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IV. ATTI ILLECITI E RESPONSABILITÁ CIVILE
GLI ATTI ILLECITI:
1- atti dannosi leciti e illeciti
Non ogni atto dannoso è vietato. Es: concorrenza, è incoraggiata per l’utile che ne viene
indirettamente alla società.
Altre volte l’atto dannoso è vietato (atto illecito), esso può essere preventivamente impedito, ma una
volta commesso dà luogo a responsabilità per i danni.
Responsabilità per i danni: risarcimento per il danneggiato e sanzione che colpisce chi si è
comportato in modo vietato.
2-tipicità e atipicità degli atti illeciti
In alcuni sistemi giuridici il problema è risolto con un elenco di figure illecite tipiche.
In italia vi è un principio che definisce l’atto illecito come: “ qualunque fatto doloso o colposo che
cagiona ad altri un danno ingiusto” (art 2043). principio ci atipicità degli atti illeciti, aperto l’elenco
degli atti illeciti consentendo di aggiungere nome specifiche per i casi concreti.
L’interprete specifica il concetto di ingiustizia de danno a seconda dei casi concreti.
La soluzione del problema dipende dalla valutazione comparativa di due interessi contrapposti:
-interesse minacciato da un certo tipo di illecito
-interesse che l’agente con quella condotta realizza
ha gran peso quando si tratta di definire figure particolari di illecito o quando bisogni integrare la
disciplina legislativa dove questa è incompleta.
Altrimenti il conflitto tra le esigenze contrapposte viene risolto dal legislatore con
-definizione di particolari tipi di illeciti
-definizione di diritti soggettivi
La legge richiede che la difesa sia proporzionale all’offesa.
Il concetto di colpa, intesa come creazione di un rischio irragionevole e ingiustificato, richiede una
valutazione comparativa di interessi.
Il criterio di interessi comparati è un criterio di pubblica utilità. (spiegare dopo)
3- principali figure di atti illeciti. illeciti contro la persona
Sono illeciti gli atti lesivi a
-vita
-integrità fisica
-salute
-libertà altrui
La tranquillità d’animo è tutelata sia contro la minaccia di mali ingiusti sia contro l’ingiuria
La libertà è tutelata contro la costrizione fisica la minaccia e l’inganno.
Nel caso di uccisione il diritto di risarcimento del danno è attribuito ai familiari
-patrimoniale se la vittima manteneva la famiglia
-non patrimoniale per il doloro recato
4- illeciti contro l’onore, la riservatezza e la verità personale
Costituiscono diffamazione le comunicazioni di notizie,voci che offendono la reputazione altrui.
La tutela dell’onore può venire in conflitto però con la libertà di parola.
-immunità per i membri del Parlamento
-esercizio di funzioni giurisdizionali
-funzioni amministrative
-esercizio della cronaca e della critica su fatti di pubblico interesse (purché i fatti siano veri in base
a un accertamento serio)
*la comunicazione di notizie vere può costituire illecito solo quando sia fatta
indipendentemente da un giusto interesse, al solo scopo di esporre una persona al disprezzo e
al ridicolo.
Diffondere notizie non vere su una persona costituisce una lesione al suo diritto all’identità e verità
personale.
-se è leso un interesse di carattere patrimoniale ne segue la responsabilità per il danno
-se non è patrimoniale vi è il risarcimento solo se la notizia proviene da una banca di dati
riservatezza della vita privata: inviolabilità del domicilio e segretezza della corrispondenza. Sono
principi enunciati dalla costituzione,e la violazione è colpita da sanzioni penali e civili.
divieto di pubblicare immagini di una persona senza il suo consenso.
5- lesioni di diritti reali
Sono illeciti gli atti che danneggiano materialmente la cosa o la distruggono.
violato anche attraverso l’impossessamento della cosa che la sottragga all’avente diritto.piena
responsabilità del danno solo nelle ipotesi di malafede.
6-concorrenza sleale e illeciti contro l’impresa
Divieto degli atti dannosi non conformi a principi della correttezza professionale.
7-responsabilità per omissione
L’omissione non è solitamente illecita, lo diventa quando costituisca violazione di uno specifico
dovere giuridico di agire, che può derivare dalla legge, da un contratto…
8- responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d’arte
I genitori sono responsabili del fatto illecito dei figli minori
Il figlio può non essere personalmente responsabile se si tratta di un bambino o se malato di mente.
Se egli ha gia la capacità naturale è personalmente responsabile ma i genitori pagano il risarcimento
del danno.
La responsabilità dei genitori è fondata sulla presunzione di una colpa nella sorveglianza.
A meno che provano di non aver potuto impedire il fatto.
Stessa cosa avviene per tutori o maestri d’arte.
9-le cause di giustificazione
Alcuni comportamenti che generalmente sono considerati antigiuridici possono essere giustificati da
particolari circostanze.
-esercizio di un diritto:una vera e propria clausola generale
-consenso dell’avente causa: non è responsabile chi lede un diritto con il consenso della persona che
può validamente disporne.
-legittima difesa: per difendere un proprio diritto contro il pericolo attuale (difesa deve essere
proporzionale all’offesa)
-stato di necessità: si ha solo quando il danneggiante agisca per salvare sé o altri dal pericolo di un
danno grave alla persona.
10- il dolo
-atti dolosi: atti diretti a cagionare danno
-atti colposi: non intendono cagionare danno ma determinano il pericolo del suo verificarsi.
Il dolo consiste nella coscienza e volontà di recare danno.
11-la colpa
Vi è colpa quando l’evento dannoso non è voluto dall’agente e si verifica a casa di
negligenza,imprudenza.
Il criterio di valutazione del comportamento dell’agente è costituito dalla diligenza dovuta secondo
le circostanze. la diligenza usuale vale come misura del minimo dovuto, aver adottato una diligenza
minore costituisce colpa.
Perche si possa parlare di colpa bisogna che:
a) il rischio vada oltre la misura che si considera socialmente giustificata e tollerabile.
-tollerabilità maggiore se l’oggetto in questione è di basso valore,minore se è in gioco la vita di una
persona.
b) la probabilità e la gravità del danno va confrontata con l’utilità sociale
-maggiore è l’utilità,maggiore è il rischio consentito.
c) costo delle misure idonee a ridurre o eliminare il rischio.
12-capacità di intendere e di volere
L’atto illecito può essere imputato all’agente se questo aveva la capacità di intendere e volere al
momento dell’atto. (capacità naturale)
Se lo stato di incapacità deriva da colpa dell’agente (ubriachezza) egli rimane responsabile.
Se il danno è cagionato da una persona incapace di intendere il risarcimento è dovuto da chi ne è
tutore.
LA RESPONSABILITÁ OGGETTIVA:
1-nozione
3 tipi di atti dannosi:
-atti dannosi leciti
-atti dannosi illeciti
-atti dannosi consentiti che sonoperò fonte di responsabilità (oggettiva o senza colpa)
2-ipotesi di responsabilità oggettiva per rischio
a) danno cagionato da persona
-nell’ambiente del lavoro,la legge non ammette che il datore di lavoro si possa liberare provando di
essere esente dalla colpa.
L’errore non dimostra necessariamente l’imperizia del dipendente e meno ancora la colpa del
committente nella scelta. alcuni aspetti di imperizia o inidoneità possono non apparire al momento
della scelta,ma manifestarsi solo al momento dell’incidente.
La responsabilità del datore di lavoro è indipendente dalla colpa.
-proprietario di un veicolo per i danni cagionati dal conducente.
b) responsabilità oggettiva per danni cagionati da cose:
-rovina di un edificio: ne è responsabile il proprietario se il danno è dovuto da vizio di costruzione o
difetto di manutenzione.
-impianto nucleare
c) responsabilità per il danno cagionato da cose o animali,salva la prova del caso fortuito.
dimostrare la mancanza di colpa non equivale ancora alla prova del caso fortuito.
3-la responsabilità per il fatto dei dipendenti
a) il rapporto di preposizione
Ciascuno deve rispondere dei danni cagionati a terzi dalle persone che impiega al proprio servizio.
Rapporto di preposizione fra l’autore del fatto dannoso e il responsabile, occorre che il danno sia
cagionato nell’esercizio delle incombenza alle quali è adibito.
Rapporto di preposizione =rapporto di lavoro subordinato.
Chi si vale dell’opera di soggetti esterni e autonomi non risponde dei danni che costoro possono
illecitamente cagionare a terzi.
b)l’esercizio delle incombenze
Il fatto illecito del preposti impegna la responsabilità oggettiva del preponente solo se è staso
compiuto nell’esercizio delle incombenze a cui egli è adibito. Ma egli ha anche una propria sfera di
attività personale, e questa non rende responsabile il committente.
Le due sfere di attività confina e spesso interferiscono: l’imprenditore rispondere dei danno che
siano realizzazione del maggior rischio che l’impresa introduce nella società.
4- la responsabilità per danno cagionato da cose o animali
a) determinazione della responsabilità
-la responsabilità per il danno cagionato da animali grava sul proprietario dell’animale, la
responsabilità viene collegata all’uso dell’animale, all’elemento del profitto. per questo non
colpisce chi detenga un’animale per interesse altrui. (dipendente)
-la responsabilità per il danno cagionato da cose grava invece su colui che le ha in custodia.
La diversità di formulazione è data da una ragione storica: risale al diritto romano e si trova poi
anche nel codice napoleonico, concepiscono la responsabilità per il danno di una cosa in odo
oggettivo mentre quella per gli animali è soggettiva. Sia per i danni per cose che per animali vi è
però lo stesso limite alla responsabilità : quello del caso fortuito.
Anche qui la responsabilità non grava sul dipendente, che la detenga nell’esercizio delle proprie
incombenze.
b) il caso fortuito quale limite della responsabilità
La responsabilità per il danno cagionato da cose o animali si estende fino al limite del caso fortuito.
Provare il caso fortuito significa provare che il danno è dovuti a