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applicano le disposizioni dell'articolo 6 del regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611. (7)
Qualora non trovino applicazione le disposizioni dei commi precedenti, si applicano quelle
dell'articolo 18. Sono nulle le clausole derogative della competenza per territorio”.
L’articolo detta 3 fori cc.dd. concorrenti e alternativi la cui scelta è demandata a chi redige il
ricorso. La competenza per territorio si individua in base al comma secondo.
Il contratto si perfeziona in base agli artt. 1326 e ss.
Il comma 4 detta un foro esclusivo che è il domicilio dell'agente mentre per la PA c'è un altro foro.
Si ritiene che il giudice competente è quello della data della domanda giudiziale e quindi se vengo
trasferito sarà competente il giudice del luogo in cui lavoro.
Gli articoli seguenti regolano la fese della redazione del ricorso e degli atti.
Cosa vuol dire allegare o dedurre qualcosa? è diverso da provare e vuol dire esposizione dei fatti ed
è un potere che compete esclusivamente alle parti e quindi è vietata qualsiasi integrazione da parte
del giudice ed è anche una garanzia di imparzialità del giudice.
Il primo scritto difensivo è il ricorso per il ricorrente e la memoria di costituzione per il convento
che sono gli unici atti, quindi non è possibile poi correggere il tiro.
Art 414 per il ricorso e 416 per la memoria di costituzione.
Se dunque il primo scritto difensivo contiene tutte le allegazioni ne consegue che i fatti sono poi
immodificabili e sono solo quelli scritti nel ricorso. Da qui segue la preclusione di allegazioni
tardive. Sentenza SU 2802 del 2005.
Potere officioso del giudice, art 421, che sono poteri rafforzati rispetto al processo ordinario in
quanto può ammettere anche prove non allegate e anche atipiche ossia superando i limiti del cc sulle
prove tipiche come in materia di prove testimoniali. Il giudice però è limitato ai fatti allegati dalle
parti e qui ci si ricollega al principio del limite di allegazioni dei fatti: può acquisire nuove prove ma
è vincolato dai fatti allegati. Se non c'è il fatto non lo può provare.
I documenti sono utili solo a comprovare fatti già allegati. Le lacune degli atti non possono essere
aggirate neanche con la CTU perché serve a valutare fatti allegati e in più dimostrati e non ad
acquisire fatti.
Sia allegazioni dei fatti che delle prove. Le SU dicono che questo sistema di preclusioni vincola
tutte le parti ma solo in primo grado e ciò per tutelare il principio di ragionevole durata del
processo. Dicono anche che ciò vale sia per le prove costituende che costituite.
E questo perché anche la produzione documentale, oltre il primo scritto difensivo, rischia di
prolungare la durata del processo.
E allora i documenti vanno indicati nel primo atto difensivo e contestualmente prodotti al deposito
del ricorso, salvo (due eccezioni): che si siano formati successivamente a tale data, che non vuol
dire che si siano ottenuti successivamente, oppure i documenti che sono necessitati dall'evolversi
del processo ossia se il convenuto fa delle eccezioni che non attengono al fatto costitutivo della
domanda ma se fa un'eccezione che fuoriesce dall'ambito dei fatti costitutivi della domanda allora il
ricorrente può essere autorizzato a produrre altra documentazione; questo accade però in prima
udienza.
Questa rigidità è temperata dai poteri istruttori del giudice che però deve essere esplicato nell'abito
dei fatti esposti tempestivamente dalle parti e non può essere usato per sminuire il significato della
prova già esplicata.
Il ricorso è nullo se è omesso o risulta assolutamente incerto il petitum o se manca l'esposizione dei
fatti di cui al numero 4.
Le SU 11353/2004 hanno ritenuto applicabile il comma 5 dell'art 164 ossia il principio della
conversione della nullità.