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MODIFICAZIONE E PROPOSIZIONE DI NUOVE DOMANDE ED ECCEZIONI

Fase di trattazione successiva all’eventuale interrogatorio libero delle parti, art. 183 c.5 regola le attività che

possono essere compiute dall’attore: nella stessa udienza l’attore può proporre le domande ed eccezioni che

sono conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto.

Possibilità per l’attore non solo di proporre eccezioni alla domanda riconvenzionale, ma anche di proporre

domande conseguenti alla domanda riconvenzionale o alle eccezioni del convenuto 86

L’attore può essere autorizzato a chiamare un terzo se l’esigenza è sorta dalle difese del convenuto, e le parti

possono precisare e modificare le domande, le eccezioni e le conclusioni già formulate

Art. 183 c.6: se richiesto, il giudice concede alle parti una serie di termini (perentori) per il completamento

delle proprie difese, tra i quali:

 Ulteriori 30gg per il deposito di memorie limitate alle sole precisazioni o modificazioni delle domande,

delle eccezioni e delle conclusioni già proposte

 replicare alle domande ed eccezioni nuove, o modificate dall’altra parte, per proporre

Ulteriori 30 gg per

le eccezioni che sono conseguenza delle domande ed eccezioni medesime

IL DIVIETO DELLE DECISIONI DELLA TERZA VIA

Tutela del principio del contraddittorio: art. 101 cpc

 Impossibilità per il giudice di assumere alcuna decisione vs una parte che non sia regolarmente citata o

non abbia comunque provveduto alla costituzione in giudizio

 d’ufficio deve

C.2: Il giudice che ritenga di porre a fondamento della decisione una questione rilevabile

assegnare alle parti un termine tra 20 e 40gg per il deposito di memorie contenenti osservazioni.

In quest’ultimo caso, la violazione del dovere del giudice comporta nullità rilevabile d’ufficio per violazione

diretta dei principi della costituzione.

È una disposizione di difficile interpretazione perché il legislatore non ha precisato la collocazione degli

adempimenti previsti e perché il giudice ha già il dovere di segnalare alle parti, all’inizio della trattazione, le

d’ufficio (con la conseguenza che la mancata provocazione del contraddittorio legittima la

questioni rilevabili

parte a ottenere la rimessione in termini)

Interpretazione residuale del c.2: lo scambio di memorie qui previso avviene solo al di fuori della fase di

nell’ipotesi in cui una volta precisate le conclusioni e rimessa la causa in decisione, il giudice

trattazione,

ravvisi l’esistenza di questioni rilevanti sulle quali non sia stato compiutamente svolto il contraddittorio.

Il contraddittorio esige una pienezza di poteri delle parti, quindi per osservazioni si intende in senso ampio la

possibilità di difesa, con la possibilità anche di formulare le necessarie istanze istruttorie

L’INTERVENTO VOLONTARIO

litisconsortile, adesivo) la forma dell’intervento

In tutti i casi di intervento volontario (art. 105 cpc: principale,

è sempre la stessa, ed è regolata dagli artt. 267 e 268:

 Il terzo che interviene deve costituirsi presentando in udienza o depositando in cancelleria una comparsa

a norma del 167 (comparsa di risposta)

 L’intervento può avere luogo sino a che non vengono precisate le conclusioni. Il terzo non può compiere

atti che al momento dell’intervento non sono più consentiti ad alcuna altra parte, ad eccezione che il terzo

comparisca volontariamente per l’integrazione necessaria del contraddittorio

Non è ben precisato quale sia il momento per il terzo entro il quale possa esercitare i propri poteri, però:

 Può proporre domande o eccezioni solo entro il termine fissato al convenuto per la costituzione (167)

 Se interviene alla prima udienza di trattazione non può proporre domande autonome, ma solo domande e

eccezioni che sono conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto

87

LA CHIAMATA DI UN TERZO IN CAUSA

La partecipazione di un terzo può essere anche provocata da una chiamata da parte del giudice o delle parti.

Integrazione del contraddittorio nei confronti del litisconsorte necessario assente: ordine del giudice rivolto

inottemperanza comporta la cancellazione della causa dal ruolo e l’estinzione del giudizio.

alle parti. In caso di

Può essere emanato in qualsiasi momento del primo grado e non comporta per il terzo preclusioni

Intervento del terzo per ordine del giudice: nei casi di comunanza di lite con la posizione soggettiva del terzo

e opportunità di un processo simultaneo. Ordine rivolto alle parti che devono provvedere a citare il terzo in

giudizio pena cancellazione della causa dal ruolo. In ogni momento dal giudice istruttore senza preclusioni per

il terzo

Intervento su istanza di parte: art. 106, quando una delle parti originarie intende ampliare il contraddittorio

citando un terzo al quale ritiene comune la causa o dal quale pretende essere garantita. La parte interessata

a comparire nell’udienza fissata dal giudice istruttore osservati i termini 163-bis.

provvede con citazione Il

regime della chiamata è diverso a seconda che l’istante sia attore o convenuto:

 Il convenuto: deve, pena decadenza, farne dichiarazione nella comparsa di risposta e chiedere al giudice

istruttore lo spostamento della prima udienza per consentire la citazione del terzo nel rispetto dei termini

del 163-bis. Il giudice provvede con decreto entro 5gg a fissare la data della nuova udienza. La citazione

è notificata al terzo a cura del convenuto.

 L’attore: se a seguito delle difese svolte dal convenuto sia sorto per lui l’interesse a chiamare in causa un

terzo, deve chiedere l’autorizzazione al giudice istruttore per la chiamata, a pena di decadenza, nella prima

udienza. Se il giudice autorizza, fissa una nuova udienza per consentire la citazione ex 163-bis.

Citazione e costituzione del terzo:

 La parte che chiama in causa il terzo deve depositare la citazione notificata entro 10gg dalla notificazione

della citazione stessa. Termine ordinatorio

 Il terzo deve costituirsi a norma del 166, cioè almeno 20gg prima dell’udienza fissata dal giudice istruttore

e indicata nell’atto di citazione

 Il terzo deposita una comparsa di risposta con la copia della citazione, tutte le sue difese, i mezzi di prova

e le conclusioni. A pena di decadenza deve proporre eccezioni e riconvenzioni

 Il chiamato può a sua volta chiamare in giudizio un terzo, deve dichiararlo a pena di decadenza nella

comparsa di risposta ed essere autorizzato dal giudice. Poi il procedimento è lo stesso (fissazione udienza

– –

citazione notificata costituzione del terzo)

Per la difesa delle parti originarie di fronte alle domande o alle eccezioni del terzo chiamato:

- Ferme le preclusioni ricollegate alla prima udienza di trattazione, la chiamata non è motivo di

rimessione in termini per le attività già precluse nel rapporto tra le parti originarie.

- I termini per precisare o modificare le domande ed eccezioni già proposte sono fissati dal giudice

istruttore nell’udienza di comparizione del terzo

IL LITISCONSORZIO

 In caso di litisconsorzio necessario, la mancata evocazione in giudizio di tutti i litisconsorti necessari

rende la sentenza viziata in modo insanabile e questo può essere fatto valere in ogni tempo e con ogni

mezzo. Se la sentenza viene impugnata mediante appello, il giudice dell’appello annulla la sentenza e

rimette la causa al primo giudice. Svolgimento del processo con litisconsorzio necessario:

 Il processo è inscindibile sia in primo grado sia nelle fasi di impugnazione

 Tutti i litisconsorti hanno i medesimi poteri 88

 L’atto compiuto da uno dei litisconsorti ha effetto per tutti, tranne casi che comportano disposizione del

diritto in contesa

 La confessione o giuramento di uno dei litisconsorti è liberamente apprezzato dal giudice

 In caso di litisconsorzio facoltativo, deve sussistere rapporto di connessione per il petitum o la causa

petendi, oppure se decisione di due o più domande dipende dalla risoluzione di identiche questioni.

 Il processo è regolato da due principi:

- Unitarietà del processo dal punto di vista formale

- Indipendenza delle cause dal punto di vista sostanziale e di merito

 I presupposti processuali e le condizioni dell’azione devono sussistere ed essere verificati singolarmente

 Principio di indipendenza dei litisconsorti

 Gli atti di impulso processuale e di composizione del processo valgono solo per chi li compie, così come

valgono singolarmente le cause di sospensione ed estinzione del processo. Valgono per tutti l’iscrizione a

ruolo e l’interruzione del processo

 Le eccezioni processuali proposte da uno operano per tutti solo se sono comuni o investono tutte le cause

 Autonomia nelle allegazione dei fatti principali e nell’affermazione delle ragioni di diritto

 Le prove raccolta valgono identicamente per la decisione, unità dell’istruzione sui fatti comuni

LA FASE ISTRUTTORIA

LE DEDUZIONI ISTRUTTORIE

Gli art. 163 e 167 prescrivono alle parti di indicare specificamente i mezzi di prova e i documenti offerti in

comunicazione (atto di citazione e comparsa di risposta), ma senza che sia ricollegata nessuna specifica

decadenza all’omissione di queste indicazioni.

Il giudice istruttore può ritenere la causa matura per la decisione senza bisogno di assunzione di mezzi di prova:

 Quando si tratti di una causa di puro diritto

 Quando si tratti di una causa documentale e le parti abbiano dichiarato di aver depositato tutti i documenti

a loro disposizione

Non può invece rimettere la causa in decisione affinché sia decisa in senso sfavorevole a una delle parti per la

sola mancata deduzione, con gli scritti introduttivi, di prove precostituite o costituende.

termine dell’udienza di prima comparizione e trattazione

Al le parti possono chiedere:

 delibazione del giudice sull’ammissibilità e rilevanza dei mezzi di prova sino a quel momento proposti,

La

e il giudice provvede sulle richieste istruttorie fissando l’udienza per l’assunzione dei mezzi di prova

ritenuti ammissibili e rilevanti, oppure

 La concessione dei termini di cui al c.6 dell’art.183 cpc:

- 30gg per la precisazione e modificazione delle domande, eccezioni e conclusioni già proposte

- 30gg per replicare alle domande ed eccezioni nuove o modificate, per proporre nuovi mezzi di prova

che siano conseguenza delle attività del primo termine

- 20gg per le sole indicazioni di prova contraria

Queste preclusioni non valgono per:

 contro gli atti e scritture prodotti dall’avversario, che è possibile

Disconoscimento della scrittura privata

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
124 pagine
3 download
SSD Scienze giuridiche IUS/15 Diritto processuale civile

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bigpome di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Processuale Civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Vanz Maria Cristina.