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USUFRUTTO
L’usufrutto è il diritto reale di usare la cosa altrui e di trarne i frutti, rispettando però la
destinazione economica della cosa stessa.
L’usufruttuario di una casa di abitazione potrà perciò abitarla o darla in locazione, ma non
potrà mai abbatterla per costruirne un’altra, né potrà mai modificarla per trasformare il
piano terreno in un negozio. L’usufruttuario di un terreno agricolo potrà coltivarlo o darlo in
affitto, ma non può trasformarlo in un parco. Fino all’estinzione dell’usufrutto il proprietario
è privato della possibilità di usare la cosa; il suo diritto prende nome di nuda proprietà (ha
un significato economico, si ha la certezza che diventi di nuovo il proprietario in quanto
l’usufrutto è temporaneo). L’usufrutto può avere per oggetto, oltre le cose mobili e
immobili, anche diritti fruttiferi (brevetti di invenzione, quota di partecipazione in società).
Chi voglia procurarsi del danaro disponendo della propria casa, ma voglia assicurarsi la
possibilità di continuare ad abitarla, potrà venderla riservandone a se stesso l’usufrutto
(es: una ha una casa a Venezia con una bellissima vista e vuole continuare ad abitarci, ma
i costi sono troppo elevati, allora la vende e se ne riserva il diritto di usufrutto).
Durata usufrutto: l’usufrutto è temporaneo. Inoltre ha diversi limiti: per esempio non si
può modificare la destinazione economica della cosa perché se no verrebbe meno l’atto di
restituire la cosa nella stessa sostanza in cui era stata ceduta. Se l’usufrutto è costituito a
favore di una persona fisica allora non può eccedere la vita dell’usufruttuario (cioè quando
muore l’usufruttuario il contratto termina), oppure può avere durata fissa. Se è costituito a
favore di una persona giuridica non può durare più di 30 anni. Se si costituisce l’usufrutto a
favore di una persona e si dispone che alla morte di questa, l’usufrutto debba continuare in
capo ad altri, la disposizione ha valore soltanto a favore del primo usufruttuario. Ci sono
altri inconvenienti: per esempio il fatto che l’usufruttuario può procedere con uno
sfruttamento intenso della cosa, o che verso la fine del contratto non si preoccupi più della
manutenzione della cosa.
Costituzione usufrutto: L’usufrutto può essere costituito per testamento o per contratto.
L’usufrutto si può acquistare attraverso l’uso prolungato della cosa: è il fenomeno
dell’usucapione. L’usufruttuario può cedere il proprio diritto per un certo tempo o per tutta
la durata, se non è vietato dal titolo costitutivo. I trasferimenti dell’usufrutto non influiscono
sulla sua durata. Se esso è stato inizialmente costituito a favore di una persona fisica, si
estingue con la morte di questa, anche se nel frattempo è stato trasferito ad altri.
Poteri e doveri dell’usufruttuario. All’usufruttuario spetta il possesso della cosa. Egli
potrà utilizzarla direttamente o darla in locazione/affitto. A lui spettano i frutti naturali e i 47
frutti civili. I doveri dell’usufruttuario sono: non cambiare la destinazione economica, di
restituire la cosa al termine dell’usufrutto, inalterata nella sostanza. L’usufruttuario deve
provvedere alla conservazione e alla manutenzione della cosa, non deve modificarla né
consumarla o distruggerla.
Estinzione dell’usufrutto: si estingue l’usufrutto per:
Scadenza del termine o per la morte dell’usufruttuario
a) Rinuncia dell’usufruttuario
b) Consolidazione, quando usufrutto e nuda proprietà si riuniscono in capo alla
c) medesima persona(es: se l’usufruttuario eredita la nuda proprietà).
Per prescrizione, per effetto del non uso durato per 20 anni.
d) Per il totale perimento della cosa su cui è costituito
e) Per decadenza dovuta ad abusi dell’usufruttuario
f)
I soggetti coinvolti nell’usufrutto sono: il proprietario (diventa nudo proprietario del bene) e
l’usufruttuario. L’usufruttuario ha diritto sia ai frutti naturali (legna, miniere, animali) sia a
quelli civili (interessi e capitali). I redditi di un’impresa sono frutti civili .
Non possiamo istituire un usufruttuario per le cose consumabili.
Usufrutto sulle cose deteriorabili -> si può usufruire della cosa deteriorabile ma deve
essere riconsegnata come quando si è presa.
Questo bene deve essere usato per uno scopo preciso e dettato.
Elemento importante dell’usufrutto-> temporaneità, l’usufrutto ha una scadenza definita o
da un accordo o dalla morte dell’usufruttuario; il testatore non può dire che alla sua morte
la proprietà passerà a varie persone perché ostacolerebbe la libera circolazione della
richiesta.
L’usufrutto si può costituire per volontà, testamento, usucapione e per sentenza del
giudice nel caso di divorzio.
Uso e abitazione: Chi ha il diritto di uso di una cosa può servirsi di essa e, se e' fruttifera,
può raccoglierne i frutti nella misura occorrente per i bisogni propri e della propria famiglia.
Chi ha il diritto di abitazione di una casa può abitarla limitatamente ai bisogni suoi e della
sua famiglia. SERVITU
La servitù consiste nel peso imposto sopra un immobile (fondo servente) per l'utilità di un
altro immobile (fondo dominante) appartenente a diverso proprietario. Costituisce una 48
servitù il diritto del proprietario di un fondo di passare sul fondo del vicino per raggiungere
la via pubblica, o quello di attraversare il fondo del vicino con un acquedotto per portare
l'acqua nel proprio fondo.
A differenze dell'usufrutto, la servitù non e' assoggettata a limiti temporali di durata.
La definizione di servitù prevede che essa sia stabilita a favore di un fondo, non a favore di
una persona (predialita). Il diritto di servitù spetta sempre a una persona, ovviamente,
quindi diremo che esso spetta a chiunque sia proprietario del fondo dominante, come
accessorio del suo diritto di proprietà', dal quale non può essere disgiunto. Perciò non e'
possibile attribuire a una persona il diritto reale di entrare in un fondo per passeggiarvi.
Deve essere costituita per l'utilità del fondo dominante: non sarebbe ammissibile costituire
una servitù per un'utilità personale che non abbia una relazione oggettiva col fondo
dominante. Il requisito dell'utilità per il fondo dominante implica una vicinanza, non per
forza i due fondi devono essere attaccati (ad esempio per il passaggio dell'acquedotto). Il
proprietario del fondo servente e' tenuto solo ad astenersi da determinate utilizzazioni del
proprio fondo oppure a sopportare l'esercizio della servitù.
Tipologia delle servitù:
1° classificazione
-servitù tipiche: quando un fondo dominante deve passare nella proprietà del fondo
servente per arrivare alla strada pubblica.
-servitù atipiche: Es: ho la casa con vista sul mare e faccio un contratto con il mio vicino
che non può costruire un muro o qualsiasi altra cosa che possa negarmi la vista sul mare.
2° classificazione:
-servitù regolari
-Servitù irregolari :non sono proprio servitù, sono servitù che crea il legislatore-> peso su
proprietà a vantaggio di un soggetto particolare. Es: diritto di passaggio piano da quella
proprietà per il passaggio di pescatori.
3° classificazione: Dal punto di vista della struttura le servitù possono essere divise in:
- affermative-> quelle che consentono al titolare una limitata utilizzazione del fondo
servente
-negative-> sono negative le servitù che consentono al proprietario del fondo dominante il
potere di vietare determinate utilizzazioni del fondo servente.
4° classificazione:
- servitù apparente: quando c’è una struttura, opera visibile e permanente (elettrodotto), ci
passano i cavi sulla proprietà del fondo servente.
-servitù non apparente: tutte le servitù negative. La servitù di passaggio è di per sé in
apparente, è apparente quando ci sono strisce per il passaggio.
Costituzione della servitù: Le servitù possono essere costituite in 2 modi: 49
− Servitù coattive: vengono imposte dalla legge. es: servitù di passaggio, servitù di
acquedotto. La costituzione di una servitù non presuppone la necessità assoluta da
parte del fondo dominante, è sufficiente l’utilità. La servitù di passaggio viene anche
definita quando per un fondo dominante è più comodo passar dal fondo servente, in
quanto le altre strade sono impraticabili o troppo scomode. Si deve, infatti, avere
l’accesso più comodo per arrivare alla strada pubblica.
− Servitù volontarie: per un contratto o testamento, acquisto per usucapione
(esercizio continuativo di un fatto) o per destinazione al padre di famiglia (per
esempio se un proprietario di 2 fondi vicini costruisce su uno dei fondi un passaggio
per permettere all’altro fondo di raggiungere la via pubblica e il fondo “servente”
(non lo è perché appartiene allo stesso proprietario, ma lo sarà dopo l’atto di
vendita) viene venduto, rimarrà comunque il diritto di passaggio.
Estinzione della servitù: Le servitù si possono estinguere per:
Rinuncia del titolare
a) Per confusione (o consolidazione), se il proprietario del fondo dominante acquista la
b) proprietà del fondo servente o viceversa.
Per non uso ventennale (prescrizione)-> per esempio quando non passso più da
c) quella proprietà o, nel caso di servitù negative, quando il mio vicino costruisce un
muro che mi nega la vista sul mare e io non dico nulla.
COMUNIONE
Un bene, un diritto reale su un bene, o un patrimonio, può appartenere a più persone
insieme: in tal caso si ha una comunione. Se oggetto della comunione è la proprietà di una
cosa, si parla di comproprietà. Nel codice civile non troviamo la definizione di comunione.
Il concetto si costruisce sulla base del diritto soggettivo ( pretesa, sinonimo di potere,
interesse riconosciuto al singolo), sono collegati perché i diritti soggettivi riguardano anche
più di un titolare per lo stesso diritto soggettivo. Esempio: chiediamo di affittare un edificio
per scopi commerciali; se ci viene dato il permesso allora io e il mio amico diventiamo
soci, siamo contitolari del diritto d’affitto, ma non diventeremo mai in comunione.
Comunione diversa da comproprietà
Comunione beni in matr