporti i prezzi a valori competitivi. Quindi il potere sul mercato si ha quando si possono assumere dei comportamenti e questi non vengono contrastati ovvero ci sono delle barriere all'ingresso. Le barriere all'entrata possono essere di carattere economico, come visto sopra, ma anche di...
CARATTERE NORMATIVO
Le barriere di carattere normativo sono norme che limitano il numero di operatori all'ingresso del mercato come per esempio la richiesta di una licenza che a sua volta richiede una serie di controlli e chi non li supera è escluso dal mercato.
Regole antitrust
Legge n. 287 del 1990 legge antitrust riprende i principi comunitari e deve essere (in appendice) interpretata alla luce delle norme comunitarie.
Analizzare il potere di mercato è finalizzato ad analizzare i casi d'intese lesive, le quali sono limitate al mercato rilevante e quindi occorre valutare il mercato sul quale si ha il potere. Questo mercato definito dalla comunità come non è assoluto ma relativo.
MERCATO RILEVANTE
Il mercato in cui si opera ed in cui si sviluppa la concorrenza. All'interno del trattato non abbiamo alcuno strumento giuridico che ci dia i confini del mercato rilevante, perciò dobbiamo ricorrere ad una comunicazione della commissione.
sulla concorrenza. La comunicazione del 1997 definisce il concetto di mercato rilevante, che deve essere valutato da tre prospettive: il lato del prodotto, il lato geografico e il lato della domanda e dell'offerta. Dal punto di vista del mercato geografico, la Commissione afferma che "il mercato rilevante è l'area in cui le imprese acquistano o forniscono prodotti o servizi e in cui le condizioni di concorrenza sono sufficientemente omogenee. Questa area può essere distinta dalle zone geografiche contigue perché in queste ultime ci sono regole di concorrenza sostanzialmente diverse". In questo contesto, il potere di mercato viene valutato in relazione a un'area geografica che ci permette di distinguere tra un mercato europeo e uno nazionale, e all'interno di quest'ultimo la distinzione viene fatta in base all'operatività delle imprese e alle condizioni di concorrenza.concorrenza. Dal punto di vista del prodotto, si tratta di un mercato in cui si devono valutare tutti i prodotti e servizi che sono considerati intercambiabili o sostituibili dal consumatore in ragione dell'uso ai quali sono destinati. Si valuta cioè il prodotto in base alla sua possibilità di essere sostituito da un altro prodotto in grado di soddisfare il medesimo bisogno anche in base ai vari parametri: a. funzione d'uso b. stesse caratteristiche c. stessi prezzi Per valutare la sostituibilità sul versante della domanda la comunità suggerisce che occorre individuare una gamma di prodotti in grado di soddisfare uno stesso bisogno (prodotti fungibili) e valutare cosa accadrebbe se si aumentasse il prezzo su uno di essi. La domanda potrebbe spostarsi su un prodotto fungibile ma potrebbe anche accadere che la domanda si sostini sul prodotto sul quale è aumentato il prezzo, nel secondo caso significa che non si ha fungibilità della domanda.Meglio del prodotto. Per valutare la sostituibilità dal punto di vista dell'offerta, la concorrenza deve essere guardata dal punto di vista del produttore analizzando la capacità che un'impresa ha di modificare il proprio processo produttivo senza affrontare rischi aggiuntivi per rispondere alle esigenze di mercato. Perciò dal lato dell'offerta bisogna valutare il potere del mercato e la sostituibilità del prodotto. Se l'impresa è in grado di entrare sul mercato con un prodotto nuovo, questa immissione comporta che l'imprenditore ha una posizione di mercato forte.
Secondo la commissione "IL MERCATO RILEVANTE COMPRENDERÀ TUTTI I PRODOTTI". La comunicazione, OFFERTA SOSTITUIBILI SOTTO IL PROFILO DELLA DOMANDA E DELL poi, analizza i vari criteri utilizzati per misurare il mercato, fra i quali il criterio più utilizzato è quello caratterizzato dalle " INFORMAZIONI".
DISPONIBILI
Queste informazioni sono raccolte anche presso le imprese e le imprese concorrenti e i consumatori e servono per chi deve valutare il comportamento delle imprese e eventualmente sanzionarlo.
La comunicazione si conclude con il calcolo delle quote di mercato, impiegate in vari campi primo tra tutti per stabilire le sanzioni per le imprese che abbiano fatto intese contrarie al mercato le quali si calcolano in base al potere di mercato sul dato mercato rilevato. Occorre valutare anche il potere e il grado di potere (o quota di mercato che si occupa) perché in base ad esso si applicherà la sanzione.
Per il calcolo delle quote si guarda soprattutto alle vendite che le varie imprese realizzano su un determinato mercato rilevante. Risulta utile calcolare il volume degli affari e il valore delle vendite; quindi per stabilire la quota di mercato si tiene conto dell'incidenza e QUALITATIVA delle vendite.
QUANTITATIVA
Articolo 81
L'art 81 enuncia le regole di concorrenza di
cui la prima efondamentale regola è il DIVIETO DELLE INTESE enuncia in modo secco nelle parte iniziale dell'articolo. Questo articolo è rivolto alle imprese, le quali sono definite a livello comunitario in maniera molto elastica prima di tutto perché la comunità non da mai la definizione letteraria d'impresa, essa la si intende in via interpretativa dalle sentenze, dalle pronunzie della commissione e dell'esperienza comunitaria in materia antitrust. La comunità intende mantenere un modello di mercato concorrenziale, vuole mantenere un modello di mercato che persegua molti obbiettivi e quindi si rivolge proprio a chi vi opera. Le imprese, quindi, sono tutti quei soggetti che operano sul mercato; chi opera sul mercato in modo concorrenziale sono coloro che svolgono attività professionali che svolgono quindi il servizio di vendita – svendita, soggetti questi che svolgono attività di professionalità che hannoI connotati della concorrenza. Questi vengono intesi come imprese, mentre non sono intesi come imprese quegli organismi che non hanno il potere di decisione come, per esempio, le di una perché, in questo caso, è la società madre ad avere il governo sulle decisioni degli affiliati.
La comunità poi ha rielaborato la nozione di “impresa” guardando al fenomeno concorrenziale e agli effetti che i vari comportamenti possono dare. Per cui i soggetti che operano in modo concorrenziale vengono considerati come “imprese” e i caratteri di esse si possono desumere dall’effetto del comportamento illecito.
Atti collusivi
Secondo lo stesso articolo, le operazioni vietate ed incompatibili con il mercato in quanto