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REGOLAMENTI, LEGGI E REGOLAMENTI UE

Nelle slide è raffigurata come una piramide perché vige il principio gerarchico. Le fonti superiori non possono contraddire le fonti in ordine inferiore, se una legge va contro la costituzione, essa verrà sottoposta al controllo della corte costituzionale e in tal caso verrà dichiarata illegittima.

Nella piramide sono presenti i trattati dell'unione europea, i quali sono degli accordi tra gli stati i quali cedono parte della loro sovranità all'Europa (l'Italia principalmente ha ceduto la sua sovranità in ambito economico).

I regolamenti possono anche avere forza di legge.

Tra privati la fonte più importante (in ordine di uso) è la legge, in senso tecnico è il codice civile che è un'unica legge composta da più articoli.

I decreti ministeriali per esempio sono regolamenti e sono sotto la legge, se andasse contro essa non sarebbe valido ma il

regolamenti specificano normalmente ciò che è definito astrattamente e generalmente nella legge o nei decreti attuativi. Oltre ai regolamenti del governo, abbiamo i regolamenti delle autorità amministrative, come ad esempio la Consob. Al di sotto di tutti questi, ci sono gli usi, ovvero i comportamenti tenuti da un gruppo di persone per un certo tempo e in un determinato luogo, che devono essere percepiti come obbligatori nonostante formalmente non lo siano. L'elemento formale è che la legge li richiami, ad esempio l'articolo 1181 del codice civile, che permette al creditore di rifiutare un adempimento parziale anche se la prestazione è divisibile, salvo che la legge o gli usi dispongano diversamente. Le preleggi attuano disposizioni sulla legge in generale e sono una serie di regole che valgono per tutte le leggi civili. Ad esempio, l'articolo 1 delle preleggi (del 42) indica le fonti del diritto, ma mancano i dettagli.

trattati (non erano ancora presenti) e nemmeno la costituzione (del 48). La regola degli usi si trova nell'articolo 8 delle preleggi (hanno efficacia solo se richiamati). Fra diritto e tempo c'è un nesso. La legge è vincolante quando? Nel momento in cui entra in vigore (secondo quanto prevede l'articolo 10 delle preleggi). Una legge deve essere approvata dal parlamento (senato e camera dei deputati), deve essere approvato l'identico testo e successivamente il (promulgatio) presidente della repubblica deve promulgarla cioè firmarla e deve disporne la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale della repubblica. Il periodo di tempo che intercorre dalla pubblicazione all'entrata in vigore (normalmente di 15 giorni, a meno che non si stabilisca un termine diverso) è definito vacatio legis. La vacatio legis è affinché i cittadini riescano a conoscere la legge, a venirne a conoscenza e anche per chi non ne sia a conoscenza risulta

comunquevincolante.All’opposto una legge può perdere efficacia (abrogazione), ovvero l’attolegislativo attraverso cui il legislatore dichiara che quella legge non è piùvalida, vincolante e a questa se ne sostituisce una nuova. L’abrogazioneavviene secondo due modalità (articolo 15 preleggi):- Non sono abrogate se non da leggi posteriori per dichiarazione espressadel legislatore- O per incompatibilità tra le nuove disposizione e le precedenti, la più(principionuova prevale sulla più vecchia, se sono sullo stesso pianotemporale)- La nuova legge regola l’intera materia già regolata dalla legge anterioreAd abrogare la legge può anche essere un cittadino (500.000 firme valutatereferendum abrogativodalla corte di cassazione), si fa il e devono esserepresenti almeno il 50% aventi diritto di voto.Il potere legislativo è attribuito al parlamento (camera e senato); la cortecostituzionale valuta perconflitti di attribuzione/competenza tra legge regionale e statale. Normalmente la legge non ha effetto retroattivo, efficacia della legge solo per il futuro, esempio: se venisse introdotta una nuova procedura per la registrazione nel registro delle imprese di una nuova impresa, con requisiti diversi, non è che le precedenti iscrizioni con la vecchia procedura vengono eliminate, rimangono iscritte. Esiste una deroga a questo principio di irretroattività, solo per le leggi civili e solo se specificato espressamente dal legislatore, le leggi penali no, non possono essere retroattive a meno che non abbiano un effetto favorevole. Successioni di legge nel tempo, siccome non sempre il legislatore stabilisce quale sia la legge applicabile in un certo periodo di tempo bisogna decidere l'applicazione. Il criterio generale è che la legge più recente prevalga sulla legge anteriore. Teoria del diritto quesito: se ho iniziato la procedura prima dell'entrata in vigore della nuova legge, quale legge si applica?

Vigore della legge e diritto di seguire la procedura

Ho diritto a seguire la procedura che era in vigore al tempo in cui l'ho iniziata. Secondo la teoria del fatto compiuto, si guarda quando la fattispecie si è completata. Se non la finisco prima, le regole da applicare sono quelle della nuova fattispecie. Il giudice deve valutare caso per caso quale delle due applicare, attraverso le norme transitorie, ovvero norme che risolvono i problemi di successione di legge nel tempo.

Diritti soggettivi e il tempo

Il passare del tempo può incidere su un determinato diritto soggettivo. Il diritto soggettivo è il potere di agire per il soddisfacimento del proprio interesse individuale protetto dall'ordinamento. Ad esempio, la proprietà è un diritto soggettivo non relazionale, mentre il credito è un diritto soggettivo relazionale. Nel caso del credito, per soddisfare il mio interesse ho bisogno della collaborazione del debitore, mentre per la proprietà per soddisfare il mio interesse basta me stesso e gli altri non sono coinvolti.

devono "disturbarmi". Il passare del tempo può incidere sul diritto soggettivo: - prescrizione estintiva: è la perdita del diritto per inerzia del suo titolare protrattasi per un certo tempo. - prescrizione acquisitiva o usucapione: (passare del tempo + inerzia) acquisto di un diritto reale in virtù del possesso protrattosi ininterrottamente per un certo lasso di tempo, il possesso è l'usare il bene come se fossimo proprietari anche non essendolo. La prescrizione inizia nel momento in cui io potrei esercitare il mio diritto. Se faccio delle richieste di adempimento della prestazione la prescrizione si interrompe per poi iniziare di nuovo da zero, l'interruzione avviene perché il soggetto passivo effettua riconoscimento dell'altrui diritto oppure perché il titolare compie atto che comporta esercizio del suo diritto. Se per esempio due società reciprocamente debitore e creditore si fondono la prescrizione si sospende ma se

dopo un certo tempo le due società si scindono nuovamente la prescrizione riparte ma non da zero, da quando è stata sospesa. Essa vale per tutti i diritti ma ci sono delle eccezioni: i diritti personali (al nome, allo status di figlio...), proprietà è imprescrittibile (posso non utilizzare il bene del quale sono proprietario) ma solo se c'è qualcuno che non lo utilizza altrimenti usucapibile.

Decadenza: perdita del diritto per il semplice trascorrere del tempo (inerzia o esercizio sono irrilevanti) ovvero non è possibile né sospendere né interrompere. Esempio: 8 giorni trascorsi per la restituzione di un capo in un negozio.

Domande possibili all'appello:

  1. Differenza prescrizione e decadenza
  2. Come una legge entra in vigore
  3. Quando un uso è fonte del diritto, quali sono le condizioni
  4. La corrispondenza tra ciò che accade realmente e ciò che la norma ha previsto come soluzione non si realizza quasi mai

c'è sempre bisogno di un lavoro di interpretazione attuato da persone. Interpretare un testo non vuol dire accertarne un significato univoco, bensì attribuire un senso, decidere che cosa si ritiene, cosa il testo effettivamente significhi.

Articolo 12 preleggi, basilare per l'interpretazione delle norme, il primo comma sintetizza le possibilità alternative di interpretazione:

  • Storica: ovvero ciò che la norma originariamente attuava, ciò per cui è stata emanata dal parlamento.
  • Diritto vivente: ovvero l'interpretazione che si attribuirebbe oggi a quella parola, guardandone l'evoluzione nel tempo di essa.
  • Settoriale: si guarda solo quella norma, non l'intero capo della fattispecie.
  • Sistematica: tiene conto del sistema, dell'interezza dell'apparato normativo.
  • Letterale: interpretare ciò che c'è scritto in modo letterale.
  • Teleologica: tiene conto dello scopo che il legislatore aveva.
utilizzatore del bene (locatario)Il contratto di leasing è un contratto atipico, cioè non disciplinato in modo specifico dalla legge, ma che si basa su principi generali del diritto contrattuale. La sua interpretazione può essere complessa, poiché spesso si devono considerare diverse norme e principi giuridici. Per determinare il criterio di interpretazione da seguire, è necessario valutare il quesito e la fase storica in cui ci si trova. Ci sono momenti in cui si preferiscono alcuni criteri interpretativi rispetto ad altri. L'avvocato e il giurista sono coloro che hanno bisogno di prendere una decisione sul criterio di interpretazione da adottare. Tuttavia, anche noi, quando dobbiamo interpretare una norma, possiamo utilizzare gli stessi criteri. La parola finale sulla questione del criterio di interpretazione spetta alla Corte di Cassazione, che fornisce criteri più specifici. Le interpretazioni della dottrina, cioè degli studiosi del diritto, sono utili per risolvere le domande che si pongono di volta in volta. Non sempre una situazione concreta può essere ricondotta a una situazione astratta. Ad esempio, nel caso del contratto di leasing, ci sono tre soggetti coinvolti: il soggetto utilizzatore del bene (locatario), il soggetto produttore del bene (locatore) e il soggetto che stipula il contratto (contratto trilaterale). Questo tipo di contratto presenta delle peculiarità che richiedono un'interpretazione attenta e accurata.finanziatoreL’utilizzatore in tal caso si vincola con il finanziatore che si impegna a comprare il bene dal produttore per farlo usare all’utilizzatore dietro il pagamento di un canone periodico.

Il finanziatore comprando il bene dal produttore ne diventa proprietario e si impegna affinché l’utilizzatore ne usufruisca dietro al pagamento di un corrispettivo per poi nel caso pagare il prezzo di riscatto e divenirne proprietario. È una tecnica anglosassone importato in Italia ma precedentemente non era analogiapresente una normativa che lo regolasse, in questi casi interviene l’(articolo 12 preleggi comma 2).

In questi casi nel risolvere questo problema bisogna guardare alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe, nel nostro esempio si sono applicate le regole della vendita a rate anche al contratto di leasing e ciò è stato

Dettagli
A.A. 2020-2021
48 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara.bertogliiio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Zecchin Francesco.