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ATTIVITÀ COMMERCIALI:
1) attività industriale, diretta alla produzione di beni e di servizi
2) attività intermediaria nella circolazione dei beni
3) attività di trasporto per terra per acqua o per aria
4) attività bancaria o assicurativa
5)altre attività ausiliarie delle precedenti (ad esempio mediatore, agente, agenzie di pubblicità).
Solo le attività commerciali sono soggette all’obbligo di tenere delle scritture contabili e alle procedure concorsuali:
sono quelle procedure giudiziali cui è assoggettata un'impresa commerciale che sia insolvente ed in possesso dei
alcuni requisiti dimensionali (vedi dopo).
112) Caratteristiche dell'impresa familiare.
Può accadere che i familiari prestino continuativamente e di fatto (senza stipula di contratto di società o associazione in
partecipazione) la loro attività lavorativa nell’ambito della sua impresa. Il legislatore tutela questi familiari che
concorrono al successo dell'impresa riconoscendo loro una serie di diritti nei confronti dell'imprenditore: diritto al
mantenimento, a partecipare agli utili dell'impresa,...
113) Quali sono i segni distintivi dell'azienda.
E' fondamentale per l'azienda avere dei segni distintivi quanto lo è per i consumatori affinché possano riconoscere i
prodotti/servizi. All'imprenditore deve essere quindi riconosciuto e garantito l’uso esclusivo dei segni distintivi.
1) Marchio: segno apposto sui prodotti o servizi offerti, per marcarne la provenienza e può consistere in un emblema
(immagine, come come il cavallino rampante per la Ferrari) o in una denominazione (FIAT) o nella combinazione di
emblema e denominazione: è necessaria la registrazione presso ufficio marchi e brevetti; deve avere carattere della
novità e della capacità distintiva (non puoi chiamare una marca di lavatrici "lavatrice").
2) Ditta: è il nome sotto il quale opera l’imprenditore, contiene il cognome o la sigla dell’imprenditore individuale; ad
esempio se il signor Andrea Bianchi intende aprire un negozio fotografico una possibile ditta sarà: "Tuttofoto di A.B."
3) Insegna: contraddistingue i locali dove si svolge l’impresa; sussiste l'obbligo di non usare insegne che siano uguali o
simili a quelle di altri imprenditori.
Un discorso simile vale anche per il “domain name” su internet.
114) Quali sono gli atti di concorrenza sleale? Come vengono risarciti? Qual è la particolarità?
Il legislatore prevede che la concorrenza sia corretta e leale, e qualifica in alcune categorie gli atti di “concorrenza
sleale”:
1) atti idonei a produrre confusione tra i nomi o segni distintivi utilizzati dall’imprenditore;
2) atti di denigrazione, diffusione di notizie o apprezzamenti su prodotti o attività idonei a determinarne il discredito;
3) ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale (ad esempio spionaggio industriale,
dumping, boicottaggio).
L'autore degli atti di concorrenza sleale compiuti con dolo o colpa dovrà risarcire i danni arrecati. La quantificazione del
danno da concorrenza sleale si identifica con l'utile lordo che l'attore non ha realizzato in conseguenza della condotta
illecita. Se manca la certezza circa la quota di mercato che l'attore avrebbe occupato in assenza del comportamento
illecito, la giurisprudenza mette a confronto la diminuzione delle vendite o la mancata espansione dell'impresa attrice
con l'incremento delle vendite del convenuto, anche utilizzando la presunzione che il concorrente sleale abbia praticato
prezzi inferiori a quelli che avrebbe praticato l'attore. La determinazione del quantum si basa sul risultato realizzato dal
concorrente sleale, ma non sempre il risarcimento ha finalità riparatorie, ed assume anzi colorazioni sanzionatorie,
facendo conseguire al danneggiato un introito superiore a quello che in condizioni di normalità sarebbe stato capace di
realizzare.
115) Quali tipi di società esistono? Come si possono classificare? Quali tipi di attività possono svolgere?
I soci possono solo scegliere se adottare una piuttosto che un'altra delle discipline predisposte dal legislatore; tuttavia il
sistema legislativo della società risulta essere chiuso: le parti non possono dare vita ad un nuovo modello di società.
Il nostro ordinamento prevede una pluralità di tipi di società ciascuno dei quali è destinato a soddisfare esigenze mirate
e determinare nell'ambito del sistema economico ed è caratterizzato da precise regole in tema di costituzione della
società, di rapporto tra i soci,… Essi sono:
SOCIETÀ DI PERSONE
- società semplice;
- società in nome collettivo;
- società in accomandita semplice;
SOCIETÀ DI CAPITALI
- società per azioni;
- società in accomandita per azioni;
- società a responsabilità limitata.
Inoltre sono previste la società cooperativa e la mutua assicuratrice.
Le società commerciali sono quelle che hanno per oggetto l'esercizio di un'attività commerciale e possono essere
costituite soltanto scegliendo tra tutti i tipi di società tranne la società semplice. Quando l'attività non è di natura
commerciale (attività agricola) i contraenti possono ricorrere anche allo schema della società semplice.
116) Caratteristiche delle società di persone. (vedi sulla dispensa capitolo 35)
117) Caratteristiche delle società di capitali. (vedi sulla dispensa capitolo 34)
117 b) Differenze tra Società di persone e società di capitali
Nelle società di persone ogni socio è fondamentale, contano le sue capacità, le sue doti di affidabilità ed onesta; i soci
decidono di rischiare insieme, in una comune iniziativa economica perché tra loro scorre un rapporto di reciproca
fiducia.
Ogni socio è amministratore e rappresentante della società (potere di gestione e rappresentanza) nei confronti di terzi.
Come “contrappeso” a ciò ciascun socio amministratore sopporta una responsabilità personale illimitata: se la società è
in perdita risponde con il patrimonio personale se quello sociale non è abbastanza capiente). Di regola il singolo socio
può trasferire la propria quota di partecipazione solo con il consenso degli altri soci.
Le società di capitali trattano attività particolarmente rischiose, che richiedono massicci investimenti, in queste società i
soci contano solo in ragione delle ricchezze dei capitali che hanno investito nella società. I soci non rispondono
personalmente delle obbligazioni sociali, risponde solo la società con il suo patrimonio.
La trasferibilità delle quote di partecipazione è libera e in caso di morte di un socio l’erede subentra automaticamente.
Per le modificazioni del contratto sociale nelle società di persone si richiede il consenso di tutti i soci, mentre nelle
società di capitali basta la maggioranza.
Per quanto riguarda la divisione degli utili nelle società di persone ciascun socio ha un vero e proprio diritto alla
integrale divisione annuale degli utili così come è sempre esposto pro quota alle perdite. Nelle società di capitali invece
sarà l'assemblea a deliberare sulla distribuzione degli utili: sull'interesse del singolo socio potrebbe prevale l'interesse
della società a non distribuirli per destinarli a consolidare o potenziale la struttura della società.
118) Società cooperative, mutue assicuratrici e consorzi. (vedi sulla dispensa capitolo 37)
119) Enti no profit (vedi sulla dispensa capitolo 38)
120) Matrimonio-atto e matrimonio-rapporto.
Con il termina matrimonio si intende l’atto che costituisce il vincolo coniugale (matrimonio-atto) e il rapporto che lega tra
loro i coniugi (matrimonio-rapporto).
Per quanto riguarda il matrimonio atto esistono il matrimonio civile e il matrimonio concordatario (matrimonio religioso
con effetti civili).
Nel diritto civile italiano, il matrimonio concordatario è il matrimonio canonico (il matrimonio celebrato nelle forme,
liturgiche e sostanziali, previste dal codice di diritto canonico e dalle altre norme della Chiesa cattolica tra un uomo e
una donna) trascritto nei registri civili dello Stato . Con la trascrizione viene a costituirsi un rapporto di coniugio civile,
come quello che si costituisce per effetto di matrimonio civile; tale rapporto è regolato dalle regole dello Stato. Diritti e
obblighi dei coniugi sono quelli stabiliti dal codice civile: ovviamente il giudice può disporre l'attenuazione (separazione)
o lo scioglimento del vincolo (divorzio)
122) Caratteristiche dell'atto di matrimonio.
L’istituto del matrimonio è regolato da norme inderogabili. Il matrimonio:
- è un atto puro che non sopporta quindi condizioni o termini. Eventuali clausole di questo tipo sarebbero nulle;
- è un atto libero e quindi non sono valide le promesse di matrimonio e clausole contrattuali che prevedano l’obbligo di
sposarsi o non sposarsi;
- è un atto personalissimo che non ammette sostituzione o rappresentanza (né volontaria né legale); in realtà l’art. 111
permette di celebrare il matrimonio per procura quando uno dei coniugi sia al seguito delle forze armate o risieda
all’estero e per gravi motivi non può essere presente;
- è un atto solenne per il quale la legge prescrive requisiti inderogabili di forma; si presenta perciò come un atto
pubblico.
123) Differenza tra impedimenti dirimenti e impedienti impedimenti
Il codice civile prevede infatti alcune situazioni che costituiscono impedimenti a contrarre matrimonio.
Essi si distinguono in impedimenti dirimenti, la cui presenza dà luogo alla nullità, e impedimenti impedienti, la cui
presenza obbliga a pagare un'ammenda. Sono impedimenti dirimenti:
• esistenza di un precedente vincolo matrimoniale,
• incapacità di intendere e di volere di uno dei nubendi,
• minore età di uno dei nubendi (salvo che per lo stesso non sia intervenuta l'emancipazione),
• rapporto di parentela, affinità, adozione e affiliazione tra i nubendi.
Sono impedimenti impedienti:
• lutto vedovile (è un impedimento che colpisce solo la donna che non può passare a nuove nozze se non siano passati
trecento giorni dallo scioglimento o dall'annullamento degli effetti civili del precedente matrimonio)
• mancanza di pubblicazione.
124) Nullità sanabile e insanabile dell'atto di matrimonio.
Collegato al tema degli impedimenti trattiamo ora il tema della nullità del matrimonio: non si distingue tra annullabilità e
nullità, ma si parla in