vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Parole tecniche
ISTITUTO= insieme delle norme sistematiche che governa un intero aspetto del diritto privato (es: proprietà, successione, famiglia)
PRELEGGI= la consuetudine rispetto alla regola scritta ha il vantaggio che la condotta tenuta dalla persone è più facilmente interpretabile. Lo scritto gioca sulle parole e le parole vanno interpretate. Nelle preleggi esiste una disciplina che regola come il giurista debba comprendere ciò che è scritto.
11.10.2012 → INTERPRETARE = assegnare un senso a parole, comportamenti le condotte tenute dalle persone hanno un rilievo giuridico criteri per l'interpretazione:
A) Chi è il SOGGETTO che interpreta l'interpretazione può provenire dal LEGISLATORE e si chiama AUTENTICA (primo soggetto che interpreta) che crea ulteriori leggi volte all'interpretazione delle norme. Queste leggi INTERPRETANTI (con effetto RETROATTIVO) vengono prodotte a seguito della legge che va a interpretare.
DOTTRINA (= coloro che studiano la legge in modo astratto) (secondo soggetto che interpreta) ognuno da la propria interpretazione raccontando come quella norma vada compresa.
GIURISPRUDENZA (= insieme delle sentenze che vengono emesse sul nostro territorio da tutti gli organi istituzionali) (terzo soggetto che interpreta)
B) Qual è l'EFFETTO dell'interpretazione? L'interpretazione del legislatore ha effetto ERGO OMNES (è vincolante per tutti); l'interpretazione dottrinale non ha nessun effetto. L'effetto della giurisprudenza ha effetto di giudicato (le persone coinvolte non potranno più discutere del fatto perché è VINCOLANTE per le parti; la sentenza vincola le parti in causa ma per tutti gli altri bisogna considerare che le sentenze vengono studiate dalla dottrina studiando la regola ma guardando anche le sentenze emesse su un determinato argomento la giurisprudenza, quindi, ha un effetto indotto per gli altri - LA GIURISPRUDENZA.
HA UN EFFETTO PERSUASORIO (= aiuta a capire in casi successivi) il giudice si è formato all'università dove ha studiato il diritto sulla DOTTRINA. Che rapporto c'è tra un giudice e l'altro? Il giudice del tribunale di Catania andrà a vedere anche sentenze precedenti. Ci sono 3 gradi di giudizio: I grado (tribunale, giudice di pace) II grado (appello corti d'appello - 21, nel capoluogo di regione) III grado (cassazione - 1 a Roma). Esistono gradi diversi di giudizio perché a fronte di una sentenza sullo stesso argomento può avere due sentenze diverse in base al tribunale in cui si svolge. I soggetti, quindi, possono andare avanti con i gradi di appelli in cui sempre meno giudici giudicheranno l'interpretazione fatta dal giudice di I grado. Se le corti d'appello hanno giudicato il MERITO (cioè il fatto e le prove del fatto) i soggetti possono rivolgersi al III grado in cui c'è un solo giudice (la
cassazione non può riesaminare i fatti, non sentono i testimoni, non leggono i documenti) che si limita a verificare se i giudici hanno rispettato la legge: il giudizio della cassazione è un giudizio di LEGITTIMITÀ. La cassazione ha la funzione di dare un' unica interpretazione (principio di ...) riportando alla pari principi di ingiudicato, svolge la funzione di un' interpretamento unitario. Esistono CONFLITTI DIACRONICI = è possibile che nel tempo la cassazione emani delle sentenze con interpretazione diversa da altre sentenze emesse con il corso del tempo ( la società si è evoluta quindi anche giudici sono diversi con occhi, studi e vita diversa) ma esistono anche CONFLITTI SINCRONICI = la cassazione può dire due cose diverse ogni giorno. La cassazione è divisa in 9 sezioni con diversi compiti, ma anche quando i membri di ogni sezione non vanno d'accordo ci si può riunire in CASSAZIONE A SEZIONI UNITE (= ci si)riunisce per decidere): la norma viene interpretata in base al caso per questo possono essere emesse sentenze diverse nella stessa giornata. La cassazione emette ogni anno un MASSIMARIO (= raccolta di massime massima= l'estrapolazione del principio di diritto che la cassazione ha deciso in ciascuna sentenza ogni sentenza può avere X massime). La costituzione dice che è soggetto solo alla legge: è libero di decidere, quindi interpretare, solo la legge anche diversamente da cosa fa la cassazione. Il giudice è soggetto alla legge ma deve MOTIVARE (= scrivere il ragionamento giuridico fatto) la sentenza se il ragionamento giuridico non è corretto i giudici di gradi superiori possono valutare se il ragionamento è corretto o meno quindi se il senso attribuito alle norme è corretto o no. La motivazione è oggetto del RIESAME: ragionamento LOGICO o ILLOGICO. Nel caso in cui il giudice ha utilizzato una motivazione usata in precedenza
della cassazione fa solo un richiamo alla motivazione della cassazione quindi quando il giudizio arriverà in cassazione, questa o salva la sentenza oppure la cassazione cambia idea. La giurisprudenza può cambiare perché c'è qualche giudice che interpreta in modo diverso dalla cassazione. Esistono paesi di Civil Law e paesi a Common Law nei paesi di Civil, tradizione romana. Nei paesi di Common, la norma viene creata partendo dalle sentenze (verificano come la corte suprema del territorio ha deciso per un caso simile bisogna verificare però che il caso da decidere sia UGUALE a quello da decidere è dai paesi di Civil in cui la norma è sempre uguale e non è necessario che un caso sia esattamente uguale ad un altro). Nel Common avvocati ricercano le DIVERSITÀ FATTUALI individuano gli aspetti concreti del caso per cercare di differenziare un caso con l'altro. Nei paesi di Civil gli avvocati cercano di isolare ognisingolo caso fattore comune dei due ordinamenti è cercare i punti differenti.
C) RISULTATO interpretativo: la dichiarazione è DICHIARATIVA (= interpretazione assegna alla normalo spirito del legislatore); interpretazione ESTENSIVA ( dare alle parole un significato più ampio);interpretazione RESTRITTIVA (dare un senso meno ampio alle parole). Se il giudice non trova normecon cui risolvere il caso si apre l'INTERPRETAZIONE ANALOGICA (non è un'interpretazione) cisono due tipi di analogia 1) ANALOGIA LEGIS: vado a verificare se esiste una legge che assomiglia almio caso 2) ANALOGIA IURIS: se non esiste una norma devo rifarmi ai principi generali (non scritti).Tutto ciò è scritto nelle PRELEGGI art. che spiega le modalità per l'interpretazione.
SENTENZA = atto che proviene dal giudice e chiude il processo. Atto con cui il giudice si spoglia del doveredi decidere soggetto che formula la domanda al giudice si chiama ATTORE,
Il soggetto che assume la posizione passiva del processo è il convenuto. L'azione è la facoltà che ognuno ha di agire in giudizio chiedendo l'intervento del giudice. La chiamata si fa attraverso un atto che si chiama citazione. L'atto viene notificato al convenuto che ha il diritto di difendersi e può non essere presente (contumacia = assenza regolamentata); partecipa al processo mettendo sul tavolo del giudice il suo atto difensivo (comparso di costituzione e risposta) in cui spiega le sue ragioni. L'atto di citazione viene dato al giudice che può analizzare la domanda e in quel momento il giudice deve rispondere. L'eccezione è uno strumento processuale che permette di paralizzare la domanda fatta contro il convenuto. L'altra domanda fatta dal convenuto si chiama domanda riconvenzionale (fa parte della strategia difensiva del convenuto). Esistono regole dettate per i giudici che decidono sulla base delle prove.
che non può cercarsi da solo (non ha potere inquisitorio), ma saranno le PARTI a portare sul tavolo del giudice le prove. Se il convenuto ha adempiuto ai suoi doveri ma non trova nessuna prova, il giudice lo ricondanna perché deve rispondere solo in base alle prove. Regola della DISTRIBUZIONE DELL'ONERE DELLA PROVA (libro 6 c.c) secondo cui i fatti si dividono e si caricano ad ogni parte ciò che deve provare: esistono FATTI COSTITUTIVI (potere dell'attore di agire in giudizio) l'onere di provare l'atto costitutivo grava sull'attore. Esistono FATTI ESTINTIVI (estingono la posizione del convenuto) l'onere di provare l'atto estintivo grava sul convenuto. Esistono due tipi di verità: a) STORICA (= reale andamento dei fatti) b) FORMALE (= fatto emerso nel processo). Il giurista accetta che possano esistere due verità (processo volto a far emergere la verità storica) come indiretta applicazione del principio dilibertà (ogni parte sceglie per sé quale sia la posizione migliore) infatti il giudice aspetta di ricevere prove dalle parti proprio per lasciarle libere. Il giudice non può costringere le parti a tirare fuori le prove, può però ordinare a una parte di tirare fuori le prove che sa che è presente. Il giudice ha anche la possibilità di farsi assistere da un consulente tecnico d'ufficio (CTU) quando non riesce a capire dal punto di vista tecnico. Il giudice decide IUSTA ALLIGATA ET PROBATA PARTIUM (= decide sulla base di allegazioni cioè fatti individuate dalle parti, e dalla prova delle parti. PROCESSO = da progredior (percorso) che inizia con una domanda e finisce con una sentenza. Nel mezzo sono presenti una serie di atti cioè occorre che chi ha interesse al processo dia impulso al processo sennò questo si estingue. Il processo può essere interrotto per causa di TRANSAZIONE o CONCILIAZIONE cioè le parti hanno.Perso interesse alla sentenza perché le parti hanno trovato un accordo. Oppure il processo può essere interrotto quando le parti non si presentano in aula per 2 volte consecutive. L'attività tra domanda e sentenza si chiama ISTRUTTORIA che va richiesta dalle parti e il giudice terrà conto della richiesta (può accogliere o meno le istanze istruttorie). Il giudice nella sentenza può dire qualcosa in più che nel processo non è emerso ma questo viene deciso dal legislatore ed avviene quando lo STATO HA INTERESSE ALLA PRONUNCIA = il PM rappresenta lo stato in determinati processi civili eccezionali (es: diritto di famiglia) in cui determinati soggetti non possono essere chiamati in giudizio come i minori. Il contenuto della sentenza deve coincidere con la domanda iniziale (corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato). PM è un magistrato. 2 magistrature a) INQUIRENTE (procuratore della repubblica) b) GIUDICANTE. La sentenza
di primo grado può essere impugnata, si riapre un processo uguale fino ad un'altra sentenza (non c'è istruttoria perché non si possono portare p