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PARTE TERZA: LE ATTIVITÀ E LE FUNZIONI DEI PUBBLICI POTERI
Capitolo 1: L’ATTIVITÀ DI INDIRIZZO POLITICO
1) L’indirizzo politico
In ogni comunità politica l’attività di governo deve svolgersi secondo un programma, in modo tale da
raggiungere tutti gli obbiettivi prefissati.
Questa regola vale sia a livello Statale che per quanto riguarda gli enti politici minori come le Regioni,
Province e Comuni.
L’indirizzo politico prende corpo con la determinazione dei fini da raggiungere mediante l’attività politica.
Successivamente dovranno essere determinati i mezzi necessari e l’apparato organizzativo per attuare
questi fini. Infine, dovranno essere realizzati i fini (o obbiettivi) prefissati.
L’indirizzo politico è quindi quella complessa attività che a livello statale viene affidata al Governo ed al
Parlamento.
Questa attività non comprende soltanto gli atti, ma comprende anche i fatti ed i comportamenti. Ad
esempio, i politici devono partecipare alle cerimonie ufficiali.
All’attività di indirizzo politico vanno collegate anche le mozioni di fiducia e sfiducia, la dichiarazione dello
stato di guerra, le procedure di controllo per verificare se il Governo ha operato come aveva annunciato di
fare ecc.
2) Componenti e vicende del rapporto di fiducia fra le Camere ed il Governo: la mozione di fiducia
La mozione di fiducia è strettamente collegata all’attività di indirizzo politico.
Il Governo, infatti, entro 10 giorni dalla sua formazione, dovrà presentare alle Camere il proprio
programma e chiedere la mozione di fiducia (l’approvazione).
Se il programma ottiene la mozione di fiducia, allora diventa l’indirizzo politico dello Stato ed il Governo
dovrà fare di tutto per cercare di attuare gli obbiettivi prefissati.
3) Le procedure di indirizzo, di controllo e di informazione
Il programma sul quale il Governo ha ottenuto la fiducia dalle Camere deve essere di continuo specificato,
integrato e, nel caso in cui occorra, anche modificato.
Gli atti mediante i quali le Camere esercitano la loro attività di direzione politica prende il nome di direttive
parlamentari. Esse si dividono in:
1. Mozione, attraverso la quale si promuove una deliberazione dell’assemblea su un determinato
argomento;
2. Risoluzione, attraverso la quale si manifesta un orientamento su specifici argomenti. N 62 F
Il Governo è sottoposto ad un continuo controllo da parte delle Camere, che verificano se l’attività del
Governo è effettuata seguendo i programmi annunciati.
Gli strumenti attraverso i quali le Camere esercitano il controllo sul Governo sono:
1. L’interrogazione, dove un parlamentare in forma scritta chiede al Governo o ad un Ministro rivolge
una semplice domanda su un determinato fatto. Il Governo può rispondere il forma scritta o
oralmente;
2. L’interpellanza, dove un parlamentare in forma scritta chiede al Governo o ad un Ministro dei
chiarimenti sulla condotta del Governo;
3. Le inchieste possono essere fatte singolarmente dalle Camere oppure dalle Camere unite che
formano una commissione bicamerale. Attraverso le inchieste verranno richiesti chiarimenti su
materie di pubblico interesse;
4. Le indagini e le attività conoscitive sono svolte dalle commissioni parlamentari che chiedono ai
rappresentanti del Governo dei chiarimenti su questioni politiche, procurandosi direttamente dai
Ministri competenti delle informazioni, notizie e documenti.
Infine, un particolare tipo di indagine conoscitiva è rappresentato dalle udienze legislative, cioè indagini
condotte in occasione dell’esame di un progetto di legge da parte di una commissione parlamentare.
4) Segue: la mozione di sfiducia
Le Camere possono porre fine al rapporto di fiducia nei confronti del Governo proponendo la mozione di
sfiducia nei confronti del Governo.
La mozione di sfiducia deve essere motivata e votata per appello nominale. Se viene approvata, allora il
Governo dovrà dimettersi e inizierà così la crisi di Governo.
Bisogna fare una distinzione tra:
1. Mancata fiducia iniziale, che si ha quando il Governo si insedia e presenta il programma al
Parlamento. Se non ottiene la fiducia, allora questa non esiste sin dall’inizio;
2. Voto di sfiducia, che si ha quando il Governo in passato aveva la fiducia del Parlamento ma questa
viene revocata attraverso la mozione di sfiducia.
Dalla mozione di fiducia e sfiducia va distinta la questione di fiducia.
La questione di fiducia è proposta direttamente dal Governo. Esso la propone, ad esempio, prima
dell’approvazione di un atto importante per il continuo svolgimento della propria attività.
Se il Governo non ottiene la fiducia, allora si dimetterà e inizierà la crisi di Governo. Se ottiene la fiducia,
allora l’atto verrà automaticamente approvato (è una forma di dittatura).
Inoltre vediamo che la questione di fiducia rappresenta un importante strumento per superare
l’ostruzionismo di minoranze parlamentari. N 63 F
5) a) Le leggi di indirizzo politico: la legge di bilancio e la legge finanziaria
Le leggi di indirizzo politico sono tutte quelle leggi attraverso le quali il Parlamento partecipa all’attività di
indirizzo politico dello Stato.
Infatti, con le leggi di indirizzo politico il Parlamento partecipa:
1. Alla determinazione dei fini da raggiungere;
2. Alla determinazione dei mezzi necessari per raggiungere questi fini;
3. Alla formazione dell’apparato organizzativo necessario per raggiungere questi fini e svolgere
l’attività prefissata.
Sono leggi di indirizzo politico la legge di approvazione del bilancio preventivo e la legge finanziaria, le
leggi di approvazione dei programmi economici, le leggi di autorizzazione alla ratifica dei trattati
internazionali e le leggi di amnistia e di indulto.
Attraverso la legge di bilancio e la legge finanziaria, il Governo ripartisce i vari mezzi finanziari tra i vari
rami dell’amministrazione in modo tale da garantire il normale svolgimento dell’attività ed il
raggiungimento dei fini stabiliti.
Ogni anno, le Camere approvano i bilanci ed il rendiconto consuntivo presentato dal Governo.
L’approvazione serve ad autorizzare il Governo a riscuotere le imposte ed a pagare le varie spese.
Le Camere devono approvare il bilancio per l’esercizio che va dal 1 gennaio al 31 dicembre. Se il bilancio
non verrà approvato prima dell’inizio dell’esercizio, allora le Camere approveranno un’apposita legge che
autorizza il Governo all’esercizio provvisorio del Bilancio, per un periodo non superiore ai 4 mesi (durante i
quali dovrà essere approvato definitivamente il bilancio).
Con la legge di bilancio non possono essere introdotti nuovi tributi o nuove spese in quanto, per introdurli,
occorrerà un’apposita legge con la relativa discussione parlamentare.
6) Segue: b) le leggi di approvazione dei programmi economici
Tra le leggi di indirizzo politico rientrano anche le leggi di approvazione dei programmi economici. Tramite
queste leggi, le Camere determinano una serie di direttive necessarie per lo sviluppo economico del Paese.
Le leggi di approvazione dei programmi economici sono strettamente collegate alle leggi di bilancio.
Infatti, con le leggi di bilancio vengono raccolti i mezzi necessari per lo svolgimento dell’attività dello Stato
e all’interno del bilancio verrà specificato la parte dei mezzi finanziari destinata allo sviluppo economico del
Paese (quindi alle leggi di approvazione dei programmi economici).
7) Segue: c) le leggi di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali
Tra le leggi di indirizzo politico rientrano anche le leggi di autorizzazione alla ratifica dei trattati
internazionali. N 64 F
I trattati internazionali sono trattati esterni ai vari ordinamenti giuridici nazionali. Per assimilarli all’interno
del nostro ordinamento giuridico, occorre la ratifica del Presidente della Repubblica.
Questa ratifica, però, dovrà prima essere approvata dalle Camere se il trattato:
1. Ha natura politica;
2. Prevede arbitrati o regolamenti giudiziari;
3. Comporta oneri alle finanze o modificazione di leggi.
8) Segue: d) le leggi di concessione dell’amnistia e dell’indulto
Tra le leggi di indirizzo politico rientrano anche le leggi di concessione dell’amnistia e dell’indulto.
Sia l’amnistia che l’indulto devono essere concessi con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei
componenti di ciascuna Camera.
Con l’amnistia si estingue il reato e, in caso di condanna, si fa cessare l’esecuzione della condanna.
Con l’indulto si estingue in tutto o in parte la pena (senza estinguere il reato).
9) Le deliberazione dello Stato di Guerra
La deliberazione dello Stato di Guerra spetta alle Camere.
Vediamo che le Camere deliberano lo Stato di Guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari per
gestire la situazione. Il Presidente della Repubblica dovrà dichiarare lo Stato di Guerra deliberato dalle
Camere in precedenza.
9) Le deliberazione dello Stato di Guerra
All’attività di indirizzo politico, quindi, partecipano in stretto collegamento tra loro sia il Parlamento che il
Governo.
L’attività di direzione politico-amministrativa del Governo è svolta collegialmente dal Consiglio dei
Ministri. Tra le funzioni del Governo ricordiamo:
1. Presenta alle Camere i disegni di legge;
2. Effettua decreti aventi forza di legge;
3. Effettua regolamenti da emanare con decreti del Presidente della Repubblica;
4. Effettua atti che riguardano i rapporti tra Stato e Chiesa;
5. Ecc. N 65 F
Capitolo 2: LA FUNZIONE DI PREDISPOSIZIONE NORMATIVA
1) Natura ed oggetto
La funzione di predisposizione normativa è quell’attività diretta ad inserire all’interno dell’ordinamento
giuridico una serie di atti formali che sono i decreti legge, i decreti legislativi, la legge, il regolamento ed il
referendum.
La funzione di predisposizione normativa è svolta dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province, dai Comuni e
dalla popolazione (attraverso il referendum).
Sezione 1: LE LEGGI COSTITUZIONALI
1) Il procedimento di formazione
La nostra Costituzione è una Costituzione rigida, cioè significa che per modificarla non basta il normale
procedimento di approvazione delle leggi ordinarie, ma occorre un procedimento speciale che prende il
nome di legge costituzionale.
Questo procedimento speciale si differenzia dal procedimento di approvazione delle leggi ordinarie in
quanto occorre una doppia deliberazione di ciascuna Camera, con intervallo non inferiore a 3 mesi, e nella
seconda votazione occorre la maggioranza assoluta dei componenti delle Camere.
Una volta formulato, si ha il progetto di legge costituzionale. Questo deve essere pubblicato per tre mesi
sulla Gazzett