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RILEVANZA FUNZIONALE DELLA CONSIDERATION
La consideration sembra che all'origine fosse stata usata in campo processuale per indicare la motivazione di sentenze, mentre in seguito si vide in essa la giustificazione di una concessione o di un impegno. Per il tempo successivo fino ai nostri giorni, il termine acquista un significato sempre più rigoroso ed esclusivo fino a significare il più tipico degli elementi del contract, ben distinto dalla figura della causa propria dei contratti degli ordinamenti di civil law. Anche oggi della consideration si riscontrano diverse definizioni alcune delle quali trascorrono il valore funzionale della stessa consideration.
Tra le varie definizioni è classica quella data dal giurista Lush ossia: la consideration consiste in un diritto, interesse, vantaggio o beneficio ricevuto da una parte ovvero in una tolleranza, in un sacrificio o in una perdita subita o sopportata dall'altra. In linea di massima il suo contenuto può
essere rappresentato da qualunque comportamento di dare, fare o non fare purché suscettibile di valutazione economica. L'altra definizione invece afferma che l'oggetto della consideration può consistere non solo nell'esecuzione immediata di una prestazione, ma anche nella semplice promessa dell'adempimento di una prestazione. Un'altra definizione formulata dal giudice Patterson invece afferma che la consideration consiste in qualche cosa che è economicamente valutabile agli occhi dell'ordinamento e tale da importare un vantaggio per l'onerato ovvero un sacrificio per l'onerato. I giuristi che accolgono tale definizione evidenziano l'alternatività tra vantaggio e sacrificio e concludono che il sacrificio dell'onerato è sufficiente ad integrare la consideration anche se ad esso non corrisponde un vantaggio del creditore, così come il vantaggio di quest'ultimo deve ritenersi sufficiente adintegrare una consideration. Un tipico esempio di consideration individuata nel solo vantaggio del creditore è il seguente: P, proprietario di un giornale invitò i lettori a scrivere alla direzione per chiedere consigli di carattere economico. D chiese un consiglio ma subì un danno nel seguire il consiglio ricevuto dal giornale. D citò quindi in giudizio P per il risarcimento di danni dovuti ad un'inadempimento contrattuale del giornale. La decisione fu contraria a P che si opponeva, in quanto la pubblicazione della lettera doveva ritenersi un vantaggio per il giornale sotto il profilo pubblicitario. Altri giuristi invece criticano l'alternativa tra sacrificio e vantaggio, in quanto affermano che è impossibile che la consideration non importi sempre un sacrificio in chi la esegue. Esempio se una persona decide di astenersi dal fumare o bere, la promessa è utile per la salute e la tasca del promittente è, ma giuridicamente.L'eseguirla importerà sempre un sacrificio per l'autore. Ne consegue una ricostruzione del concetto di consideration essenzialmente come sacrificio, che deve ricorrere sempre anche se ad esso non corrisponde un vantaggio del contraente che la riceve.