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Diritto Privato  lezione 1  ( diritto soggettivo e oggettivo- diritto positivo e naturale) Pag. 1
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Estratto del documento

l’ordinamento si sostituisca alle parti nel determinare l’equilibrio tra le prestazione perché in

un’economia di libero mercato sono le parti a decidere i termini dello scambio e quale sia la

giusta equivalenza economica tra di essi.

• Soltanto in casi eccezionali, l’ordinamento dispone dei rimedi per uno scambio ingiusto

caratterizzato da un’eccessiva sproporzione tra i termini dello scambio, quando a ciò si

uniscano ulteriori circostanze, cioè i fatto che una parte abbia stipulato in circostanze

oppressive o penalizzanti (stato di pericolo e di bisogno) e l’altra parte ne abbia approfittato.

• Il rimedio in questo caso è la rescissione del contratto (1447-1448).

• Dall’equità va tenuta distinta la buona fede in senso oggettivo (lealtà e correttezza-art.

1175).

• La buona fede è presente anche il contratto, perché questo deve essere interpretato secondo

buona fede e in secondo luogo perché deve essere seguito dalle parti secondo buona fede.

• La regola della buona fede significa che le parti debbono impegnarsi a fare il quanto

possibile per soddisfare l’interesse della controparte nei limiti in cui questo non comporti

un’apprezzabile sacrificio per se stessi.

• Va tenuta distinta dalla buona fede soggettiva del possesso.

INTEGRAZIONE COGENTE

• Antagonistica rispetto all’autonomia privata, impone le scelte legislative contro la volontà

dei privati.

• L.n. 392/1978: le parti convengano una durata di tre anni. La norma contrattuale contrasta

però con l’art. 27 di questa legge che stabilisce che le locazioni commerciali abbiano una

durata non inferiore a sei anni che diventano nove se l’immobile è oggetto di un’impresa.

Questa norma tutela il conduttore perché mira a garantirgli la continuità dell’attività. Prevale

la norma contrattuale o quella di legge? Se la norma di legge fosse dispositiva prevarrebbe

la norma contrattuale, ma essendo inderogabile no.

• Le norme normalmente sono inderogabili quando tutelano interessi della collettività o

interessi di una sola parte di un contratto che la legge ritiene meritevole di una particolare

tutela poiché appartenente a una categoria disagiata.

• Sostituzione automatica del termine di sei anni all’interno del contratto, cioè della norma di

legge al posto di quella contrattuale (art. 1339).

• Questo fenomeno costituisce una deroga al principio generale della autonomia o libertà

contrattuale giustificata da interessi superiori.

EFFETTI DEL CONTRATTO

• I contratti possono essere suddivisi dal punto di vista dell’efficacia in contratti a effetti reali

e obbligatori.

• Ma quale che siano gli effetti del contratto, ogni contratto crea tra le parti un vincolo

giuridico che consiste nella soggezione delle parti agli effetti che il contratto produce.

• Il principio del pericolo contrattuale è enunciato all’art. 1372: il contratto ha forza di legge

tra le parti.

• L’espressione usata dalla legge è atecnica perché il contratto non è legge, ma si vuole dire

che crea un vincolo, per cui esso non può essere ne modificato, ne sciolto se non con il

consenso delle stesse parti.

• Il fondamento di questo vincolo è ancora una volta l’autonomia privata.

• Una volta concluso il contratto le parti soggiaciono al vincolo che esse stesse hanno

costituito.

• Il principio del vincolo ha due corollari:

◦ immodificabilità del contratto in via unilaterale : il contratto può essere modificato

soltanto tramite un uovo contratto modificativo del precedente. Sono eccezionali i casi

previsti dalla legge nei quali una parte soltanto può modificare un determinato aspetto

del contratto sulla base dell’ius variandi.

Dettagli
A.A. 2018-2019
3 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jeffersonjijon99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di Diritto Privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Renda Andrea.